Attaccamento morboso e ciuccio
buonasera, sono la mamma di una bimba di 3 anni. Premetto che mia figlia è una bimba vivace, attenta, intelligente e riflessiva a cui ho sempre spiegato tutto motivando i miei "no". Frequenta il primo anno di asilo in cui va volentierissimo. E' sempre stata molto legata a me, anche se lavoravo part time e quindi comunque metà della giornata l'ha sempre passata con i nonni; al contrario non se la dice col babbo da sempre e senza un vero motivo perchè mio marito come tutti i babbi stravede per lei ed è sempre stato buonissimo e questa cosa lo fa star male. Siamo sempre riusciti a contenere i capricci parlandole e spiegandole il motivo dei nostri eventuali no.
Adesso il problema:il ciuccio: lo abbiamo tolto il 28 febbraio improvvisamente con la scusa di averlo lasciato dal dottore, in quanto era diventato non più solo una consolazione ma quasi un'ossessione e quasi non lo mollava mai. Sicuramente lei non era pronta x questo distacco e anche se non lo chiede, il suo comportamento è peggiorato tantissimo: fa dei capricci lunghissimi con pianto quasi isterico per ogni semplice no, vorrebbe stare sempre con me e piange quasi sempre quando devo andare via e la lascio o all'asilo o dai nonni. Quando siamo insieme invece è come se mi sfidasse su ogni cosa, è sempre un dire "no" è molto testarda e quasi sempre finisce con un bel pianto.
Mi sento in colpa a sgridarla, e mi sento in colpa x questo suo comportamento,so che è tutto dovuto al ciuccio, non se l'aspettava e forse si sente come tradita da me.
Per esempio oggi ha fatto una tragedia di un'ora perchè a prenderla all'asilo c'è andata mia mamma (che adora)e non io...
sicuramente sbaglio ed ho sbagliato qualcosa per questo cambio repentino di atteggiamento.
grazie dell'attenzione.
Adesso il problema:il ciuccio: lo abbiamo tolto il 28 febbraio improvvisamente con la scusa di averlo lasciato dal dottore, in quanto era diventato non più solo una consolazione ma quasi un'ossessione e quasi non lo mollava mai. Sicuramente lei non era pronta x questo distacco e anche se non lo chiede, il suo comportamento è peggiorato tantissimo: fa dei capricci lunghissimi con pianto quasi isterico per ogni semplice no, vorrebbe stare sempre con me e piange quasi sempre quando devo andare via e la lascio o all'asilo o dai nonni. Quando siamo insieme invece è come se mi sfidasse su ogni cosa, è sempre un dire "no" è molto testarda e quasi sempre finisce con un bel pianto.
Mi sento in colpa a sgridarla, e mi sento in colpa x questo suo comportamento,so che è tutto dovuto al ciuccio, non se l'aspettava e forse si sente come tradita da me.
Per esempio oggi ha fatto una tragedia di un'ora perchè a prenderla all'asilo c'è andata mia mamma (che adora)e non io...
sicuramente sbaglio ed ho sbagliato qualcosa per questo cambio repentino di atteggiamento.
grazie dell'attenzione.
[#1]
Gentile Signora,
penso che i punti fondamentali in questa situazione siano due: da una parte sua figlia attraversa il periodo dei "no" ed è fisiologico che si opponga a tutto e faccia capricci dando prova di ostinazione, perchè sta misurando voi, la vostra coerenza educativa e il limite oltre il quale non le è consentito spingersi; dall'altra parte toglierle forzatamente e all'improvviso il ciuccio risolve solo il vostro porblema di non doverla convincere a lasciarlo, ma per la bambina è probabilmente più traumatico rispetto alle altre situazioni nelle quai ha ricevuto una spiegazione quando le è stato chiesto di adeguarsi a una norma o a una vostra richiesta.
Come mai non vi siete comportati nel modo che si è rivelato utile in passato per risolvere situazioni analoghe?
penso che i punti fondamentali in questa situazione siano due: da una parte sua figlia attraversa il periodo dei "no" ed è fisiologico che si opponga a tutto e faccia capricci dando prova di ostinazione, perchè sta misurando voi, la vostra coerenza educativa e il limite oltre il quale non le è consentito spingersi; dall'altra parte toglierle forzatamente e all'improvviso il ciuccio risolve solo il vostro porblema di non doverla convincere a lasciarlo, ma per la bambina è probabilmente più traumatico rispetto alle altre situazioni nelle quai ha ricevuto una spiegazione quando le è stato chiesto di adeguarsi a una norma o a una vostra richiesta.
Come mai non vi siete comportati nel modo che si è rivelato utile in passato per risolvere situazioni analoghe?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile signora,
credo che la piccola abbia ben percepito come si sente Lei nella relazione con Sua figlia: "...Mi sento in colpa a sgridarla, e mi sento in colpa x questo suo comportamento,so che è tutto dovuto al ciuccio, non se l'aspettava e forse si sente come tradita da me. .."
Togliere il ciuccio è certamente uno stress per ogni bambino, ma anzichè sentirsi spiazzati e in colpa, il genitore -che ha lo sguardo più lungo del proprio figlio- è bene consolare la bimba, ben sapendo che si tratta di uno stress sopportabile. Drammatizzare un momento fisiologico per una bambina non va bene.
Quindi stia serena e ferma (che NON significa non essere affettuosa!) quando la bimba mostra intolleranza.
E' importante adesso non fare alcun passo indietro sul ciuccio, significherebbe confondere la bimba. Capisco che gestire il momento per voi genitori sia difficile ma la bimba è in grado di superarlo.
Fare i capricci significa protestare: a Lei spetta il compito di capire la ragione della protesta di Sua figlia.
Un cordiale saluto,
credo che la piccola abbia ben percepito come si sente Lei nella relazione con Sua figlia: "...Mi sento in colpa a sgridarla, e mi sento in colpa x questo suo comportamento,so che è tutto dovuto al ciuccio, non se l'aspettava e forse si sente come tradita da me. .."
Togliere il ciuccio è certamente uno stress per ogni bambino, ma anzichè sentirsi spiazzati e in colpa, il genitore -che ha lo sguardo più lungo del proprio figlio- è bene consolare la bimba, ben sapendo che si tratta di uno stress sopportabile. Drammatizzare un momento fisiologico per una bambina non va bene.
Quindi stia serena e ferma (che NON significa non essere affettuosa!) quando la bimba mostra intolleranza.
E' importante adesso non fare alcun passo indietro sul ciuccio, significherebbe confondere la bimba. Capisco che gestire il momento per voi genitori sia difficile ma la bimba è in grado di superarlo.
Fare i capricci significa protestare: a Lei spetta il compito di capire la ragione della protesta di Sua figlia.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie x la sollecita risposta, mi rincuora sapere che è un periodo che attraversano tutti i bambini!
Abbiamo tolto il ciuccio in questa maniera perchè avevamo già provato a convincerla "con le buone", con la scusa di babbo natale e con varie altre scuse ma niente e avevamo capito che volontariamente non l'avrebbe mollato.
Inoltre il pediatra ha detto che i dentini si stanno spostando in avanti (ed è visibile) e il palato ha una specie di solco e che era proprio ora di toglierlo.
Ho dimenticato di dire che è diventata "iperattiva" e che il giorno non vuol più fare il pisolino pomeridiano, a letto va ma poi ride gioca svcherza e canta ma di dormire non ne vuol sapere, chiaramente poi arriva a sera stremata e nervosa. La notte invece dorme senza problemi come ha sempre fatto.
Abbiamo tolto il ciuccio in questa maniera perchè avevamo già provato a convincerla "con le buone", con la scusa di babbo natale e con varie altre scuse ma niente e avevamo capito che volontariamente non l'avrebbe mollato.
Inoltre il pediatra ha detto che i dentini si stanno spostando in avanti (ed è visibile) e il palato ha una specie di solco e che era proprio ora di toglierlo.
Ho dimenticato di dire che è diventata "iperattiva" e che il giorno non vuol più fare il pisolino pomeridiano, a letto va ma poi ride gioca svcherza e canta ma di dormire non ne vuol sapere, chiaramente poi arriva a sera stremata e nervosa. La notte invece dorme senza problemi come ha sempre fatto.
[#6]
Cara signora,
mi sento di rincuorarla su diversi aspetti.
Sua figlia asta attraversando una normale fase di presa di auto-affermazione, autonomia e fase dei no. Tutto ciò non può non essere accompagnato da una dose di capricci e di aumento dell'attività fisiologica (che spesso può essere scambiata per iperattività).
E' un periodo di scoperte continue, di ricerca dei perchè, delle soluzioni alle domande, di curiosità.
I bambini cercano di diventare autonomi, ma spesso non riescono, e il genitore che dice "no" è per loro fonte di frustrazione. Da qui nascono i capricci.
Fosse per loro starebbero intere giornate dedicati in mille attività, senza riconoscere giusto e sbagliato e i pericoli. Ma è qui che invece deve intervenire il genitore, educandolo e insegnando a distinguere giusto e sbagliato.
Ciò che ora per il bambino è un dramma, cioè la perdita del ciuccio, un giorno sarà visto come la risoluzione di un problema (al palato), che il genitore con prontezza ha saputo evitare.
Stia serena, la strada è quella giusta. Non faccia passi indietro, aggiunga sempre una spiegazione ai suoi no, come sta già facendo, e cerchi in questa fase di sostituire il vizio del ciuccio con attività divertenti per la bambina, che le facciano dimenticare per la maggior parte del tempo l'oggetto perduto.
Qualsiasi comportamento appreso, se non viene incentivato da ripetizione dello stesso, verrà presto disappreso.
Stia serena.
Ci aggiorni se l'iperattività o qualsiasi altro comportamento dovesse peggiorare.
mi sento di rincuorarla su diversi aspetti.
Sua figlia asta attraversando una normale fase di presa di auto-affermazione, autonomia e fase dei no. Tutto ciò non può non essere accompagnato da una dose di capricci e di aumento dell'attività fisiologica (che spesso può essere scambiata per iperattività).
E' un periodo di scoperte continue, di ricerca dei perchè, delle soluzioni alle domande, di curiosità.
I bambini cercano di diventare autonomi, ma spesso non riescono, e il genitore che dice "no" è per loro fonte di frustrazione. Da qui nascono i capricci.
Fosse per loro starebbero intere giornate dedicati in mille attività, senza riconoscere giusto e sbagliato e i pericoli. Ma è qui che invece deve intervenire il genitore, educandolo e insegnando a distinguere giusto e sbagliato.
Ciò che ora per il bambino è un dramma, cioè la perdita del ciuccio, un giorno sarà visto come la risoluzione di un problema (al palato), che il genitore con prontezza ha saputo evitare.
Stia serena, la strada è quella giusta. Non faccia passi indietro, aggiunga sempre una spiegazione ai suoi no, come sta già facendo, e cerchi in questa fase di sostituire il vizio del ciuccio con attività divertenti per la bambina, che le facciano dimenticare per la maggior parte del tempo l'oggetto perduto.
Qualsiasi comportamento appreso, se non viene incentivato da ripetizione dello stesso, verrà presto disappreso.
Stia serena.
Ci aggiorni se l'iperattività o qualsiasi altro comportamento dovesse peggiorare.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#7]
Utente
Grazie per le risposte e scusate il ritardo.
Ho usato il termine "scuse" che forse non è il più corretto per dire che abbiamo provato a dirle di dare il ciuccio a babbo natale perchè lo portasse ai bimbi più piccoli o quando una mia amica ha partorito di darlo a questo bambino che era piccolo perchè lei ora è grande e a lei non serve più, ma si è sempre rifiutata anche se per cosa le torna comodo dice di esserlo.
col pannolino non abbiamo avuto particolari problemi, l'ha tolto la scorsa estate. all'inizio si era come bloccata con la pipì perchè piuttosto che farsela addosso non la voleva proprio fare, ma abbiamo presto superato il tutto.
In genere diamo spiegazioni, non inventiamo scuse, diciamo le cose per quello che sono chiaramente rapportate alla sua età.
Si è molto più attiva da quando è senza ciuccio, è sempre a cantare, ballare, chiacchierare, giocare e anche quando la mettiamo a letto prima che si addormenti come minimo passa una buona mezz'ora in queste attività.
Ho usato il termine "scuse" che forse non è il più corretto per dire che abbiamo provato a dirle di dare il ciuccio a babbo natale perchè lo portasse ai bimbi più piccoli o quando una mia amica ha partorito di darlo a questo bambino che era piccolo perchè lei ora è grande e a lei non serve più, ma si è sempre rifiutata anche se per cosa le torna comodo dice di esserlo.
col pannolino non abbiamo avuto particolari problemi, l'ha tolto la scorsa estate. all'inizio si era come bloccata con la pipì perchè piuttosto che farsela addosso non la voleva proprio fare, ma abbiamo presto superato il tutto.
In genere diamo spiegazioni, non inventiamo scuse, diciamo le cose per quello che sono chiaramente rapportate alla sua età.
Si è molto più attiva da quando è senza ciuccio, è sempre a cantare, ballare, chiacchierare, giocare e anche quando la mettiamo a letto prima che si addormenti come minimo passa una buona mezz'ora in queste attività.
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Per ora potete solo avere pazienza e vedere come va, fornendole una spiegazione unica per questo cambiamento e non oscillando fra diverse versioni che risulterebbero tutte false agli occhi della bambina.
E' importante che non vi sentiate in ansia o in colpa perchè la piccola lo percepirebbe e sentire che non siete sicuri di quello che fate non renderà sicura nemmeno lei.
Provi magari a passare più tempo con lei o a fare qualcosa di diverso assieme, in modo tale da riempire il vuoto che si è creato (il ciuccio è autoconsolatorio, ma ci sono altri modi per darle sicurezza) e valorizzando il fatto che è una "bambina grande" e i bambini grandi fanno cose nuove con la mamma e non hanno bisogno del ciuccio.
E' importante che non vi sentiate in ansia o in colpa perchè la piccola lo percepirebbe e sentire che non siete sicuri di quello che fate non renderà sicura nemmeno lei.
Provi magari a passare più tempo con lei o a fare qualcosa di diverso assieme, in modo tale da riempire il vuoto che si è creato (il ciuccio è autoconsolatorio, ma ci sono altri modi per darle sicurezza) e valorizzando il fatto che è una "bambina grande" e i bambini grandi fanno cose nuove con la mamma e non hanno bisogno del ciuccio.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.4k visite dal 14/03/2013.
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