Continui attacchi d'ansia
In passato ho sofferto ancora di ansia e DAp,quindi sono sensazioni che conosco, anche se il caldo che mi viene è una cosa nuova, e odio il caldo..da qui la paura che aumenta immediatamente quando lo sento.Inoltre associo al senso di debolezza la paura dello svenimento ( mi è accaduto due anni fa circa per ipotensione con conseguenza di trauma cranico e vertigini durate per due mesi).
Ultimamente ho spesso paura per la mia salute, dopo l'ipoacusia recentemente mi sono fissata sugli occhi, pensavo di non vedere piu bene, e ho fatto ben 3 controlli prima di rendermi conto che era solo una somatizzazione ansiosa; ho anche problemi sul lavoro con una collega, e infatti i primi attacchi di ansia recenti li ho avuti a scuola.
Non voglio ricadere nel tunnel del dap e dell'agorafobia..come anni fa...Ho seguito in passato diverse psicoterapie, due anche di tipo cognitivo comportamentale. ora sento il bisogno di sfogarmi e parlare con qualcuno, mi sento impazzire a volte, mi sento triste, ho voglia di piangere e pur avendo una famiglia, un marito e due figlie io mi sento sola.Mi sembra che pretendano tutto da me, vogliono una donna allegra , solare attiva, ma io in questo periodo non mi sento tale e non riesco a fingere di essere quella che non sono. Inoltre mio marito e le mie due figlie hanno fatto fronte comune e ogni volta che dico di stare male mi assalgono e mio marito ha anche minacciato di andarsene se non " cambio". Ma cosa devo cambiare? Non ricerco volutamente i miei malori, sto male davvero.
In casa sono stanchi di sentirmi lamentare dei miei malesseri, e spesso vengo accusata di fingere o cmq di non avere nulla di che , e spesso divento motivo di liti forti con tutti loro, non mi sento capita, mi sento sbagliata e mi sento inutile.
Chiedo a voi qualche consiglio in merito alla mia sintomatologia....
grazie
il consiglio è di non affrontare tutto da sola ma di intraprendere un percorso psicologico con un professionista. So che lo ha già fatto ma probabilmente è il caso di riprendere. Mi sento di consigliarle una terapia strategica breve che in casi di ansia si dimostra particolarmente efficace.
Non si faccia travolgere da pensieri depressogeni (mi sento sbagliata, mi sento inutile) e utilizzi la rabbia come motore per uscire dall'empasse.
In bocca al lupo.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
quando ha concluso la sua ultima psicoterapia?
La sintomatologia era rientrata totalmente?
ha seguito anche una farmacoterapia?
questa ricaduta, secondo lei, associata a qualche stress particolare?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
per prima cosa, le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per escludere ogni causa di natura organica; la sensazione di caldo che descrive potrebbe essere causa dall'ansia ma, come lei stessa suggerisce, potrebbe anche trattarsi di una sintomatologia legata ad una fase di pre menopausa.
Controllare, quindi, che da un punto di vista ormonale e da un punto di vista organico non ci sia alcun problema è, senza dubbio, il punto di partenza.
Detto ciò, lei stessa descrive un periodo denso di tensioni e di stress e il fatto di non trovare l'appoggio emotivo di suo marito e delle sue figlie, non fa che aumentare il suo senso di disagio e diminuire l'autostima che nutre in se stessa.
Dice di sentirsi sbagliata, di sentirsi inutile... non credo che questo sia il modo giusto per affrontare la situazione.
Da quanto scrive lei è moglie, mamma e anche lavoratrice... se è arrivata alla sua età ed ha saputo coniugare tutti gli impegni che questi compiti prevedono, sono certo che non sia "sbagliata" né, tantomeno, inutile.
Scrive di aver già fatto dei percorsi di psicoterapia e posso immaginare che, forse, non avrebbe voglia di affrontare nuovamente un percorso analogo.
Tuttavia, credo che il modo migliore per affrontare questa situazione sia quello di affidarsi ad un collega della sua zona che possa aiutarla a superare questo difficile momento.
<<Non ricerco volutamente i miei malori, sto male davvero.>>
Di questo ne sono certo ma, purtroppo, le persone che non conoscono i disturbi d'ansia fanno fatica a mettere sullo stesso piano un malessere psichico ed un malessere fisico; non comprendono che corpo e mente sono in continua sinergia e che le persone che soffrono d'ansia stanno male davvero!
Le auguro che possa presto ritrovare la serenità che merita
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
la mia ultima psicoterapia risale a due anni fa, feci alcune sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale dopo l'evento dello svenimento che mi provocò vertigini e paura di risvenire per alcuni mesi dopo.
La sintomatologia è regredita totalmente; la paura per la mia salute è ricomparsa la scorsa estate in seguito alla perdita di udito improvvisa, e da li un escalation fino ad ora....Non ho mai assunto, per mia volontà, farmaci contro l'ansia.
Ringrazio il dott Callina, in effetti se ci penso non mi considero affatto una persona inutile, anzi, mi ritengo una bella persona, sensibile, attenta ai bisogni degli altri forse meno ai miei, anche se vengo costantemente accusata , quando sto male, di non pensare ai miei familiari ma solo a me stessa...Ho perso entrambi i genitori...la mamma quando avevo 18 anni ( dopo 3 anni di malattia per tumore al cervello),l'ho spesso assistita durante gli attacchi convulsivi che aveva durante la sua malattia; mio padre è morto anch'egli di tumore allo stomaco...avevo 30 anni.
Le esperienze vissute probabilmente motivano la mia ipocondria, che ammetto di avere....e questa la vorrei superare con una nuova psicoterapia che ritengo ora per me indispensabile, da sola non ce la faccio.Mi attiverò presto per trovare uno psicoterapeuta che mi aiuti speriamo definitivamente a ritrovare la mia serenità....
può ricontattare lo psicoterapeuta che già conosce, se si è trovata bene.
Tenga presente che, a differenza di patologie fisiche, per la psicopatologia i parenti spesso sono in difficoltà nel comprendere e nel sostenere chi soffre. Spesso infatti ci sono collusioni con il comportamento di chi sta male e attua strategie comportamentali disfunzionali.
Forse questo contribuisce a farLa sentire sola.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
a questa età le figlie sono spesso critiche verso la madre, non se la prenda, ma metta in piedi delle strategie che le ridiano il potere che sembra aver smarrito.
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come vede una vacanzetta organizzata e lasciare che si organizzino tutti,? se riesce a tirar fuori la rabbia , costruttivamente , le passa tutto.. coraggio..
E se ci fosse qualche segno di premenopausa, a maggior ragione..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Riguardo a passare del tempo per me, la vedo una otttima cosa, le dico dottoressa che quando sono molto giu, me ne vado a fare shopping , fregandomene del lato tirchio di mio marito, anche perchè lavorando da una vita, qualche soldino c'è. E la mia autostima, quando mi vedo ben vestita, ben truccata sale alle stelle.A volte riflettendo sulla mia vita, vedo che forse non mi sono mai goduta i giusti momenti di spensieratezza , in adolescenza per la grave malattia di mia madre io ero sempre in casa, mai una festa , mai un divertimento con gli amici, ero casa e scuola...Inoltre mio padre, uomo che adoravo, aveva anche problemi con l'acool e quindi, oltre a mia madre, dovevo seguire anche lui.Senza contare che a 18 anni, dopo la morte di mia madre, e i problemi con mio padre, ho fatto da vice mamma a una sorella di 11 anni.....Siamo rimasti soli, nessun parente, nessuna zia , nessuno ci ha mai dato una mano....Ho avuto una vita non facile, ma oggi, nonostante tutto mi ritengo una persona sensibile, forse troppo buona, e merito anch'io un pò di felicità.
Avrei voglia di cominciare un percorso terapeutico nuovo, con una dottoressa ( preferisco donna) che mi possa aiutare ora a ritrovare un pò di equilibrio, a maggior ragione se si affacciano i primi sintomi di premenopausa...Grazie delle vostre risposte, in ognuna ho trovato consigli e considerazioni che mi hanno aiutato, vi terrò informati sull'evoluzione della mia situazione...davvero grazie.
Poi le figlie tornano, e suo marito deve capire che l'alleanza , caso mai, deve farla con lei, che la vita è lunga..
Un mazzo di auguri..
le sue approfondite risposte ai nostri consulti suggeriscono che anche lei conosce bene il suo valore.
Si tratta solo di ritrovare dentro di sé il "coraggio" di riprendere in mano le redini della sua vita.
E quando parlo di "coraggio" mi rifersico alla capacità di utilizzare in modo costruttivo l'aggressività positiva che ognuno di noi ha in sé; quell'aggressività che ci spinge verso la vita; mi riferisco al buon uso di quella che lei sente, a volte, come "rabbia".
Trasformi questa rabbia in piccoli gesti che possano aumentare la sua autostima, piccoli gesti come il "fare shopping", di cui lei parla.
Se ci pensa sono molti i piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi può fare per se stesso, per "coccolarsi".
Cominci da questi, si prenda un po' cura di sé; credo che dopo tutto quello che ha fatto per gli altri nella sua vita, se lo meriti davvero.
Le auguro un prospero cammino.
Un caro saluto.
Sono convinta che in fondo l'attacco di panico sia una specie di scarica di una energia che abbiamo dentro di noi ma che non riesce ad uscire.,...una forma di tensione non so come definirla...rabbia o altro...che se le dai modo di uscire va...se la trattieni, o cerchi di controllarla...quella aumenta dentro di te fino a soffocarti...in verità non ti soffoca, è solo la sensazione che ti dà...In fondo l'attacco di panico è un segnale che la nostra mente invia per farci capire che è ora di rallentare il ritmo...di fermarsi, di non lasciarsi sopraffare dalle cose della vita..ma che è ora di pensare un pò a noi, di ascoltarci...forse è come una richiesta di aiuto del nostro inconscio...che ci dice..."ehi...fermati..smettila di correre...".Se l'interpretazione è corretta forse questi attacchi smetteranno di farmi cosi paura, e si scioglieranno come neve al sole....Una cosa ho capito.,..che se ti lasci sopraffare dalle sensazioni negative che senti durante l'attacco stai malissimo, se le accetti...e le lasci passare...fanno meno male e meno paura.....
Che dite gentili dottori, sono sulla strada giusta?
Inoltre concordo pienamente con tutte le risposte che mi state dando, mi state aiutando veramente, ne avevo proprio bisogno...grazie del servizio cosi attento comprensivo e professionale che in poche righe riuscite a dare. Un sorriso a tutti
Cara signora,
io credo proprio di si.
Il primo passo per superare gli attacchi di panico è proprio quello di imparare a riconoscerli e accettarli come tali, senza lasciarsi sopraffare.
Poi si può provare a cercare di capire cosa la nostra mente stava cercando di comunicarci mandando segnali così forti e fastidiosi al nostro corpo.
I messaggi non sono uguali per tutti; ognuno di noi ha un suo personale modo di essere, unico ed irripetibile.
Nel suo caso, lei sta cominciando ad interpretare alcuni di questi messaggi ed è sicuramente un bene; provi allora ad ascoltarli questi messaggi e cerchi di prendersi del tempo e dello spazio per rispondere a questi messaggi.
La sua mente le chiede di rallentare? Di non lasciarsi sopraffare dalle cose della vita? Di pensare un po' più a se stessa? Bene!
Cominci ad ascoltarla e vedrà che il sole scioglierà la neve prima che se accorga.
Un caro saluto
Saluti
Che rimedi naturali sono troppo .. leggeri.. e ci mettono più tempo..impari, intanto, a farsi meno scrupoli, anche una pastiglia di cinismo aiuta..non si faccia ricattare dai suoi buoni sentimenti...!
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Approfondimento su Ansia
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