Sensazione di pena/tenerezza

Cari dottori,
non vorrei farvi perdere tempo con me ma non riesco a capirmi e vorrei tanto farlo.
Stavo guardando un film "Paradiso + inferno" riguardante il mondo delle droghe, e mentre lo guardavo mi è venuto il pensiero "Cavolo, ho capito.. forse io voglio far pena alle persone".
Ho ricordato quando ero alle elementari e medie e nessuno mi calcolava.
Ero quella messa da parte, presa in giro, poco considerata.
A volte per attirare l'attenzione facevo finta di star male. Non ricordo se poi lo facevo veramente ma ricordo che lo pensavo.

Ora mi è rimasto questo tratto. Ho gia scritto in precedenza evidenziando la mia vicinanza psicologica alle droghe.
A volte mi piace far pensare alla gente che ne faccio uso (è capitato ma non posso considerarmi una "tossica"). Tipo in classe, anche con i professori.
Con i compagni un pò meno.

Perchè? Perchè devo sempre comportarmi così? Non capisco che problemi ho..
La mia relazione con il mio ragazzo ora si è sistemata ma allora sono io il problema.
Sono fuori di testa? Non lo capisco più..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
I miei complimenti per la sua intuizione! Non e' facilissimo afferrare da soli un'idea dl genere.
Quello che lei dice e' molto probabile ed e' quello che in psicoanalisi si chiama "vantaggio secondario" e spesso viene perseguito con tenacia dall'interessato in modo completamente inconscio..
Se infatti lei non potesse piu' manifestare la sua sofferenza dovrebbe rinunciare all'attenzione su di se.
Il lavoro analitico in questo caso dovrebbe essere incentrato sul perche' lei senta il bisogno di attiraresu di se' l'attenzione a qualunque costo, anche dando di se' una immagine negativa.
I campi da esplorare sono quelli relativi alla sua infanzia, alle cure da lei ricevute e percepite nelle prime fasi del suo svluppo.
Spero che l'avere avuto questa intuizione sia il contesto che la portera' a cercare un aiuto specialistico in ambito analitico o psicodinamico.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
La ringrazio!
Quindi il suo consiglio è di affidarmi ad un aiuto esterno..
Secondo lei una madre troppo presente e molto "chioccia" può essere stata la causa scatenante?
Magari, abituata ad una relazione del genere, la ricerco in qualche modo anche nel mondo esterno..
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Potrebbe essere!
Il rapporto con la madre e'' un tema da analizzare a fondo. E' una matrice.
Di nuovo auguri!
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

dici "Perchè? Perchè devo sempre comportarmi così? Non capisco che problemi ho.. ."

Forse perchè ti sei sentita "non -vista" dagli altri, non considerata e quindi hai capito che quando ti comporti in un certo modo ottieni delle risposte.

Però vorrei chiederti che tipo di risposte ottieni dagli altri quando ti comporti così?

E pensi che potresti provare a comportarti in maniera diversa per ottenere risposte adeguate?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, con le Colleghe trovo che lei persegue in questo modo un "vantaggio secondario" pagato a caro prezzo , di poca autostima, angoscia , infelicità, ma che le sembra, forse meglio di niente.. di quel niente che teme otterrebbe con comportamenti più adulti e sicuri.. il che non è detto..
Cerchi di farsi aiutare per evitare di vivere sempre in secondo piano, come quella bisognosa che bisogna comprendere, aiutare.

Ma davvero le piace essere percepita così dal suo mondo.. ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it