Fine di una storia importante

Sono una ragazza di 22 anni. Circa tre mesi fa è finita la storia con un ragazzo, a cui ero molto legata, che durava da circa due anni ed era la prima storia importante per me. Le cose nell’ultimo periodo non andavano più molto bene, lui era sempre nervoso ed agitato, era anche in crisi con l’università, e io non sapevo bene come poterlo aiutare, provandoci comunque. Dopo aver manifestato la volontà di chiudere la storia, per varie volte (io ero sempre contraria), ha deciso di lasciarmi, al telefono, all’inizio di dicembre. Ci siamo rivisti solo più una volta dopo quanto accaduto, pochi giorni dopo: io l’ho pregato di cambiare idea, ma lui nulla, diceva di voler stare solo, che non ce la faceva più ad andare avanti, che si sentiva come di vivere un matrimonio (mentre invece ormai le occasioni per vederci erano molto poche negli ultimi mesi). Non è stata una storia facile, lui è arrivato al punto di tradirmi almeno un paio di volte, mi ha umiliata in molti modi che anche io riconosco, eppure è stato un trauma per me la rottura e non riesco a superarla. Dopo un mese si pianti continui, mi sembrava che le cose andassero meglio…da qualche giorno invece mi sembra tornato tutto come prima, sono sempre triste e non capisco perché, dato che una parte di me riconosce il fatto che lui mi abbia trattato molto male e non considerasse la storia così seriamente come da parte mia. Lui si era cancellato da face book subito dopo avermi lasciata, mentre pochi giorni fa è ricomparso…io l’ho cancellato dai miei contatti, ma ho fatto in tempo a vedere che nel frattempo era andato a trovare la sua ex fidanzata che non abita in Italia e ha anche ripreso contatti con una ragazza con cui aveva avuto un flirt durante la nostra storia. E la cosa mi ha fatto molto male. Tutti mi dicono di lasciarlo perdere, di dimenticarlo, ma io proprio non so come fare. Ho paura di incontrarlo e di non sapere cosa fare, ma di piangere soltanto. Vorrei solo dimenticare tutto quello che è successo e non stare più male quando penso a lui; lo so che dipende solo da me, ma non capisco come posso affrontare la cosa.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Ragazza,

essere lasciati rappresenta sempre una ferita narcisistica più o meno difficile da superare, ma nel tuo racconto mi colpisce questo particolare:

"mi ha umiliata in molti modi che anche io riconosco, eppure è stato un trauma per me la rottura e non riesco a superarla".

Ti sei data una spiegazione del fatto che hai preferito subire diverse umiliazioni pur di stare con lui piuttosto che lasciarlo?
Cosa ti sei detta quando lui ti trattava male e quando hai scoperto che ti ha tradita?

Cos'aveva di diverso rispetto ai tuoi ex e cos'aveva di così unico e irrinunciabile ai tuoi occhi?

In questo momento quale pensiero ti fa stare male?
Si tratta principalmente dell'idea che lui sia andato avanti con la propria vita e tu no, o c'è dell'altro?
Come mai utilizzi il termine "trauma" per descrivere l'accaduto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Ho sempre preferito subire quello che faceva perchè mi sembrava comunque più facile da superare rispetto ad una rottura definitiva. E quando succedeva che lui faceva qualcosa di sbagliato, io mi arrabbiavo però alla fine lo perdonavo sempre, perché pensavo che se lui tornava da me non era tanto perchè non aveva occasione di vedere più le altre, ma perché a me ci teneva. Poi ero anche influenzata dai suoi genitori, in particolare dalla mamma, che diceva che ero io a pretendere troppo da lui e che facevo troppo storie per delle sciocchezze.
Non avevo mai avuto una relazione prima di lui.
Il pensiero che mi fa stare peggio è che lui continui tranquillamente la sua vita, che vada avanti senza di me e la cosa non lo faccia stare male, che anche dopo avermi lasciata non ha mai avuto bisogno di cercarmi, gli è bastato lasciarmi al telefono e cancellare il mio numero per mettere fine a tutto, che mi ha solo preso in giro per due anni e nonostante tutto io sono ancora qui a stare male per lui.
Per me è stato un trauma in parte perché non mi era mai successo prima e in parte perchè mi sembra di non riuscire più a vivere appieno la mia vita senza di lui.
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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
si sente dire spesso che il primo amore non si scorda mai ed è proprio così, questo non significa che lei presto non tornerà ad innamorarsi ad uscire con altri ragazzi a vivere spensieratamente i suoi vent'anni, significa solo che la storia che ha vissuto con questo ragazzo rimarrà dentro di lei per sempre e se adesso le sembra una ferita insuperabile molto presto si trasformerà in un tenero ricordo.
Probabilmente quello che ha accettato in questa relazione, mi riferisco ai tradimenti e alle umiliazioni di cui ci ha parlato, non sarà piú disposta ad accettarlo in futuro perché anche l'amore cresce e matura insieme a noi.
Mi creda ritroverà presto la sua serenità si dia del tempo per elaborare la fine di questa storia, nel frattempo cerchi di uscire si crei dei passatempi si tenga occupata vedrà che fra pochi mesi riuscirà a sorridere ripensando al dolore di questi giorni e le sembrerà impossibile aver sofferto così tanto per una persona che forse non se lo meritava nemmeno.
La saluto con affetto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<E quando succedeva che lui faceva qualcosa di sbagliato, io mi arrabbiavo però alla fine lo perdonavo sempre, perché pensavo che se lui tornava da me non era tanto perchè non aveva occasione di vedere più le altre, ma perché a me ci teneva. >...e la gratificava e sperava che cambiasse...è così?

Ma il suo perdono purtroppo non faceva altro che rinforzare,insieme forse allo sforzarsi di fare sempre di più per lui, i comportamenti di umiliazione nei suoi confronti...sto ipotizzando

< ero anche influenzata dai suoi genitori, in particolare dalla mamma, che diceva che ero io a pretendere troppo da lui e che facevo troppo storie per delle sciocchezze.> questo atteggiamento dei genitori può aver contribuito ad alimentare i suoi sensi di colpa e a confonderla, facendola comportare come la colpevole, quella che deve rimediare.

<Il pensiero che mi fa stare peggio è che lui continui tranquillamente la sua vita> poiché sarebbe una conferma che per lui lei non è stata importante, è questo che la ferisce?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
sicuramente la fine di una storia d'amore è un evento triste, che richiede del tempo per essere elaborato. Lei scrive "...Dopo un mese si pianti continui, mi sembrava che le cose andassero meglio…da qualche giorno invece mi sembra tornato tutto come prima, sono sempre triste e non capisco perché...". Non è una cosa strana quello che le sta capitando, l'elaborazione del lutto amoroso è qualcosa che avviene a più riprese.

Non a caso si parla anche di "sindrome del gambero", proprio perchè spesso si ritorna ad affrontare mentalmente questioni che sembravano essere già risolte.

Andare a controllare "i suoi spostamenti" su facebook non fa altro poi che riattivare una serie di pensieri e di catene associative. Se questa storia è davvero finita cerchi di prendersi del tempo solo ed esclusivamente per lei, cercando di evitare (almeno per il momento) rimandi al passato.

Auguri!








[#6]
Utente
Utente
Per prima cosa, grazie a tutti per le risposte.
Cerco di rispondere un po' in ordine...

Si, io sto cercando di ritagliare spazio solo per me, trovarmi dei passatempi, uscire con gli amici, etc...e in questi due mesi trascorsi le cose sono andate bene, perchè io ero sicura che non l'avrei incontrato. Il problema è che siamo compagni di università, dello stesso corso, e dal momento che la prossima settimana torno a lezione, mi viene l' ansia all' idea di incontrarlo. Non so come devo affrontarlo, devo salutarlo oppure ignorarlo, parlargli, non saprei...temo solo che l'unica cosa che riuscirò a fare vedendolo sia di piangere. Non perché io speri in un futuro con lui, quello no, mi ha troppo umiliata, trattata male, e non credo che comunque pur sforzandosi potrebbe cambiare molto (oltre al fatto che credo lui stesso non vorrebbe).

Quando ha deciso di lasciarmi, mi ha detto che comunque io avrei potuto aspettarlo, magari non dopo un mese, ma magari dopo un anno, lui avrebbe potuto capire che stava sbagliando e avremmo potuto ricominciare da li. Ma io non ero stata d'accordo, un po' perchè comunque io so che per come sono fatta avrei solo vissuto nell' illusione che lui tornasse al più presto, rovinandomi la vita senza di lui, mentre lui magari passava quel tempo a spassarsela come aveva già cercato di fare durante il nostro rapporto. Quindi per me è una storia finita, certo soffrendoci ancora è logico che vorrei che le cose fossero andate diversamente, ma nel senso che vorrei che lui fosse stato diverso, che avesse messo al primo posto la sincerità e il rispetto verso di me, ma non credo potrebbe mai accadere.

Si, andare a controllare su facebook quello che aveva fatto è stata una cattiva idea, un po' perchè non ha fatto che confermare cose che già sapevo ma che forse non volevo credere appieno, un po' perchè l'unica conseguenza è che io ci sono rimasta ancora peggio.

Per rispondere alla Dott.ssa Laura Rinella, si io speravo che cambiasse, che lui almeno pensasse che prima di fare certe cose, comportarsi in un certo modo con altre ragazze, doveva anche pensare a come ci sarei stata male io, ma la sua risposta a questo è stata più di una volta :"finchè non faccio nulla di male, faccio quello che mi pare". Evidentemente non capiva che per me tutto quello che faceva con le altre era male.
Il fatto che lui tornasse da me in parte mi gratificava, sicuramente, però in parte dentro di me sapevo che la cosa migliore sarebbe stata troncare questo rapporto, ma ero troppo impaurita all'idea di rimanere da sola, di doverlo raccontare a tutti e dal fatto che lui era contrario, e non sapevo se potevo avere la forza necessaria per farlo io da sola.
Non posso dire che lui non si sia sforzato in parte di migliorare (l'episodio del tradimento e altri risalgono ai primi mesi), però negli ultimi mesi, a partire da ottobre, ha cominciato a non tenermi più molto in considerazione, a vedermi sempre di meno, ad esternare la voglia di andare anche all'estero per vedere la sua ex (cosa a cui io ero contraria; sapevo che tra i due era continuato un rapporto di amicizia, ma la cosa mi sembrava mancanza di rispetto nei miei confronti, essendo che lei si reca spesso qui dove abitiamo e avremmo potuto vederla insieme in una di queste occasioni, e non lui laggiù da lei, da solo a casa sua).

Si, sicuramente il comportamento dei suoi genitori ha influito. Io per come sono fatta, non parlo molto della mia vita amorosa con i miei genitori (in questo periodo si, ma in generale quando le cose vanno bene non più di tanto), non per loro, ma perchè penso che la cosa migliore sia che io decida per conto mio, senza lasciarmi troppo influenzare da pareri altrui (cosa che in questa occasione mi avrebbe probabilmente evitato invece molte sofferenze). Lui invece era all'opposto. Il papà già dall'inizio diceva di lasciarmi perdere e di pensare solo a divertirsi, la mamma gli ha dato gli stessi consigli dicendo appunto che pretendevo troppo e mi lamentavo troppo: lui dice di aver ragionato nella scelta di lasciarmi con la sua testa, ma secondo me non è stato totalmente così. Se i miei continuassero a ripetermi lascialo lascialo, dopo un po' credo che darei loro retta. Questa storia di come sono fatti i suoi genitori penso sia un motivo in più perchè la nostra storia non potrebbe sicuramente ricominciare, almeno da parte mia. Oltre al fatto che comunque il fatto che loro ripetessero che ero io a sbagliare, me lo facevano davvero credere anche a me, ne ero facilmente influenzata.

Infine, si la cosa che più mi ferisce è il fatto che io per lui credo di non essere stata nulla se non un passatempo durato due anni e finito male. Mi fa stare male il fatto che lui mi abbia raccontato più volte come fosse stato male per un anno dopo che la sua ex (sempre la solita citata prima) lo aveva lasciato, (per questo ho anche sempre creduto che lui in fondo non l'avesse mai dimenticata: era la sua prima storia e dopo esserci stato così male come poteva continuare tranquillamente un rapporto con lei, andarla a trovare a casa, se non perchè tra loro ci fosse ancora qualcosa), mentre per me gli è bastato lasciarmi al telefono senza troppo spiegazioni, dicendo che voleva stare solo, che non ce la faceva ad andare avanti almeno in questo periodo, e stop. Non fosse stato per me che l'ho cercato al telefono dopo questo, sarebbe per lui finita così. Quindi ho concluso che io per lui non fossi proprio importante, che poteva benissimo trovarsi una ragazza più bella, meno rompiscatole, più tutto di me, se non sentiva neanche il bisogno di cercarmi almeno una volta, giusto per il fatto che forse disabituarsi a tutte le cose che facevamo insieme da due anni poteva essere difficile, ma evidentemente solo per me.
Volevo comunque precisare il fatto che di cose positive ce ne sono state molte, non era sempre tutto così buio. Però credo che lui desse sempre più importanza all'apparenza che ai sentimenti, magari mi faceva tanti regali, che subito mi facevano credere che lui tenesse davvero tanto a me, ma poi quando si trattava delle cose secondo me davvero importanti, come il rispetto, la fiducia, la fedeltà, allora quelle cose no, mancavano molto. Ci rimango male perchè io ci avevo investito molto in questo rapporto, mi sembra di essermi sempre comportata bene (certo alle volte forse ero troppo gelosa, ma dopo quello che lui aveva fatto mi sembrava impossibile non esserlo), e invece cosa ho ricevuto, solo prese in giro e delusioni. Per concludere, si, la cosa che mi fa stare peggio è di non riuscire a superare il tutto come ha fatto lui, il fatto che per me lui sia contato un sacco, mentre che lui abbia ripreso in mano la sua vita come se io non fossi stata nulla, proprio nulla, mentre io fatico ad andare avanti, ho sempre meno fiducia in me, e soprattutto non so cosa fare quando lo incontrerò.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Quando ha deciso di lasciarmi, mi ha detto che comunque io avrei potuto aspettarlo, magari non dopo un mese, ma magari dopo un anno, lui avrebbe potuto capire che stava sbagliando e avremmo potuto ricominciare da li"

Penso che il ragazzo sia un discreto manipolatore e che abbia anche una certa dose di faccia tosta, se ha pensato di proporti questo tipo di porspettiva dopo quello che già ti aveva fatto - e che tu comunque hai accettato investendo eccessivamente nella speranza che cambiasse.
Nel tempo gli hai dato talmente importanza che essere lasciata da lui ha fatto probabilmente crollare anche l'immagine che avevi di te, come se tutto dipendesse da cosa lui pensa e vuole:

"ho concluso che io per lui non fossi proprio importante, che poteva benissimo trovarsi una ragazza più bella, meno rompiscatole, più tutto di me, se non sentiva neanche il bisogno di cercarmi almeno una volta"

In realtà un cambiamento di sentimenti, privo di alcuna svalutazione della tua persona, sarebbe stato più che sufficiente perchè decidesse di lasciarti, ma da quanto ci riferisci non so se lui questi sentimenti li abbia davvero provati o se si sia invece impegnato solo fino ad un certo punto, sicuramente sostenuto anche dai genitori nell'idea che da giovani bisogna solo divertirsi e non certo impegnarsi.

Visto che parliamo di sentimenti questo tipo di visione è fuori luogo:

"Ci rimango male perchè io ci avevo investito molto in questo rapporto, mi sembra di essermi sempre comportata bene (certo alle volte forse ero troppo gelosa, ma dopo quello che lui aveva fatto mi sembrava impossibile non esserlo), e invece cosa ho ricevuto, solo prese in giro e delusioni".

Non è mostrandoti brava e buona che "guadagnerai" l'amore e il rispetto di un ragazzo, ma volendoti bene e rispettandoti per prima, ad es. rifiutando di farti trattare in un certo modo.
[#8]
Utente
Utente
Sul fatto che io debba imparare a volermi più bene e rispettarmi di più, condivido pienamente. Purtroppo tendo spesso a considerare prima gli altri e poi quello che vorrei per me stessa.

Ho dubitato anche io sul fatto che lui certi sentimenti li provasse davvero...essendo alla fine della storia arrivato a dirmi che se ci fossi stata io o qualcun'altra per lui questi due anni sarebbero cambiati poco. Ha sempre detto di essere alla ricerca di una storia seria, ma credo che non sapesse poi cosa questo comportava o comunque mi ha lasciato, alla fine, la convinzione che lui fosse alla ricerca dell'idea di avere una storia, ma se poi si trattasse di me o qualcun'altra, poco importava, come lui stesso ha confermato. Ed è una cosa che mi fa stare male.

Non so bene come affrontare la cosa, perchè da una parte so tutto il male che mi ha fatto e non penso potrei accettarlo più da qualcun'altro, e magari dovrei avercela con lui e passare oltre perchè non merita di essere più considerato, ma dall'altra mi risulta molto difficile ora...spero passi con il tempo.

Come crede dovrei comportarmi se lo incontrassi in università?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' sicuramente molto spiacevole che ti abbia detto che non sarebbe cambiato nulla se al tuo posto ci fosse stata un'altra: probabilmente il focus della sua attenzione è essenzialmente lui stesso e si mette al primo, secondo e terzo posto nella propria vita.

Tutto questo può farti riflettere su quanto non valga la pena di rimpiangere un ragazzo di questo tipo.

Cosa provi quando pensi di rivederlo in università?
Che atteggiamento pensi che terrà lui?
[#10]
Utente
Utente
Eh, lo so, è quello che da una parte penso, che non merita che io stia male per lui; mi sembra che lui si sia comportato male, ma poi veniva a chiedere scusa pentito, come un cane bastonato, magari piangendo, e in questo modo riusciva a farsi perdonare per quanto fatto e al tempo stesso continuare però a fare quello che faceva. Con questo non voglio dire che sia tutta colpa sua, perchè se si è comportato così è anche perchè io l'ho accettato, non decidendo di troncare il rapporto con lui.

Quando penso di rivederlo direi che vado letteralmente in panico. In questi giorni sono un po' in ansia all'idea di incontrarlo, la prossima settimana. Forse è per questo che i due mesi scorsi sono passati abbastanza serenamente, perchè io sapevo che non l'avrei visto in quel momento. Ho il timore che appena lo vedrò mi metterò a piangere e di certo non saprò cosa dire o fare. Poi non vorrei essere di fronte a tutti quando succede questo, sarebbe poco piacevole per me.

Lui non so che atteggiamento potrà avere: l'ultima volta che ci siamo visti, sembrava dispiaciuto perchè io stavo male, diceva che l'unico sentimento che provava per me non era più amore, ma al massimo pena nel vedermi soffrire. Però credo che al primo posto, come ha detto lei, mettesse lui stesso e ciò che prova lui. In ogni caso suppongo che lui potrebbe salutarmi e stop, e comunque con gli altri essere spensierato come nulla fosse, cosa che mi darebbe fastidio non poco, non riuscendo io a farlo.

Sono un po' impaurita all'idea di incontrarlo, ma d'altra parte, credo che forse possa essere un bene, nel senso che probabilmente ci rimarrò male, però allo stesso tempo prima o poi dovrà accadere e prima succede prima magari ci faccio l'abitudine a vederlo.

Io vedendolo, non vorrei odiarlo o cose così, vorrei che mi fosse semplicemente indifferente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
L'indifferenza sarebbe l'opzione migliore, se riuscissi a raggiungerla.

Puoi provare a immaginarti quello che accadrà più e più volte dopo esserti messa in una posizione rilassata (sul letto o in poltrona), in modo tale da renderti sempre più indifferente alla scena che potrai trovarti di fronte.

Non hai certezze su come reagirai e questo ti lascia un discreto spazio di manovra per cercare di condizionare la tua possibile reazione.