Sognare di fare pipì e paura di farla davvero

Buongiorno,
sono una donna di 30 anni. Premetto che ho avuto anni di ansie e paure, ma dopo aver fatto un profondo lavoro su me stessa, ora sto bene, ho risolto quasi tutte le mie ansie/paure... quasi appunto perchè mi resta quella della minzione.
All'età di 15 anni, una notte ho sognato di fare la pipì e quella notte l'ho fatta davvero nel letto e la cosa mi ha sconvolta, anche perchè era un brutto periodo, ero molto stressata e triste. Da quella volta non è più successo che facessi la pipì nel letto, però a volte mi capita di sognare di fare la pipì e di svegliarmi con il terrore di averla fatta davvero, da quando mi è successo di sognarlo ancora l'altra notte, adesso xò ci penso, più che altro per capire come gestire questa paura.
La sera prima di dormire, vado in bagno almeno 2 volte per avere la certezza di essere apposto, e poi durante la notte mi sveglio 2/3 volte per fare pipì.
Ci sono periodi invece che mi sveglio solo una volta o anche nessuna, di solito sono periodi in cui sono particolamente stanca e non ci penso.
Sono appena uscita da un brutto periodo che sono riuscita a superare brillantemente, e adesso sto ricominciando ad apprezzare me stessa e a godermi la vita, x cui direi proprio di essere in un buon periodo, x cui non voglio proprio dovermi soffermare su un'altra paura.... basta paure!

Durante il giorno, mi capita a volte di dover andare bagno spesso, ho problemi di coliche e mi hanno detto che dovrei bere almeno 2 litri al giorno, ma x me a volte è difficile, xè appena supero il litro/ litro e mezzo è un continuo andare in bagno.

Comunque durante il giorno riesco a trattenere l'urina, la mia paura è decisamente notturna, paura di sognare e di mettere in pratica.
La mia paura non è invalidante, xè comunque faccio la mia vita normale, xò ci penso e a volte questa paura mi disturba.
Ho superato tante fobie, come posso superare anche questa?
Grazie per l'aiuto.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
questa fobia può essere superata proprio come tutte le altre, ovvero attraverso un aiuto professionale.

Trattenere l'urina è un comportamento problematico, che a lungo andare può comportare conseguenze mediche importanti.

In generale mi sembra il meccanismo tipico delle ossessioni (= paura di perdre il controllo), e tra l'altro sembra correlato ad un periodo stressante.

Le allego una lettura sulle ossessione e sull'ansia.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1295-ossessioni-piccolo-trucco-per-tenere-a-bada-dubbi-e-rimuginazioni.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie per la risposta,
comunque tutte le altre fobie le ho affrontate da sola, senza bisogno di un aiuto psicologico.

"Trattenere l'urina è un comportamento problematico, che a lungo andare può comportare conseguenze mediche importanti."
Non trattengo l'urina, per niente proprio, ogni volta che ho lo stimolo vado in bagno.

"In generale mi sembra il meccanismo tipico delle ossessioni (= paura di perdere il controllo), e tra l'altro sembra correlato ad un periodo stressante."
A me sembra di stare uscendo da un periodo stressante.
Forse ultimamente ho scoperto tante cose di me, nuove sensazioni, ho scoperto una nuova me e forse mi ha un pò sconbussolato.
[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
"Comunque durante il giorno riesco a trattenere l'urina, la mia paura è decisamente notturna, "

Mi riferivo a questa frase: diverse persone con fobie simili alla Sua cercano di trattenere l'urina, come tentativo di controllare la fobia stessa.

"comunque tutte le altre fobie le ho affrontate da sola, senza bisogno di un aiuto psicologico"

E allora perchè questa volta sospetta di non potercela fare da sola?
[#4]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
"E allora perchè questa volta sospetta di non potercela fare da sola?"
So di potercela fare da sola, solo che ho bisogno di un punto di partenza che mi faccia ragionare e capire xè ho questa paura.
Io di solito vado oltre la paura che ho, xè la paura di fare la pipì mentre sogno di farlo è un qualcosa che implica dell'altro e voglio capire cos'è.
Ultimamente sto imparando a lasciare che le cose vadano da sè, senza forzare gli eventi. Fino a pochi mesi fa controllavo e pianificavo ogni cosa nella mia vita, ma poi ho capito che mi facevo solo del male. E' dura però cambiare le abitudini, x cui forse la mia paura di farla nel letto richiama questa percezione che piano piano sta cambiando nella mia vita.
Sono vissuta per 30 anni all'ombra di mia mamma, stavo diventando come lei, stessi atteggiamenti, modi di fare, modi di arrabbiarsi...sembravo lei, ma i suoi panni mi stavano stretti. Non riuscivo a capire che io avevo il mio carattere, i miei modi di fare, ma non riuscivano ad emergere xè pensavo che quello che mi aveva fatto diventare era l'unica cosa giusta per me. Poi alcuni eventi della mia vita mi hanno aperto gli occhi e ho capito di non essere come lei, ma di avere una mia personalità e un mio modo di vivere la vita. Lei mi ha sempre fatto vivere con paure e ansie che mi devastavano e adesso che ho cambiato modi di pensare sto bene, xò a volte mi rendo conto che ci sono ancora dei passettini che devo fare per concludere questa trasformazione di me.
[#5]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
O forse questa volta devo guardare per quella che è, ovvero una paura che si ripeta un evento che mi era già capitato 15 anni fa e mi aveva sconvolta, perchè reputavo una cosa di cui vergognarsi, tant'è che non l'avevo detto neppure a mia mamma.
Ho letto in internet che però è una cosa che può capitare, sporadicamente ovviamente.
[#6]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Allora, intanto inizi col ridurre le letture su internet, rischia di confondersi ancor di più.

Non sono molto bravo a lanciarmi nelle interpretazioni, per questo la rimando ai Colleghi psicodinamici, ma il fatto che Lei "senta" che ci sia un qualche collegamento con Sua madre, e il fatto che a farla a letto di solito sono i bimbi piccoli....potrebbe essere davvero una pista da seguire.

Non sono certo, però, che seguire certe piste fai-da-te sia la soluzione migliore.
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Premetto che ho avuto anni di ansie e paure, ma dopo aver fatto un profondo lavoro su me stessa, ora sto bene, ho risolto quasi tutte le mie ansie/paure... quasi appunto perché mi resta quella della minzione<<

Che tipo di lavoro ha fatto su se stessa? Quali sono le ansie e le paure che ha risolto in passato? Il problema potrebbe essere sempre lo stesso, si è semplicemente "spostato".

>>Ho superato tante fobie, come posso superare anche questa?<<

a mio avviso dovrebbe affrontare il suo problema in un setting di psicoterapia. Superare delle fobie talvolta non significa risolvere la problematica che ne sa alla base.

Quali sono gli aspetti della sua vita che vengono limitati da questo problema?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#8]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
"Che tipo di lavoro ha fatto su se stessa?"
Ho analizzato me stessa, la mia bambina interiore, ho pensato e ripensato a come mi sentivo frustrata quando ero piccola e ho ritrovato i miei stati d'animo che avevo da piccola, quando sono diventata adulta.
Ogni volta che provavo paura o ansia scrivevo tutto quello che avevo nella mente e riuscivo a stare meglio perchè da quello che scrivevo emergeva tutta la mia rabbia che mi causava ansia e paure.

"Quali sono le ansie e le paure che ha risolto in passato?" dall'età di 8 anni ho iniziato ad avere l'ansia e l'ho avuta fino a circa 25 anni. Mia mamma non mi ha mai capita, quando a 8 anni non riuscivo a dormire in preda all'ansia mi schiaffeggiava così dormivo. Quando sono cresciuta, ho iniziato ad elaborare che soffrivo di ansia e ne ho capito le dinamiche. Prima che l'ansia mi abbandonasse ho dovuto fare i conti con le paure.. paura di far del male a mia madre (=tanta rabbia nei suoi confronti), paura di non essere una buona madre in futuro, paura di guidare la sera, ecc...
Non ho più queste paure, come non ho più l'ansia.
Di recente ho affrontato anche la paura di essere abbandonata da mio marito, di essere tradita... derivata anche quella da mia madre. Infatti quando mi sono resa conto di ciò ho smesso di avere paura.

"Quali sono gli aspetti della sua vita che vengono limitati da questo problema?"
E' qui la cosa positiva... NESSUNO!! Nessuna delle mie paure mi ha mai limitato, ho svolto sempre la mia vita dimostrando alla paura di avere coraggio.

Io credo di aver svolto un buon lavoro su di me e sono soddisfatta delle tante cose che ho scoperto analizzandomi, anche perchè quando mi rendevo conto che ero sulla strada giusta nella mia analisi, iniziavo a stare bene e a non avere più ansie nè paure.

Vi chiedo una cosa, è possibile che avendo passato anni a star male, specialmente in primavera, io ogni anno in questo stesso periodo abbia dei giorni no, in cui mi tornano delle paure (come quella della pipì a letto) x brevi periodi?
Visto che noto che ogni anno in questo periodo ho dei giorni no e mi succede solo in questo periodo.

Grazie per la Vs attenzione
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Io credo di aver svolto un buon lavoro su di me e sono soddisfatta delle tante cose che ho scoperto analizzandomi, anche perché quando mi rendevo conto che ero sulla strada giusta nella mia analisi, iniziavo a stare bene e a non avere più ansie né paure. <<

questo a mio avviso non è possibile, lei può anche cercare di risolvere la singola paura o fobia, ma se non va all'origine della difficoltà che orienta il suo stato di malessere difficilmente riuscirà a risolvere.

Nessuno può essere un terapeuta di se stesso. La sua modalità di "analisi" è una difesa rispetto al cambiamento o rispetto al timore di dover affrontare alcune tematiche importanti della sua vita (come ad es. la separazione).

La sua capacità di trovare dei nessi associativi potrebbe essere sicuramente utile, ma solo in una setting di psicoterapia.

Lei vive ancora con i suoi genitori?

[#10]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
"Nessuno può essere un terapeuta di se stesso. La sua modalità di "analisi" è una difesa rispetto al cambiamento o rispetto al timore di dover affrontare alcune tematiche importanti della sua vita (come ad es. la separazione)."
Non credo proprio, ho affrontato tante di quelle tematiche importanti nella mia vita che lei non ha idea.

"Lei vive ancora con i suoi genitori?" No da 5 anni e da quando me ne sono andata, il rapporto con mia madre è nettamente migliorato.

Comunque seguirò il Vs consiglio, proverò ad affidarmi alla psicoterapia, giusto per vedere se sono sulla strada giusta.

Grazie mille per la Vs disponibilità



[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

non metto in discussione il fatto che lei abbia affrontato molti aspetti della sua vita, questo lo fanno in molti, anche perché fa parte della vita stessa.

Le sue capacità introspettive le saranno sicuramente d'aiuto qualora dovesse rivolgersi ad un Collega.

Le auguro una buona vita.