Disturbo alimentare, depressione, autolesionismo

Buongiorno,
sono una donna di 23 anni e dai 15 ai 17 anni ho sofferto di bulimia nervosa. Rimane ancora l'ansia per il peso corporeo e la dipendenza da esso per quantificare l'accettazione degli altri, ma ormai gli episodi di vomito forzato o abuso di farmaci sono pressochè scomparsi, anche se continuo ad avere una bassissima stima di me stessa.
Rimangono, a periodi alterni, episodi di -seppur lieve- autolesionismo.
Sporadicamente mi capita di aver periodi di profonda tristezza, che durano dalle due alle tre settimane, in cui c'è la sensazione che tutti mi malsopportino, vedo complotti contro di me ovunque e sono convinta di essere un peso per tutti.
Negli ultimi mesi ho anche iniziato a fumare, e, nonostante abbia dei problemi di pressione e la cosa talvolta mi provochi dei fortissimi giramenti di testa, sto aumentando le sigarette sia nel numero che nell'intensità.

Mi sono sempre informata molto sui disturbi alimentari di cui ho sofferto, e ho scoperto che quando sorgono in giovane età potrebbero essere segno di disturbo bipolare.
Dovrei andare da uno specialista a fare dei controlli?
Come si stabilisce la presenza di un disturbo bipolare?

Grazie
[#1]
Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
un disturbo del comportamento alimentare come la bulimia non può essere segno di disturbo bipolare, questi infatti sono due disturbi ben distinti che possono in alcuni casi essere presenti in comorbilita' ovvero nello stesso momento nella stessa persona.
dalle sue parole tuttavia non leggo sintomi che potrebbero far pensare all'esordio di un disturbo bipolare,anche se per un corretto inquadramento diagnostico è necessario che lei si rivolga ad uno psicologo o ad uno psichiatra per una visita "dal vivo".
più che del disturbo bipolare quindi dovrebbe occuparsi degli episodi di autolesionismo di cui parla e della bassa autostima che continua ad avere. Cosa intende per "episodi di lieve autolesionismo"? Le capitano in situazioni particolari? Che tipo di terapia ha fatto in passato per la bulimia? È ancora seguita da uno specialista?
se la risposta è negativa le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per avere una nuova valutazione della sua situazione,con lui potrà affrontare anche le paure che nutre sul disturbo bipolare.
La saluto
[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Rimane ancora l'ansia per il peso corporeo e la dipendenza da esso per quantificare l'accettazione degli altri..."

Gentile Utente,

legga questo articolo in cui spiego i meccanismi mentali che stanno alla base dei disturbi del comportamento alimentare:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

Le abbuffate, le condotte autolesive e tutti gli altri comportamenti disfunzionali altro non sono che strategie che Lei mette in atto per cercare di regolare i propri stati interni.

Una psicoterapia potrebbe aiutarLa a mettere in atto altre strategie, più funzionali, dopo aver intercettato che cosa innesca tali comportamenti patologici.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
"Cosa intende per "episodi di lieve autolesionismo"? Le capitano in situazioni particolari? Che tipo di terapia ha fatto in passato per la bulimia? È ancora seguita da uno specialista?"

Gli episodi di autolesionismo capitano in situazioni di alto stress e profonda tristezza, ma si limitano a graffi o tagli con lamette.
Non sono mai stata seguita, in quanto ho interrotto i comportamenti di compensazione quotidiani di mia spontanea volontà e non ho voluto seguire nessuna terapia.
Tuttavia, mi sto rendendo conto con non poca paura che la malattia permane tuttora, e che dovrei andare a sentire uno specialista.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Il suo corpo grida per esse ascoltato!
L' autolesionismo, le ferite sul corpo,servono per spostare l ' attenzione dal dolore fisico a quello psichico, solitamente non sopportabile.

Un lavoro ben fatto su di lei. L' aiutera a recuperare serenita ' e complicità con il suso corpo sofferente

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

con buona probabilità le condotte aggressive verso se stessa (abbuffate, tagli, ecc...) cominciano nel momento in cui non riesce a gestire le situazioni di stress e profonda tristezza.

Poichè queste situazioni accadono a tutti, è indispensabile non ridurre lo stress ma imparare a sostituire quelle strategie che potrebbero compromettere la Sua salute.

A questo punto è opportuno rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per la cura del Suo disagio.

Saluti,
[#6]
Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
le sue parole sono molto importanti:

" mi sto rendendo conto con non poca paura che la malattia permane tuttora, e che dovrei andare a sentire uno specialista"

riconoscere il problema è il primo passo verso il cambiamento, il secondo è avere la forza di chiedere aiuto.
Negli ospedali delle grandi città come Milano è quasi sempre presente un servizio per la diagnosi e la cura dei disturbi del comportamento alimentare e solitamente tali servizi sono organizzati molto bene potrebbe provare con questi oppure rivolgersi ad uno specialista privato e non abbia paura, esistono diversi trattamenti molto efficaci per curare disturbi come il suo, in particolare sono indicate la psicoterapia ad approcio sistemico - relazionale oppure ad approcio cognitivo comportamentale.

La saluto con affetto e mi tenga pure aggiornata se crede

[#7]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima,

Concordo con quanto letto che sia il caso di rivolgersi ad uno specialista.
procurarsi del male è un sintomo di estrema sofferenza interna; il corpo sta parlando per lei ed è arrivato il momento di ascoltarlo.

Cordialmente
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