è ancora amore o solo affetto
Salve Medici.
Ho 24 anni, fidanzata da 6 anni con un ragazzo di un anno più grande.
E' da un po che mi chiedo se ciò che mi lega a lui è ancora amore o solo affetto o abitudine.
Premetto che tutto è iniziato con un colpo di fulmine, bellissimo e coinvolgente, noi però viviamo a distanza. Ci vediamo più o meno ogni mese. All'inizio è stata dura, ma la passione che ci univa era più forte.
Crescendo ho invece iniziato a vacillare, chiedendomi se provassi sempre lo stesso sentimento. Sono consapevole del fatto che l'amore evolve e cambia, ma nel mio caso, mi chiedo se la distanza faccia male. Sono confusa. Ho anche passato 6 mesi all'estero e questo, insieme a situazioni che non ho tollerato di lui (sono stata male per una decisione lavorativa presa senza la mia opinione), ha fatto vacillare il nostro rapporto circa 2 anni fa. Nonostante io mi sia ripresa e abbia fatto di tutto per riallacciare il rapporto, insieme alla sua costanza, ora ricado nei miei dubbi e soprattutto mi chiedo se davvero è il ragazzo che amo. Lui è sempre buono e non mi fa mancare nulla, mi lascia libera, anche perchè a distanza non può fare diversamente, ma forse inizio ad aver bisogno della sua presenza. Oltretutto mi sento in colpa, perchè durante il periodo all'estero mi sono lasciata un po' andare, senza mai tradirlo però. Spero mi possiate aiutare. Vi ringrazio in anticipo!
Ho 24 anni, fidanzata da 6 anni con un ragazzo di un anno più grande.
E' da un po che mi chiedo se ciò che mi lega a lui è ancora amore o solo affetto o abitudine.
Premetto che tutto è iniziato con un colpo di fulmine, bellissimo e coinvolgente, noi però viviamo a distanza. Ci vediamo più o meno ogni mese. All'inizio è stata dura, ma la passione che ci univa era più forte.
Crescendo ho invece iniziato a vacillare, chiedendomi se provassi sempre lo stesso sentimento. Sono consapevole del fatto che l'amore evolve e cambia, ma nel mio caso, mi chiedo se la distanza faccia male. Sono confusa. Ho anche passato 6 mesi all'estero e questo, insieme a situazioni che non ho tollerato di lui (sono stata male per una decisione lavorativa presa senza la mia opinione), ha fatto vacillare il nostro rapporto circa 2 anni fa. Nonostante io mi sia ripresa e abbia fatto di tutto per riallacciare il rapporto, insieme alla sua costanza, ora ricado nei miei dubbi e soprattutto mi chiedo se davvero è il ragazzo che amo. Lui è sempre buono e non mi fa mancare nulla, mi lascia libera, anche perchè a distanza non può fare diversamente, ma forse inizio ad aver bisogno della sua presenza. Oltretutto mi sento in colpa, perchè durante il periodo all'estero mi sono lasciata un po' andare, senza mai tradirlo però. Spero mi possiate aiutare. Vi ringrazio in anticipo!
[#1]
Gentile ragazza,
La distanza non e' certo una buona compagnia nei rapporti sentimentali, che si nutrono di quotidianita', vicinanza fisica e psichica.
Puo' darsi percio' che l'intensita' si sia affievolita.
E' pero' necessario che lei si accerti di questo in vista di una evoluzione del vostro rapporto. Non sarebbe utile continuare a "credere" in un rapporto che di fatto si e' esaurito.
Se riuscira' a comprendersi senza evitamenti potra' giungere ad una conclusione per suo conto. Se invece i dubbi continueranno a galleggiare le consiglierei di chiedere una consulenza psicologica di persona.
Nel suo interesse.
I migliori saluti
La distanza non e' certo una buona compagnia nei rapporti sentimentali, che si nutrono di quotidianita', vicinanza fisica e psichica.
Puo' darsi percio' che l'intensita' si sia affievolita.
E' pero' necessario che lei si accerti di questo in vista di una evoluzione del vostro rapporto. Non sarebbe utile continuare a "credere" in un rapporto che di fatto si e' esaurito.
Se riuscira' a comprendersi senza evitamenti potra' giungere ad una conclusione per suo conto. Se invece i dubbi continueranno a galleggiare le consiglierei di chiedere una consulenza psicologica di persona.
Nel suo interesse.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile utente,
il suo rapporto di coppia è iniziato quando lei era molto giovane e crescere insieme, rimanendo insieme, può essere difficile visti i cambiamenti personali in termini di esperienze e di crescita che una persona fa dai 18 ai 24 anni.
Considero quindi assolutamente fisiologici i periodi di stasi, dubbi e incertezze che possono sopraggiungere. Solitamente tali periodi precedono delle evoluzioni e dei cambiamenti. E per evoluzione intendo qualunque possibilità: sia che il rapporto di coppia evolva e cresca, sia che se ne constati la fine.
La invito quindi innanzitutto ad accettare la sua condizione di incertezza e di dubbio, cercando di dare poco spazio ai sensi di colpa che di sicuro non l'aiutano a far chiarezza.
Al pari della collega, anche io sono fiducioso rispetto alla possibilità che, se si sforza di accettare completamente e con sincerità la sua condizione emotiva attuale, la risposta ai suoi dubbi gradualmente maturerà, qualunque essa sia.
Cordialmente
il suo rapporto di coppia è iniziato quando lei era molto giovane e crescere insieme, rimanendo insieme, può essere difficile visti i cambiamenti personali in termini di esperienze e di crescita che una persona fa dai 18 ai 24 anni.
Considero quindi assolutamente fisiologici i periodi di stasi, dubbi e incertezze che possono sopraggiungere. Solitamente tali periodi precedono delle evoluzioni e dei cambiamenti. E per evoluzione intendo qualunque possibilità: sia che il rapporto di coppia evolva e cresca, sia che se ne constati la fine.
La invito quindi innanzitutto ad accettare la sua condizione di incertezza e di dubbio, cercando di dare poco spazio ai sensi di colpa che di sicuro non l'aiutano a far chiarezza.
Al pari della collega, anche io sono fiducioso rispetto alla possibilità che, se si sforza di accettare completamente e con sincerità la sua condizione emotiva attuale, la risposta ai suoi dubbi gradualmente maturerà, qualunque essa sia.
Cordialmente
Dr. Giuseppe Paolo Fichera
Psicologo - Psicoterapeuta
www.giuseppepaolofichera.com
[#3]
Psicologo
Gentile ragazza,
i dubbi per quanto ci facciano rimuginare e pensare a più non posso, vanno considerati come un'occasione. Una possibilità di valutare, nel suo caso specifico, quanto effettivamente tiene a questo ragazzo e se c'è la possibilità di continuare il percorso della vita insieme.
Si prenda del tempo, cerchi di fare chiarezza e sia sincera prima con la sua persona e poi con il suo ragazzo.
i dubbi per quanto ci facciano rimuginare e pensare a più non posso, vanno considerati come un'occasione. Una possibilità di valutare, nel suo caso specifico, quanto effettivamente tiene a questo ragazzo e se c'è la possibilità di continuare il percorso della vita insieme.
Si prenda del tempo, cerchi di fare chiarezza e sia sincera prima con la sua persona e poi con il suo ragazzo.
[#4]
Utente
Gentilissimi Dottori,
vi ringrazio per la prontissima ed esauriente risposta. Noto anch'io che le esperienze diverse, che si sono andate ad accumulare negli anni, ci hanno cambiati profondamente, soprattutto hanno cambiato me.
Nonostante lui sia davvero una persona matura, tarda ad avere, rispetto a me, quella "fretta" nel realizzarsi nel futuro; "aggravato" anche dal fatto che la sua condizione da giovane imprenditore non lo aiuta, poichè deve svolgere tutto con calma, dati i tempi difficili in cui viviamo.
Forse la delusione per la sua scelta professionale, non meditata con me, mi fa ancora stare male e, di conseguenza, si è creata una non libertà, quasi autoimpostasi, nel scegliere la città in cui vivere. Forse non mi sento più libera di poter scegliere con lui la nostra vita insieme. Mi sento forse vincolata.
vi ringrazio per la prontissima ed esauriente risposta. Noto anch'io che le esperienze diverse, che si sono andate ad accumulare negli anni, ci hanno cambiati profondamente, soprattutto hanno cambiato me.
Nonostante lui sia davvero una persona matura, tarda ad avere, rispetto a me, quella "fretta" nel realizzarsi nel futuro; "aggravato" anche dal fatto che la sua condizione da giovane imprenditore non lo aiuta, poichè deve svolgere tutto con calma, dati i tempi difficili in cui viviamo.
Forse la delusione per la sua scelta professionale, non meditata con me, mi fa ancora stare male e, di conseguenza, si è creata una non libertà, quasi autoimpostasi, nel scegliere la città in cui vivere. Forse non mi sento più libera di poter scegliere con lui la nostra vita insieme. Mi sento forse vincolata.
[#5]
Cara ragazza, è meglio che vi parliate, col cuore in mano,ci sono parecchie cose poco condivise, il lavoro di lui, la città, analizzzi la sua "fretta" di futuro, che non sempre è una buon idea... bisogna che ci siano delle aspettative e dei sogni coincidenti, perchè le relazioni durino..
Molti cari auguri
Molti cari auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 07/03/2013.
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