Voglia di fare l amore ma non volerlo fare

Mio marito ha 27 anni, siamo sposati da un anno e mezzo, va a gonfie vele, siamo felici.. abbiamo sempre avuto rapporti sessuali passionali e soddisfacenti, se non fosse che da qualche mese, il numero dei nostri rapporti si è ridotto, all inizio davamo la colpa allo stress lavorativo sfiancante ma il tempo è passato e parlandone mi ha confidato di riconoscere d' avere dei problemi. Anche se ha voglia di fare l amore con me ( il suo corpo reagisce come sempre) si trattiene dal farlo, non vuole farlo e se lo fa si sente a disagio. Dice di non sapere come fare e che non è eccitato da nessun altra assolutamente.. continua a volermi ma è come se si dividesse in due.. da una parte ha voglia ma qualcosa glielo impedisce (afferma con sincerità di non capire cosa). Io lo tranquillizzo, non glielo faccio pesare, però sto male per la situazione.. e poi soprattutto per lui. Sento che mi ama e che il rapporto tra noi non c'entra.. sembra abbia paura di farlo per non stare male. Non so piu che pensare.. cosa dobbiamo fare?? Vi ringrazio
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Signora,

di solito succede il contrario di quello che ci riferisce e il deficit erettile si accompagna a un desiderio comunque presente, mentre nel caso di suo marito è l'opposto: fisicamente reagisce come sempre, ma si rifiuta di avere rapporti con lei, per motivi non chiari nemmeno a lui.

Senza poterlo interpellare è difficile dirle di cosa si possa trattare e sarebbe indicata una consulenza psicologica di persona, magari rivolta alla coppia, volta ad esplorare eventuali motivi alla base di quanto sta accadendo.

Ha capito cosa vuol dire suo marito affermando che "si trattiene dal farlo, non vuole farlo e se lo fa si sente a disagio"?
Che tipo di disagio sente?

In concomitanza con l'insorgenza di questo problema ci sono stati cambiamenti o discussioni?
Fra voi va proprio tutto bene, a parte questo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Mio marito è una persona che vuole dare sempre il meglio, richiede sempre troppo da se, anche quando da tutto è convinto di non dare abbastanza. Infatti se stanco, dopo il lavoro, o non forte fisicamente ha sempre preferito non avere neanche rapporti.
Tra noi le cose vanno bene, anzi ultimamente stiamo meglio sotto altri punti di vista e come coppia siamo super innamorati.. ogni giorno mostra il suo amore. Lui stesso dice di non capire, e che non è giusto.. vorrebbe non fosse cosi.

Prima di stare con me dopo essersi lasciato con la sua ex fidanzata, soffriva di mal di pancia e diarrea ogni qual volta uscivamo, dopo diversi mesi anche quello è passato.. e i dottori hanno sempre detto che fosse psicosomatico.
Ora gli ho fatto capire di non preoccuparsi e che non deve fare niente per forza, quando ne avrà voglia potrà ricominciare.
Non so penso che magari facendo passare del tempo le cose cambino.. o mi illudo?!

Lui di certo non penso riuscirebbe a confidarsi con uno psicologo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"richiede sempre troppo da se, anche quando da tutto è convinto di non dare abbastanza. Infatti se stanco, dopo il lavoro, o non forte fisicamente ha sempre preferito non avere neanche rapporti"

Pensa quindi che il suo sia un problema di perfezionismo?

Se è così le chiedo di leggere questo articolo e di dirmi se vi ritrova le caratteristiche del comportamento di suo marito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2900-l-imperfezione-del-perfezionismo.html
[#4]
Utente
Utente
"Gli effetti del perfezionismo si ripercuotono anche sulla salute fisica e mentale, determinando ad es. depressione a causa del senso di colpa e di vergogna per la propria “incapacità”"

In effetti mio marito ha riferito di sentirsi in colpa..

"non è una persona che chiede aiuto agli altri, sia perché questo significherebbe ammettere che non ce la fa da solo, si perché nessuno fa le cose bene come lui."

Vuole sempre fare tutto da se perchè dice che non c'è bisogno di dirlo a qualcun altro può riuscirci da solo!

Tende anche a rimandare;

Su questi punti ci azzecchiamo, però non è un perfezionista in tutto ma solo su se stesso.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Il perfezionismo può riguardare molti aspetti, ma in prevalenza si concentra sulle prestazioni del soggetto in qualunque ambito lo riguardi.

Suo marito è così anche sul lavoro e nei rapporti con gli altri?

Le chiede mai aiuto per qualcosa che non riesce/può fare?
[#6]
Utente
Utente
Lavoriamo assieme nella ditta di famiglia di mio padre, lui praticamente è socio.
Nel lavoro si, è proprio cosi.
Tende a fare tutto da solo, solo in casi limite chiede aiuto.

Con me, no, non mi chiede mai aiuto.. anzi io spingo per aiutarlo se mi rendo conto che potrebbe aver bisogno..ma continua a dirmi che si arrangia! tendenzialmente fa da sè anche se a volte capita che siccome ha voluto fare da solo le cose vanno male.o le rimanda!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Secondo lei si sente in qualche modo a disagio per il fatto di lavorare nella ditta del suocero?
In precedenza lavorava altrove?

Qualche mese fa, prima che insorgesse questo problema, è successo qualcosa (litigi, discussioni, cambiamenti) che può averlo reso più preoccupato dei propri risultati e di essere all'altezza?
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
forse è troppo presto per creare allarmismi, la vita sessuale subisce fluttuazioni e modifiche, stia serena.
Se, nel tempo, questo disagio dovesse persistere uan consulenza di coppia ed una valutazione andrologica, sarebbe indicata.
La riduzione della vita sessuale, non correla obbligatoriemente on la mancanza d'amore, anche stress, problematiche varie, fisiche e psichiche, possonono essere responsabili
Lei si sente meno desiderata?
Vive questa deflessione, con disagio, preoccupazione?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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