Lutto patologico
salve! vorrei sapere cosa succede quando dopo 8 anni dalla persona persa non si è accettato il lutto....conosco una persona che ha perso una persona cara e dopo molti anni è bloccata...vorrei sapere se si può aiutare,e cosa sta provando in questo momento,e inoltre se è possibile venirne fuori dato che il problema mi pare molto profondo,grazie!
[#1]
Gentile Utente,
che rapporti ha con questa persona?
Le ha chiesto aiuto?
In linea generale l'elaborazione del lutto è un processo la cui durata e qualità dipende da diversi fattori personali (storia di vita, risorse ecc) e ambientali, dalla relazione intrattenuta con la persona scomparsa e dalla sua significatività
.
Quando l'elaborazione del lutto è problematica e si protrae troppo a lungo (come sembrerebbe in questo caso) si può parlare di lutto complicato e sarebbe auspicabile un aiuto psicologico. Deve essere però la persona interessata ad esserne motivata e a decidere. Naturalmente ogni caso è a sé, bisognerebbe valutare direttamente la situazione per dare un parere esaustivo. Dunque tutto questo in linea generale, date le scarse informazioni che ci ha fornito e i limiti di un consulto on line.
Cordialmente
che rapporti ha con questa persona?
Le ha chiesto aiuto?
In linea generale l'elaborazione del lutto è un processo la cui durata e qualità dipende da diversi fattori personali (storia di vita, risorse ecc) e ambientali, dalla relazione intrattenuta con la persona scomparsa e dalla sua significatività
.
Quando l'elaborazione del lutto è problematica e si protrae troppo a lungo (come sembrerebbe in questo caso) si può parlare di lutto complicato e sarebbe auspicabile un aiuto psicologico. Deve essere però la persona interessata ad esserne motivata e a decidere. Naturalmente ogni caso è a sé, bisognerebbe valutare direttamente la situazione per dare un parere esaustivo. Dunque tutto questo in linea generale, date le scarse informazioni che ci ha fornito e i limiti di un consulto on line.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
cosa intende quando scrive che questa persona è "bloccata"?
In che modo, secondo Lei, si manifesta nella sua quotidianità il fatto di non aver ancora accettato dopo tanto tempo la morte di una persona cara?
Si è trattato di un evento inaspettato?
Dopo quello si sono verificati altri lutti di persone vicine alla persona in questione?
Saluti.
cosa intende quando scrive che questa persona è "bloccata"?
In che modo, secondo Lei, si manifesta nella sua quotidianità il fatto di non aver ancora accettato dopo tanto tempo la morte di una persona cara?
Si è trattato di un evento inaspettato?
Dopo quello si sono verificati altri lutti di persone vicine alla persona in questione?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Ex utente
si tratta di una persona a me cara,si è stata una morte inaspettata,questa persona era molto legata alla persona deceduta,purtroppo non vi è stato sostegno familiare,e questa persona si ritrova praticamente SOLA nonostante gli amici,sfoga la sua rabbia sull alcol,e da quel che ho notato è molto indifferente,sembra psicologicamente morto,mi scusi il linguaggio un pò greve ma spiegare la situazione non è semplice
[#4]
Gentile Utente,
bisognerebbe capire meglio che cosa è accaduto, perchè potrebbe darsi che l'attuale situazione di questa persona di cui ci scrive sia legata al lutto, ma potrebbe anche essere legato ad altro.
Ad ogni modo, da quello che ci dice, sarebbe davvero opportuna una consulenza psicologica di persona.
Quanti anni ha la persona di cui ci sta parlando?
Dopo la perdita della persona cara, cosa ha fatto? Non è più riuscito a lavorare, ad avere una vita sociale, ecc...?
bisognerebbe capire meglio che cosa è accaduto, perchè potrebbe darsi che l'attuale situazione di questa persona di cui ci scrive sia legata al lutto, ma potrebbe anche essere legato ad altro.
Ad ogni modo, da quello che ci dice, sarebbe davvero opportuna una consulenza psicologica di persona.
Quanti anni ha la persona di cui ci sta parlando?
Dopo la perdita della persona cara, cosa ha fatto? Non è più riuscito a lavorare, ad avere una vita sociale, ecc...?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Ex utente
la persona ha 22 anni,e la perdita è accaduta 8 anni fa....purtroppo non ha avuto sostegno familiare,e inoltre sono accaduti altri imprevisti nella famiglia stessa....diciamo che non riesce a vivere,è tutto basato sulla routine,il suo pane quotidiano è la tristezza,poi ho notato che ha scoppi di rabbia improvvisi,io ho tentato di aiutarlo ma sembra preferire vivere nella sua depressione,sembra che non voglia lottare per rialzarsi.Non so spiegarmi bene forse,ma è come se senza quella persona che ha perso niente abbia più senso,e ho il timore che non possa mai più riprendersi dato che il problema mi pare molto profondo,ed è inoltre trascorso molto tempo dal lutto.
[#6]
"...sembra preferire vivere nella sua depressione,sembra che non voglia lottare per rialzarsi...."
E' possibile anche questo.
Lei si sta riferendo ad un ragazzo che ha perso una persona cara (un parente? un amico?) a soli 14 anni... Evidentemente non ha avuto il giusto sostegno per eleborare il lutto, ma neppure la struttura mentale per farlo.
Lei sa se questo ragazzo oggi sarebbe propenso a chiedere aiuto?
E' possibile anche questo.
Lei si sta riferendo ad un ragazzo che ha perso una persona cara (un parente? un amico?) a soli 14 anni... Evidentemente non ha avuto il giusto sostegno per eleborare il lutto, ma neppure la struttura mentale per farlo.
Lei sa se questo ragazzo oggi sarebbe propenso a chiedere aiuto?
[#7]
Ex utente
esattamente ha perso un parente,si la persona in questione è molto fragile,ecco perchè volevo aiutarlo ma vedo che la cosa non ha prodotto alcun risultato.Sinceramente non credo voglia rivolgersi a qualcuno,avevo già proposto un consulto con lo psicologo ma si è rifiutato,come detto prima,sembra che non voglia riprendersi in alcun modo.
[#9]
Gentile utente,
l'elaborazione del lutto è un processo soggettivo ed estremamente delicato. Il cosa prova può saperlo solo questo ragazzo, ma è probabile che non si renda bene conto.
Un percorso psicologico/psicoterapeutico sarebbe auspicabile proprio per aiutarlo ad esprimere ciò che ha dentro.
Sarebbe disponibile ad affrontare tale percorso? Se la persona in questione non è motivato e d'accordo, lei può fare bene poco.
l'elaborazione del lutto è un processo soggettivo ed estremamente delicato. Il cosa prova può saperlo solo questo ragazzo, ma è probabile che non si renda bene conto.
Un percorso psicologico/psicoterapeutico sarebbe auspicabile proprio per aiutarlo ad esprimere ciò che ha dentro.
Sarebbe disponibile ad affrontare tale percorso? Se la persona in questione non è motivato e d'accordo, lei può fare bene poco.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#10]
Gentile Utente,
quando la persona in lutto non reagisce o non percepisce tale perdita come la causa della sofferenza si possono fare dei tentativi di stimolo, avendo però l'accortezza a non forzare la mano ed essere pronto a tollerare un "no", che può manifestarsi attraverso un educato "no" fino ad energico invito a non intromettersi.
Se Lei è disposto ad accettare il "no", allora può tentare due vie.
Una stimolazione diretta, esponendosi in prima persona e rievocando la persona cara che non c'è più. Esplorare insieme i ricordi e "rivivere" momenti felici con quella persona. Deve pronto anche a gestire l'emozione che questa stimolazione può smuovere. E' questo il difficile del sostegno psicologico! Non tanto suscitare le emozioni, ma contenere e gestire l'emozione ed il post rilascio emotivo.
Qui potrebbe andare Lei dallo psicologo per avere un sostegno nel sostegno. Daltronde in parte lo sta già facendo, quando chiede qui il consulto.
L'approccio più soft potrebbe essere regalare un libro o un film che abbia come tema la perdita.
Diversi libri sul lutto sono disponibili in libreria. Non li ho letti tutti, ovviamente, ma ci sono anche libri sull'elaborazione del lutto nei bambini e negli adolescenti (considerando la giovane età al momento della perdita, potrebbe orientarsi anche su questi).
A me è piaciuto molto come libro (che ho letto) "Così è la vita. Imparare a dirsi addio" di Concita De Gregorio. E' un bel libro che esplora l'elaborazione del lutto in diverse culture. E' scritto con gli occhi di una giornalista, ed in parte è la sua elaborazione del proprio lutto.
Tra i film, personalmente mi hanno emotivamente stimolato "The Others" e "Il Sesto Senso". Non trattano del lutto di per sè, ma della morte attraverso storie di fantasmi, e quindi, in senso lato, del cosa succede dopo la morte e dei conflitti irrisolti (dei fantasmi).
in sintesi, può fare qualcosa, magari valutando Lei di farsi affiancare da uno psicologo, oppure tentare un approccio diretto, ma discreto, e sempre pronto a tollerare un "no", rispettando i tempi del ragazzo.
Qualora optasse per l'approccio indiretto Le suggerisco di visionare il film o di leggere il libro che intende regalare, per essere sicuro che possa essere appropriato o per prendere qualche spunto, in caso che scelga un approccio diretto.
Nel restare a disposizione, Le auguro che riesca!
quando la persona in lutto non reagisce o non percepisce tale perdita come la causa della sofferenza si possono fare dei tentativi di stimolo, avendo però l'accortezza a non forzare la mano ed essere pronto a tollerare un "no", che può manifestarsi attraverso un educato "no" fino ad energico invito a non intromettersi.
Se Lei è disposto ad accettare il "no", allora può tentare due vie.
Una stimolazione diretta, esponendosi in prima persona e rievocando la persona cara che non c'è più. Esplorare insieme i ricordi e "rivivere" momenti felici con quella persona. Deve pronto anche a gestire l'emozione che questa stimolazione può smuovere. E' questo il difficile del sostegno psicologico! Non tanto suscitare le emozioni, ma contenere e gestire l'emozione ed il post rilascio emotivo.
Qui potrebbe andare Lei dallo psicologo per avere un sostegno nel sostegno. Daltronde in parte lo sta già facendo, quando chiede qui il consulto.
L'approccio più soft potrebbe essere regalare un libro o un film che abbia come tema la perdita.
Diversi libri sul lutto sono disponibili in libreria. Non li ho letti tutti, ovviamente, ma ci sono anche libri sull'elaborazione del lutto nei bambini e negli adolescenti (considerando la giovane età al momento della perdita, potrebbe orientarsi anche su questi).
A me è piaciuto molto come libro (che ho letto) "Così è la vita. Imparare a dirsi addio" di Concita De Gregorio. E' un bel libro che esplora l'elaborazione del lutto in diverse culture. E' scritto con gli occhi di una giornalista, ed in parte è la sua elaborazione del proprio lutto.
Tra i film, personalmente mi hanno emotivamente stimolato "The Others" e "Il Sesto Senso". Non trattano del lutto di per sè, ma della morte attraverso storie di fantasmi, e quindi, in senso lato, del cosa succede dopo la morte e dei conflitti irrisolti (dei fantasmi).
in sintesi, può fare qualcosa, magari valutando Lei di farsi affiancare da uno psicologo, oppure tentare un approccio diretto, ma discreto, e sempre pronto a tollerare un "no", rispettando i tempi del ragazzo.
Qualora optasse per l'approccio indiretto Le suggerisco di visionare il film o di leggere il libro che intende regalare, per essere sicuro che possa essere appropriato o per prendere qualche spunto, in caso che scelga un approccio diretto.
Nel restare a disposizione, Le auguro che riesca!
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.4k visite dal 05/03/2013.
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