Scatti d'ira
Salve, chiedo consulto su una questione che mi preoccupa molto.
Sono una ragazza di 20 anni, caratterialmente sono una persona molto pacata, tranquilla, allegra e generosa, ma da un po' di tempo (approssimativamente posso dirvi da un anno) ho degli scatti d'ira apparentemente dovuti a motivi futili, che finora ho sottovalutato. Mi sfogo così con le persone che amo, soprattutto con il mio fidanzato che subisce la maggior parte dei miei sfoghi. Vi racconto i miei problemi: innanzitutto un anno fa mia sorella minore è morta di incidente stradale, ed è da qui credo che ho cominciato a cambiare atteggiamento... Con lei avevo un rapporto speciale, eravamo molto amiche ed era la persona che ritenevo più legata a me. Ma io non credo che derivi solo da questo. Infatti durante tutto l'arco dell'adolescenza sono stata vittima di bullismo: non mi hanno mai messo le mani addosso, ma ho subìto una grande violenza psicologica, specialmente su una persona sensibile e molto emotiva come me. E' capitato addirittura che mi sputavano addosso e che mi tiravano i capelli... La mia autostima è sempre stata molto fragile per questo, ed essendo una persona molto chiusa e riservata mi sono sempre tenuta tutto dentro: non mi difendevo quando mi aggredivano, né mi sono mai sfogata (infatti i miei genitori non sanno nulla di tutto questo) con qualcuno sufficientemente, ne ho parlato con due o tre persone amiche, ma in maniera molto più superficiale di quel che rappresenta per me. Sono sempre stata il tipo che piange in silenzio, per paura di disturbare chi non è interessato ai miei problemi.
Adesso sono fidanzata con un ragazzo che, diversamente da me, è una persona estroversa e chiacchierona, gli piace molto scherzare con me... Ma a volte questi scherzi degenerano. Ad esempio: una volta mi ha chiusa fuori casa sul balcone (sempre per giocare), ed io ad un certo punto mi sono arrabbiata, ho dato un calcio alla porta-finestra ed ho rotto il meccanismo di chiusura.. E anche stasera ho avuto uno scatto di violenza: stavamo scherzando su una sera con le amiche che avevo passato qualche giorno fa, io per difendere la mia posizione ho cominciato ad alzare i toni, e poi alla fine ho preso la prima cosa che mi è capitata sotto mano (fortunatamente soltanto un innocuo mollettone per capelli) e gliel'ho tirata con forza (lui l'ha schivata, ma il mollettone non ha fatto una bella fine... disintegrato). Lui a fine serata mi ha fatto capire che ho sottovalutato questo mio comportamento, mi capita più di quanto pensavo e lui a volte ha paura di me ed è preoccupato, tanto da dirmi che se dovesse ricapitare, non crede che la nostra relazione avrà un futuro... Ho paura di me stessa e non so di preciso cosa mi stia accadendo, e soprattutto ho paura di peggiorare. Purtroppo questo è solo un consulto online e quindi ho dovuto limitare le parole, ma vorrei sapere il parere e i consigli di un esperto... Non voglio ferire più nessuno. Vi ringrazio per l'attenzione!!
Sono una ragazza di 20 anni, caratterialmente sono una persona molto pacata, tranquilla, allegra e generosa, ma da un po' di tempo (approssimativamente posso dirvi da un anno) ho degli scatti d'ira apparentemente dovuti a motivi futili, che finora ho sottovalutato. Mi sfogo così con le persone che amo, soprattutto con il mio fidanzato che subisce la maggior parte dei miei sfoghi. Vi racconto i miei problemi: innanzitutto un anno fa mia sorella minore è morta di incidente stradale, ed è da qui credo che ho cominciato a cambiare atteggiamento... Con lei avevo un rapporto speciale, eravamo molto amiche ed era la persona che ritenevo più legata a me. Ma io non credo che derivi solo da questo. Infatti durante tutto l'arco dell'adolescenza sono stata vittima di bullismo: non mi hanno mai messo le mani addosso, ma ho subìto una grande violenza psicologica, specialmente su una persona sensibile e molto emotiva come me. E' capitato addirittura che mi sputavano addosso e che mi tiravano i capelli... La mia autostima è sempre stata molto fragile per questo, ed essendo una persona molto chiusa e riservata mi sono sempre tenuta tutto dentro: non mi difendevo quando mi aggredivano, né mi sono mai sfogata (infatti i miei genitori non sanno nulla di tutto questo) con qualcuno sufficientemente, ne ho parlato con due o tre persone amiche, ma in maniera molto più superficiale di quel che rappresenta per me. Sono sempre stata il tipo che piange in silenzio, per paura di disturbare chi non è interessato ai miei problemi.
Adesso sono fidanzata con un ragazzo che, diversamente da me, è una persona estroversa e chiacchierona, gli piace molto scherzare con me... Ma a volte questi scherzi degenerano. Ad esempio: una volta mi ha chiusa fuori casa sul balcone (sempre per giocare), ed io ad un certo punto mi sono arrabbiata, ho dato un calcio alla porta-finestra ed ho rotto il meccanismo di chiusura.. E anche stasera ho avuto uno scatto di violenza: stavamo scherzando su una sera con le amiche che avevo passato qualche giorno fa, io per difendere la mia posizione ho cominciato ad alzare i toni, e poi alla fine ho preso la prima cosa che mi è capitata sotto mano (fortunatamente soltanto un innocuo mollettone per capelli) e gliel'ho tirata con forza (lui l'ha schivata, ma il mollettone non ha fatto una bella fine... disintegrato). Lui a fine serata mi ha fatto capire che ho sottovalutato questo mio comportamento, mi capita più di quanto pensavo e lui a volte ha paura di me ed è preoccupato, tanto da dirmi che se dovesse ricapitare, non crede che la nostra relazione avrà un futuro... Ho paura di me stessa e non so di preciso cosa mi stia accadendo, e soprattutto ho paura di peggiorare. Purtroppo questo è solo un consulto online e quindi ho dovuto limitare le parole, ma vorrei sapere il parere e i consigli di un esperto... Non voglio ferire più nessuno. Vi ringrazio per l'attenzione!!
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
ciò che Le sta accadendo, probabilmente, è che non riesce più ad accumulare ulteriore tensione, e la scarica quando accadono eventi che oltrepassano la sua soglia di tolleranza.
E' una situazione che si può sicuramente ridimensionare imparando a manifestare le proprie emozioni in modo adeguato; vi sono tecniche apposite per questo che si possono apprendere con poche sedute di psicoterapia.
La inviterei a contattare uno/a psicoterapeuta della Sua zona che si occupa di emozioni; in alternativa può recarsi anche all'ASL locale.
ciò che Le sta accadendo, probabilmente, è che non riesce più ad accumulare ulteriore tensione, e la scarica quando accadono eventi che oltrepassano la sua soglia di tolleranza.
E' una situazione che si può sicuramente ridimensionare imparando a manifestare le proprie emozioni in modo adeguato; vi sono tecniche apposite per questo che si possono apprendere con poche sedute di psicoterapia.
La inviterei a contattare uno/a psicoterapeuta della Sua zona che si occupa di emozioni; in alternativa può recarsi anche all'ASL locale.
[#2]
Psicologo
Gentile ragazza,
con tutta la difficoltà di un consulto online quello che sento di dirle è di non sottovalutare questi suoi comportamenti, anche perchè rischiano di compromettere le relazioni con chi le sta vicino primo fra tutti il suo ragazzo.
Non credo sia un caso che questi suoi scatti d'ira siano cominciati dopo la morte di sua sorella, il dolore per la perdita di una persona a noi così cara rischia di far "saltare" gli equilibri che ci eravamo costruiti fino a quel momento sottoponendo la nostra mente ad una grossa pressione.
Tuttavia mi sembra che lei sia molto consapevole anche di altre difficoltà che la mettono a disagio nella vita di tutti i giorni:
"la mia autostima è sempre stata molto fragile per questo, ed essendo una persona molto chiusa e riservata mi sono sempre tenuta tutto dentro: non mi difendevo quando mi aggredivano, né mi sono mai sfogata"
Probabilmente quello che lei sta mettendo in atto è un tentativo, anche se maldestro, di reagire, di tirare fuori emozioni che per anni ha continuato a reprimere.
Mi creda diversi trattamenti possono essere molto efficaci per aiutarla a superare queste sue difficoltà, potrebbe essere importante per lei fare un lavoro sul riconoscimento e sull'espressione delle emozioni soprattutto quelle a tonalità negativa così come un percorso che l'aiuti ad avere maggior fiducia in se stessa e nelle sua possibilità.
L'autostima infatti non è un qualcosa presente fin dalla nascita, ma una caratteristica che agnuno di noi può imparare a coltivare e ad alimentare ed anche in questo può essere aiutata in modo molto efficace.
Si rivolga con fiducia ad un collega, vista la sua giovane età può rivolgersi anche allo Spazio Giovani del Consultorio della sua città, lì potrà trovare uno psicologo pronto ad ascoltarla gratuitamente, di solito non serve nemmeno l'impegnativa basta telefonare per avere appuntamento.
La saluto con affetto e mi aggiorni pure se crede
con tutta la difficoltà di un consulto online quello che sento di dirle è di non sottovalutare questi suoi comportamenti, anche perchè rischiano di compromettere le relazioni con chi le sta vicino primo fra tutti il suo ragazzo.
Non credo sia un caso che questi suoi scatti d'ira siano cominciati dopo la morte di sua sorella, il dolore per la perdita di una persona a noi così cara rischia di far "saltare" gli equilibri che ci eravamo costruiti fino a quel momento sottoponendo la nostra mente ad una grossa pressione.
Tuttavia mi sembra che lei sia molto consapevole anche di altre difficoltà che la mettono a disagio nella vita di tutti i giorni:
"la mia autostima è sempre stata molto fragile per questo, ed essendo una persona molto chiusa e riservata mi sono sempre tenuta tutto dentro: non mi difendevo quando mi aggredivano, né mi sono mai sfogata"
Probabilmente quello che lei sta mettendo in atto è un tentativo, anche se maldestro, di reagire, di tirare fuori emozioni che per anni ha continuato a reprimere.
Mi creda diversi trattamenti possono essere molto efficaci per aiutarla a superare queste sue difficoltà, potrebbe essere importante per lei fare un lavoro sul riconoscimento e sull'espressione delle emozioni soprattutto quelle a tonalità negativa così come un percorso che l'aiuti ad avere maggior fiducia in se stessa e nelle sua possibilità.
L'autostima infatti non è un qualcosa presente fin dalla nascita, ma una caratteristica che agnuno di noi può imparare a coltivare e ad alimentare ed anche in questo può essere aiutata in modo molto efficace.
Si rivolga con fiducia ad un collega, vista la sua giovane età può rivolgersi anche allo Spazio Giovani del Consultorio della sua città, lì potrà trovare uno psicologo pronto ad ascoltarla gratuitamente, di solito non serve nemmeno l'impegnativa basta telefonare per avere appuntamento.
La saluto con affetto e mi aggiorni pure se crede
[#3]
Gentile ragazza,
Il comportamento che ci riferisce potrebbe essere dovuto a diverse cause.
La prima che lei ha giustamente ipotizzato potrebbe essere il lutto per la perdita di sua sorella. Perdita che lei starebbe elaborando con difficolta'. In lei potrebbe essere presente ancora la rabbia impotente che rende tanto doloroso un lutto "ingiusto" come quello per una sorella. L'elaborazione del lutto attraversa infatti varie fasi, passando dalla rabbia con il tempo si arriva all'accettazione. Forse in lei questo passaggio non e' ancora avvenuto completamente.
Le consiglio anch'io come i miei colleghi di rivolgersi ad uno psicologo che l'aiuti a cntattare quelle sfere piu' intime della sua personalita' , dove custodisce le emozioni piu' difficili da fronteggiare.
I migliori auguri
Il comportamento che ci riferisce potrebbe essere dovuto a diverse cause.
La prima che lei ha giustamente ipotizzato potrebbe essere il lutto per la perdita di sua sorella. Perdita che lei starebbe elaborando con difficolta'. In lei potrebbe essere presente ancora la rabbia impotente che rende tanto doloroso un lutto "ingiusto" come quello per una sorella. L'elaborazione del lutto attraversa infatti varie fasi, passando dalla rabbia con il tempo si arriva all'accettazione. Forse in lei questo passaggio non e' ancora avvenuto completamente.
Le consiglio anch'io come i miei colleghi di rivolgersi ad uno psicologo che l'aiuti a cntattare quelle sfere piu' intime della sua personalita' , dove custodisce le emozioni piu' difficili da fronteggiare.
I migliori auguri
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Gentile Utente,
la rabbia prima di essere tacitata va accuratamente ascoltata ed interpretata.
L'elaborazione del lutto, i sentimenti spesso ambivalenti, la scarsa tolleranza, contribuiscono a generare e mentenere le sue reazioni.
Una consuelnza psicologica, potrebbe aiuratla a leggersi dentro
la rabbia prima di essere tacitata va accuratamente ascoltata ed interpretata.
L'elaborazione del lutto, i sentimenti spesso ambivalenti, la scarsa tolleranza, contribuiscono a generare e mentenere le sue reazioni.
Una consuelnza psicologica, potrebbe aiuratla a leggersi dentro
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6k visite dal 13/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).