La cura farmacologica è necessaria per ansia, attacchi di panico e sbalzi di umore a essa connessi
Il trattamento con un antidepressivo è essenziale per guarire dall'ansia, attacchi di panico e degli sbalzi di umore e depressione moderata a essa connessi?
Io è da parecchio tempo che convivo con il problema di un'ansia marcata soprattutto sotto la metropolitana e mentre guido l'automobile sull'autostrada.
Lo psichiatra e la psicologa mi dicono che devo prendere la paroxetina, ma sono molto contrariato, volevo sapere se le medicine sono essenziali per svolgere la psicoterapia, la mia paura è che mi faccia da tampone per un tot di tempo e una volta interrotto l'uso di esso cadere di nuovo nei soliti problemi.
La mia paura è che leggo che smettere poi di assumere paroxetina diventa un problema.
Grazie a chi vorrà darmi un suo parere.
Io è da parecchio tempo che convivo con il problema di un'ansia marcata soprattutto sotto la metropolitana e mentre guido l'automobile sull'autostrada.
Lo psichiatra e la psicologa mi dicono che devo prendere la paroxetina, ma sono molto contrariato, volevo sapere se le medicine sono essenziali per svolgere la psicoterapia, la mia paura è che mi faccia da tampone per un tot di tempo e una volta interrotto l'uso di esso cadere di nuovo nei soliti problemi.
La mia paura è che leggo che smettere poi di assumere paroxetina diventa un problema.
Grazie a chi vorrà darmi un suo parere.
[#1]
Gentile Utente,
se lei si è affidato a degli specialisti che hanno valutato il suo caso direttamente, è a loro che dovrebbe rivolgere queste domande.
Inoltre la farmacoterapia è di stretta competenza medica e lo psicologo non è medico.
In ogni caso mi sembra di capire che i suoi curanti operino in sinergia e questo dovrebbe essere garanzia di un buon trattamento combinato, farmacoterapia e percorso psicologico.
E' seguito in un centro pubblico?
se lei si è affidato a degli specialisti che hanno valutato il suo caso direttamente, è a loro che dovrebbe rivolgere queste domande.
Inoltre la farmacoterapia è di stretta competenza medica e lo psicologo non è medico.
In ogni caso mi sembra di capire che i suoi curanti operino in sinergia e questo dovrebbe essere garanzia di un buon trattamento combinato, farmacoterapia e percorso psicologico.
E' seguito in un centro pubblico?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
dalle richieste precedenti vedo che da parecchio tempo è in cura con farmaci e psicoterapia. Vuole fornirci qualche dettaglio in più a riguardo?
Come mai si dice contrario alla paroxetina? Ha apprezzato effetti collaterali? Che idea ha di questo farmaco?
dalle richieste precedenti vedo che da parecchio tempo è in cura con farmaci e psicoterapia. Vuole fornirci qualche dettaglio in più a riguardo?
Come mai si dice contrario alla paroxetina? Ha apprezzato effetti collaterali? Che idea ha di questo farmaco?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Il centro è privato.
Questa è la prima vera volta che vado in cura seriamente, le altre volte avevo litigato con lo psichiatra, un'altra volta avevo fatto delle sedute ma poi innamorandomi di una ragazza non ne ho avuto piu bisogno, l'anno scorso, poi, in seguito a un dispiacere il medico di famiglia mi ha prescritto il cipralex.
Ora mi ritrovo che la storia d'amore è finita, altre ansie e altre pressioni non mi fanno vivere bene e tutto mi crea un grande disagio.
Riguardo la paroxetina (eutimil 20 mg) ho letto che sospenderla dà dei problemi e questo mi impaurisce e in più credo l'antidepressivo mi faccia solo da tampone per un tot periodo di tempo, anzi, penso che mi crei ancora piu insicurezza sapere di essere affidato a una felicità non autentica ma chimica.
Quello che vi chiedo è se il farmaco serve davvero nella guarigione o è solo un modo per tamponare il problema?
Ripeto ho il terrore della sospensione e che mi si ripresenti il problema una volta terminato il periodo di assunzione.
Questa è la prima vera volta che vado in cura seriamente, le altre volte avevo litigato con lo psichiatra, un'altra volta avevo fatto delle sedute ma poi innamorandomi di una ragazza non ne ho avuto piu bisogno, l'anno scorso, poi, in seguito a un dispiacere il medico di famiglia mi ha prescritto il cipralex.
Ora mi ritrovo che la storia d'amore è finita, altre ansie e altre pressioni non mi fanno vivere bene e tutto mi crea un grande disagio.
Riguardo la paroxetina (eutimil 20 mg) ho letto che sospenderla dà dei problemi e questo mi impaurisce e in più credo l'antidepressivo mi faccia solo da tampone per un tot periodo di tempo, anzi, penso che mi crei ancora piu insicurezza sapere di essere affidato a una felicità non autentica ma chimica.
Quello che vi chiedo è se il farmaco serve davvero nella guarigione o è solo un modo per tamponare il problema?
Ripeto ho il terrore della sospensione e che mi si ripresenti il problema una volta terminato il periodo di assunzione.
[#4]
Gentile Utente,
le relazioni d'amore, per quanto belle e intense, non sono propriamente terapeutiche per un disturbo depressivo o d'ansia... è vero che possono talvolta portare dei cambiamenti nell'assetto di una persona e, durante l'adolescenza ad esempio, portare ad ampliare i gradi di libertà di una persona... però quello che è accaduto dovrebbe proprio darLe la risposta sull'importanza di una cura portata avanti anche da Lei con impegno e fiducia nel medico.
"Quello che vi chiedo è se il farmaco serve davvero nella guarigione o è solo un modo per tamponare il problema?"
Lo ha chiesto al medico?
Gli ha parlato anche dei Suo timore di non farcela senza farmaco in futuro ("ho il terrore della sospensione e che mi si ripresenti il problema una volta terminato il periodo di assunzione.")?
le relazioni d'amore, per quanto belle e intense, non sono propriamente terapeutiche per un disturbo depressivo o d'ansia... è vero che possono talvolta portare dei cambiamenti nell'assetto di una persona e, durante l'adolescenza ad esempio, portare ad ampliare i gradi di libertà di una persona... però quello che è accaduto dovrebbe proprio darLe la risposta sull'importanza di una cura portata avanti anche da Lei con impegno e fiducia nel medico.
"Quello che vi chiedo è se il farmaco serve davvero nella guarigione o è solo un modo per tamponare il problema?"
Lo ha chiesto al medico?
Gli ha parlato anche dei Suo timore di non farcela senza farmaco in futuro ("ho il terrore della sospensione e che mi si ripresenti il problema una volta terminato il periodo di assunzione.")?
[#5]
Utente
Si, mi hanno detto "e chi l'ha detto?"
Solo che leggo su internet casi in cui hanno passato dei guai per smettere.
La mia storia depressiva non è dovuta solamente alla storia d'amore, quest'ultima l'ha solo amplificata fortemente.
La mia depressione/ansia/attacchi sono dovuti a una forte insicurezza di mè.
Lei crede sia utile utilizzare la paroxetina?
Solo che leggo su internet casi in cui hanno passato dei guai per smettere.
La mia storia depressiva non è dovuta solamente alla storia d'amore, quest'ultima l'ha solo amplificata fortemente.
La mia depressione/ansia/attacchi sono dovuti a una forte insicurezza di mè.
Lei crede sia utile utilizzare la paroxetina?
[#6]
Gentile Utente,
chi meglio del Suo medico La conosce...? e Lei legge su internet le opinione di altri pazienti? Ogni paziente riporta la propria storia e il proprio punto di vista su qualunque argomento...
Avevo capito che la Sua depressione non era legata alla chiusura della relazione sentimentale, ma volevo sottolineare come sia necessario seguire le indicazioni del medico e dello psicologo psicoterapeuta anche quando si comincia a stare meglio.
Per la Sua insicurezza che tipo di lavoro sta facendo?
Legga anche questo articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Per quanto riguarda il farmaco non si può a distanza pronunciarsi, sia perchè è vietato dalle Linee Guida del sito, ma soprattutto dalla deontologia e dalla Legge. Ogni caso è a sè e se il Suo medico Le ha dato na ferma indicazione dopo averLa visitata, quale ragione ha per dubitarne? L'opinione di Utenti sprovveduti e incompetenti su internet?
chi meglio del Suo medico La conosce...? e Lei legge su internet le opinione di altri pazienti? Ogni paziente riporta la propria storia e il proprio punto di vista su qualunque argomento...
Avevo capito che la Sua depressione non era legata alla chiusura della relazione sentimentale, ma volevo sottolineare come sia necessario seguire le indicazioni del medico e dello psicologo psicoterapeuta anche quando si comincia a stare meglio.
Per la Sua insicurezza che tipo di lavoro sta facendo?
Legga anche questo articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Per quanto riguarda il farmaco non si può a distanza pronunciarsi, sia perchè è vietato dalle Linee Guida del sito, ma soprattutto dalla deontologia e dalla Legge. Ogni caso è a sè e se il Suo medico Le ha dato na ferma indicazione dopo averLa visitata, quale ragione ha per dubitarne? L'opinione di Utenti sprovveduti e incompetenti su internet?
[#7]
Utente
Non lo so che tipo di lavoro perchè sono andato una volta dallo psichiatra e in seguito una volta dalla psicologa.
Solo che sono dubbioso riguarda la paroxetina. Non la voglio proprio prendere perchè penso sia solo un tampone! Con loro ci ho parlato, ma lì per lì, mi sono fidato senza ribadire troppo, solo che ora ho i miei dubbi.
Solo che sono dubbioso riguarda la paroxetina. Non la voglio proprio prendere perchè penso sia solo un tampone! Con loro ci ho parlato, ma lì per lì, mi sono fidato senza ribadire troppo, solo che ora ho i miei dubbi.
[#8]
Io credo che questi dubbi debbano essere affrontati direttamente con il curante: da una parte Lei può scegliere di continuare a stare male e di non assumere la terapia farmacologica per la depressione oppure di fidarsi del medico che certamente saprà e potrà monitorare l'andamento del farmaco.
I Suoi dubbi forse fanno parte del problema stesso...
Non ha mai pensato che gli utenti che su internet parlano di questi fenomeni magari non hanno seguito bene le indicazioni del medico?
Piuttosto sono anche un po' perplessa sulla terapia psicologica: come mai ha fatto solo un colloquio? Il Collega non ha ritenuto necessario fare un ulteriore approfondimento e/o impostare una psicoterapia?
I Suoi dubbi forse fanno parte del problema stesso...
Non ha mai pensato che gli utenti che su internet parlano di questi fenomeni magari non hanno seguito bene le indicazioni del medico?
Piuttosto sono anche un po' perplessa sulla terapia psicologica: come mai ha fatto solo un colloquio? Il Collega non ha ritenuto necessario fare un ulteriore approfondimento e/o impostare una psicoterapia?
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Può parlare della paura che ha per gli effetti del farmaco col medico che La segue.
Sapendo tuttavia che si tratta di una terapia impostata dal medico che La conosce e La segue, mi domando se non ci sia un problema di fiducia verso il medico o comunque di relazione: è sempre una buona cosa discutere anche questi aspetti col dottore.
Per quanto riguarda i colloqui con la psicologa, se vuole ci faccia sapere in futuro.
Le faccio tanti auguri per il Suo futuro,
Sapendo tuttavia che si tratta di una terapia impostata dal medico che La conosce e La segue, mi domando se non ci sia un problema di fiducia verso il medico o comunque di relazione: è sempre una buona cosa discutere anche questi aspetti col dottore.
Per quanto riguarda i colloqui con la psicologa, se vuole ci faccia sapere in futuro.
Le faccio tanti auguri per il Suo futuro,
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3.3k visite dal 17/03/2013.
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