Ansia e attacchi di panico

Buonasera,
mi sono iscritta ora a questo forum, forse ho fatto male, forse no. E' cominciato tutto così.. era novembre, circa 4 mesi fa, ero in un luogo chiuso e abbastanza caldo insieme ad altre 27 persone. Per prima cosa incomincio a tremare..e a respirare affannosamente, a sudare e a sentire chiaramente il battito del cuore accelerato, lo sentivo in gola. Quella sera mi portano al pronto soccorso, dove misurano la pressione, che era nella norma. Vado dal medico di famiglia qualche giorno dopo e gli racconto l'accaduto. Mi misura i battiti cardiaci e l'ossigenazione.. l'ossigenazione era al 99%, e i battiti cardiaci aumentavano quando lui mi guardava (prova che della mia forte emotività) ma tutto nella norma. Questa cosa non si è mai più ripetuta. Ma da quel momento non sono mai più stata veramente bene. Infatti, ho sempre la sensazione di non respirare bene, faccio lunghi respiri profondi, che non sempre mi riescono fino alla fine. Poi accuso dei dolori intercostali, allo stomaco, al petto e sotto il seno sinistro. Sono sempre stanca, e se mi muovo anche pochissimo mi sento subito mancare l'aria e accelerare il battito.I dolori non ci sono sempre, solo ogni tanto mi vengono delle piccolissime fitte che mi spaventano e mi fanno pensare a infarti e cose del genere. Ho due genitori molto più ansiosi di me, mia mamma soffre di ipertensione. E se dovessi dire tutte queste cose penso che andrebbero in crisi. Per questo sono qui a parlarne. Per sapere se è assolutamente necessario che io faccia delle visite o se tutto questo è normale..ciò che voglio far presente è che ho 20 anni, sono peso norma, e di notte dormi benissimo..appena mi sveglio sto da Dio..verso metà mattina incomincio a pensarci e...giù respironi inutile e che mi causano problemi alla cassa toracica. Spero con tutto il cuore che mi diate ascolto, grazie in anticipo.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

da quanto ci dice è possibile che quel primo attacco di panico abbia scatenato un disturbo d'ansia che la accompagna da allora con sintomi di vario genere e preoccupazioni di tipo ipocondriaco.

Di conseguenza non si tratta di qualcosa di "normale", ma di una situazione che deve essera valutata da uno psicologo se il disagio che la sta accompagnando è persistente e significativo.
Penso che le sia ormai chiaro che non si tratta di qualcosa che passerà da sè, essendo già trascorsi alcuni mesi da quel primo (?) evento.

Prima di allora è sempre stata bene?

I suoi genitori sono molto apprensivi o soffrono di un vero e proprio disturbo d'ansia?
Uno di loro o entrambi sono mai stati in cura per questo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Avendo lei gia' fatto uno screening organico dobbiamo ipotizzare che i suoi sintomi siano di origine psichica. Si tratterebbe di ansia somatizzata che le coivolge la respirazione tramite il Sistema Nervoso Autonomo.
Dovebbe chiedere una valutazione ad uno psicologo psicoterapeuta possibilmente specializzato in psicosomatica.
Vedra' che con una terapia opportuna in breve stara' meglio.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)ho sempre la sensazione di non respirare bene, faccio lunghi respiri profondi, che non sempre mi riescono fino alla fine. Poi accuso dei dolori intercostali, allo stomaco, al petto e sotto il seno sinistro(..)
le consiglio questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Questa cosa non si è mai più ripetuta. Ma da quel momento non sono mai più stata veramente bene."

Gentile ragazza,

in casi come questo è l'idea di ciò che è accaduto che mantiene il problema e che rischia di amplificarlo.

Una valutazione psicologica è quanto mai opportuna.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
Utente
Utente
Grazie, grazie veramente a tutti! Per rispondere alle domande della dott.ssa Massaro...
Sì, prima di quell'episodio sono stata sempre bene, sono successi degli eventi che mi hanno causato dolore...ma più che soffrire non ho fatto. Non avevo mai accusato sintomi del genere. E' come se il mio corpo mi volesse ricacciare fuori tutto il dolore che ho cacciato dentro, per mesi. I miei genitori sono apprensivi..mia madre dice che è ipertesa, a volte và nel panico..le basta sentire un ambulanza che la sua mente vaga e si deve sdraiare..penso che ci sia anche una componente familiare in tutta questa agitazione generale. Un saluto, e grazie ancora.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
" E' come se il mio corpo mi volesse ricacciare fuori tutto il dolore che ho cacciato dentro, per mesi"

Questo è possibile: quando le emozioni negative sono represse per vari motivi (desiderio di mostrarsi forti, tentativo precoce di passare oltre, sottovalutazione delle proprie reazioni e così via) è comprensbile che in seguito riemergano, e che possano farlo in maniera dirompente.

Dal momento che ci ha detto questo:

"sono successi degli eventi che mi hanno causato dolore...ma più che soffrire non ho fatto"

ci vuol raccontare di cosa si è trattato?


Per quanto riguarda sua madre, è possibile che soffa di un disturbo d'ansia e che lei, crescendo in sua compagnia e osservandola giorno dopo giorno, abbia imparato a stare male a sua volta e cioè a gestire in maniera disfunzionale le emozioni.
Tutto ciò può essesi reso evidente solo adesso perchè lei è stata sottoposta a fattori di stress diversi/più intensi rispetto a quelli che può aver incontrato in precedenza, con il risultato che riferisce una sintomatologia ansiosa che prima non si era manifestata.
[#7]
Utente
Utente
Questo per me è molto difficile...faccio fatica a scriverlo qui, si figuri un pò se dovessi parlarne a qualcuno di persona..il problema è che ho sbagliato tutto fin dall'inizio e se tornassi indietro farei tutto diverso. Mi sono innamorata circa 2 anni fa, e ho vissuto dei momenti speciali e belli. Poi tutto si è rotto. Pensavo fosse semplice lasciar perdere una persona..e invece non ce l'ho fatta, non sono stata abbastanza forte. Mi facevo trattare come una stupida, mi facevo dire le parole. Mi sono fatta lasciare per ben 2 volte..ho passato giorni bui e di solo pianto. Mi sono fatta riprendere..e ritrattare male x altre volte ancora. Quando ho avuto l'attacco, quella sera, mi sono sentita dire "devo lasciare tutto e venire a consolarti? Ho altre cose da fare"..stessa cosa mi sono sentita dire al mio compleanno, non ho ricevuto nemmeno..un sorriso. Come questi, altri mille episodi del genere. Mi hanno ucciso dentro..e mi uccide dentro il fatto che non riesco a liberarmi di questa persona perchè HO PAURA di tutto.. perchè sono legata..ma non so come andrà a finire. Questa situazione che per me non ha via d'uscita mi crea una sensazione di panico, inoltre le persone che ho vicine non sanno nulla, perchè mi vergogno di averlo perdonato di nuovo e di essere cosi stupida. Sono una persona buona Dottoressa..troppo ingenua..e le persone così soffrono. Da sempre. Non so come aiutarMi. La ringrazio per avermi ascoltato, cosa è successo per davvero non me lo aveva mai chiesto nessuno.
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"Ho due genitori molto più ansiosi di me, mia mamma soffre di ipertensione. E se dovessi dire tutte queste cose penso che andrebbero in crisi"

"le persone che ho vicine non sanno nulla, perchè mi vergogno di averlo perdonato di nuovo e di essere cosi stupida"

Il pensiero di doversi tenere tutto dentro e di non potersi confidare con nessuno peggiora sicuramente il suo stato d'animo.

Nel proteggere i suoi genitori però non protegge sè stessa, e nel pensare che gli altri possano solo non capire e giudicare forse li sta sottovalutando, almeno in parte, dal momento che le storie di persone che si lasciano maltrattare dal partner, e che non riescono a reagire nè a distanziarsene, sono purtroppo tutt'altro che rare e quindi non riferirebbe nulla di inaudito.
Il risultato di tutto questo è che lei si sente così:

"Questa situazione che per me non ha via d'uscita mi crea una sensazione di panico"

e la sensazione di compressione al torace, con l'impressione di respirare poco e male, ne è diretta conseguenza.

Non ha persone amiche con le quali provare ad aprirsi?
Quale ostacolo vede all'idea di parlare con uno psicologo di quello che le sta succedendo per modificare quello che deve essere cambiato, rafforzato e migliorato in lei?
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