trauma psicologico
salve, all'età di 15 anni mentre ero ancora ai banchi della scuola superiore ho subito un trauma psicologico principalmente dall'insegnante poi a causa degli alunni per via dei quotidiani maltrattamenti e bullismo, all'età di 16 anni ho cominciato a sentirmi male con me stesso ad avere degli squilibri ma non sapevo come affrontare il mio malessere, all'età di 19 anni mio padre mi manda a lavorare in fabbrica perche gli studi non sono riuscito a finirli nonostante ciò mi tenevo ancora tutto d'entro, la mia salute psichica e degenerata e mi sono dovuto rivolgere ad uno psichiatra che mi ha prescritto uno psicofarmaco a basso dosaggio (olanzapina - 5 mg) che è il più basso dosaggio terapeutico possibile.
visto che rifiuto l'idea degli psichiatri ovvero il prendere farmaci a vita chiedo...è possibile intraprendere un percorso psicologico di qualsiasi tipologia (scelto dallo psicoterapeuta) che possa ridonarmi il mio equilibro senza dover far uso per forza di uno psicofarmaco anche se a bassissimo dosaggio per tutta la vita ? come sorta di valida alternativa o meglio cura definitiva.
visto che rifiuto l'idea degli psichiatri ovvero il prendere farmaci a vita chiedo...è possibile intraprendere un percorso psicologico di qualsiasi tipologia (scelto dallo psicoterapeuta) che possa ridonarmi il mio equilibro senza dover far uso per forza di uno psicofarmaco anche se a bassissimo dosaggio per tutta la vita ? come sorta di valida alternativa o meglio cura definitiva.
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Decisamente è possibile. Può intraprendere una psicoterapia con uno specialista di sua fiducia, affiancandolo, almeno in un primo momento, agli psicofarmaci.
Visto che è già in cura da uno psichiatra, le consiglio di rivolgersi a lui, in prima istanza, per avere dei validi nominativi.
Può anche chiedere all'ordine degli psicologi della sua regione. Le sapranno fornire tutte le informazioni necessarie per scegliere lo specialista più idoneo.
Non posso garantirle che entrare in terapia eliminerà per sempre gli psicofarmaci dalla sua vita, perché non posso sapere con precisione quale sia l'entità del suo disagio. Ma lavorare su se stessi può certamente aiutarci a fare scelte più consapevoli e a migliorare il nostro grado di soddisfazione generale nei confronti della vita.
Visto che è già in cura da uno psichiatra, le consiglio di rivolgersi a lui, in prima istanza, per avere dei validi nominativi.
Può anche chiedere all'ordine degli psicologi della sua regione. Le sapranno fornire tutte le informazioni necessarie per scegliere lo specialista più idoneo.
Non posso garantirle che entrare in terapia eliminerà per sempre gli psicofarmaci dalla sua vita, perché non posso sapere con precisione quale sia l'entità del suo disagio. Ma lavorare su se stessi può certamente aiutarci a fare scelte più consapevoli e a migliorare il nostro grado di soddisfazione generale nei confronti della vita.
Dr.ssa Susanna Raule,
psicologa, psicoterapeuta a indirizzo Gestalt integrato
[#2]
Gentile Utente,
si può rivolgere a uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta e riflettere sull'opportunità di seguire un percorso psicoterapeutico.
Lo psichiatra le ha riferito una diagnosi? Le ha suggerito un percorso psicoterapeutico da affiancare ai farmaci?
In ogni caso per orientarsi nella scelta dello specialista le suggerisco la lettura di questi articoli ai link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Per la ricerca dello specifico professionista può consultare l'elenco degli iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
o consultare l'albo dell'Ordine Psicologi della sua regione al link
http://www.ordinepsicologi.piemonte.it/albo/
Cordialmente
si può rivolgere a uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta e riflettere sull'opportunità di seguire un percorso psicoterapeutico.
Lo psichiatra le ha riferito una diagnosi? Le ha suggerito un percorso psicoterapeutico da affiancare ai farmaci?
In ogni caso per orientarsi nella scelta dello specialista le suggerisco la lettura di questi articoli ai link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Per la ricerca dello specifico professionista può consultare l'elenco degli iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
o consultare l'albo dell'Ordine Psicologi della sua regione al link
http://www.ordinepsicologi.piemonte.it/albo/
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile Utente,
Lei non ha mai effettuato una valutazione psicologica e una psicoterapia prima d'ora?
Adesso come sta? Sta lavorando? Ha delle relazioni?
Per quanto riguarda il farmaco, già nei consulti precedenti Le era stato consigliato di rivolgersi al curante, ma ad ogni modo con la diagnosi di disturbo bipolare deve attenersi fermamente alle indicazioni del medico.
Le faccio tanti auguri per il Suo futuro.
Un cordiale saluto,
Angela Pileci
Lei non ha mai effettuato una valutazione psicologica e una psicoterapia prima d'ora?
Adesso come sta? Sta lavorando? Ha delle relazioni?
Per quanto riguarda il farmaco, già nei consulti precedenti Le era stato consigliato di rivolgersi al curante, ma ad ogni modo con la diagnosi di disturbo bipolare deve attenersi fermamente alle indicazioni del medico.
Le faccio tanti auguri per il Suo futuro.
Un cordiale saluto,
Angela Pileci
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 06/03/2013.
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Approfondimento su Bullismo
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