Ansia, paura costante di avere qualcosa di grave e di morire.
Buongiorno Dottori,
sono un ragazzo di 21 anni, che soffre molto di ansia. Ogni cosa che mi capita, sto giorni e giorni a pensarci su e a farmi mille paranoie.
Ho smesso di fumare da circa 2 settimane, non bevo alcolici, non prendo caffè e non faccio uso di sostanze stupefacenti. Però è anche vero che faccio una vita molto sedentaria sia a lavoro e non faccio neanche sport.
Ho effettuato, due anni fa un periodo di "psicoterapia" e una cura farmacologica per un problema che non mi faceva vivere, ovvero la derealizzazione.
Poi, ad un certo punto con tanta forza di volontà, sono riuscito a cacciare via quei fastidiosissimi pensieri, e sono tornato a vivere la mia vita, messo da parte i farmaci e, scoperto il motivo, (la mia ex ragazza) l'ho risolto, sono tornato felice e spensierato.
Ma arriviamo ad adesso, mi sono rifidanzato, e sto provando una "mezza convivenza" nel senso che sto abitando a casa della mia ragazza che vive da sola, ma causa il suo lavoro a orari difficili, a pranzo o a cena sto quasi sempre a casa con i miei.
Diciamo che non ero molto convinto della convivenza perchè io sono molto attaccato a mia mamma, e il fatto che ora non ci sono più a casa fa male sia a me ma anche a lei e lo vedo.
Ma veniamo a noi.
Una mattina diciamo circa due settimane fa mi sono svegliato e a stomaco vuoto ho sentito un forte dolore al torace, che si irradiava fino a dietro la schiena, seguito poi da dierra. Preso dalla paura corro dal mio medico curante, che mi prescrive:
- Esami del sangue
- ECG con visita cardiologica
- Radiografia al torace.
Fatto i seguenti esami e risultato tutto negativo, il dottore mi da una cura per lo stomaco e mi prescrive una gastroscopia.
sembra che i giorni seguenti va meglio, solo un po di doloretti alla bocca dello stomaco, credo anche causa fame, visto che sto mangiando molto meno di prima, e soprattutto in bianco.
Dopo una settimana ricompare il dolore, mi faccio prendere dal panico e corro al ps. ma nel frattempo che aspettavo mi chiamassero, il dolore è passato da solo come la prima volta, è durato circa 15 - 20 min al massimo.
Mi hanno visitato e mi hanno cambiato cura per lo stomaco, mi hanno dato nexium e gadral due gastroprottettori.
Anche questo episodio di dolore è stato seguito da diarrea.
Oggi, di nuovo in diarrea due volte, ma non ho sentito quel dolore, soltanto un po di doloretti a stomaco vuoto ma ho mangiato e si sono risolti.
Io chiedo il vostro aiuto perchè ho paura, non capisco se questi sintomi derivano da un'ansia che mi porto sempre appresso, del mio continuo rimuginare su qualsiasi cosa, o se vengono da una gastrite vera e propria, o da una gastrite nervosa. Ma soprattutto non capisco se invece di questo i dolori sono portati da qualcosa di molto più grave, quali tumore, infarto e via dicendo.
Ho moltissima paura e ci penso costantemente notte e giorno.
Ho bisogno di stare più tranquillo e di rilassarmi ma proprio non ci riesco.
Voi cosa ne pensate? Grazie anticipatamente per le risposte.
sono un ragazzo di 21 anni, che soffre molto di ansia. Ogni cosa che mi capita, sto giorni e giorni a pensarci su e a farmi mille paranoie.
Ho smesso di fumare da circa 2 settimane, non bevo alcolici, non prendo caffè e non faccio uso di sostanze stupefacenti. Però è anche vero che faccio una vita molto sedentaria sia a lavoro e non faccio neanche sport.
Ho effettuato, due anni fa un periodo di "psicoterapia" e una cura farmacologica per un problema che non mi faceva vivere, ovvero la derealizzazione.
Poi, ad un certo punto con tanta forza di volontà, sono riuscito a cacciare via quei fastidiosissimi pensieri, e sono tornato a vivere la mia vita, messo da parte i farmaci e, scoperto il motivo, (la mia ex ragazza) l'ho risolto, sono tornato felice e spensierato.
Ma arriviamo ad adesso, mi sono rifidanzato, e sto provando una "mezza convivenza" nel senso che sto abitando a casa della mia ragazza che vive da sola, ma causa il suo lavoro a orari difficili, a pranzo o a cena sto quasi sempre a casa con i miei.
Diciamo che non ero molto convinto della convivenza perchè io sono molto attaccato a mia mamma, e il fatto che ora non ci sono più a casa fa male sia a me ma anche a lei e lo vedo.
Ma veniamo a noi.
Una mattina diciamo circa due settimane fa mi sono svegliato e a stomaco vuoto ho sentito un forte dolore al torace, che si irradiava fino a dietro la schiena, seguito poi da dierra. Preso dalla paura corro dal mio medico curante, che mi prescrive:
- Esami del sangue
- ECG con visita cardiologica
- Radiografia al torace.
Fatto i seguenti esami e risultato tutto negativo, il dottore mi da una cura per lo stomaco e mi prescrive una gastroscopia.
sembra che i giorni seguenti va meglio, solo un po di doloretti alla bocca dello stomaco, credo anche causa fame, visto che sto mangiando molto meno di prima, e soprattutto in bianco.
Dopo una settimana ricompare il dolore, mi faccio prendere dal panico e corro al ps. ma nel frattempo che aspettavo mi chiamassero, il dolore è passato da solo come la prima volta, è durato circa 15 - 20 min al massimo.
Mi hanno visitato e mi hanno cambiato cura per lo stomaco, mi hanno dato nexium e gadral due gastroprottettori.
Anche questo episodio di dolore è stato seguito da diarrea.
Oggi, di nuovo in diarrea due volte, ma non ho sentito quel dolore, soltanto un po di doloretti a stomaco vuoto ma ho mangiato e si sono risolti.
Io chiedo il vostro aiuto perchè ho paura, non capisco se questi sintomi derivano da un'ansia che mi porto sempre appresso, del mio continuo rimuginare su qualsiasi cosa, o se vengono da una gastrite vera e propria, o da una gastrite nervosa. Ma soprattutto non capisco se invece di questo i dolori sono portati da qualcosa di molto più grave, quali tumore, infarto e via dicendo.
Ho moltissima paura e ci penso costantemente notte e giorno.
Ho bisogno di stare più tranquillo e di rilassarmi ma proprio non ci riesco.
Voi cosa ne pensate? Grazie anticipatamente per le risposte.
[#1]
Gentile Utente,
la Sua mail arriva come necessaria richiesta di rassicurazione, nonostante già i medici abbiano escluso più volte la presenza di patologie importanti.
E come tutte le volte che ha richiesto rassicurazioni ai medici o su internet, probabilmente nemmeno questa volta funzionerà più di tanto per farla stare meglio.
Infine, non è in questa sezione che potremmo rassicurarla in merito ad una gastrite.
Ma le assicuro che un disturbo c'è, ovvero l'ansia, e quello andrebbe curato. D'altra parte lei stesso ha indicato una serie di problemi di vita che potrebbero esserne la causa, no?
Che ne pensa dell'idea di affrontare una nuova psicoterapia, magari centrata sui disturbi d'ansia, come la cognitivo-comportamentale?
Le allego a questo proposito una lettura sull'ansia ed una sull'ipocondria
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
la Sua mail arriva come necessaria richiesta di rassicurazione, nonostante già i medici abbiano escluso più volte la presenza di patologie importanti.
E come tutte le volte che ha richiesto rassicurazioni ai medici o su internet, probabilmente nemmeno questa volta funzionerà più di tanto per farla stare meglio.
Infine, non è in questa sezione che potremmo rassicurarla in merito ad una gastrite.
Ma le assicuro che un disturbo c'è, ovvero l'ansia, e quello andrebbe curato. D'altra parte lei stesso ha indicato una serie di problemi di vita che potrebbero esserne la causa, no?
Che ne pensa dell'idea di affrontare una nuova psicoterapia, magari centrata sui disturbi d'ansia, come la cognitivo-comportamentale?
Le allego a questo proposito una lettura sull'ansia ed una sull'ipocondria
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile Utente,
se gli accertamenti medici hanno dato esito negativo, continuare a preoccuparsi, rimuginare e quant'altro segnalerebbe una problematica legata all'ansia, che si esprime in molti modi tra cui anche somatizzazioni.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Inoltre la sua situazione attuale < Diciamo che non ero molto convinto della convivenza perchè io sono molto attaccato a mia mamma, e il fatto che ora non ci sono più a casa fa male sia a me ma anche a lei e lo vedo.> potrebbe contribuire a sostenere ed alimentare la sua ansia.
Fermo restando che i sintomi gastrointestionali vanno curati a livello medico, sarebbe opportuno, dato quello che ci riferisce che si rivolgesse nuovamente a un nostro collega direttamente per una valutazione e per riflettere su un eventuale percorso atto a restituirle migliore benessere
Ci può dire quale tipo di psicoterapia ha seguito in passato?
Diagnosi? Obiettivi? Tempi? Benefici? Motivi dell'interruzione?
se gli accertamenti medici hanno dato esito negativo, continuare a preoccuparsi, rimuginare e quant'altro segnalerebbe una problematica legata all'ansia, che si esprime in molti modi tra cui anche somatizzazioni.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Inoltre la sua situazione attuale < Diciamo che non ero molto convinto della convivenza perchè io sono molto attaccato a mia mamma, e il fatto che ora non ci sono più a casa fa male sia a me ma anche a lei e lo vedo.> potrebbe contribuire a sostenere ed alimentare la sua ansia.
Fermo restando che i sintomi gastrointestionali vanno curati a livello medico, sarebbe opportuno, dato quello che ci riferisce che si rivolgesse nuovamente a un nostro collega direttamente per una valutazione e per riflettere su un eventuale percorso atto a restituirle migliore benessere
Ci può dire quale tipo di psicoterapia ha seguito in passato?
Diagnosi? Obiettivi? Tempi? Benefici? Motivi dell'interruzione?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Gentili dottori, intanto grazie per le risposte, essendo, come potete leggere dal mio post, un ragazzo molto ipocondriaco, mi informavo sempre su internet e leggevo continuamente anche sul vostro sito di altri ragazzi che hanno avuto problemi di derealizzazione.
Ho visto che la maggior parte ha affrontato una psicoterapia con approccio cognitivo comportamentale. Ma la mia psicologa, alla mia domanda quale tipo di psicoterapia mi fará eseguire? Che cosa ho?Lei ha risposto in questo modo: "A me non piace dare un nome alle cose, quindi non daremo un nome ne ai tuoi sintomi, ne al tipo di psicoterapia che andremo a svolgere, vedrai che insieme riusceremo a sconfiggerla." Non so il perché di questa risposta sinceramente, ma la dottoressa é stata veramente bravissima mi faceva sentire a mio agio, che credo sia una delle cose fondamentali per questo tipo di cose.
Per quanto riguarda la cura farmacologica invece mi sono affidato al nostro neurologo che mi ha fatto assumere daparox.
Il perché dell'interruzzione? Ero stufo, stufo di prendermo medicinali a 20 anni, inibitori di seratonina soltanto perché con il cervello fantasticavo e pensavo che nulla fosse reale ecc.
Quindi piano piano mi sono convinto che io stavi bene, che non ero malato come pensavo, ho iniziato ad uscire di più, a divertirmi, a fare tutto quello che quella maledetta bestia della paura non mi faceba piú fare. Tanto che mi sentivo meglio ogni giorno di piú, ho pensato che la mia forza di volontá era la forza piú grande che nessun farmaco era in grado di darmi. Cosí una mattina mi sveglio e mi scordai di prendere il farmaco, la mattina dopo uguale, il giorno seguente presi la scatola e la buttai. A differenza di quanto mi disse il neurologo, che non andava smessa tutta insieme, ricadute non ne ho avute, per due anni sono stato benissimo. Secondo il mio parere, diventare grande é la cosa che mi fá piú paura. Andare a vivere con la mia ragazza, lasciare i miei genitori. Ma sto stringendo i denti perché altrimenti non lo faró mai.
Ho visto che la maggior parte ha affrontato una psicoterapia con approccio cognitivo comportamentale. Ma la mia psicologa, alla mia domanda quale tipo di psicoterapia mi fará eseguire? Che cosa ho?Lei ha risposto in questo modo: "A me non piace dare un nome alle cose, quindi non daremo un nome ne ai tuoi sintomi, ne al tipo di psicoterapia che andremo a svolgere, vedrai che insieme riusceremo a sconfiggerla." Non so il perché di questa risposta sinceramente, ma la dottoressa é stata veramente bravissima mi faceva sentire a mio agio, che credo sia una delle cose fondamentali per questo tipo di cose.
Per quanto riguarda la cura farmacologica invece mi sono affidato al nostro neurologo che mi ha fatto assumere daparox.
Il perché dell'interruzzione? Ero stufo, stufo di prendermo medicinali a 20 anni, inibitori di seratonina soltanto perché con il cervello fantasticavo e pensavo che nulla fosse reale ecc.
Quindi piano piano mi sono convinto che io stavi bene, che non ero malato come pensavo, ho iniziato ad uscire di più, a divertirmi, a fare tutto quello che quella maledetta bestia della paura non mi faceba piú fare. Tanto che mi sentivo meglio ogni giorno di piú, ho pensato che la mia forza di volontá era la forza piú grande che nessun farmaco era in grado di darmi. Cosí una mattina mi sveglio e mi scordai di prendere il farmaco, la mattina dopo uguale, il giorno seguente presi la scatola e la buttai. A differenza di quanto mi disse il neurologo, che non andava smessa tutta insieme, ricadute non ne ho avute, per due anni sono stato benissimo. Secondo il mio parere, diventare grande é la cosa che mi fá piú paura. Andare a vivere con la mia ragazza, lasciare i miei genitori. Ma sto stringendo i denti perché altrimenti non lo faró mai.
[#4]
"Quindi piano piano mi sono convinto che io stavi bene, che non ero malato come pensavo, ho iniziato ad uscire di più, a divertirmi, a fare tutto quello che quella maledetta bestia della paura non mi faceba piú fare. Tanto che mi sentivo meglio ogni giorno di piú, ho pensato che la mia forza di volontá era la forza piú grande che nessun farmaco era in grado di darmi"
Ma se questo pensiero le è stato d'aiuto in passato perchè non riprova ad utilizzarlo e a metterlo in pratica?
Ma se questo pensiero le è stato d'aiuto in passato perchè non riprova ad utilizzarlo e a metterlo in pratica?
[#5]
Utente
Dottore vorrei tanto, ma tutte le cose che ho letto su internet, che potrebbero avere i miei stessissintomi mi hanno spaventato, si gli esami sono negativi, ma non ho effettuato tutti i tipi di esami possibili che diagnosticano qualche altra malattia grave. Ho controllato solo il cuore ed esami del sangue. E se fosse qualcosa di brutto che non sia il cuore? É questo che mi spaventa capisce?
[#10]
....ma tutte le cose che ho letto su internet, che potrebbero avere i miei stessissintomi mi hanno spaventato...
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#12]
Utente
Appena di ritorno dalla gastroscopia, il risultato è il seguente:
Esofago: Normale il calibro del lume. Piccola ernia iatale da scivolamento con esofagite di grado "A" del 1/3 distale.
Stomaco: Ristagno limpido. Non lesioni macroscopiche di rilievo a carico della mucosa del fondo, corpo ad antro.
Piloro normale. In retrovisione si conferma l'incontinenza cardiale.
Nulla al duodeno fino alla II porzione.
E il dottore che mi ha fatto l'esame mi ha detto che quei due episodi di dolore forte sono stati causati soprattutto dall'ansia.
Tanto è vero che sono entrato li per fare la gastro che avevo un ansia tremenda, e ho risentito il dolore di stomaco fino alla schiena fortissimo, una volta sedato quando mi sono risvegliato il dolore era sparito.
Questo potrebbe esserne la conferma giusto?
Esofago: Normale il calibro del lume. Piccola ernia iatale da scivolamento con esofagite di grado "A" del 1/3 distale.
Stomaco: Ristagno limpido. Non lesioni macroscopiche di rilievo a carico della mucosa del fondo, corpo ad antro.
Piloro normale. In retrovisione si conferma l'incontinenza cardiale.
Nulla al duodeno fino alla II porzione.
E il dottore che mi ha fatto l'esame mi ha detto che quei due episodi di dolore forte sono stati causati soprattutto dall'ansia.
Tanto è vero che sono entrato li per fare la gastro che avevo un ansia tremenda, e ho risentito il dolore di stomaco fino alla schiena fortissimo, una volta sedato quando mi sono risvegliato il dolore era sparito.
Questo potrebbe esserne la conferma giusto?
[#13]
Gentile Ragazzo,
dovrebbe spostare il focus della sua attenzione: dal soma,alla psiche.
E' li che, mediante aiuti spesciliatici, dovrebbe cercare le cause del suo disagio psico-corporeo, non facendo altri accertamenti più o meno invasivi.
Internet, inoltre non l'aiuta
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2915-ansia-panico-disturbi-sessuali-internet-si-o-meglio-di-no.html
dovrebbe spostare il focus della sua attenzione: dal soma,alla psiche.
E' li che, mediante aiuti spesciliatici, dovrebbe cercare le cause del suo disagio psico-corporeo, non facendo altri accertamenti più o meno invasivi.
Internet, inoltre non l'aiuta
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2915-ansia-panico-disturbi-sessuali-internet-si-o-meglio-di-no.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#14]
Utente
Buongiorno gentili dottori scrivo di nuovo, per chiedere un parere a voi.
Dopo una settimana apparentemente calma, ieri mentre stavo in macchina con un mio amico, inizio a pensare a cose brutte, e mi torna in mente quel dolore forte che gia mi ha preso diversevolte dallo stomaco fino alla schiena, pensandoci mi é tornato, pian piano sempre piu forte, sono entrato nel panico e sono andato al ps. Ma appena sceso dalla macchina per entrare al ps.il dolore é passato da solo. Puó l ansia caudare un dolore del genere? Ho paura che questi episodi possano essere legati al cuore, tipo piccoli infarti. Puó essere?
Dopo una settimana apparentemente calma, ieri mentre stavo in macchina con un mio amico, inizio a pensare a cose brutte, e mi torna in mente quel dolore forte che gia mi ha preso diversevolte dallo stomaco fino alla schiena, pensandoci mi é tornato, pian piano sempre piu forte, sono entrato nel panico e sono andato al ps. Ma appena sceso dalla macchina per entrare al ps.il dolore é passato da solo. Puó l ansia caudare un dolore del genere? Ho paura che questi episodi possano essere legati al cuore, tipo piccoli infarti. Puó essere?
[#21]
Gentile Utente,
continuare a chiedere rassicurazioni da qui non è certo il metodo migliore che ha a disposizione per affrontare in modo efficace i suoi disagi.
Se noi continuassimo a dargliene non le daremmo un grande aiuto, anzi, rinforzeremmo il suo bisogno di cercarne sempre di nuove.
In effetti queste, se possono momentaneamente placare l'ansia, non rappresentano la soluzione al problema, anzi, occorre un intervento concreto.
Se gli accertamenti clinici hanno dato esito negativo bisogna guardare in un'altra direzione.
Come già le abbiamo detto, anche segnalandole articoli informativi utili a riflettere e a cercare soluzioni idonee - magari li rilegga- si dovrebbe attivare nel rivolgersi di persona a un nostro collega.
Cordialmente
continuare a chiedere rassicurazioni da qui non è certo il metodo migliore che ha a disposizione per affrontare in modo efficace i suoi disagi.
Se noi continuassimo a dargliene non le daremmo un grande aiuto, anzi, rinforzeremmo il suo bisogno di cercarne sempre di nuove.
In effetti queste, se possono momentaneamente placare l'ansia, non rappresentano la soluzione al problema, anzi, occorre un intervento concreto.
Se gli accertamenti clinici hanno dato esito negativo bisogna guardare in un'altra direzione.
Come già le abbiamo detto, anche segnalandole articoli informativi utili a riflettere e a cercare soluzioni idonee - magari li rilegga- si dovrebbe attivare nel rivolgersi di persona a un nostro collega.
Cordialmente
[#22]
Utente
Gentile dottoressa, capisco quello che vuole dirmi, e già una volta ho affrontato psicoterapia, accompagnata da farmaci, per un altro problema.
Quindi, sono il primo che chiede aiuto nei casi in cui si presenta un problema.
Non ho paura di farlo, anzi.
Quello che lei dice è verissimo, io sono molto ipocondriaco e so che non mi fa bene leggere su internet e farsi diagnosi da solo.
Quando lei dice che gli esami hanno dato esito negativo, lo so, ma sono stati fatti in un omento che io stavo bene, se solo qualcuno mi desse la conferma che magari se fosse stato un problema di cuore avrebbe lasciato segni o nelle analisi del sangue, o se ne sarebbero accorti con la visita cardiologica, io veramente starei tranquillo, so che se mi torna il dolore è solo ansia, e non mi faccio prendere dal panico, che quel dolore lo fa aumentare a dismisura.
Quindi, sono il primo che chiede aiuto nei casi in cui si presenta un problema.
Non ho paura di farlo, anzi.
Quello che lei dice è verissimo, io sono molto ipocondriaco e so che non mi fa bene leggere su internet e farsi diagnosi da solo.
Quando lei dice che gli esami hanno dato esito negativo, lo so, ma sono stati fatti in un omento che io stavo bene, se solo qualcuno mi desse la conferma che magari se fosse stato un problema di cuore avrebbe lasciato segni o nelle analisi del sangue, o se ne sarebbero accorti con la visita cardiologica, io veramente starei tranquillo, so che se mi torna il dolore è solo ansia, e non mi faccio prendere dal panico, che quel dolore lo fa aumentare a dismisura.
[#23]
<io veramente starei tranquillo> Mi permetta di dubitarne, ha letto gli articoli segnalati?
<Quindi, sono il primo che chiede aiuto nei casi in cui si presenta un problema.
Non ho paura di farlo, anzi.>
Bene, allora ne approfitti per sentire il parere diretto di un nostro collega, glielo stiamo sottolinenando in molti.
<Quindi, sono il primo che chiede aiuto nei casi in cui si presenta un problema.
Non ho paura di farlo, anzi.>
Bene, allora ne approfitti per sentire il parere diretto di un nostro collega, glielo stiamo sottolinenando in molti.
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 23.3k visite dal 12/03/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.