Ricovero
salve sono in cura presso il centro salute mentale della mia zona, in adolescenza ho subito un trauma a causa del professore poi dai compagni di scuola adesso prendo zyprexa 5 mg il più basso dossaggio terapeutico possibile, circa un mese fa ho sospeso di mia volontà la cura e sono stato ricoverato in ospedale, la diagnosi di dismissione è stata: "episodio psicotico" e nel foglio rilasciato viene spiegato l'entità cioè scompenso psicotico con ideazione interpretativa e tendenza al ritiro, da quello che mi pare di capire episodio vuol dire un qualcosa che ha un decorso e che poi finisce, e qui mi preme sapere dismettendo eventualmente il farmaco in maniera giusta ed affrontando una terapia di tipo cognitivo-comportamentale è possibile sganciarsi dal prendere il farmaco a vita anche se a bassissimo dosaggio?
non nutro dubbi sul efficacia della psicoterapia, per questo che chiedo può essa essere un valida alternativa che possa risolvere in maniera definitiva un disturbo o conflitto forse irrisolto fino ad ora e permettere di ritrovare un equilibrio in modo naturale senza far per forza uso di medicamento ? Grazie.
non nutro dubbi sul efficacia della psicoterapia, per questo che chiedo può essa essere un valida alternativa che possa risolvere in maniera definitiva un disturbo o conflitto forse irrisolto fino ad ora e permettere di ritrovare un equilibrio in modo naturale senza far per forza uso di medicamento ? Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
la diagnosi che lei ha ricevuto non può essere "scollata" da una valutazione completa della sua personalità.
In questi casi il trattamento deve essere integrato con psicoterapia e psicofarmaci. La psicoterapia più indicata per lei deve necessariamente essere scelta dopo una valutazione psicologica completa.
La possibilità di interrompere o meno il farmaco dopo la remissione dei sintomi, data anche l'importanza della diagnosi, deve essere valutata insieme allo psichiatra che lo ha prescritto.
In passato ha avuto episodi simili o altri disturbi?
Sono state fatte altre diagnosi in passato?
la diagnosi che lei ha ricevuto non può essere "scollata" da una valutazione completa della sua personalità.
In questi casi il trattamento deve essere integrato con psicoterapia e psicofarmaci. La psicoterapia più indicata per lei deve necessariamente essere scelta dopo una valutazione psicologica completa.
La possibilità di interrompere o meno il farmaco dopo la remissione dei sintomi, data anche l'importanza della diagnosi, deve essere valutata insieme allo psichiatra che lo ha prescritto.
In passato ha avuto episodi simili o altri disturbi?
Sono state fatte altre diagnosi in passato?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la veloce risposta...la diagnosi non è mai stata formulata prima, è stata formulata durante il ricovero ed è quella che ho citato sopra esattamente come scritto nel foglio.
per quello che riguarda altri disturbi diciamo che prima di iniziare la terapia farmacologica sentivo un profondo disagio durante l'interazione con altre persone erano dei sintomi pesanti ma la cura farmacologica ha miracolosamente risolto il problema anche se a bassissimo dosaggio.
ci tengo veramente a sapere se è realmente possibile risolvere con la psicoterapia ? e visto che ne esisitono tante derivanti optare per quella più opportuna ? Grazie.
per quello che riguarda altri disturbi diciamo che prima di iniziare la terapia farmacologica sentivo un profondo disagio durante l'interazione con altre persone erano dei sintomi pesanti ma la cura farmacologica ha miracolosamente risolto il problema anche se a bassissimo dosaggio.
ci tengo veramente a sapere se è realmente possibile risolvere con la psicoterapia ? e visto che ne esisitono tante derivanti optare per quella più opportuna ? Grazie.
[#3]
Gentile Utente,
se può risolvere o meno con la psicoterapia non è possibile dirlo, ma sicuramente potrebbe trovare dei miglioramenti.
Le ripeto che prima di poter consigliare il tipo di psicoterapia più adatta al suo caso è necessario fare una valutazione psicologica dopo la quale il Collega le suggerirà se sia opportuno o meno iniziare il trattamento.
Per i farmaci chiaramente deve consultare lo psichiatra, ma se fa un basso dosaggio e non ha effetti collaterali importanti non vedo perché interrompere.
se può risolvere o meno con la psicoterapia non è possibile dirlo, ma sicuramente potrebbe trovare dei miglioramenti.
Le ripeto che prima di poter consigliare il tipo di psicoterapia più adatta al suo caso è necessario fare una valutazione psicologica dopo la quale il Collega le suggerirà se sia opportuno o meno iniziare il trattamento.
Per i farmaci chiaramente deve consultare lo psichiatra, ma se fa un basso dosaggio e non ha effetti collaterali importanti non vedo perché interrompere.
[#5]
Gentile Utente,
comprendo bene la sua richiesta, ma le posso dire che per adesso sono proprio i farmaci che le permettono di fare una vita normale. Tenga presente che la psicoterapia potrebbe essere un valido supporto.
Sia fiducioso, le auguro una buona vita.
comprendo bene la sua richiesta, ma le posso dire che per adesso sono proprio i farmaci che le permettono di fare una vita normale. Tenga presente che la psicoterapia potrebbe essere un valido supporto.
Sia fiducioso, le auguro una buona vita.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 06/03/2013.
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