Somatizzazione con ansia generalizzata

Buonasera, il mio psicologo/psicoterapeuta mi ha rilasciato oggi la sua relazione clinica: disturbo di somatizzazione e/con disturbo d'ansia generalizzata.

Il 28 marzo inizio con lui la terapia cognitivo comportamentale e il 3 aprile ho la visita psichiatrica per un eventuale supporto farmacologico.

nell'attesa cercherò di stare tranquillo nelle giornate in cui somatizzo di più, anche se è difficile a volte. Cosa ne pensate?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

ha fatto bene ad attivarsi per trovare una soluzione ai suoi problemi, ma la sua domanda non è chiara.

Su cosa desidera avere un parere?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
si scusi, chiedevo un parere su come affrontare le giornate in cui il disturbo è più marcato nell'attesa della visita psichiatrica. Certo sono solo tre settimane ma è giusto per avere qualche consiglio.

Poi volevo sapere se le due patologie che ho sono curabili e risolvibili.

grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' una domanda alla quale non c'è risposta, perchè se qualche consiglio le potesse consentire di abbattere l'ansia in queste due settimane non avrebbe nemmeno bisogno di una psicoterapia.

Si tratta di disturbi piuttosto comuni e risolvibili, ma è appunto necessaria la psicoterapia per arrivare ad un cambiamento.

Nell'attesa dell'appuntamento può solo cercare di non esporsi a situazioni che sa essere critiche ed evitare quindi di far peggiorare le cose.
Se sa che qualche cosa la fa stare meglio la faccia e non esiti a chiedere aiuto a chi le sta vicino mentre sopporta l'attesa.
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Utente
Utente
Grazie mille. Per situazione critiche che spesso scatenano i miei disturbi, e che posso evitare in queste due settimane ci sono sicuramente i litigi lavorativi, quindi stress, discussioni sul lavoro, a maggior ragione visto che lavoro con mio papà.

Proverò a contare fino a dieci, respirare e togliere almeno uno dei tanti aspetti che acuiscono i miei disturbi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ci provi, e magari chieda la sua collaborazione nell'evitare litigi in considerazione del periodo che sta attraversando.
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Utente
Utente
Ok, è davvero gentile. Per i disturbi somatici proverò a prendere meno medicine possibili, specie per quanto riguardo i sintomi gastro intestinali, che sono il mio punto debole, dopo anni e anni di esami medici. ora finalmente so quali sono i problemi e spero di trovare la cura giusta.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<spero di trovare la cura giusta.>

L'iter terapeutico scelto sembra particolarmente indicato per i disagi che ci ha esposto, tanto più che ha già ricevuto un'adeguata valutazione diretta.

Attenda con fiducia il suo inizio per affidarsi ai suoi curanti e ritrovare il suo benessere.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se sa che i sintomi che ha sono sempre quelli (per quanto possano essere numerosi e alternarsi nel tempo) può sicuramente provare a non assumere più farmaci di quanti gliene servano per stare sufficientemente bene per lavorare e svolgere le sue attività quotidiane.
[#9]
Utente
Utente
Spesso uso antispastici intestinali ma il più delle volte più per proteggermi, appena sento un fastidio minimo. Lavorando su un furgone e guidando molto, a volte li uso per stare più tranquillo, anche se noto e capisco che non sono molto efficaci, visto che il mio problema è psicosomatico. Per il resto non utilizzo altri farmaci, tranne qualche antimeteorico o fermenti lattici.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Può provare ad aspettare un po' di più prima di assumere l'antispastico, giusto per verificare se quel fastiido che di solito blocca sul nascere diventa davvero qualcos'altro o se invece si ferma lì.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Gentile utente,

il progredire di una psicoterapia e i suoi risultati sono assolutamente soggettivi.

Nello specifico mi riferisco alla terapia cognitivo-comportamentale, in cui lei e il terapeuta fisserete degli obiettivi terapeutici e le verranno prescritti dei compiti da fare a casa. Questi ultimi proprio per allenarla e prepararla al cambiamento e per accorciare i tempi terapeutici.
I risultati però si vedranno soltanto in relazione al suo impegno e alla sua motivazione.
In altre parole più lei si impegnerà e vorrà cambiare ciò che discuterete in terapia con il collega, e maggiore probabilità ci saranno di stare nuovamente bene.

Spero di averle chiarito il dubbio.

Per il so disagio la terapia che intraprenderà è senz'altro un'ottima strada.

In bocca al lupo.

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#12]
Utente
Utente
Grazie per l'interessamento. Ora so che ho un disturbo che non dipende dalla mia volontà ma c'è e va trattato, sapendo comunque di essere sano e in forma. Cerco sempre di tenere la pancia sotto controllo perchè è il mio punto debole e mi ci fisso, ma magari adesso sapendo che il disturbo è somatico, forse riuscirò a gestirla meglio.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se si sta finalmente convincendo che anni e anni di esami medici" non mentono, e che quindi il suo malessere è psicosomatico, sta assumendo la giusta prospettiva per facilitare il cambiamento.

Ora si tratta di aspettare solo qualche giorno, poi arriverà il momento del suo appuntamento.
[#14]
Utente
Utente
Non voglio darmi certezze, ma penso di aver finalmente capito questo meccanismo o perlomeno sono sulla strada giusta. Per ora mi basterebbe già saper gestire e affrontare senza paura i sintomi somatici, che caratterizzano le mie giornate.

A volte ci riesco, altre volte un pò meno.
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Utente
Utente
Il cambio di stagione può essere un fattore importante nei miei disturbi?

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Il cambio di stagione influisce sicuramente, di solito in primavera i sintomi d'ansia si acuiscono:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/603-primavera-tempo-di-ansia.html
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Utente
Utente
Sono utili integratori di vitamine o non servono a nulla? Bisogna dormire regolare, attività fisica e alimentazione sana.

Corretto? Mi scusi se chiedo spesso ma certe giornate i pensieri sono davvero molti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non so risponderle sugli integratori multivitaminici: non mi risulta che servano in caso di ansia e stress (al contrario del magnesio), ma per questo tipo di domande deve rivolgersi a un medico o al farmacista di fiducia.
[#19]
Utente
Utente
È normale in questa fase di attesa che abbia dei momenti dove ho crisi di pianto o momenti di smarrimento?. Avevo passato dieci giorni con un buon equilibrio al lavoro, ma ieri dopo un brutto litigio sono sbottato e il circolo ansia frustrazione riparte.

Mi ero ripromesso di diminuire al minimo lo stress lavorativo, ma non ci riesco in modo continuativo. Il disagio sociale e' chiaro, visto che esco pochissimo e i miei rapporti sociali sono ai minimi termini.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
I momenti di smarrimento e di crisi sono assolutamente legittimi. Non tutti i giorni sono uguali e non tutti i momenti ci provocano le stesse reazioni.
L'importante è comprendere se si tratta solo di momenti e giornate negative oppure se questi stanno avendo una prevalenza nella sua vita.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Il suo problema ovviamente persiste mentre è in attesa che arrivi il giorno dell'appuntamento.
Certo sarebbe stato meglio che gliel'avessero dato un po' prima.
Si è rivolto a una struttura pubblica?
[#22]
Utente
Utente
No, il mio psicologo mi ha indirizzato verso una psichiatra con cui collabora da anni e che purtroppo ha molti appuntamenti. Lui dice che aspettare un esame medico per me può essere una specie di terapia, cercando appunto di non farsi condizionare e vivendo con calma l attesa.

Oggi ad esempio dopo essere andato in bagno al mattino , ho stimolo continuo a urinare e sono un po' in ansia perché cenerò da solo e dovrò andare dal dentista dopo il lavoro. Un po' mi vergogno per questi motivi banali, ma se ho un disturbo si vede che oggi si fa sentire più forte.
[#23]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Credo che "vivere con calma l'attesa" per un ansioso sia come "vivere con gioia l'attesa" per un depresso: inattuabile.

Provi a chiedere se uno dei due - psichiatra o psicologo - la può ricevere prima.
[#24]
Utente
Utente
Ho già la seduta fissata con lo psicologo per giovedì 28. Ci vediamo ogni due settimane di solito. In effetti ho scritto una così irrealizzabile! Comunque tutti quelli che mi stanno attorno mi chiedono più impegno, più forza di volontà , più voglia di cambiare . Che devo fare uno sforzo , che tutto si gioca su quanto voglia tornare a stare bene.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non è così, il suo impegno nel percorso di terapia serve ma non è sufficiente:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/832-sconfiggere-ansia-e-depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta.html

Come mai vi vedete solo ogni due settimane?
E' una frequenza di incontri un po' scarsa, soprattutto considerando l'intensità del suo malessere.
Se il risultato è che lei cerca disperatamente altre risposte e informazioni perchè non si sente adeguatamente seguito deve parlarne al nostro collega.
[#26]
Utente
Utente
sulla frequenza finora è stato questa, ora che inizierà la fase diciamo così più terapeutica, non so se cambierà. Ne parlerò con lui. Io mi sento seguito molto bene, questi mie richieste sono solo perchè in certi giorni sono particolarmente ansioso.

Ma con il mio psicologo mi trovo molto bene. Le stesse cose poi le chiedo a lui, con il quale c'è confronto e mi spiega sempre tutto puntualmente e con chiarezza.

Sull'impegno nel percorso terapeutico quell'articolo è molto interessante e mi può essere utile. Proverò a farne tesoro.Penso di essere sulla strada giusta, anche se so che sarà dura.
[#27]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

se Lei si trova bene con il terapeuta, è giusto anche fidarsi della frequenza stabilita per le sedute.
Infatti per i disturbi d'ansia, secondo l'approccio cognitivo-comportamentale, è opportuno anche lasciare sedimentare ciò che viene discusso nelle sedute e dare il tempo e le occasioni per seguire le prescrizioni comportamentali del terapeuta.

In tal senso anche il fatto di incontrare il terapeuta il 28 marzo ha un fine terapeutico: d'ansia infatti non si muore e sebbene i sintomi non siano affatto piacevoli deve passare il messaggio che Lei può farcela da qui al 28. Anticipare l'appuntamento vorrebbe solo dire far passare l'idea di avere qualcosa di grave e "urgente". L'urgenza, al contrario è spesso percepita dal pz. ansioso che si rivolge ai servizi o in modalità self service o come fosse un pronto soccorso.

E anche Lei secondo me sta usando questo sito alla ricerca di rassicurazioni e risposte che però non faranno altro che accentuare il problema.

" ieri dopo un brutto litigio sono sbottato e il circolo ansia frustrazione riparte."
Mi scusi, ma non Le pare che chiunque, al Suo posto, dopo una bella litigata non si sente proprio al top? :)
Perchè Le dico questo?
Perchè la persona ansiosa è spesso incapace di leggere e modulare i propri stati d'ansia e quindi qualunque attivazione fisica viene letta come un disturbo o fisico o di qualcosa che non funziona.

Segua comunque con fiducia la terapia cognitivo-comportamentale per il Suo disagio e se vuole ci faccia sapere in futuro.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#28]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
L'ideale sarebbe che lei si rivolgesse solo al suo psicologo per chiarire dubbi e chiedere delucidazioni: a mio avviso non ha senso che segua un percorso mentre si rivolge anche ad altri psicologi per un supporto fra un incontro e l'altro.
Perciò le suggerisco di evitare in futuro di rivolgersi ad altri che suppliscano temporaneamente all'assenza del suo psicologo fra una seduta e l'altra.
Le coniglio anche di parlargli del fatto che ha sentito la necessità di appoggiarsi a noi in questo periodo.

Per ora si è sottoposto solo a valutazione psicodiagnostica, ma se le sedute di terapia saranno ancora così distanziate per motivi tecnici (e non perchè ad es. il collega è molto impegnato e non ha tempo di vederla di più) sarà importante vedere come reagisce nell'intervallo fra le sedute affrontandolo da solo, e non cercando altri aiuti che falserebbero probabilmente l'andamento del percorso terapeutico.
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