Difficoltà ad andare avanti
penso che il fatto che
<<davanti ai problemi fuggiva,non era minimamente interessato a risolverli anche se io cercavo di coinvolgerlo>>
e che
<<nel momento in cui avevamo deciso di metterci a tavolino e tentare di superare la crisi,lui è scappato,ha smesso di crederci e si è allontanato>>
siano chiari indizi che quella persona non merita ulteriore attenzione.
Ha già intuito che la strada giusta è <<voglio imparare ad andare avanti>> _nonostante le delusioni ricevute_, e certamente farà tesoro di quanto accaduto per regolarsi meglio quando deciderà di stare con qualcuno.
Da quanto scrive, le qualità per costruirsi adeguatamente la propria vita non Le mancano.
anche se in preda al dolore ed allo sconforto, credo che occuparsi di sè sarebbe la strada più consona da seguire, non si puà inseguire o amare, chi non vuole essere amato.
Ha risolto del tutto le sue pregresse difficoltà?
Che cure ha effettuato?
Assume ancora farmacoterapia?
Ha imparato, come scriveva a stare da sola?
E' possibile che quest' amore, si fondasse sulla dimensione del bisogno, più che del piacere?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
posso chiederti chi ti ha parlato di disturbo borderline ?
Che tipo di trattamento farmacologico e psicoterapico stai facendo?
Oltre questo, vorrei focalizzare la tua attenzione su dinamiche relazionali che si attivano, seppur in maniera diversa, in tutte le relazioni interpersonali.
Ad es. quando dici: "...la mia insicurezza cronica ha portato a vari litigi,che lo hanno fatto allontanare..."
Inoltre vorrei chiederti con chi sei arrabbiata adesso: "Ora il dolore sta passando...ma non la rabbia..."
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Capisco la sua rabbia per una storia d'amore finita e, per di più, in questo modo. Potrei dirle che ha solo 22 anni e che questa e' una fase ancora di esplorazione in cui ci si sperimenta e si rischia di rimanere delusi e frustrati, ma non sono del tutto convinta che cio' le servirebbe. Mi pare di capire, infatti, che lei voglia piu' andare alla radice del problema e comprendere che cosa non ha funzionato, piuttosto che rassicurarsi con il fatto dell'età, l'inesperienza ecc. Penso che lei sia già stata in grado di rivolgersi a degli specialisti (psichiatra, psicoterapeuta) per superare le sue problematiche e, difatti, da quello che dice, e' riuscita a stare meglio. Questi risultati positivi sembrano indicarle che la terapia combinata funzionava. Le chiedo se sta ancora usufruendo di questi aiuti e, se invece li avesse interrotti, se pensava di riprenderli. Il percorso terapeutico, infatti, puo' essere concluso e poi, eventualmente, ripreso se si avverte la necessita' di fare ulteriore chiarezza e di proseguire per un altro pezzo di strada. Tenga presente questa possibilità ! La sua rabbia andrebbe accolta ed elaborata per poter essere trasformata in qualcosa di protettivo per lei.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
dunque io tuttora sono in cura dalla psichiatra e sotto cura farmacologica(un depakin da 500 al giorno)è il mantenimento;la psichiatra mi ha detto che me lo avrebbe tolto dopo aver passato un esame su cui mi ero inceppata(che ho superato qualche giorno fa!)quindi a breve cominceremo la sospensione graduale credo...in realtà il lavoro vero e proprio l'ho fatto con lo psicologo e l'ho terminato 6 mesi fa circa!di sindrome borderline ha parlato una psichiatra dell'ospedale dopo avermi fatto un test(scid o qualcosa del genere)la mia psichiatra invece mi ha detto"secondo me sei solo un pò isterichetta!"...fatto sta che al momento in cui ho conosciuto questa persona,io credevo davvero di essere pronta,stavo bene sola, ero serena e soddisfatta,pensavo che un amore potesse solo aggiungere del bello a quello che già avevo,e poter rischiare(perchè poteva essere l'amore della mia vita,ma poteva anche finire dopo 2 mesi!)...ma il modo con cui sto reagendo ora sinceramente mi spiazza...sono arrabbiata con lui in maniera esagerata credo,vorrei che la cosa mi scivolasse più addosso...in passato mi ha più volte assicurato che ci sarebbe stato nella difficoltà e invece non lo ha fatto,lui pensa di essere nel giusto e non crede di avere avuto mancanze,io sto male e lui no,lui sa dei miei trascorsi,sa tutto,della mia paura degli abbandoni,di soffrire in maniera esagerata,eppure si è comportato male...mi sembra molto ingiusto e so che non ha senso essere arrabbiati per una cosa del genere...ma non riesco!e non so come sfogarmi...purtroppo con la facoltà che faccio ho poco tempo libero,quindi non ho più tempo per fare un pò di sport(quando stavo male,trovavo molto sollievo!)sfogarmi sempre con gli amici non mi va,insomma devo anche cavarmela da sola! ma non posso comunque trascinarmi questa cosa per lustri!parlare con lui e chiedergli perchè si è comportato così è inutile...mi direbbe che non lo sa!Quindi sono un pò bloccata!inoltre non so nemmeno se sto vivendo la rottura nel modo giusto...i primi giorni piangevo e riguardavo le foto,ora invece evito accuratamente tutto quello che mi ricorda lui...non voglio stare male oltre,non se lo merita lui,ma soprattutto non me lo merito io...
ps:a chi mi ha chiesto la mia cura:in passato ho preso zyprexa,sereupin e depakin;di nuovo grazie a tutti voi...e il mio percorso è iniziato a inizio 2010 quando a causa di una delusione amorosa (la prima)ho preso a tagliarmi per trovare sollievo,quindi ho sempre avuto da una parte paura e dall'altra curiosità di sapere come avrei reagito ad un'altra delusione...da qui penso derivi la mia insicurezza...cerco di assicurarmi che l'altro ci sia,che mi tratti con rispetto e onestà,onde appunto evitare che si verifichi l'ipotesi delusione!questa però è solo una mia ipotesi
già nei consulti precedenti avevi parlato di disturbo borderline e comunque la SCID II, con i limiti che può avere, prevede un'inchiesta e colloqui anamnestici e diagnostici che hanno permesso al Collega che l'ha somministrata di inquadrare la situazione.
Un trattamento valido per apprendere strategie molto funzionali per la gestione della rabbia e dell'impulsività, problemi molto presenti in un disturbo borderline, è la terapia cognitivo-comportamentale e in particolare l'apprendimento delle strategie per risolvere un problema.
Prima di tagliarti (comportamento gravemente disfunzionale), per esempio, puoi fermarti e decidere di scegliere altre strategie, decisamente più funzionali.
In pratica si tratta di:
- mettere a fuoco il problema
- brainstorming su tutte le possibili soluzioni (anche quelle che possono sembrarti irrazionali o emotive o irrealizzabili)
- scelta dell'alternativa migliore, più funzionale
- mettere in pratica
- verificare l'efficacia.
Tagliarsi per un borderline sul momento dà sollievo e fa scendere la tensione, riporta in contatto col proprio corpo e può "servire" in uno stato di dissociazione della coscienza (es come darsi un pizzocotto per vedere se si è svegli o no...), ma sarai d'accordo che sul lungo periodo non va bene e può provocare serissimi danni.
Venendo al problema, tu scrivi:
" il modo con cui sto reagendo ora sinceramente mi spiazza...sono arrabbiata con lui in maniera esagerata credo,vorrei che la cosa mi scivolasse più addosso...in passato mi ha più volte assicurato che ci sarebbe stato nella difficoltà e invece non lo ha fatto"
Arrabbiarsi non è qualcosa da evitare.
Ci sono situazioni nella vita che ci fanno arrabbiare.
Ma la rabbia devi imparare a riconoscerla e a modularla.
C'è anche da dire che la rabbia ha un'attivazione molto rapida e che questo può rendere il tutto più complicato nella gestione.
Con la psicologa psicoterapeuta hai fatto un lavoro per apprendere COME gestire meglio la rabbia?
Inoltre non ti aiuta giudicarti: "...,lui sa dei miei trascorsi,sa tutto,della mia paura degli abbandoni,di soffrire in maniera esagerata,eppure si è comportato male...mi sembra molto ingiusto e so che non ha senso essere arrabbiati per una cosa del genere..."
Se tu funzioni così, puoi accettare che alcune questioni ti facciano arrabbiare e altre ti facciano paura (es abbandono).
Nella psicoterapia avete parlato di questi temi?
CANCELLALO CHE SE LO MERITA.. e tu. così sensibile e carina puoi avere di meglio..!!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
se quest'ultima relazione affettiva ti ha reso più consapevole della tua fragilità, della scarsa considerazione di te e di conseguenza della difficoltà ad accettarti e rispettare i tuoi sentimenti, forse questo è un aspetto che non è stato affrontato adeguatamente durante il percorso terapeutico.
Sembra che tu stia cedendo alla rimuginazione per trovare una spiegazione razionale ma senza entrare in contatto con le tue emozioni, arrivando perfino a negare la tua rabbia, in questo modo però difficilmente puoi recuperare un dialogo interiore che ti consenta di ritrovare fiducia in te stessa.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.