Attachi di panico, ansia dopo gravidanza
salve, vi scrivo x kiedervi un vostro parere, è molto importante per me... al dir la verita mi vergogno pure, ma creo ke kiedere aiuto non è una cosa negativa... Ho partorito 5 mesi fa, dopo un mese un giorno per caso senza nessun motivo apparente ho cominciato ad avere mal di testa, tachicardia, sudorazione e formicoli alla lingua e al braccio destro, dopo esser andata svariate volte in ospedale e dopo aver fatto gli accertamenti clinici il responso è stato ANSIA - ATTACCHI DI PANICO, al inizio il medico di base mi aveva detto che siccome dopo aver fatto gli accertamenti e non stavo per morire, come invece mi sentivo, gli attacchi sarebbero dovuti passare da soli... cosi non è stato, sono continuati, ho solo 25 anni e mi hanno prescritto l'alprazolam mezza al mattino, mezza al pomeriggio e una la sera dove gli attacchi sono più frequenti. Questa terapia deve esser fatta per 1 mese poi se gli attacchi non compaiono x 3 settimane di fila me l'avvrebbere tolto gradualmente , Sono 11 giorni ke lo prendo e gli attacchi sono spariti, mi sento molto meglio, ma da qualche giorno ho cominciato ad avere pensieri assurdi, orribili, che mi fanno paura a me stessa... paura di far del male al mio bambino anche se non lo farei mai è la mi vita, lo amo da morire eppure da qualche giorno ho questi brutti pensieri,è possibile che questo medicinale me li faccia avere?? ho letto che puo far pensare al suicidio e mi sono venuti i brividi!!!!! mi vergogno a dirlo, la causa della mia ansia l'ho capita da sola, è mia madre... vivo insieme a lei e mi sono sentita quasi sostituire da lei e poi mi metteva mille paure, se le dicevo faccio il bagnetto al mio bambino, mi diceva no ti può scivolare e lo faceva lei, volevo farlo sedere sulle mie gambe mentre mangiavo, mi diceva che lo potevo bruciare e cose cosi, so che lei lo faceva in buona fede, ma io mi sono sentita uno schifo quasi fossi un cattiva mamma, ora mio marito ed io ce ne andiamo a vivere col nostro bambino mia mamma nn mi parla quasi più e da quando stiamo traslocando mi vengono questi pensieri quasi come se volessero dare ragione a mi madre, sogno che me lo dimentico in vasca, che mi cade dalle mani e cose cosi... sto malissimo, il medico mi dice di prendere i farmaci e se continuano gli attacchi di andare dallo psicologo altrimenti no... cosa devo fare? gli attachi nn li ho più da quando prendo i farmaci, ma ora ho questi pensieri... nn so che fare!! aiutatemi per favore!!!
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Gentile signora,
Anzitutto felicitazioni per il suo bambino e per la cura che sta mettendo per allevarlo.
I problemi che ci riferIsce possono essere dovuti piu' che a lei singola neo mamma ad un ststema tri-generazionale che riguarda sia lei che sua madre che suo figlio. Il sistema dovrebbe essere esaminato nei dettagli per capire le relazioni che connettono le sue tre parti. Si tratta di connessioni inconse e potenti fatte di rappresentazioni, di fantasie, di desideri.
Faccia tranquillamente il suo trasloco e poi se le cose non dovessero appianarsi dovra' considerare la possibilita' di rivolgersi ad una consulenza psicologica.
Le faccio i migliori auguri!
Anzitutto felicitazioni per il suo bambino e per la cura che sta mettendo per allevarlo.
I problemi che ci riferIsce possono essere dovuti piu' che a lei singola neo mamma ad un ststema tri-generazionale che riguarda sia lei che sua madre che suo figlio. Il sistema dovrebbe essere esaminato nei dettagli per capire le relazioni che connettono le sue tre parti. Si tratta di connessioni inconse e potenti fatte di rappresentazioni, di fantasie, di desideri.
Faccia tranquillamente il suo trasloco e poi se le cose non dovessero appianarsi dovra' considerare la possibilita' di rivolgersi ad una consulenza psicologica.
Le faccio i migliori auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
<il medico mi dice di prendere i farmaci e se continuano gli attacchi di andare dallo psicologo altrimenti no>.
Gentile Signora,
sarebbe opportuno che valutasse l'opportunità di consultare uno psicologo/psicoterapeuta per affiancare al trattamento farmacologico un eventuale percorso psicoterapeutico.
Con i trattamenti adeguati è possibile affrontare e gestire efficacemente i suoi disagi e recuperare un suo migliore benessere più che mai necessario per sostenere al meglio le sue fatiche di mamma e per crescere in serenità il suo bambino.
A questo link informazioni per orientarsi nella scelta dello specialista.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Se crede ci può aggiornare in futuro
I miei migliori auguri
Gentile Signora,
sarebbe opportuno che valutasse l'opportunità di consultare uno psicologo/psicoterapeuta per affiancare al trattamento farmacologico un eventuale percorso psicoterapeutico.
Con i trattamenti adeguati è possibile affrontare e gestire efficacemente i suoi disagi e recuperare un suo migliore benessere più che mai necessario per sostenere al meglio le sue fatiche di mamma e per crescere in serenità il suo bambino.
A questo link informazioni per orientarsi nella scelta dello specialista.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Se crede ci può aggiornare in futuro
I miei migliori auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile Signora,
le abbiamo risposto il mese scorso
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/332337-attachi-di-panico-ansia-dopo-gravidanza.html
Ha effttuato le cure?
Ci sono modifiche degne di nota, dal pregresso consulto?
Si è rivolta ad uno psicologo\psicoterapeuta?
le abbiamo risposto il mese scorso
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/332337-attachi-di-panico-ansia-dopo-gravidanza.html
Ha effttuato le cure?
Ci sono modifiche degne di nota, dal pregresso consulto?
Si è rivolta ad uno psicologo\psicoterapeuta?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Signora,
La cura di un bambino e' sempre impegnativa e, nel suo caso, sembra essere anche ostacolata dalla scarsa fiducia che sua madre sembra avere nei suoi confronti. Comprendo,quindi, il suo disagio ma, al tempo stesso, la invito ad affiancare quanto prima un trattamento psicoterapeutico a quello psicofarmacologico. Credo davvero che lei abbia bisogno di essere aiutata da una persona competente ad affrontare le sue paure di neo-mamma, comprensibili ma pur tuttavia da non sottovalutare. Se ha un buon dialogo con suo marito, gli chieda di sostenerla in questo suo percorso di differenziazione e di acquisizione di nuove competenze genitoriali e di aiutarla anche nella gestione del vostro bambino. E' un momento delicato ma importante per lei, per voi come coppia e per il vostro bimbo. Non abbia timore ad affidarsi a un bravo terapeuta e vedrà che molte cose le appariranno più chiare e lei stessa acquisirà la consapevolezza di essere competente come genitore. I miei migliori auguri.
Dott.ssa E. Scolamacchia
Psicologa clinica
La cura di un bambino e' sempre impegnativa e, nel suo caso, sembra essere anche ostacolata dalla scarsa fiducia che sua madre sembra avere nei suoi confronti. Comprendo,quindi, il suo disagio ma, al tempo stesso, la invito ad affiancare quanto prima un trattamento psicoterapeutico a quello psicofarmacologico. Credo davvero che lei abbia bisogno di essere aiutata da una persona competente ad affrontare le sue paure di neo-mamma, comprensibili ma pur tuttavia da non sottovalutare. Se ha un buon dialogo con suo marito, gli chieda di sostenerla in questo suo percorso di differenziazione e di acquisizione di nuove competenze genitoriali e di aiutarla anche nella gestione del vostro bambino. E' un momento delicato ma importante per lei, per voi come coppia e per il vostro bimbo. Non abbia timore ad affidarsi a un bravo terapeuta e vedrà che molte cose le appariranno più chiare e lei stessa acquisirà la consapevolezza di essere competente come genitore. I miei migliori auguri.
Dott.ssa E. Scolamacchia
Psicologa clinica
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#5]
Utente
grazie a tutti per le vostre risposte! dott.ssa Randone ho cominciato le cure farmacologiche 12 giorni fa, devo farla per un mese e poi si vedrà ha detto il dottore! Le ho chiesto io in particolare di andare da uno psicoterapeuta, ma lui ha risposto che per il momento devo solo fare la cura farmacologica! Mi hanno detto che posso andare da sola al consultorio della mia zona e che li troverei un aiuto gratuitamente, ma ho paura, che confessando questi pensieri, che sono venuti solo dopo aver preso il farmaco e all'incirca un paio di giorni fa, qualcuno mi tolga il mio bambino...
[#7]
"...paura di far del male al mio bambino anche se non lo farei mai è la mi vita...."
Gentile signora,
compendo perfettamente che un pensiero di questo tipo possa spaventarLa, ma sarà sorpresa nell'apprendere che una percentuale molto alta di primipare ha almeno una volta una PAURA di questo tipo.
Il problema è che Lei si è spaventata moltissimo davanti a questo PENSIERO, che deriva dalla Sua ansia.
Inoltre Lei si sente schiacciata dalla mamma che, di buon cuore, Le fornisce indicazioni su cosa (dal punto di vista della Sua mamma) sia meglio fare. Evidentemente tutto questo La fa sentire inadeguata come mamma. Potrebbe dire serenamente alla mamma che preferisce fare diversamente; da quanto dice mi pare che sia anche la Sua mamma molto ansiosa, anche se si esprime in altro modo l'ansia della mamma.
Poichè tutto questo rientra nei disturbi d'ansia (che sono i disturbi statisticamente più frequenti che vediamo), non credo proprio che qualcuno possa giungere a toglierLe il bimbo sulla base di un disturbo del genere.
Concordo quindi sulla necessità di un aiuto specialistico.
I disturbi d'ansia si curano in tempi molto stretti.
Un cordiale saluto,
Gentile signora,
compendo perfettamente che un pensiero di questo tipo possa spaventarLa, ma sarà sorpresa nell'apprendere che una percentuale molto alta di primipare ha almeno una volta una PAURA di questo tipo.
Il problema è che Lei si è spaventata moltissimo davanti a questo PENSIERO, che deriva dalla Sua ansia.
Inoltre Lei si sente schiacciata dalla mamma che, di buon cuore, Le fornisce indicazioni su cosa (dal punto di vista della Sua mamma) sia meglio fare. Evidentemente tutto questo La fa sentire inadeguata come mamma. Potrebbe dire serenamente alla mamma che preferisce fare diversamente; da quanto dice mi pare che sia anche la Sua mamma molto ansiosa, anche se si esprime in altro modo l'ansia della mamma.
Poichè tutto questo rientra nei disturbi d'ansia (che sono i disturbi statisticamente più frequenti che vediamo), non credo proprio che qualcuno possa giungere a toglierLe il bimbo sulla base di un disturbo del genere.
Concordo quindi sulla necessità di un aiuto specialistico.
I disturbi d'ansia si curano in tempi molto stretti.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#8]
Utente
salve, sono di nuovo qui a darvi degli aggiornamenti sulla mia salute!! Ho incominciato a prendere l'alprazolam circa un mese e 3 settimane fa oggi dovevo prendere la mia ultima metà (mi hanno dato 0,25 mg) che prendo la sera perché piano piano abbiamo diminuito le dosi, piano piano ho avuto dei miglioramenti, mi sentivo benissimo, la paura del far del male al mio bambino è scomparsa!! Ogni giorno lo amo sempre di più, ho cambiato casa insieme a mio marito e il mio bimbo, e ho scoperto di essere una non perfetta, ma buona mamma!! L'unico problemino che ho è che oggi che dovevo prendere la mia ultima metà ho riavuto un attacco di panico durante il pomeriggio, a differenza di altre volte cerco di gestirlo meglio, faccio dei lunghi respiri, prendo una boccata d'aria e cerco di distrarmi, ho telefonato al medico che mi aveva prescritto la medicina, che non è stato il mio medio di base perché lui non voleva darmi niente, mi diceva che tutto passava da solo, ma in tanto stavo male, cosi mi sono rivolta a un privato! Mi ha consigiato di continuare a prendere per 20 o 15 giorni ancora la mia mezza pastiglia la sera e se nel caso continuassero a venirmi gli attacchi di panico me l'avrebbe aumentata, mezza al mattino e l'altra metà la sera, il mio problema è che non vorrei essere dipendete da questa medicina, mi vergogno persino di prenderla! Mio marito mi rassicura, pensavo di essere guarita, ma mi sbagliavo.. sono un po' delusa da me stessa! In tanto nessuno dei 2 medici ha voluto farmi intraprendere un percorso psicoterapeutico anche se ho insistito su questo, ho letto qualche articolo su questo e mi sembra che se ne tragga grande benificio accompagnato dalla cura farmacologica! Intanto sto per cambiare medico di base perché non mi fido più d quello che ho, tratta tutto con superficialità e a me nn piace. Cosa dite voi devo provare con lo psicoterapeuta? Ne avrò benefici? Vorrei guarire per sempre.... per me stessa e per la mia famiglia! Grazie!
[#9]
Gentile Signora,
Gli attacchi di panico possono ritornare se non vengono affrontate le radici del problemi, che quasi sempre in questi casi sono di natura psicologica. Per cui, torno ad invitarla a cercare uno psicologo/psicoterapeuta che possa affiancare la farmacoterapia, anche in vista di una sua sospensione calibrata nel tempo. Evidentemente, ci sono alcuni nodi da sciogliere e i medicinali possono aiutarla a gestire i sintomi ansiosi e a predisporla a un lavoro psicoterapeutico. Vedrà che l'effetto combinato avrà un grande impatto positivo sulla sua serenità e sulla gestione degli attacchi stessi. Poi, con il tempo, potrà abbandonare i farmaci, continuando con la psicoterapia quando anch'essa si concluderà una volta raggiunti i suoi obiettivi.
Rispetto a quello che dice rispetto al medico curante, non posso esprimermi, ma certo posso dire che ben difficilmente problemi come quelli che lei, e molte altre persone, manifesta possano magicamente scomparire da soli. Psicoterapia e farmacoterapia combinate sono armi vincenti nel trattamento e cura di questi disturbi. Sia fiduciosa, quindi !
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Psicoinazione.altervista.org
Gli attacchi di panico possono ritornare se non vengono affrontate le radici del problemi, che quasi sempre in questi casi sono di natura psicologica. Per cui, torno ad invitarla a cercare uno psicologo/psicoterapeuta che possa affiancare la farmacoterapia, anche in vista di una sua sospensione calibrata nel tempo. Evidentemente, ci sono alcuni nodi da sciogliere e i medicinali possono aiutarla a gestire i sintomi ansiosi e a predisporla a un lavoro psicoterapeutico. Vedrà che l'effetto combinato avrà un grande impatto positivo sulla sua serenità e sulla gestione degli attacchi stessi. Poi, con il tempo, potrà abbandonare i farmaci, continuando con la psicoterapia quando anch'essa si concluderà una volta raggiunti i suoi obiettivi.
Rispetto a quello che dice rispetto al medico curante, non posso esprimermi, ma certo posso dire che ben difficilmente problemi come quelli che lei, e molte altre persone, manifesta possano magicamente scomparire da soli. Psicoterapia e farmacoterapia combinate sono armi vincenti nel trattamento e cura di questi disturbi. Sia fiduciosa, quindi !
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Psicoinazione.altervista.org
[#11]
Gentile Signora,
ribadisco quanto le ho detto in replica #2.
E' molto importante che riesca a recuperare il suo benessere per lei e per crescere il suo bambino in serenità.
Se non ha la possibilità di rivolgersi a un professionista privato si può rivolgere al Consultorio familiare della sua ASL senza prescrizione del medico di base.
Cari auguri
ribadisco quanto le ho detto in replica #2.
E' molto importante che riesca a recuperare il suo benessere per lei e per crescere il suo bambino in serenità.
Se non ha la possibilità di rivolgersi a un professionista privato si può rivolgere al Consultorio familiare della sua ASL senza prescrizione del medico di base.
Cari auguri
[#13]
Ecco il link con indirizzi e riferimenti telefonici
http://www.comune.torino.it/pass/php/4/Salute.php?pag=41974
Se crede ci può aggiornare in futuro.
Cordialmente
http://www.comune.torino.it/pass/php/4/Salute.php?pag=41974
Se crede ci può aggiornare in futuro.
Cordialmente
[#15]
Gentile Signora,
Non ci ha specificato quale medico le abbia prescritto gli psicofarmaci ne' chi li stia gestendo.
Tenga presente che gli psicofarmaci sono molecole molto particolari che richiedono una competenza specifica per essere maneggiati e soprattutto molta esperienza. Non hanno alcun effetto se prescritti senza queste due caratteristiche che le ho indicato.
Spero con questa informazione di avere contribuito a depotenziare i timori e le insicurezze che possono essere stati indotti da consigli di medici non specilsti.
I migliori saluti
Non ci ha specificato quale medico le abbia prescritto gli psicofarmaci ne' chi li stia gestendo.
Tenga presente che gli psicofarmaci sono molecole molto particolari che richiedono una competenza specifica per essere maneggiati e soprattutto molta esperienza. Non hanno alcun effetto se prescritti senza queste due caratteristiche che le ho indicato.
Spero con questa informazione di avere contribuito a depotenziare i timori e le insicurezze che possono essere stati indotti da consigli di medici non specilsti.
I migliori saluti
[#16]
Utente
mi sono dovuta rivolgere a un privato perché il mio medico di base non voleva prescrivermi niente ne mandarmi da uno psicanalista o psichiatra, mentre quello privato che è sempre come un medico di base mi ha prescritto l'alprazolam, ma anche lui non mi ha fatto vedere uno specialista... ora ho finalmente cambiato medico di base e chiederò un appuntamento per parlarle della mia situazione e sentire il suo parere.
[#17]
Utente
cmq rispetto a prima sto molto meglio! non avevo più nessun attacco di panico tranne qualche giorno fa che doveva essere l'ultimo giorno di psicofarmaco mi è venuto un attacco, ma molto diverso dagli altri ho solo sentinto come se la pressione si alzasse, sentivo come se qualcosa dai piedi fino alla testa fosse salito un caldo in faccia come una vampata di calore e le orecchie fischiare ho cercato di stare tranquilla mezz'ora dopo tutto a posto, premetto che l'ultima settimana prima di partorire ho sofferto di gestosi, ma i due medici a cui mi sono rivolta hanno detto che non è colpa della mia pressione la tachicardia e le altre cose, ma dell'ansia. Mi hanno fatto andare dal cardiologo e tutto a posto, ma di pressione sono arrivata ad averla 98 su 152 la più alta e ho 25 anni. Qiuesta cosa che ho sentito l'ultima volta non era accompagnata ne da tachicardia ne altro solo un fischio alle orecchi e la mia faccia rossa come un pomodoro, ed ero tranquill! non so...
[#18]
Cara signora,
le cure e l'impegno che sta mettendo nel gestire il suo bambino e se stessa ripagheranno. Insista sul voler intraprendere una psicoterapia, è la strada più consigliabile per ritrovare stabilità.
le cure e l'impegno che sta mettendo nel gestire il suo bambino e se stessa ripagheranno. Insista sul voler intraprendere una psicoterapia, è la strada più consigliabile per ritrovare stabilità.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 1.8k visite dal 03/03/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.