Psicologia
Buongiorno,
Sono una donna di 46 anni,
sto vivendo un momento difficile di distacco dal mio partner ed una delle cose che mi tormentano e della quale non riesco a darmi una risposta razionale è che lui continua a dire di non amarmi più come prima , non mi cerca più, ma se ci avviciniamo perchè , capita spesso che io stia male ( stati d'ansia, attachi di panico) allora lui corre da me , mi sta vicino e non riesce a non desiderarmi, alla fine facciamo l'amore come fosse la prima volta . Questo crea in me una grande confusione e maggiore sofferenza perchè non capisco più perchè lo fa. Quando glielo chiedo lui stupito ed a volte riesntito della mia domanda mi spiega che quella cosa non è cambiata tra noi , che quello c'è sempre e per lui non è sesso , non lo ha mai pensato e non lo penserà mai, senza però valutare quanto danno faccia a me . Come è possibile che un uomo che non sente più il bisogno della tua presenza e non provi più amore , abbia ancora un desiderio ed attrazione tanto forte ? Razionalmente se non ami più una persona non la desideri neanche.. Aituataemi a capire per favore..
Solo una precisazione che credo sia importante. Il suo allontanamento è dovuto non dal tempo o l'abitudine( cosa che a noi manca ) ma da gravi problemi di incomprensione ed isicurezze e di conseguenza di infinite discussioni.
Grazie infinite per un vostro consulto.
Sono una donna di 46 anni,
sto vivendo un momento difficile di distacco dal mio partner ed una delle cose che mi tormentano e della quale non riesco a darmi una risposta razionale è che lui continua a dire di non amarmi più come prima , non mi cerca più, ma se ci avviciniamo perchè , capita spesso che io stia male ( stati d'ansia, attachi di panico) allora lui corre da me , mi sta vicino e non riesce a non desiderarmi, alla fine facciamo l'amore come fosse la prima volta . Questo crea in me una grande confusione e maggiore sofferenza perchè non capisco più perchè lo fa. Quando glielo chiedo lui stupito ed a volte riesntito della mia domanda mi spiega che quella cosa non è cambiata tra noi , che quello c'è sempre e per lui non è sesso , non lo ha mai pensato e non lo penserà mai, senza però valutare quanto danno faccia a me . Come è possibile che un uomo che non sente più il bisogno della tua presenza e non provi più amore , abbia ancora un desiderio ed attrazione tanto forte ? Razionalmente se non ami più una persona non la desideri neanche.. Aituataemi a capire per favore..
Solo una precisazione che credo sia importante. Il suo allontanamento è dovuto non dal tempo o l'abitudine( cosa che a noi manca ) ma da gravi problemi di incomprensione ed isicurezze e di conseguenza di infinite discussioni.
Grazie infinite per un vostro consulto.
[#1]
Gentile Signora,
ci può dire quando hanno avuto inizio i suoi sintomi?
<Il suo allontanamento è dovuto non dal tempo o l'abitudine( cosa che a noi manca ) ma da gravi problemi di incomprensione ed isicurezze e di conseguenza di infinite discussioni. > Ci può dire qualcosa di più in merito? Da quanto tempo durava il vostro rapporto?
ci può dire quando hanno avuto inizio i suoi sintomi?
<Il suo allontanamento è dovuto non dal tempo o l'abitudine( cosa che a noi manca ) ma da gravi problemi di incomprensione ed isicurezze e di conseguenza di infinite discussioni. > Ci può dire qualcosa di più in merito? Da quanto tempo durava il vostro rapporto?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
"Come è possibile che un uomo che non sente più il bisogno della tua presenza e non provi più amore , abbia ancora un desiderio ed attrazione tanto forte ? Razionalmente se non ami più una persona non la desideri neanche."
Gentile signora,
non è così proprio per tutti e infatti il Suo compagno non la pensa come Lei. Ad ogni modo che cosa sta facendo per gli attacchi d'ansia e di panico? E' in terapia?
Gentile signora,
non è così proprio per tutti e infatti il Suo compagno non la pensa come Lei. Ad ogni modo che cosa sta facendo per gli attacchi d'ansia e di panico? E' in terapia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Gentile Utente,
la cura per l' ansia ed il panico andrebbe fatta ugualmente, anche e soprattutto per non " adoperare" la sua sintomatolgia come afrodisiaco.
nel tempo se non dovesse chiarire le cause del disagio sessuale di coppia, la situazione, a mio avviso , peggiorerebbe .
Cari auguri
la cura per l' ansia ed il panico andrebbe fatta ugualmente, anche e soprattutto per non " adoperare" la sua sintomatolgia come afrodisiaco.
nel tempo se non dovesse chiarire le cause del disagio sessuale di coppia, la situazione, a mio avviso , peggiorerebbe .
Cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Cara Signora,
l'attrazione sessuale e l'amore sono due cose diverse che possono procedere per strade diverse.
Si può infatti essere attratti fisicamente da qualcuno che non si ama, inclusa la possibilità di desiderare un ex partner verso il quale non si prova altro tipo di interesse.
Mi sembra che il suo (ex?) compagno la stia usando e che glielo stia anche dicendo senza troppi scrupoli:
"mi spiega che quella cosa non è cambiata tra noi , che quello c'è sempre e per lui non è sesso, non lo ha mai pensato e non lo penserà mai".
Come mai pensa che lui sia nella posizione di "spiegarle" cosa c'è fra voi?
Direi che è perfettamente in grado di spiegarselo da sola, e che infatti si sta dicendo che lui fa e dice tutto ciò "senza però valutare quanto danno faccia" a lei.
Per la dinamica che si è creata lei sta male e lui arriva a "consolarla", ma lo fa con atteggiamento egoistico e assicurandosi in buona sostanza di avere ancora rapporti sessuali con lei, pretendendo pure di negare che si tratti di questo, ma al tempo stesso dicendole chiaro che non la ama più.
Non trascurerei nemmeno il fatto che in parte è anche lei a usare lui per confermare a sè stessa di non aver perso appeal e attrattività come donna: pensare di lui che "non riesce a non desiderarmi" significa essere consapevole e riconfermare a sè stessa ogni volta del fatto che esercita un potere su di lui che non è mai diminuito.
Per quanto tutto ciò sia avvenuto in maniera involontaria e inconsapevole, è possibile che lei stia male proprio per riavvicinarlo a sè (mi sembra di capire che lo ami ancora) e che si sia assicurata più volte la sua presenza proprio chiamandolo in aiuto.
Anche se vederlo accorrere può essere rassicurante alla fine il bilancio è negativo e lei si rende conto di stare probabilmente peggio di prima: la prima cosa che dovrebbe fare per sè stessa è quindi cominciare a non chiamare più lui, ma a chiedere un aiuto professionale iniziando a curare l'ansia e a farsi aiutare ad uscire da questa dinamica autodistruttiva.
l'attrazione sessuale e l'amore sono due cose diverse che possono procedere per strade diverse.
Si può infatti essere attratti fisicamente da qualcuno che non si ama, inclusa la possibilità di desiderare un ex partner verso il quale non si prova altro tipo di interesse.
Mi sembra che il suo (ex?) compagno la stia usando e che glielo stia anche dicendo senza troppi scrupoli:
"mi spiega che quella cosa non è cambiata tra noi , che quello c'è sempre e per lui non è sesso, non lo ha mai pensato e non lo penserà mai".
Come mai pensa che lui sia nella posizione di "spiegarle" cosa c'è fra voi?
Direi che è perfettamente in grado di spiegarselo da sola, e che infatti si sta dicendo che lui fa e dice tutto ciò "senza però valutare quanto danno faccia" a lei.
Per la dinamica che si è creata lei sta male e lui arriva a "consolarla", ma lo fa con atteggiamento egoistico e assicurandosi in buona sostanza di avere ancora rapporti sessuali con lei, pretendendo pure di negare che si tratti di questo, ma al tempo stesso dicendole chiaro che non la ama più.
Non trascurerei nemmeno il fatto che in parte è anche lei a usare lui per confermare a sè stessa di non aver perso appeal e attrattività come donna: pensare di lui che "non riesce a non desiderarmi" significa essere consapevole e riconfermare a sè stessa ogni volta del fatto che esercita un potere su di lui che non è mai diminuito.
Per quanto tutto ciò sia avvenuto in maniera involontaria e inconsapevole, è possibile che lei stia male proprio per riavvicinarlo a sè (mi sembra di capire che lo ami ancora) e che si sia assicurata più volte la sua presenza proprio chiamandolo in aiuto.
Anche se vederlo accorrere può essere rassicurante alla fine il bilancio è negativo e lei si rende conto di stare probabilmente peggio di prima: la prima cosa che dovrebbe fare per sè stessa è quindi cominciare a non chiamare più lui, ma a chiedere un aiuto professionale iniziando a curare l'ansia e a farsi aiutare ad uscire da questa dinamica autodistruttiva.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Utente
Buongiorno,
grazie per le Vs. risposte , ma da alcune di queste, ho capito di non essere stata sufficentemente chiara.
Innanzitutto rispondo alla Dott.ssa Esposito. " perchè lei lo accoglie " .
Semplicemente perchè lo amo.
Voglio solo precisare che per noi amarsi non è mai stato solo ed esclusivamente sesso. Era un modo meraviglioso di ritrovarsi, di chiudere tutti i problemi fuori e ritrovarsi, cosa che era diventato molto difficile nella vita . Ma poi quando facciamo l'amore , tutto ritorna com'era. Non facciamo sesso . E questo ce lo siamo continuato a dire entrambi come ci siamo continuati a dire che non riusciremmo più a farlo se non provassimo niente l'uno per l'altra ed è questo che non riesco più a capire, questa sua contraddizione , una contraddizione che mi fa stare male ogni volta , perchè mentre faciamo l'amore lui è sempre lo stesso e ci " ritroviamo ". Allora le speranze si alimentano in me , ma poi se gli chiedo se è sicuro di non provare più amore, perchè a quel punto sembra impossibile , lui risponde di si .. che ci ha provato in tutti i modi a ritrovarlo ma non riesce ... Poi quando gli chiedo , allora perchè continui a fare l'amore con me , lui risponde che quella cosa per noi non è cambiata, che lì riesce semrpe a "rirovarmi" che è rimasto l'unico elemento stabile e forte della nostro rapporto, che non è sesso per lui , che non lo farebbe mai . Ma allora... cos'è mi chiedo, cosa ? Rispondo anche alla domanda se sto facendo qualcosa per il mio stato di ansia e la risposta è si . Ho iniziato di recente delle sedute da un terapeuta , attualmente ho lasciato il mio partner deifinitivamente , cercando così di rispettare ciò che più volte mi aveva chiesto , cioè il bisogno di restare solo e scrollarsi di dosso tutta l'immondizia che siamo rusciti a creare . Io sto cercando di raccogliere tutte le forze che ho per concentrarmi solo su me stessa e rinascere senza più essere dipendente da lui.
La mia storia è troppo lunga e complessa per potervela raccontare tutta ed occuperei troppo spazio .
Grazie comunque per aver tentato di dare una risposta , in sole poche righe di racconto.
Buona giornata
grazie per le Vs. risposte , ma da alcune di queste, ho capito di non essere stata sufficentemente chiara.
Innanzitutto rispondo alla Dott.ssa Esposito. " perchè lei lo accoglie " .
Semplicemente perchè lo amo.
Voglio solo precisare che per noi amarsi non è mai stato solo ed esclusivamente sesso. Era un modo meraviglioso di ritrovarsi, di chiudere tutti i problemi fuori e ritrovarsi, cosa che era diventato molto difficile nella vita . Ma poi quando facciamo l'amore , tutto ritorna com'era. Non facciamo sesso . E questo ce lo siamo continuato a dire entrambi come ci siamo continuati a dire che non riusciremmo più a farlo se non provassimo niente l'uno per l'altra ed è questo che non riesco più a capire, questa sua contraddizione , una contraddizione che mi fa stare male ogni volta , perchè mentre faciamo l'amore lui è sempre lo stesso e ci " ritroviamo ". Allora le speranze si alimentano in me , ma poi se gli chiedo se è sicuro di non provare più amore, perchè a quel punto sembra impossibile , lui risponde di si .. che ci ha provato in tutti i modi a ritrovarlo ma non riesce ... Poi quando gli chiedo , allora perchè continui a fare l'amore con me , lui risponde che quella cosa per noi non è cambiata, che lì riesce semrpe a "rirovarmi" che è rimasto l'unico elemento stabile e forte della nostro rapporto, che non è sesso per lui , che non lo farebbe mai . Ma allora... cos'è mi chiedo, cosa ? Rispondo anche alla domanda se sto facendo qualcosa per il mio stato di ansia e la risposta è si . Ho iniziato di recente delle sedute da un terapeuta , attualmente ho lasciato il mio partner deifinitivamente , cercando così di rispettare ciò che più volte mi aveva chiesto , cioè il bisogno di restare solo e scrollarsi di dosso tutta l'immondizia che siamo rusciti a creare . Io sto cercando di raccogliere tutte le forze che ho per concentrarmi solo su me stessa e rinascere senza più essere dipendente da lui.
La mia storia è troppo lunga e complessa per potervela raccontare tutta ed occuperei troppo spazio .
Grazie comunque per aver tentato di dare una risposta , in sole poche righe di racconto.
Buona giornata
[#7]
"Ma allora... cos'è mi chiedo, cosa ?"
Gentile signora,
forse è il Suo compagno ad essere confuso sulla natura di questo approccio, tant'è che non glielo spiega e che Lei non comprende bene, ma dal momento che è in terapia potrà certamente farsi aiutare dalla terapeuta a decodificare tale aspetto della Sua relazione.
Un cordiale saluto,
Gentile signora,
forse è il Suo compagno ad essere confuso sulla natura di questo approccio, tant'è che non glielo spiega e che Lei non comprende bene, ma dal momento che è in terapia potrà certamente farsi aiutare dalla terapeuta a decodificare tale aspetto della Sua relazione.
Un cordiale saluto,
[#9]
Concordo con il parere della collega Randone. Gli attacchi d'ansia potrebbero essere un mezzo che involontariamente sta usando perché si è resa conto che funziona: appena sta male, lui viene in soccorso.
Al di là di questo, come le è già stato fatto presente l'amore include diverse componenti. Ad es. la passione, l'affetto, l'amicizia, la compatibilità caratteriale, di valori, ecc. Molte delle coppie in crisi lo sono appunto perché dal punto di vista di alcune di queste componenti non ci sono problemi, mentre in altre le cose non scorrono così tranquille.
>>> Allora le speranze si alimentano in me , ma poi se gli chiedo se è sicuro di non provare più amore
>>>
Per quanto possibile, le relazioni non andrebbero discusse. Non c'è nulla di male nel chiedere occasionalmente e con il contagocce rassicurazioni, ma se ci si ritrova a farsi troppo spesso domande del tipo: "Ma mi ami? Ma quanto mi ami? E perché? E cosa senti per me?" non solo è già segno probabile che la relazione ha un problema, ma più si continuano a fare domande di quel tipo e più si contribuisce ad alimentarlo, il problema.
>>> La mia storia è troppo lunga e complessa per potervela raccontare tutta ed occuperei troppo spazio .
>>>
Anche se riuscisse a raccontarci tutto nei dettagli non sarebbe possibile aiutarla da qui. Se già va in terapia è quella la sede adatta per elaborare il problema.
Al di là di questo, come le è già stato fatto presente l'amore include diverse componenti. Ad es. la passione, l'affetto, l'amicizia, la compatibilità caratteriale, di valori, ecc. Molte delle coppie in crisi lo sono appunto perché dal punto di vista di alcune di queste componenti non ci sono problemi, mentre in altre le cose non scorrono così tranquille.
>>> Allora le speranze si alimentano in me , ma poi se gli chiedo se è sicuro di non provare più amore
>>>
Per quanto possibile, le relazioni non andrebbero discusse. Non c'è nulla di male nel chiedere occasionalmente e con il contagocce rassicurazioni, ma se ci si ritrova a farsi troppo spesso domande del tipo: "Ma mi ami? Ma quanto mi ami? E perché? E cosa senti per me?" non solo è già segno probabile che la relazione ha un problema, ma più si continuano a fare domande di quel tipo e più si contribuisce ad alimentarlo, il problema.
>>> La mia storia è troppo lunga e complessa per potervela raccontare tutta ed occuperei troppo spazio .
>>>
Anche se riuscisse a raccontarci tutto nei dettagli non sarebbe possibile aiutarla da qui. Se già va in terapia è quella la sede adatta per elaborare il problema.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#11]
Utente
Dott. Santonocito,
ha perfettamente ragione quando afferma che se si continua a fare domande di quel tipo , il problema si alimenta ed infatti è stata una delle cause che lo ha alimentato. Ma il mio chiedere ha un perchè , generalmente non sono così e prima di questo " buio " periodo non chiedevo mai ..
Ma il comportamento delmio lui mi confonde incredibilmete e mi ha reso insicura e mi rendo conto di esser diventata quasi, anzi togliamo il quasi , ossesiva e paranoica nei suoi confronti è proprio per questo che alla fine per quanto faccia fatica ho deciso di mollare e prendere un pò di tempo prima di riparlarne , sempre se vorrà più farlo .
Dott.ssa Massaro,
ho pensato tante volte ad una terapia di coppia , ma non ho osato mai chiederglielo perchè più passava il tempo più mi rendevo conto che continuare il nostro percorso insieme non era più un suo interesse, ma solo il mio . In più , tutti i nostri problemi sono nati dietro ad una mia profonda insicurezza e paura di abbandono proveniente da mie problemi pasati e credo che prima di tutto io debba sciogliere questi nodi e stare bene con me stessa. Il mio rapporto con lui è stata come una goccia che ha fatto traboccare un vaso troppo pieno, invece di infondermi sicurezza , il nostro rapporto , mi ha messo a dura prova ed è emersa tutta la mia debolezza, lasciando interdetta persino me stessa. Ma ora che il fiume è straripato non posso e non riesco più a contenerlo ed è per questo che ho deciso una terapia individuale che non potevo più rimandare. In questa situazione io non mi riconosco più , ho sempre creduto di essere forte ed aver afrontato tutti i problemi egregiamente ed a testa alta , ero orgogliosa di me . Ora questa nuova me non mi rende più orgogliosa, non mi piace e fa e dice cose che io non avrei mai detto e fatto. Credo che debba essere io prima di tutto a riprendere le redini della mia vita , poi si vedrà .
Ringrazio a tutti per i vostri consigli che mi hanno fatto fermare a riflettere e capire che stavo sbagliando, anche se in cuor mio lo sapevo perfettamente, non volevo ascoltarmi .
Un cordiale saluto
ha perfettamente ragione quando afferma che se si continua a fare domande di quel tipo , il problema si alimenta ed infatti è stata una delle cause che lo ha alimentato. Ma il mio chiedere ha un perchè , generalmente non sono così e prima di questo " buio " periodo non chiedevo mai ..
Ma il comportamento delmio lui mi confonde incredibilmete e mi ha reso insicura e mi rendo conto di esser diventata quasi, anzi togliamo il quasi , ossesiva e paranoica nei suoi confronti è proprio per questo che alla fine per quanto faccia fatica ho deciso di mollare e prendere un pò di tempo prima di riparlarne , sempre se vorrà più farlo .
Dott.ssa Massaro,
ho pensato tante volte ad una terapia di coppia , ma non ho osato mai chiederglielo perchè più passava il tempo più mi rendevo conto che continuare il nostro percorso insieme non era più un suo interesse, ma solo il mio . In più , tutti i nostri problemi sono nati dietro ad una mia profonda insicurezza e paura di abbandono proveniente da mie problemi pasati e credo che prima di tutto io debba sciogliere questi nodi e stare bene con me stessa. Il mio rapporto con lui è stata come una goccia che ha fatto traboccare un vaso troppo pieno, invece di infondermi sicurezza , il nostro rapporto , mi ha messo a dura prova ed è emersa tutta la mia debolezza, lasciando interdetta persino me stessa. Ma ora che il fiume è straripato non posso e non riesco più a contenerlo ed è per questo che ho deciso una terapia individuale che non potevo più rimandare. In questa situazione io non mi riconosco più , ho sempre creduto di essere forte ed aver afrontato tutti i problemi egregiamente ed a testa alta , ero orgogliosa di me . Ora questa nuova me non mi rende più orgogliosa, non mi piace e fa e dice cose che io non avrei mai detto e fatto. Credo che debba essere io prima di tutto a riprendere le redini della mia vita , poi si vedrà .
Ringrazio a tutti per i vostri consigli che mi hanno fatto fermare a riflettere e capire che stavo sbagliando, anche se in cuor mio lo sapevo perfettamente, non volevo ascoltarmi .
Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.6k visite dal 01/03/2013.
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