Maltrattamento da parte dei genitori
Buongiorno.
Chiedo aiuto e consiglio, la situazione in oggetto è molto molto grave. La persona maltrattata non sono io, ma bensì la mia fidanza e scrivo per conoscere qual'è il miglior modo per sostenerla e confortarla, data la situazione che vado ora ad illustrare.
Lei ha sempre subito le peggiori angherie da parte di due mostri che si fanno chiamare genitori. Insulti ed ingiurie della peggior specie, per non parlare delle botte. Pestaggi veri e propri, dei quali sono testimoni numerosi segni che la povera ragazza porta sul corpo.
Oggi è culminato il ciclo ormai che durava da anni, di sevizie e torture fisiche e mentali, con la richiesta di divorzio del padre. I due mostri hanno incolpato la figlia della loro separazione, dichiarando che nessuno dei due la vuole tenere "quella me**a, quella st***za", con le solite botte a seguire ai danni della poveretta. Io e lei abitiamo a circa 100 km di distanza, ci vediamo solo nei week-end. L'unico nostro contatto è di tipo informatico lungo la settimana. Non ho potuto portarla a vivere con me, non ha potuto agire per vie legali contro i suoi, non ha potuto chiedere asilo ad associazioni varie per vari motivi che a causa del limitato spazio a disposizione non posso andare ad elencare. L'unica cosa che vorrei sapere è: qual'è il modo migliore, secondo gli psicologi, per darle il conforto necessario a sostenerla e aiutarla? Tenere presente che a causa dei lunghi anni di abusi, la poverina tende molto facilmente a soffrire di depressione, ha tentato più volte il suicidio e ha casi di alcolismo in famiglia.
Vi prego, aiutatemi ad aiutarla. Grazie a tutti.
Chiedo aiuto e consiglio, la situazione in oggetto è molto molto grave. La persona maltrattata non sono io, ma bensì la mia fidanza e scrivo per conoscere qual'è il miglior modo per sostenerla e confortarla, data la situazione che vado ora ad illustrare.
Lei ha sempre subito le peggiori angherie da parte di due mostri che si fanno chiamare genitori. Insulti ed ingiurie della peggior specie, per non parlare delle botte. Pestaggi veri e propri, dei quali sono testimoni numerosi segni che la povera ragazza porta sul corpo.
Oggi è culminato il ciclo ormai che durava da anni, di sevizie e torture fisiche e mentali, con la richiesta di divorzio del padre. I due mostri hanno incolpato la figlia della loro separazione, dichiarando che nessuno dei due la vuole tenere "quella me**a, quella st***za", con le solite botte a seguire ai danni della poveretta. Io e lei abitiamo a circa 100 km di distanza, ci vediamo solo nei week-end. L'unico nostro contatto è di tipo informatico lungo la settimana. Non ho potuto portarla a vivere con me, non ha potuto agire per vie legali contro i suoi, non ha potuto chiedere asilo ad associazioni varie per vari motivi che a causa del limitato spazio a disposizione non posso andare ad elencare. L'unica cosa che vorrei sapere è: qual'è il modo migliore, secondo gli psicologi, per darle il conforto necessario a sostenerla e aiutarla? Tenere presente che a causa dei lunghi anni di abusi, la poverina tende molto facilmente a soffrire di depressione, ha tentato più volte il suicidio e ha casi di alcolismo in famiglia.
Vi prego, aiutatemi ad aiutarla. Grazie a tutti.
[#1]
Caro ragazzo,
prima di pensare ad un intervento psicologico bisogna denunciare questi fatti.
Credo sia opportuno accompagnare la ragazza in un centro anti-violenza, dove potrà avere l'opportunità di essere ascoltata e guidata nel migliore dei modi.
prima di pensare ad un intervento psicologico bisogna denunciare questi fatti.
Credo sia opportuno accompagnare la ragazza in un centro anti-violenza, dove potrà avere l'opportunità di essere ascoltata e guidata nel migliore dei modi.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
Caro Dottor Del Signore,
grazie, ma quello che mi ha linkato è un centro di Saluzzo, lei abita a Genova.
Mi potrebbe essere dato, per cortesia, un parere professionale su come approcciarmi al meglio con lei, dato che ho già specificato prima che al momento denunciare qualsivoglia cosa a qualsivoglia ente non è possibile?
Grazie a tutti coloro che vorranno darmi consigli in questo senso.
grazie, ma quello che mi ha linkato è un centro di Saluzzo, lei abita a Genova.
Mi potrebbe essere dato, per cortesia, un parere professionale su come approcciarmi al meglio con lei, dato che ho già specificato prima che al momento denunciare qualsivoglia cosa a qualsivoglia ente non è possibile?
Grazie a tutti coloro che vorranno darmi consigli in questo senso.
[#3]
Caro ragazzo,
se la situazione è grave come lei la racconta, la cosa migliore da fare è quella che le ho descritto sopra. L'importanza delle associazione è proprio quella di organizzare un tipo di intervento completo e il più possibile efficace.
Non ci sono dei modi specifici di "approcciarsi" o da suggerire, si limiti a sostenerla e a indirizzala verso un consultorio famigliare (potrebbe essere importante).
Quanti anni ha la ragazza? Da quanto tempo state insieme? Che tipo di rapporto avete?
Come mai pensa che non sia possibile rivolgersi ad associazioni che si occupano di maltrattamenti?
se la situazione è grave come lei la racconta, la cosa migliore da fare è quella che le ho descritto sopra. L'importanza delle associazione è proprio quella di organizzare un tipo di intervento completo e il più possibile efficace.
Non ci sono dei modi specifici di "approcciarsi" o da suggerire, si limiti a sostenerla e a indirizzala verso un consultorio famigliare (potrebbe essere importante).
Quanti anni ha la ragazza? Da quanto tempo state insieme? Che tipo di rapporto avete?
Come mai pensa che non sia possibile rivolgersi ad associazioni che si occupano di maltrattamenti?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 11/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Suicidio
I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.