Sbalzi caratteriali
Salve, espongo il mio problema: vi sono periodi in cui dormo molte ore e non mi interesso di niente e passo tutto il giorno in casa, e periodi in cui esco fin troppo, fumo guardo tantissime cose assieme e vivo molto intensamente. Ora sono nel secondo periodo, infatti sono appena tornata da un locale e sono soddisfatta del fatto di aver visto, parlato eccetera. Noto che poi continuando ad esagerare così la smetto da sola e torno come sono in genere cioè il primo periodo. Noto inoltre che facendo così non mi stufo della quotidianità mentre un mese di casa e studio monotono mi porterebbe a passare a fine del mese una giornata di pianto in cui ripercorro le giornate accorgendomi di non aver vissuto le emozioni e le cose. Vorrei chiederle se questi periodici sbalzi comportamentali hanno un nome. Grazie.
[#1]
Gentile utente
Più che cercare di etichettare la sua condizione, sarebbe utile capire se, nel complesso, lei possa dire di star conducendo una vita bilanciata e soddisfacente, riuscendo a far fronte anche ai suoi impegni di studio. Alla sua età è abbastanza normale sentirsi attratti verso cose e situazioni che danno la sensazione di aver vissuto intensamente, ma anche lei può giudicare se questi siano eccessi, che le impediscono di vivere in modo equilibrato e la danneggiano, oppure no.
Leggendo le altre richieste che ha pubblicato nei giorni scorsi, si potrebbe dire che lei sia una persona un po' ansiosa. Sarebbe quindi utile che riportasse TUTTA QUANTA la sua storia sintomatica agli specialisti che la stanno seguendo (ad esempio, il suo medico curante), senza reticenze, perché diversamente non potrà ricevere un aiuto appropriato.
Cordiali saluti
Più che cercare di etichettare la sua condizione, sarebbe utile capire se, nel complesso, lei possa dire di star conducendo una vita bilanciata e soddisfacente, riuscendo a far fronte anche ai suoi impegni di studio. Alla sua età è abbastanza normale sentirsi attratti verso cose e situazioni che danno la sensazione di aver vissuto intensamente, ma anche lei può giudicare se questi siano eccessi, che le impediscono di vivere in modo equilibrato e la danneggiano, oppure no.
Leggendo le altre richieste che ha pubblicato nei giorni scorsi, si potrebbe dire che lei sia una persona un po' ansiosa. Sarebbe quindi utile che riportasse TUTTA QUANTA la sua storia sintomatica agli specialisti che la stanno seguendo (ad esempio, il suo medico curante), senza reticenze, perché diversamente non potrà ricevere un aiuto appropriato.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio dottore per le sue parole, si posso affermare che in genere il periodo in cui vivo intensamente non ha a che vedere con lo studio altrimenti non riuscirei a concentrarmi. Il fatto di non avere amici, ma solo conoscenti sporadici con cui non riesco ad avere più di tanto una forte complicità potrebbe indurre ad avere una sorta di ansia da incontro? Cioè avere paura di andare in università e di dover salutare le persone e aver paura di non sapere parlare con loro eccetera. Grazie.
[#3]
Gentile utente
L'ipotesi che lei fa potrebbe anche essere vera, oppure no, non è questo il punto. Il punto è che l'assistenza che lei potrà ricevere su questo sito è paragonabile a quella di quando lei, per la strada, deve andare in un luogo ma non sa come fare. Allora chiede informazione a un vigile urbano, che gliela indica. Ma poi dovrà essere lei a seguire l'indicazione e a prendere il giusto percorso.
Il suo problema, in questo momento, è concentrarsi nel trovare uno specialista che sia in grado di seguirla e del quale lei si fida. Mi rendo conto che, avendo difficoltà già di suo a "legare" con le persone, questo possa richiederle una certa fatica. Ma è l'unica strada percorribile. Da questo punto di vista mi sento di suggerirle, come ho già avuto modo di fare in passato, di cercare anche un supporto psicologico per rompere il circolo vizioso del suo problema. Potrà informarsi presso uno specialista privato, o anche presso la sua ASL di appartenenza.
Cordiali saluti
L'ipotesi che lei fa potrebbe anche essere vera, oppure no, non è questo il punto. Il punto è che l'assistenza che lei potrà ricevere su questo sito è paragonabile a quella di quando lei, per la strada, deve andare in un luogo ma non sa come fare. Allora chiede informazione a un vigile urbano, che gliela indica. Ma poi dovrà essere lei a seguire l'indicazione e a prendere il giusto percorso.
Il suo problema, in questo momento, è concentrarsi nel trovare uno specialista che sia in grado di seguirla e del quale lei si fida. Mi rendo conto che, avendo difficoltà già di suo a "legare" con le persone, questo possa richiederle una certa fatica. Ma è l'unica strada percorribile. Da questo punto di vista mi sento di suggerirle, come ho già avuto modo di fare in passato, di cercare anche un supporto psicologico per rompere il circolo vizioso del suo problema. Potrà informarsi presso uno specialista privato, o anche presso la sua ASL di appartenenza.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile ragazza,
immagino che per "studio" tu intenda quello universitario, ovvero un lavoro intenso e continuativo dove tu ti senti responsabile di te stessa
Già solo questo basta, di solito, a mettere un po' alla prova l'equilibrio di tutti. In più tu parli di amici, di relazioni, di tempo libero, tutte cose che ovviamente vengono "intaccate" durante i tuoi periodi "off".
A questo punto puoi fare due cose:
1) aspettare la fine dell'estate, e poi, se la situazione non è migliorata sensibilmente, chiedere una consulenza specialistica
2) chiedere la consulenza specialistica oggi stesso
parlarne con una psicologa, ad esempio, anche solo in un unico colloquio, potrebbe aiutarti a chiarire le idee ed a decidere il da farsi per i prossimi mesi
Pensaci
immagino che per "studio" tu intenda quello universitario, ovvero un lavoro intenso e continuativo dove tu ti senti responsabile di te stessa
Già solo questo basta, di solito, a mettere un po' alla prova l'equilibrio di tutti. In più tu parli di amici, di relazioni, di tempo libero, tutte cose che ovviamente vengono "intaccate" durante i tuoi periodi "off".
A questo punto puoi fare due cose:
1) aspettare la fine dell'estate, e poi, se la situazione non è migliorata sensibilmente, chiedere una consulenza specialistica
2) chiedere la consulenza specialistica oggi stesso
parlarne con una psicologa, ad esempio, anche solo in un unico colloquio, potrebbe aiutarti a chiarire le idee ed a decidere il da farsi per i prossimi mesi
Pensaci
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 01/05/2008.
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