Aiutatemi a capire se il mio è un comportamento normale
Sono una ragazza di 19 anni,ho avuto un''infanzia abbastanza difficile,sono cresciuta tra liti e violenze domestiche da parte di mio papà,5 anni fa ho convinto mia mamma a chiedere la separazione,e così è stato.Non ho avuto più rapporti con mio papà ma l''anno scorso mia mamma si presentò con una notizia che mi sconvolse,si sarebbe trasferita a Milano per andare a vivere con il suo compagno,premetto che io sono legatissima alla mia terra (Lecce),è l''unica cosa che mi fa stare bene.Rifiutai ma essendo minorenne non ho potuto fare altro che riallacciare i rapporti con mio papà ed andare a vivere da lui in Germania,per il motivo che ho trascorso la mia infanzia lì fino all''età di 10 anni.Non ho ancora granchè di rapporto con lui ma ho la fortuna di avere anche il mio ragazzo qui,stiamo insieme da 5 anni ma vive a 300km di distanza da me a causa del suo lavoro,quindi durante la settimana ci sentiamo per telefono o ci vediamo in webcam,ovviamente è una cosa che mi fa stare bene ma non mi basta.Spesso mi reputo sola e credo di avere qualche problema,ho dei sbalzi d''umori che fanno quasi paura,piango a dirotto senza motivo ma poco dopo mi ritrovo a fare facce buffe davanti lo specchio,ogni tanto penso anche a quanto interessante possa essere il suicidio,vorrei vedere la mia famiglia stare male per me,mentre sono sola e tranquilla a guardare un film mi piomba il pensiero di prendere un coltello e fammi trovare in un lago di sangue,un''altra cosa che faccio spessissimo è quello di parlare ore ed ore da sola,mi metto lì seduta ed inizio a parlare di ogni cosa,immaginando che qualcuno mi stia ascoltando,poi mi fermo,come se stessi aspettando una risposta da non so chi,a volte è capitato che mentre parlavo da sola,mi sia resa conto che quello che facevo era assurdo,erano momenti in cui mi vergognavo di me stessa e mi sentivo ridicola.Di notte mi ''''torturo mentalmente'''',mi spiego meglio.Soffro di aracnofobia e magari capita che mentre cerco di prendere sonno,mi si presenta una scena di ragni,la prima cosa che faccio è quella di aprire subito gli occhi,ma subito dopo mi punisco,costringendomi da sola a richiudere gli occhi e di ri-immaginarmi nuovamente la scena senza riaprire gli occhi.Questi sono parte dei tanti pensieri che mi sfiorano più volte al giorno,anzi fino a qualche ora fa.Credo che sono consapevole di non essere poi tanto normale,ovviamente nessuno sa di questi miei ''''sintomi'''' tanto meno se ne sono mai accorti.Non so come procedere,non so cosa fare ed ho tanta paura che un giorno uno dei miei squallidi pensieri possa prendere il sopravento.Aiutatemi voi.Grazie mille in anticipo!
P.S so già che dopo aver mandato questa ''''mini-lettera'''' mi pentirò sentendomi ridicola.
P.S so già che dopo aver mandato questa ''''mini-lettera'''' mi pentirò sentendomi ridicola.
[#1]
Psicologo
Gentile ragazza,
non deve sentirsi ridicola, anzi deve valorizzarsi per aver trovato la forza di chiedere un primo aiuto.
Il comportamento che descrive è sicuramente il segnale di qualcosa che non va, sicuramente anche il passato che descrive (vissuto in maniera dolorosa da parte sua), può aver contribuito allo sviluppo della sintomatologia che lamenta.
Sarebbe opportuno richiedere l'aiuto di uno specialista che possa aiutarla ad uscire da questa situazione.
non deve sentirsi ridicola, anzi deve valorizzarsi per aver trovato la forza di chiedere un primo aiuto.
Il comportamento che descrive è sicuramente il segnale di qualcosa che non va, sicuramente anche il passato che descrive (vissuto in maniera dolorosa da parte sua), può aver contribuito allo sviluppo della sintomatologia che lamenta.
Sarebbe opportuno richiedere l'aiuto di uno specialista che possa aiutarla ad uscire da questa situazione.
[#2]
Gentile Ragazza,
ogni sintomatologia ha un suo , unico significato, prima di tacitarlo, andrebbe ben ascoltato ed interpretato adeguatamente .
La sua storia passata,m caratterizzata da abbandoni, separazioni, dolori ed acredine, credo andrebbe rivisitata con l'aiuto di uno psicologo, al fine di ritrovare la qualità di vita smarrita
ogni sintomatologia ha un suo , unico significato, prima di tacitarlo, andrebbe ben ascoltato ed interpretato adeguatamente .
La sua storia passata,m caratterizzata da abbandoni, separazioni, dolori ed acredine, credo andrebbe rivisitata con l'aiuto di uno psicologo, al fine di ritrovare la qualità di vita smarrita
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
"...so già che dopo aver mandato questa ''''mini-lettera'''' mi pentirò sentendomi ridicola. "
Gentile ragazza,
forse non sai, perchè non lo hai mai imparato, nè sperimentato nelle tue relazioni significative d'attaccamento, che chiedere aiuto è un'abilità molto utile a costruire legami e a risolvere problemi, anzichè brancolare nel buio. Quindi credo tu abbia fatto molto bene a cominciare a parlarne.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Quanto a tutto il resto, tu parli di una sintomatologia insorta di recente? Dici che capita spesso, ma da quanto tempo?
Ora bisognerebbe capire se questi pensieri siano legati a un problema d'ansia (paura di perdere il controllo facendo danni?)
"Soffro di aracnofobia..."
Secondo l'approccio cognitivo-comportamentale le fobie sono apprese e possono essere trattate bene e velocemente con le giuste terapie e con tecniche di desensibilizzazione allo stimolo fobico.
Ma non è chiaro se per te sia una fobia invalidante che ritieni opportuno curare.
Invece sul fatto di prenderti degli spazi tuoi, mi domando se questo non abbia a che vedere con uno stato ansioso o con il timore di essere stata una figlia "non-vista" e non considerata abbastanza.
Ad ogni modo ritengo che una valutazione psicologica di persona potrebbe esserti utile per comprendere meglio la situazione.
Potrebbe trattarsi di un problema d'ansia, e se così fosse, il disagio meriterebbe un trattamento adeguato.
Saluti,
Gentile ragazza,
forse non sai, perchè non lo hai mai imparato, nè sperimentato nelle tue relazioni significative d'attaccamento, che chiedere aiuto è un'abilità molto utile a costruire legami e a risolvere problemi, anzichè brancolare nel buio. Quindi credo tu abbia fatto molto bene a cominciare a parlarne.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Quanto a tutto il resto, tu parli di una sintomatologia insorta di recente? Dici che capita spesso, ma da quanto tempo?
Ora bisognerebbe capire se questi pensieri siano legati a un problema d'ansia (paura di perdere il controllo facendo danni?)
"Soffro di aracnofobia..."
Secondo l'approccio cognitivo-comportamentale le fobie sono apprese e possono essere trattate bene e velocemente con le giuste terapie e con tecniche di desensibilizzazione allo stimolo fobico.
Ma non è chiaro se per te sia una fobia invalidante che ritieni opportuno curare.
Invece sul fatto di prenderti degli spazi tuoi, mi domando se questo non abbia a che vedere con uno stato ansioso o con il timore di essere stata una figlia "non-vista" e non considerata abbastanza.
Ad ogni modo ritengo che una valutazione psicologica di persona potrebbe esserti utile per comprendere meglio la situazione.
Potrebbe trattarsi di un problema d'ansia, e se così fosse, il disagio meriterebbe un trattamento adeguato.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Non ho mai chiesto aiuto è vero perchè credo di non esserne capace e se l'ho fatto oggi è perchè il tutto resta nell'anonimato,non chiedo aiuto perchè non vorrei disturbare o creare altri problemi a terze persone.
Per quanto riguarda i sintomi sono iniziati nell'adolescenza ma non erano così frequenti,nell'ultimo anno ho perso di tutto il controllo.
Infine l'aracnofobia mi perseguita da quando ero bimba,mi fanno paura,davanti ad un ragno mi sento piccola..debole..incapace di reagire. E' una paura così grande che mi perseguita anche di notte come ho scritto nella lettera,è come se me li sentissi camminare addosso,un formicolio che sento anche di giorno a volte.
Nella mia famiglia ho dovuto dare sempre tanto,ed ho ricevuto poco e niente,ma per me non è stato mai un problema,o almeno credo,sono abituata ad essere trascurata,tanto che metto al primo posto sempre gli altri anche al costo di farmi male da sola.
Essendo in Germania andare da uno specialista non so quanto mi aiuterebbe,anche se conosco bene la lingua non renderei nel modo giusto ciò che sento e provo durante le mie tristi giornate.
L'ansia è molto presente in tutto quel che faccio,ho un'autostima di me pari a zero,credo sempre di non essere all'altezza di niente e nessuno.
Ma riesco a nascondere tutto molto bene,tanto che nessuno se n'è mai accorto, tanto che continuano a raccontarmi i propri problemi senza preoccuparsi,sono brava a consigliare ma quando si tratta di me,non faccio altro che sprofondare.
Ho davvero paura di me stessa.
Per quanto riguarda i sintomi sono iniziati nell'adolescenza ma non erano così frequenti,nell'ultimo anno ho perso di tutto il controllo.
Infine l'aracnofobia mi perseguita da quando ero bimba,mi fanno paura,davanti ad un ragno mi sento piccola..debole..incapace di reagire. E' una paura così grande che mi perseguita anche di notte come ho scritto nella lettera,è come se me li sentissi camminare addosso,un formicolio che sento anche di giorno a volte.
Nella mia famiglia ho dovuto dare sempre tanto,ed ho ricevuto poco e niente,ma per me non è stato mai un problema,o almeno credo,sono abituata ad essere trascurata,tanto che metto al primo posto sempre gli altri anche al costo di farmi male da sola.
Essendo in Germania andare da uno specialista non so quanto mi aiuterebbe,anche se conosco bene la lingua non renderei nel modo giusto ciò che sento e provo durante le mie tristi giornate.
L'ansia è molto presente in tutto quel che faccio,ho un'autostima di me pari a zero,credo sempre di non essere all'altezza di niente e nessuno.
Ma riesco a nascondere tutto molto bene,tanto che nessuno se n'è mai accorto, tanto che continuano a raccontarmi i propri problemi senza preoccuparsi,sono brava a consigliare ma quando si tratta di me,non faccio altro che sprofondare.
Ho davvero paura di me stessa.
[#5]
Psicologo
Gentile ragazza,
proprio perchè l'ansia è sempre presente e non riesce più a gestirla è necessaria innanzitutto una sua valutazione clinica della situazione per pensare poi ad un eventuale trattamento. Continuare a mettere la testa sotto la sabbia non può essere una valida soluzione, non deve preoccuparsi di "chiedere aiuto agli altri". Se è in un momento di fragilità e di difficoltà, deve necessariamente affidarsi a un curante altrimenti la situazione non potrà far altro che peggiorare.
proprio perchè l'ansia è sempre presente e non riesce più a gestirla è necessaria innanzitutto una sua valutazione clinica della situazione per pensare poi ad un eventuale trattamento. Continuare a mettere la testa sotto la sabbia non può essere una valida soluzione, non deve preoccuparsi di "chiedere aiuto agli altri". Se è in un momento di fragilità e di difficoltà, deve necessariamente affidarsi a un curante altrimenti la situazione non potrà far altro che peggiorare.
[#6]
"non chiedo aiuto perchè non vorrei disturbare o creare altri problemi a terze persone."
Quando altre persone lo domandano a Lei, disturbano o Le creano problemi?
"sono abituata ad essere trascurata,tanto che metto al primo posto sempre gli altri anche al costo di farmi male da sola."
Ecco, questo spiegherebbe come mai Lei si adopera sempre per tutti nel fornire aiuto, pagando il prezzo altissimo di sentirsi poi trascurata, non presa in considerazione, sempre all'ultimo posto, non all'altezza.
Questo meccanismo va spezzato e in genere si può attuare attraverso una psicoterapia.
Più che avere paura di se stessa, potrebbe ragionare in altri termini: quali sono i vantaggi di continuare ad indossare questa maschera (cioè di quella che aiuta gli altri ma non può permettersi di essere se stessa?)?
Quali sono gli svantaggi per Lei di questa situazione?
Quanto Le costerebbe cambiare?
Quanto è disposta ad investire in termini di energie per cambiare, sapendo che il cambiamento non potrà essere immediato?
Se si è davvero stancata di questa situazione un aiuto specialistico anche in Germania, dal momento che conosce bene la lingua, è indicato. Forse il problema linguistico che si pone è un alibi... che ne pensa?
Quando altre persone lo domandano a Lei, disturbano o Le creano problemi?
"sono abituata ad essere trascurata,tanto che metto al primo posto sempre gli altri anche al costo di farmi male da sola."
Ecco, questo spiegherebbe come mai Lei si adopera sempre per tutti nel fornire aiuto, pagando il prezzo altissimo di sentirsi poi trascurata, non presa in considerazione, sempre all'ultimo posto, non all'altezza.
Questo meccanismo va spezzato e in genere si può attuare attraverso una psicoterapia.
Più che avere paura di se stessa, potrebbe ragionare in altri termini: quali sono i vantaggi di continuare ad indossare questa maschera (cioè di quella che aiuta gli altri ma non può permettersi di essere se stessa?)?
Quali sono gli svantaggi per Lei di questa situazione?
Quanto Le costerebbe cambiare?
Quanto è disposta ad investire in termini di energie per cambiare, sapendo che il cambiamento non potrà essere immediato?
Se si è davvero stancata di questa situazione un aiuto specialistico anche in Germania, dal momento che conosce bene la lingua, è indicato. Forse il problema linguistico che si pone è un alibi... che ne pensa?
[#7]
Ex utente
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per la vostra considerazione nei miei confronti,è la prima volta che sono io a parlare dei miei problemi e non gli altri che lo fanno con me.Ogni risposta che leggo non fa altro che causare un pianto,anche se non riesco a capire bene il motivo.
Quando altre persone mi vengono a chiedere aiuto a me la cosa non disturba,anzi sono ben felice di aiutare una persona che ha problemi,proprio perchè so cosa si prova a non essere mai ascoltati,magari vorrei che a fine discorso mi chiedessero ''e tu,come stai?'',anche se poi abituata a tenermi tutto per me,molto probabilmente risponderòei con un ''bene grazie!''.Mai nessuno si è preso la briga di insistere o di semplicemente abbracciarmi,perchè a me basterebbe solo quello,credo.Neanche il mio ragazzo lo ha fatto mai,e se lo ha fatto è durato tutto 5 minuti scarsi, dopodiché era già pronto a parlarmi di calcio.Mi accorgo che ciò che dico io viene preso tutto alla leggera,come se dessero per scontato che saprei cavarmela da sola,ma sono umana anch'io,anch'io vivo di sentimenti ed emozioni che in questo momento mi si ritorcono contro.Ho subito diversi abusi da vari famigliari e nessuno mai se n'è accorto,io non ho detto niente per paura di essere considerata pazza,e poi una notizia del genere porterebbe solo scompiglio,ma questa è una delle tante cose che sono riuscita a superare sola,certo ne porterò per sempre le cicatrici,però credo di avercela fatta.
Continuo ad indossare questa maschera perchè forse così è più facile per tutti,così magari non sarei l'ennesima delusione,tutti hanno un'immagine di me di una ragazza bella..solare e soprattutto forte,mi chiedo se ne vale la pena deluderli?!
E' tutto a mio svantaggio,questo lo so bene,ne sono consapevole però non riesco a prendere una decisione.
Per esempio adesso come adesso sembrerei anche incoerente,perchè prima chiedo aiuto e poi in un certo senso non voglio neanche farmi aiutare.Sono un casino.
Quando altre persone mi vengono a chiedere aiuto a me la cosa non disturba,anzi sono ben felice di aiutare una persona che ha problemi,proprio perchè so cosa si prova a non essere mai ascoltati,magari vorrei che a fine discorso mi chiedessero ''e tu,come stai?'',anche se poi abituata a tenermi tutto per me,molto probabilmente risponderòei con un ''bene grazie!''.Mai nessuno si è preso la briga di insistere o di semplicemente abbracciarmi,perchè a me basterebbe solo quello,credo.Neanche il mio ragazzo lo ha fatto mai,e se lo ha fatto è durato tutto 5 minuti scarsi, dopodiché era già pronto a parlarmi di calcio.Mi accorgo che ciò che dico io viene preso tutto alla leggera,come se dessero per scontato che saprei cavarmela da sola,ma sono umana anch'io,anch'io vivo di sentimenti ed emozioni che in questo momento mi si ritorcono contro.Ho subito diversi abusi da vari famigliari e nessuno mai se n'è accorto,io non ho detto niente per paura di essere considerata pazza,e poi una notizia del genere porterebbe solo scompiglio,ma questa è una delle tante cose che sono riuscita a superare sola,certo ne porterò per sempre le cicatrici,però credo di avercela fatta.
Continuo ad indossare questa maschera perchè forse così è più facile per tutti,così magari non sarei l'ennesima delusione,tutti hanno un'immagine di me di una ragazza bella..solare e soprattutto forte,mi chiedo se ne vale la pena deluderli?!
E' tutto a mio svantaggio,questo lo so bene,ne sono consapevole però non riesco a prendere una decisione.
Per esempio adesso come adesso sembrerei anche incoerente,perchè prima chiedo aiuto e poi in un certo senso non voglio neanche farmi aiutare.Sono un casino.
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"Mi accorgo che ciò che dico io viene preso tutto alla leggera,come se dessero per scontato che saprei cavarmela da sola,ma sono umana anch'io,anch'io vivo di sentimenti ed emozioni che in questo momento mi si ritorcono contro..."
Gentile Utente,
qui ci sono dinamiche che sono speculari e che collimano perfettamente: se Lei si mostra sempre forte e in grado di cavarsela da sè, non crede che gli altri La tratteranno di conseguenza?
E' una buona cosa essere forti ed essere in grado di cavarsela da sè, ma Lei come tutti gli esseri umani è anche vulnerabile e bisognosa d'aiuto. Quindi, quando ne ha bisogno, perchè non chiederlo (con la consapevolezza che magari in prima battuta la gente La guarderà con sospetto perchè davvero non è abituata a una Sua richiesta d'aiuto, oppure perchè Lei stessa non sarà così abile nel chiederlo....) e non farsi aiutare? Perchè perdersi l'opportunità di lasciarsi coccolare dagli altri, se lo desidera? La Sua percezione è quindi parziale: Lei vede che gli altri non La coccolano e non tengono a Lei, ma in realtà potrebbe essere una reazione (inconsapevole) al Suo modo di porsi.
E un trattamento psicoterapico potrebbe modificare questo Suo comportamento e anche la percezione che ha di sè e degli altri nella relazione.
Se tutto questo però La mette nella condizione di credere di poter deludere gli altri... si apre un altro problema che dovrebbe valutare: vale la pena restare così e perdersi un pezzo importante e molto piacevole della Sua esistenza?
Gentile Utente,
qui ci sono dinamiche che sono speculari e che collimano perfettamente: se Lei si mostra sempre forte e in grado di cavarsela da sè, non crede che gli altri La tratteranno di conseguenza?
E' una buona cosa essere forti ed essere in grado di cavarsela da sè, ma Lei come tutti gli esseri umani è anche vulnerabile e bisognosa d'aiuto. Quindi, quando ne ha bisogno, perchè non chiederlo (con la consapevolezza che magari in prima battuta la gente La guarderà con sospetto perchè davvero non è abituata a una Sua richiesta d'aiuto, oppure perchè Lei stessa non sarà così abile nel chiederlo....) e non farsi aiutare? Perchè perdersi l'opportunità di lasciarsi coccolare dagli altri, se lo desidera? La Sua percezione è quindi parziale: Lei vede che gli altri non La coccolano e non tengono a Lei, ma in realtà potrebbe essere una reazione (inconsapevole) al Suo modo di porsi.
E un trattamento psicoterapico potrebbe modificare questo Suo comportamento e anche la percezione che ha di sè e degli altri nella relazione.
Se tutto questo però La mette nella condizione di credere di poter deludere gli altri... si apre un altro problema che dovrebbe valutare: vale la pena restare così e perdersi un pezzo importante e molto piacevole della Sua esistenza?
[#9]
Ex utente
Molto probabilmente ha ragione Lei,forse il loro comportamento è una conseguenza del mio.Sono la prima a credere di potercela fare da sola,figurati se non lo pensano gli altri.
Il fatto è che non saprei chiedere neanche aiuto,non posso dire a loro che spesso e volentieri penso al suicidio,dovrei trovare un modo più leggero o magari cercare di entrare il meno possibile nei dettagli,cercherò di parlarne con qualcuno in famiglia,magari per poi rivolgermi a chi di dovere.Ho rovinato gran parte della mia vita e pur essendo giovane non trovo una motivazione valida per continuare a vivere serenamente.Spero davvero di riuscire a capire che,quello che mi sto facendo è del tutto sbagliato,o che magari col passare del tempo potrei fare stare male altre persone a causa mia.Vorrei soltanto essere normale,come tutte le altre ragazze della mia età.Parlando con Lei ho scoperto che infondo essere ascoltati da una sensazione di sollievo.Mi auguro di guarire se così si può dire.La ringrazio davvero tanto.
Il fatto è che non saprei chiedere neanche aiuto,non posso dire a loro che spesso e volentieri penso al suicidio,dovrei trovare un modo più leggero o magari cercare di entrare il meno possibile nei dettagli,cercherò di parlarne con qualcuno in famiglia,magari per poi rivolgermi a chi di dovere.Ho rovinato gran parte della mia vita e pur essendo giovane non trovo una motivazione valida per continuare a vivere serenamente.Spero davvero di riuscire a capire che,quello che mi sto facendo è del tutto sbagliato,o che magari col passare del tempo potrei fare stare male altre persone a causa mia.Vorrei soltanto essere normale,come tutte le altre ragazze della mia età.Parlando con Lei ho scoperto che infondo essere ascoltati da una sensazione di sollievo.Mi auguro di guarire se così si può dire.La ringrazio davvero tanto.
[#10]
No, non e' un casino, e' solo confusa e disorientata ed e' comprensibile! Con quello che ha passato, e', direi, normale sentirsi come si sente. Lei ha dovuto imparare a cavarsela da sola, ed e' stata forte a farlo, e' come se fosse riuscita, solo in questo modo, a sopravvivere. Ora, capisco che e' difficile mettere in crisi una immagine che si e' costruita con tanta fatica ma con la sua forza, credo, riuscira' a superare questo momento. Voglio dirle che e' stata davvero brava ad avere il coraggio di esporre il suo disagio, quello che ha da fare, adesso, e', come altri colleghi le hanno consigliato, trovare un terapeuta che la aiuti a fare chiarezza e le dia sostegno. Dopo tutto quello che fa per gli altri, se lo merita proprio! Un augurio affettuoso!
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#11]
Ex utente
La ringrazio dottoressa.Credo che oltre che per me sarà uno shock anche per loro,e magari all'inizio crederanno che la mia sia solo voglia di scherzare,però è anche vero che non posso continuare a vivere nei miei disagi e nelle mie paure,mi stanno distruggendo e mi accorgo che più passa il tempo e più è difficile controllarle,sono diventata un pericolo anche per me stessa.Non ho un punto di riferimento,non ho nessuno a cui rivolgermi ed è da lì che credo dovrei iniziare a cambiare.Come ben dice sono disorientata non so come muovermi e che passi fare,vorrei avere già risolto tutto,è la paura di scoprire di essere disturbata,di avere davvero un problema mentale mi spaventa da morire,non so come potrei reagire,visto che nell'ultimo periodo non sono io a decidere per me stessa,ma sono le mie paura..l'ansia..la poco autostima..il mio delirio interno.Non sono lucida,e lo so,ma spero davvero di riuscirmi a guardare con un'ottica diversa.Ancora grazie gentilissima Dottoressa Scolamacchia.
[#12]
"...dovrei trovare un modo più leggero o magari cercare di entrare il meno possibile nei dettagli..."
Il modo funzionale è davvero più leggero, nel senso che -dopo aver faticato molto- devi imparare a trattarti meglio e a volerti bene.
Questo riguarda il fatto di imparare a mettere prima te stessa e i tuoi bisogni e ad esprimerli in maniera assertiva agli alatri, lavorando sul timore di essere un peso o disturbare. Più cominci a farlo e più ti abitui all'idea che è possibile anche ricevere aiuto dagli altri.
Capisco il tuo stato d'animo, ma è normale che se fai tutto da sola per te e per gli altri, adesso percepisci la vita difficile e pesante, anche perchè non puoi godere di relazioni basate sulla reciprocità e sul conforto (bisogno innato per gli esseri umani).
Tutto questo è modificabile in terapia però.
In bocca al lupo per tutto!
Il modo funzionale è davvero più leggero, nel senso che -dopo aver faticato molto- devi imparare a trattarti meglio e a volerti bene.
Questo riguarda il fatto di imparare a mettere prima te stessa e i tuoi bisogni e ad esprimerli in maniera assertiva agli alatri, lavorando sul timore di essere un peso o disturbare. Più cominci a farlo e più ti abitui all'idea che è possibile anche ricevere aiuto dagli altri.
Capisco il tuo stato d'animo, ma è normale che se fai tutto da sola per te e per gli altri, adesso percepisci la vita difficile e pesante, anche perchè non puoi godere di relazioni basate sulla reciprocità e sul conforto (bisogno innato per gli esseri umani).
Tutto questo è modificabile in terapia però.
In bocca al lupo per tutto!
[#13]
Ex utente
Smetterò di parlare ore ed ore da sola aspettando risposte di chissà chi,ed inizierò a farlo con qualcuno che mi potrà aiutare.Cercherò di combattere le mie paure,ovviamente tempo al tempo,dovrò abituarmi a condividere le mie strane cose con qualcuno,dovrò rischiare,perchè magari con le mie rivelazioni qualcuno potrebbe prendere le distanze,da ragazza forte potrò passare a ragazza pazza,ma farò in modo che tutto ciò non accada,sarò discreta e sensibile con me stessa,cercherò di prendermi cura di me stessa e di guarire al più presto possibile di questo mio male!
Crepi il lupo!Grazie.
Crepi il lupo!Grazie.
[#14]
Una osservazione. Affrontare e superare le proprie paure mi pare un buon obiettivo, meglio ancora sarebbe declinare queste paure e segnarti quali sono.
Quanto ai rischi... correrai il rischio di non piacere a qualcuno, di essere fraintesa, di perdere qualcuno, di esser vista non più come ragazza forte e neppure come pazza ma come una ragazza che -come tutti- ha le proprie debolezze. Questo ti renderà più umana e più vera, quindi anche più attraente. Nessuno è attratto da troppa perfezione che sembra quasi irraggiungibile o finta e talvolta può addirittura irritare.
Prenderti cura di te stessa è il primo passo.
Aggiornami in futuro, se ti fa piacere.
Saluti,
Quanto ai rischi... correrai il rischio di non piacere a qualcuno, di essere fraintesa, di perdere qualcuno, di esser vista non più come ragazza forte e neppure come pazza ma come una ragazza che -come tutti- ha le proprie debolezze. Questo ti renderà più umana e più vera, quindi anche più attraente. Nessuno è attratto da troppa perfezione che sembra quasi irraggiungibile o finta e talvolta può addirittura irritare.
Prenderti cura di te stessa è il primo passo.
Aggiornami in futuro, se ti fa piacere.
Saluti,
[#15]
Ex utente
Ogni cosa ha il suo prezzo,magari se me ne sarei accorta prima non sarei arrivata a questo,però va bene così.Ho sbagliato con me stessa e queste sono le conseguenze,adesso devo solo rimediare e prendermi cura di me.
Io sarei più che felice aggiornarla in futuro,magari per farle sapere che i suoi consigli siano stati più che utili,sempre se lei è disposta ad ascoltarmi nuovamente.
La ringrazio ancora.
Io sarei più che felice aggiornarla in futuro,magari per farle sapere che i suoi consigli siano stati più che utili,sempre se lei è disposta ad ascoltarmi nuovamente.
La ringrazio ancora.
[#16]
Ci faccia sapere come procede e si ricordi che quando riuscirà ad accettarsi con i suoi punti di forza e le sue debolezze e, magari,a distanza di tempo, riuscirà anche a sorriderne ..beh, si sentirà davvero più leggera! Ci tenga aggiornati. Un caro saluto. Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia.Psicologa clinica.
P.S. Lei non ha sbagliato se ora e' qui a volersi prendere cura di se'!
P.S. Lei non ha sbagliato se ora e' qui a volersi prendere cura di se'!
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 3.1k visite dal 08/03/2013.
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Approfondimento su Suicidio
I dati del suicidio in Italia e nel mondo, i soggetti a rischio, i fattori che spingono a comportamenti suicidari, cosa fare e come prevenire il gesto estremo.