Perché non ho stima di me stessa?

Salve. Sono una ragazza, ho 21 anni. Da qualche anno non sto bene con me stessa, sono insicura e mi sento inferiore a chiunque. il mio problema è l'essere ipercritica, soprattutto nei miei confronti. Penso sempre di poter fare più di quello che faccio, di poter studiare meglio e di più, di dover essere più bella per poter stare bene. se qualcuno ha un voto più alto del mio, ha più amici, più "corteggiatori", o soltanto quando vedo una ragazza più bella, mi sento inutile e inferiore a tutti. Eppure dagli altri ho solo prove che ciò che penso non corrisponde alla realtà. mi sono laureata con lode, sono sempre stata considerata più intelligente della media, attraente, apprezzata sia intellettualmente che fisicamente. Eppure non riesco a non camminare a testa bassa, perché provo vergogna. Vergogna di cosa, mi chiedo? Perché ho il bisogno costante di sentirmi migliore degli altri per riuscire ad apprezzarmi, e non riesco ad accettare con serenità l'idea che è normale che ci sarà sempre qualcuno migliore di me? non so con chi parlarne e come sistemare le cose.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

nel suo caso la possibilità di aumentare l'autostima non è data dal confronto con gli altri, dal cercare di essere "migliore" o più "brava", ma da un senso di sé più profondo che dovrebbe essere alimentato in maniera sana.

Voler apparire sempre qualcosa in più degli altri, la fa sentire al sicuro, ma questo non significa necessariamente "essere" migliore.

Questa sua modalità diventa una corazza esterna, una "maschera" per tenere al riparo la parte più fragile di sé.

Che rapporto ha con i suoi genitori e nelle relazioni intime?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, infatti, che rapporto ha coi suoi genitori e con fratelli e sorelle, questo suo sentire potrebbe venire da lontano da un'educazione severa, da confronti fatti da genitori ansiosi, qualche colloquio con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a vivere meglio la sua giovinezza
Cari auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Con i miei genitori adesso ho un rapporto molto bello, viviamo lontani e ci vediamo poche volte l'anno e quando ci sentiamo e vediamo è un'esperienza positiva, decisamente. Non saprei dire se i miei genitori avessero delle aspettative tanto elevate, quando ero piccola, da rendermi cosi' ansiosa. È piu probabile che io fossi troppo sensibile ai richiami loro e degli insegnanti, e cercassi di proteggermi comportandomi sempre al meglio per evitare di essere sgridata. Ricordo solo che gia' alle elementari ero terrorizzata dalle maestre, rifiutavo l'idea di essere interrogata e di andare a scuola se non avevo studiato benissimo. mio fratello è il mio opposto. Lui ha un atteggiamento molto piu' rilassato. io mi sento sempre in DOVERE di essere perfetta, per me stessa, altrimenti mi sento una fallita, e per gli altri, soprattutto i miei genitori quando si tratta di università.
ho difficoltà a rapportarmi agli altri, al momento non ho amici, perché credo sempre di essere mal vista dagli altri. Con il mio ragazzo ho la costante paura di essere abbandonata per qualcuna migliore di me.
Questa insicurezza mi fa vivere malissimo..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

come suggeriva la Collega, anche io sono dell'avviso che sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta, possibilmente ad indirizzo psicodinamico.

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Utente
Utente
Grazie a tutti.
Il problema è che non ho la possibilità di rivolgermi ad un privato.
potreste indicarmi il modo per accedere al servizio tramite l'asl?
Non so come muovermi e non voglio parlarne a persone che conosco.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Carissima, si faccia consigliare dal suo medico, le strutture pubbliche sono buone e con costi molto ragionevoli.. coraggio!!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"ho difficoltà a rapportarmi agli altri, al momento non ho amici, perché credo sempre di essere mal vista dagli altri. Con il mio ragazzo ho la costante paura di essere abbandonata per qualcuna migliore di me."

Gentile ragazza,

da un punto di vista della psicoterapia cognitivo-comportamentale questi timori potrebbero essere appresi e sarebbe necessario andare a lavorare sulle tue paure quali ad esempio l'abbandono.

Forse da sempre questo timore ha condizionato le tue scelte: ti dici "...se non sono abbastanza brava (o addirittura la più brava) diventerò indegna d'amore... oppure se mi avvicino troppo a qualcuno e la relazione diventa profonda e intima rischio che poi l'altro possa scocciarsi e abbandonarmi per una migliore di me..."

Certamente questo è un tema molto critico per te e potrebbe portare a quella che è definita "organizzazione della personalità di tipo depressivo", ovvero una modalità di leggere la realtà e decodificare le informazioni.

Questo significa fondamentalmente avere una bassa autostima e adoperarsi per guadagnare l'amore degli altri (es con voti alti o con la bellezza, ecc...)

Perchè una persona funziona così?
La risposta come ti hanno detto i Colleghi va cercata attraverso una terapia, ma io sono dell'idea che la domanda principale sia "Come posso cambiare e liberarmi di questo fardello?"


Quanto alla tua richiesta "potreste indicarmi il modo per accedere al servizio tramite l'asl? " puoi scegliere qualunque ospedale della tua città e prenotare un colloquio psicologico clinico presso il servizio di psicologia che ormai è presente anche negli ospedali più piccoli.

In genere si accede con l'impegnativa del medico.

Oppure ci sono i consultori e altri servizi dove poter prenotare un colloquio psicologico.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica