Indecisa sulla psicoterapia
Salve, sono una ragazza di 20 anni.
Sto facendo psicoterapia da 4 mesi, senza alcun risultato (a detta anche della terapeuta).
Ho già avuto altre esperienze in merito presso psicologi e psichiatri, senza risultato anche quelle.
Mi sento giudicata dalla mia terapeuta, mi critica spesso, mentre parlo sbadiglia (non sono poi così noiosa) e assume altri atteggiamenti che per quanto possano essere spontanei un pò infastidiscono (chiamare al telefono, andare fuori, ecc).
Ho anche pensato di cambiare psicologo, ma sono stanca di girare a destra e sinistra!
Ho sempre preferito una donna perchè mi sento più a mio agio, ma a questo punto mi sorge il dubbio: forse io entro in conflitto con le donne e quindi per me sarebbe meglio un uomo?
Sono intenzionata a lasciare la terapia, anche se sono consapevole di aver bisogno di aiuto.
Ho fatto presente questo alla psicologa, ma non ho la più pallida idea di cosa fare e vorrei un consiglio in merito.
In realtà io sono sempre tentata a lasciare tutto, sto sempre lì a dire "lascio o non lascio", non so che fare, urge un consiglio!
Spero di riceverlo, grazie.
Sto facendo psicoterapia da 4 mesi, senza alcun risultato (a detta anche della terapeuta).
Ho già avuto altre esperienze in merito presso psicologi e psichiatri, senza risultato anche quelle.
Mi sento giudicata dalla mia terapeuta, mi critica spesso, mentre parlo sbadiglia (non sono poi così noiosa) e assume altri atteggiamenti che per quanto possano essere spontanei un pò infastidiscono (chiamare al telefono, andare fuori, ecc).
Ho anche pensato di cambiare psicologo, ma sono stanca di girare a destra e sinistra!
Ho sempre preferito una donna perchè mi sento più a mio agio, ma a questo punto mi sorge il dubbio: forse io entro in conflitto con le donne e quindi per me sarebbe meglio un uomo?
Sono intenzionata a lasciare la terapia, anche se sono consapevole di aver bisogno di aiuto.
Ho fatto presente questo alla psicologa, ma non ho la più pallida idea di cosa fare e vorrei un consiglio in merito.
In realtà io sono sempre tentata a lasciare tutto, sto sempre lì a dire "lascio o non lascio", non so che fare, urge un consiglio!
Spero di riceverlo, grazie.
[#1]
Gentiile Ragazza,
di quale tipo di approccio terapeutico si tratta?
Per quali motivi è in terapia?
Ha ricevuto diagnosi? Obiettivi terapeutici?
<Ho già avuto altre esperienze in merito presso psicologi e psichiatri>
Può dirci qualcosa in più su queste esperienze?
Per quali motivi le ha interrotte?
di quale tipo di approccio terapeutico si tratta?
Per quali motivi è in terapia?
Ha ricevuto diagnosi? Obiettivi terapeutici?
<Ho già avuto altre esperienze in merito presso psicologi e psichiatri>
Può dirci qualcosa in più su queste esperienze?
Per quali motivi le ha interrotte?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
quando insorgono problemi di questo tipo all'interno di un percorso psicoterapico è sempre una buona idea parlarne con la psicoterapeuta stessa, ovvero problematizzare con il curante ciò che pare non funzionare.
In particolare è di fondamentale importanza esprimere il proprio disappunto o fastidio o irritazione per le telefonate che interrompono il colloquio o per le uscite ecc...
Perchè? Perchè anche questo può far emergere quegli schemi Suoi che probabilmente sono indicativi del Suo modo di porsi e forse problematici all'interno della relazione. Mi spiego meglio. Se accade tutte le volte (e non eccezionalmente) che la terapeuta risponda al telefono e questo Le provoca fastidio, ma Lei non lo dice e fugge dalla terapia, non imparerà mai ad essere assertiva e a superare un problema di questo tipo.
Inoltre non riuscirà ad intercettare i Suoi schemi relazionali (ad esempio qui ipotizzo uno schema di evitamento).
Comunicare tutto ciò alla terapeuta è importante per lavorare su questi problemi.
Poi Lei dice anche "Sto facendo psicoterapia da 4 mesi, senza alcun risultato (a detta anche della terapeuta)."
Posso chiederLe in che termini si è espressa la terapeuta sulla mancanza di risultati? Quali risultati nello specifico?
"Mi sento giudicata dalla mia terapeuta, mi critica spesso..."
Può fare un esempio per farmi capire meglio?
In linea generale, una volta affrontati questi temi con la terapeuta, sarebbe utile riflettere sul perchè anche i trattamenti precedenti non hanno avuto successo e che cosa succede in queste relazioni. Mi pare la questione più importante che potrebbe davvero essere la chiave del cambiamento per Lei.
Saluti,
quando insorgono problemi di questo tipo all'interno di un percorso psicoterapico è sempre una buona idea parlarne con la psicoterapeuta stessa, ovvero problematizzare con il curante ciò che pare non funzionare.
In particolare è di fondamentale importanza esprimere il proprio disappunto o fastidio o irritazione per le telefonate che interrompono il colloquio o per le uscite ecc...
Perchè? Perchè anche questo può far emergere quegli schemi Suoi che probabilmente sono indicativi del Suo modo di porsi e forse problematici all'interno della relazione. Mi spiego meglio. Se accade tutte le volte (e non eccezionalmente) che la terapeuta risponda al telefono e questo Le provoca fastidio, ma Lei non lo dice e fugge dalla terapia, non imparerà mai ad essere assertiva e a superare un problema di questo tipo.
Inoltre non riuscirà ad intercettare i Suoi schemi relazionali (ad esempio qui ipotizzo uno schema di evitamento).
Comunicare tutto ciò alla terapeuta è importante per lavorare su questi problemi.
Poi Lei dice anche "Sto facendo psicoterapia da 4 mesi, senza alcun risultato (a detta anche della terapeuta)."
Posso chiederLe in che termini si è espressa la terapeuta sulla mancanza di risultati? Quali risultati nello specifico?
"Mi sento giudicata dalla mia terapeuta, mi critica spesso..."
Può fare un esempio per farmi capire meglio?
In linea generale, una volta affrontati questi temi con la terapeuta, sarebbe utile riflettere sul perchè anche i trattamenti precedenti non hanno avuto successo e che cosa succede in queste relazioni. Mi pare la questione più importante che potrebbe davvero essere la chiave del cambiamento per Lei.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 12/03/2013.
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