Dichiararsi non amore ma continuare la storia
Buongiorno,
da 8 anni sto con un uomo di 10 anni più grande. Le cose sono andate benissimo per i primi 4 anni,nonostante avessi iniziato questa storia da giovanissima, ma poi io ho iniziato ad avere delle crisi(circa una ogni due anni). Nella maggior parte dei casi perchè mi capitava di conoscere altri ragazzi e di pensarci poi di frequente e, pur non arrivando a far nascere qualcosa con questi ragazzi per il rispetto profondo di me e del mio ragazzo, questo mi faceva dubitare della nostra storia. Più volte ho quindi chiesto pause di riflessione che si risolvevano riprovandoci facendogli notare che avrei avuto bisogno di più tenerezza che era una cosa che mi mancava e che mi apprezzasse di più, andava bene per qualche mese e poi questa cosa immancabilmente tornava ad essere come sempre a suo dire perchè "non sono cose che posso comprare, non le ho di carattere. Se sto con te vuol comunque dire che ti apprezzo anche se forse non lo dimostro come vorresti". Tutto sommato, però, non ho mai creduto che fosse un motivo valido per interrompere una storia, che si trattasse di cose di cui posso fare a meno a fronte di altre più importanti che funzionano.
Ora l'ennesima crisi, in cui però mi dico che non è possibile, forse allora riprovare ad aggiustare qualcosa che in continuazione si rompe non ha un senso. Ciò che c'è di diverso è che da qualche mese non usciamo più, stiamo sempre a casa mia sul divano, cosa che prima capitava forse un paio di volte al mese. Non abbiamo più voglia di fare l'amore. Ne abbiamo parlato apertamente e, essendo tutti e due profondamente razionali, lui mi ha detto che capitano alti e bassi in una coppia e lui non ci vede nulla di preoccupante, che per lui l'amore per sempre non esiste e, per altro, non sempre porta a stare bene: capita che due persone perchè innamorate non vedano ciò che non va. Noi due invece stiamo bene insieme (raramente litighiamo, abbiamo la nostra libertà e i nostri spazi,per me importantissimi, ma ci siamo l'uno per l'altra nei momenti di difficoltà) e quindi sostiene che lui decide di stare con una persona con cui è consapevole di poter costruire qualcosa di importante rinunciando a scappatelle che anche a lui viene voglia di fare perchè per lui l'uomo non è monogamo per natura.
Anch'io non credo che l'amore sia per sempre e ho paura di non trovare un'altra persona così adatta a me, al mio modo di essere e con cui sto così bene, ma dall'altra parte mi fa tristezza il dichiararsi reciprocamente il non amore e stare insieme quasi per comodo, ma sono convinta che la razionalità possa permettere di costruire più cose dell'istintività. Insomma, sono piuttosto confusa e non riesco a prendere una decisione. I ragionamenti logici, su cui ho sempre basato la mia vita, non riescono stavolta a portarmi a scegliere con convinzione una strada piuttosto che un'altra. Forse la mia è solo voglia di novità e non ha senso sprecare un futuro sicuramente stabile, di rispetto e condivisione dei valori e di visione del mondo, per un bel ragazzo con cui viene voglia di fare una scappatella e che non conosco e non so cosa potrebbe darmi.
Spero possiate aiutarmi a fare chiarezza dal momento che pensarci e ripensarci non mi ha portata a nulla, solo a tanta confusione.
Grazie mille
da 8 anni sto con un uomo di 10 anni più grande. Le cose sono andate benissimo per i primi 4 anni,nonostante avessi iniziato questa storia da giovanissima, ma poi io ho iniziato ad avere delle crisi(circa una ogni due anni). Nella maggior parte dei casi perchè mi capitava di conoscere altri ragazzi e di pensarci poi di frequente e, pur non arrivando a far nascere qualcosa con questi ragazzi per il rispetto profondo di me e del mio ragazzo, questo mi faceva dubitare della nostra storia. Più volte ho quindi chiesto pause di riflessione che si risolvevano riprovandoci facendogli notare che avrei avuto bisogno di più tenerezza che era una cosa che mi mancava e che mi apprezzasse di più, andava bene per qualche mese e poi questa cosa immancabilmente tornava ad essere come sempre a suo dire perchè "non sono cose che posso comprare, non le ho di carattere. Se sto con te vuol comunque dire che ti apprezzo anche se forse non lo dimostro come vorresti". Tutto sommato, però, non ho mai creduto che fosse un motivo valido per interrompere una storia, che si trattasse di cose di cui posso fare a meno a fronte di altre più importanti che funzionano.
Ora l'ennesima crisi, in cui però mi dico che non è possibile, forse allora riprovare ad aggiustare qualcosa che in continuazione si rompe non ha un senso. Ciò che c'è di diverso è che da qualche mese non usciamo più, stiamo sempre a casa mia sul divano, cosa che prima capitava forse un paio di volte al mese. Non abbiamo più voglia di fare l'amore. Ne abbiamo parlato apertamente e, essendo tutti e due profondamente razionali, lui mi ha detto che capitano alti e bassi in una coppia e lui non ci vede nulla di preoccupante, che per lui l'amore per sempre non esiste e, per altro, non sempre porta a stare bene: capita che due persone perchè innamorate non vedano ciò che non va. Noi due invece stiamo bene insieme (raramente litighiamo, abbiamo la nostra libertà e i nostri spazi,per me importantissimi, ma ci siamo l'uno per l'altra nei momenti di difficoltà) e quindi sostiene che lui decide di stare con una persona con cui è consapevole di poter costruire qualcosa di importante rinunciando a scappatelle che anche a lui viene voglia di fare perchè per lui l'uomo non è monogamo per natura.
Anch'io non credo che l'amore sia per sempre e ho paura di non trovare un'altra persona così adatta a me, al mio modo di essere e con cui sto così bene, ma dall'altra parte mi fa tristezza il dichiararsi reciprocamente il non amore e stare insieme quasi per comodo, ma sono convinta che la razionalità possa permettere di costruire più cose dell'istintività. Insomma, sono piuttosto confusa e non riesco a prendere una decisione. I ragionamenti logici, su cui ho sempre basato la mia vita, non riescono stavolta a portarmi a scegliere con convinzione una strada piuttosto che un'altra. Forse la mia è solo voglia di novità e non ha senso sprecare un futuro sicuramente stabile, di rispetto e condivisione dei valori e di visione del mondo, per un bel ragazzo con cui viene voglia di fare una scappatella e che non conosco e non so cosa potrebbe darmi.
Spero possiate aiutarmi a fare chiarezza dal momento che pensarci e ripensarci non mi ha portata a nulla, solo a tanta confusione.
Grazie mille
[#1]
Gentile Ragzza,
se si pone tutte questa domande sul suo legame d'amore, forse non si tratta proprio di amore.
Troppi desideri altri, troppe crisi, troppe noie ed insoddisfazioni..
Che senso ha rimanere intrappolati in un rapporto e desiderare altro?
Non siete spostati, non avete figli, casa, altro...?
Le allego una lettura che potrebbe servirle a riflettere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
se si pone tutte questa domande sul suo legame d'amore, forse non si tratta proprio di amore.
Troppi desideri altri, troppe crisi, troppe noie ed insoddisfazioni..
Che senso ha rimanere intrappolati in un rapporto e desiderare altro?
Non siete spostati, non avete figli, casa, altro...?
Le allego una lettura che potrebbe servirle a riflettere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile Ragazza, trovo anch'io che a 24 anni chiudersi in un rapporto così ragionevole non sia una buona idea.. lei sembra avere bisogno di emozioni, come tutti prima o poi del resto.. si prenda una pausa e faccia altro .. veda lei in che modo..non è detto che non ci siano altri uomini con cui condividere lo sguardo sul mondo più in sintonia con tutti gli aspetti di una relazione..
molti auguri..
molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Gentile Utente,
una parte dei Suoi dubbi probabilmente nasce dal fatto che con il tempo le persone cambiano. Magari non tanto il suo compagno, ma proprio Lei è cambiata. Da giovannissima ora è adulta (o giovane o ragazza, dipende da come si sente e come si percepisce oggi).
Ogni scelta presuppone una rinuncia: delle volte sappiamo a cosa stiamo rinunciando, ma il più delle volte è un incognita.
E' normale anche che ci siano tanti sentimenti e tante emozioni all'interno della coppia, bisogna però vedere quale emozione prevale e quale emozione domina.
una parte dei Suoi dubbi probabilmente nasce dal fatto che con il tempo le persone cambiano. Magari non tanto il suo compagno, ma proprio Lei è cambiata. Da giovannissima ora è adulta (o giovane o ragazza, dipende da come si sente e come si percepisce oggi).
Ogni scelta presuppone una rinuncia: delle volte sappiamo a cosa stiamo rinunciando, ma il più delle volte è un incognita.
E' normale anche che ci siano tanti sentimenti e tante emozioni all'interno della coppia, bisogna però vedere quale emozione prevale e quale emozione domina.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Utente
Grazie per le vostre risposte.
Non siamo sposati e non abbiamo nè casa nè figli anche se fino a qualche mese fa pensavo sarebbe stato il momento di progettarli, lui sosteneva invece fosse troppo presto per me. E credo che anche questo abbia influito sulla mia attuale crisi, non una crescita, siamo fermi da qualche mese ormai.
Il fatto di chiudersi in questo rapporto ragionevole dipende dal mio essere così razionale e dall'aver sempre amato con la testa, per cui mi chiedo: ora ci lasciamo e se troverò qualcun'altro con cui stare bene tra otto anni non sarò forse a questo stesso punto?Allora perchè non portare avanti questo rapporto in cui entrambi abbiamo investito tanto anzichè cercare altro?
So però di non poter prevedere il futuro e non poter sapere se davvero l'amore è destinato a morire e quindi sarà così oppure no.
Forse cerco giustificazioni all'inevitabile e mi manca il coraggio di prendere una scelta che cambi completamente le nostre vite e il futuro che fino a ieri ci siamo immaginati insieme.
Non siamo sposati e non abbiamo nè casa nè figli anche se fino a qualche mese fa pensavo sarebbe stato il momento di progettarli, lui sosteneva invece fosse troppo presto per me. E credo che anche questo abbia influito sulla mia attuale crisi, non una crescita, siamo fermi da qualche mese ormai.
Il fatto di chiudersi in questo rapporto ragionevole dipende dal mio essere così razionale e dall'aver sempre amato con la testa, per cui mi chiedo: ora ci lasciamo e se troverò qualcun'altro con cui stare bene tra otto anni non sarò forse a questo stesso punto?Allora perchè non portare avanti questo rapporto in cui entrambi abbiamo investito tanto anzichè cercare altro?
So però di non poter prevedere il futuro e non poter sapere se davvero l'amore è destinato a morire e quindi sarà così oppure no.
Forse cerco giustificazioni all'inevitabile e mi manca il coraggio di prendere una scelta che cambi completamente le nostre vite e il futuro che fino a ieri ci siamo immaginati insieme.
[#6]
Gentile Utente,
> So però di non poter prevedere il futuro e non poter sapere se davvero l'amore è destinato a morire e quindi sarà così oppure no.
C'è una frase che dice "Agisci con il cuore, ma ricordati di avere un cervello".
Basare un rapporto solo sulle emozioni viene declamato come la medicina di tutti i mali, ma questo vuol dire che nel momento in cui il mio cuore batte per un altro (inspiegabilmente) io debba cedere al cuore ed all'altro...
Io neanche so se l'amore sia eterno o meno o se debba essere legalizzato e razionalizzato con una firma.
Le emozioni danno colore alla vita, ma la ragione ci fa tenere la strada.
Sono scelte. L'importante è fare scelte che ci lascino una via d'uscita e che magari ci permettano anche di fare un passo indietro.
> So però di non poter prevedere il futuro e non poter sapere se davvero l'amore è destinato a morire e quindi sarà così oppure no.
C'è una frase che dice "Agisci con il cuore, ma ricordati di avere un cervello".
Basare un rapporto solo sulle emozioni viene declamato come la medicina di tutti i mali, ma questo vuol dire che nel momento in cui il mio cuore batte per un altro (inspiegabilmente) io debba cedere al cuore ed all'altro...
Io neanche so se l'amore sia eterno o meno o se debba essere legalizzato e razionalizzato con una firma.
Le emozioni danno colore alla vita, ma la ragione ci fa tenere la strada.
Sono scelte. L'importante è fare scelte che ci lascino una via d'uscita e che magari ci permettano anche di fare un passo indietro.
[#7]
Utente
Di nuovo grazie.
Diciamo che, come è giusto che sia, io tengo comunque moltissimo a lui (e a noi o non sarei qui a pormi il problema), sto bene insieme a lui e non è un'autoconvincersi, è riuscito a farmi ridere persino mentre gli dicevo e parlavamo di tutte queste cose! Quindi le emozioni continuano ad esserci, pur non essendo magari emozioni forti: nessuna passione travolgente.
L'amore è un grande stereotipo che, spesso, a mio parere, porta a prendere decisioni poco consapevoli e quando si aprono gli occhi... usando la frase di De Andrè, "la voglia svanisce e il figlio rimane".
L'amore non basta per costruire qualcosa insieme e soprattutto per continuare a fare la stessa scelta ogni giorno: non è tanto difficile prendere una strada piuttosto che un'altra, ma mantenersi su quella strada.
Certo è che fare questa scelta a 24 anni è molto meno semplice che farla a 40, dopo aver magari avuto le prove di come vanno le cose in più rapporti diversi.
L'eterna lotta tra cuore e cervello.
Diciamo che, come è giusto che sia, io tengo comunque moltissimo a lui (e a noi o non sarei qui a pormi il problema), sto bene insieme a lui e non è un'autoconvincersi, è riuscito a farmi ridere persino mentre gli dicevo e parlavamo di tutte queste cose! Quindi le emozioni continuano ad esserci, pur non essendo magari emozioni forti: nessuna passione travolgente.
L'amore è un grande stereotipo che, spesso, a mio parere, porta a prendere decisioni poco consapevoli e quando si aprono gli occhi... usando la frase di De Andrè, "la voglia svanisce e il figlio rimane".
L'amore non basta per costruire qualcosa insieme e soprattutto per continuare a fare la stessa scelta ogni giorno: non è tanto difficile prendere una strada piuttosto che un'altra, ma mantenersi su quella strada.
Certo è che fare questa scelta a 24 anni è molto meno semplice che farla a 40, dopo aver magari avuto le prove di come vanno le cose in più rapporti diversi.
L'eterna lotta tra cuore e cervello.
[#8]
Gentile Utente,
ma le emozioni difficilmente restano travolgenti sempre... un'emozione è travolgente quando è rara o quando capita dopo molto tempo.
Se si ripete si entra nell'abitudine e comunque non è definibile travolgente sempre... e se non c'è l'abitudine c'è comunque la memoria e l'aspettarsi quel qualcosa.
L'importante è che ci sia emozione! :)
E' un pò come dire che è bello salire sulla nuova auto le prime volte, poi diventa abitudine, ma magari l'emozione da entusiasmo diventa protezione per cui sto attento a non graffiarla.
L'emozione di trasforma ed evolve assieme al rapporto.
Guarda che si può vivere anche a 40 anni e la vita può cambiare anche a 40 anni... ;)
ma le emozioni difficilmente restano travolgenti sempre... un'emozione è travolgente quando è rara o quando capita dopo molto tempo.
Se si ripete si entra nell'abitudine e comunque non è definibile travolgente sempre... e se non c'è l'abitudine c'è comunque la memoria e l'aspettarsi quel qualcosa.
L'importante è che ci sia emozione! :)
E' un pò come dire che è bello salire sulla nuova auto le prime volte, poi diventa abitudine, ma magari l'emozione da entusiasmo diventa protezione per cui sto attento a non graffiarla.
L'emozione di trasforma ed evolve assieme al rapporto.
Guarda che si può vivere anche a 40 anni e la vita può cambiare anche a 40 anni... ;)
[#9]
Utente
Assolutamente non intendevo dire che a.quarant'anni la vita non possa essere emozionante, ma che a venti e' piu' facile seguire l'emozione di una storia nuova, l'emozione di conoscere un'altra persona.o semplicemente di lasciarsi andare a certe pulsioni mentre a 40 credo si possa esser piu' maturi e poter decidere serenamente di.rinunciare alle scappatelle per costruire qualcosa come una famiglia e un'intera vita insieme a qualcuno con cui si sa, razionalmente, di poterlo fare. In ogni caso.continuo a temere la scelta sbagliata... e a temere di ritrovarmi a "cambiare vita a 40 anni" capendo che la scelta fatta a 20 era sbagliata...Magari sono solo tanto legata a questo futuro...ho sempre pensato di voler figli da giovane e continuare questa storia mi permetterebbe probabilmente di farlo, insieme a tutto il resto, mentre se lo lasciassi no perderei solo lui, ma anche tutto cio', ma mi rendo conto che questo non e' un buon motivo per continuare. Sto cercando di valutare tutto, di prendere in considerazione ogni cosa, nella speranza che mi porti a scegliere, ma sono intarppolata in pensieri e riflessioni.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.4k visite dal 10/03/2013.
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