Calo del desiderio dopo poco tempo
Buongiorno,
chiedo un consulto in merito al calo del desiderio che si manifesta dopo poco tempo.
Sto con il mio compagno da un anno, e ho notato un mio calo del desiderio, cosa che del resto mi è successa sempre in tutte le relazioni più lunghe. Penso che in parte c'entri la poca capacità dei partners, ma qui vorrei riflettere sulla mia interiorità. All'inizio delle relazioni sono molto focosa e mi "accendo" con niente, poi piano piano mi affievolisco sempre di più. Al momento le cose vanno bene quando sono io a prendere l'iniziativa, ma se lascio fare a lui, mi lubrifico ben poco.
Ci tengo a precisare che ho una sessualità molto mentale: non ho problemi a raggiungere l'orgasmo (clitorideo), ma la maggior parte delle volte (se non le prime settimane quando l'altra persona mi piace molto ed è una "novità") devo necessariamente mettere in atto delle fantasie per concludere. In pratica è come se alla lunga mi annoiassi (ma questo a volte capita anche con partner occasionali che non mi attraggono molto), e le "tecniche" che funzionavano bene fino a quel momento, funzionano meno. Aggiungo altri due particolari per chiarire meglio la situazione: la scorsa settimana ho avuto una discussione con il mio compagno e questa "scossa" mi ha riacceso; inoltre, negli anni le eccitazioni maggiori mi sono capitato proprio quando la persona che desideravo non era disponibile.
Gli uomini poi spesso non sono d'aiuto perché la maggior parte ha scarsa fantasia, io invece mi impegno a trovare nuovi giochi e varianti ma la cosa mi frustra un pò in quanto si tratta comunque di tecniche, e non di quell'eccitazione spontanea dei primi periodi con una persona.
chiedo un consulto in merito al calo del desiderio che si manifesta dopo poco tempo.
Sto con il mio compagno da un anno, e ho notato un mio calo del desiderio, cosa che del resto mi è successa sempre in tutte le relazioni più lunghe. Penso che in parte c'entri la poca capacità dei partners, ma qui vorrei riflettere sulla mia interiorità. All'inizio delle relazioni sono molto focosa e mi "accendo" con niente, poi piano piano mi affievolisco sempre di più. Al momento le cose vanno bene quando sono io a prendere l'iniziativa, ma se lascio fare a lui, mi lubrifico ben poco.
Ci tengo a precisare che ho una sessualità molto mentale: non ho problemi a raggiungere l'orgasmo (clitorideo), ma la maggior parte delle volte (se non le prime settimane quando l'altra persona mi piace molto ed è una "novità") devo necessariamente mettere in atto delle fantasie per concludere. In pratica è come se alla lunga mi annoiassi (ma questo a volte capita anche con partner occasionali che non mi attraggono molto), e le "tecniche" che funzionavano bene fino a quel momento, funzionano meno. Aggiungo altri due particolari per chiarire meglio la situazione: la scorsa settimana ho avuto una discussione con il mio compagno e questa "scossa" mi ha riacceso; inoltre, negli anni le eccitazioni maggiori mi sono capitato proprio quando la persona che desideravo non era disponibile.
Gli uomini poi spesso non sono d'aiuto perché la maggior parte ha scarsa fantasia, io invece mi impegno a trovare nuovi giochi e varianti ma la cosa mi frustra un pò in quanto si tratta comunque di tecniche, e non di quell'eccitazione spontanea dei primi periodi con una persona.
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...si tratta comunque di tecniche, e non di quell'eccitazione spontanea..
gentile ragazza la ricerca dell'eccitazione spontanea può creare più problemi dal momento in cui si ha l'idea (quasi mitologica) che certe cose dovrebbero nascere senza necessariamente ricorrere a tecniche, giochi o fantasie. La sessualità spontanea non è eterna e nel rapporto di coppia ci possono essere cambiamenti che necessitano anche di cambiamenti nell'approccio sessuale. Questo non significa annoiarsi o avere problemi, semplicemente un cambiamento di fisiologia relazionale. Se lo si accetta e ci si adatta il problema non esiste, se si pretende che tutto rimanga invariato, allora, si crea un problema.
saluti
gentile ragazza la ricerca dell'eccitazione spontanea può creare più problemi dal momento in cui si ha l'idea (quasi mitologica) che certe cose dovrebbero nascere senza necessariamente ricorrere a tecniche, giochi o fantasie. La sessualità spontanea non è eterna e nel rapporto di coppia ci possono essere cambiamenti che necessitano anche di cambiamenti nell'approccio sessuale. Questo non significa annoiarsi o avere problemi, semplicemente un cambiamento di fisiologia relazionale. Se lo si accetta e ci si adatta il problema non esiste, se si pretende che tutto rimanga invariato, allora, si crea un problema.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
"quando sono io a prendere l'iniziativa, ma se lascio fare a lui, mi lubrifico ben poco."
"le eccitazioni maggiori mi sono capitato proprio quando la persona che desideravo non era disponibile."
Gentile Utente,
potrebbe anche darsi che Lei sia una persona che ha bisogno di controllare certe situazioni (e di conseguenza anche le persone) e che per questa ragione faccia fatica a delegare all'altro. Le capita anche in altri aspetti della vita o solo nella relazione di coppia e nella relazione sessuale?
Oppure, semplicemente, il Suo modo di entrare in relazione con gli uomini è quello di colei che cerca e Le piace rincorrere e conquistare, perchè questo Le dà potere e valore.
Ad ogni modo la riflessione su tali questioni è meglio farla con uno psicologo di persona perchè ha modo di conoscersi meglio.
Saluti,
"le eccitazioni maggiori mi sono capitato proprio quando la persona che desideravo non era disponibile."
Gentile Utente,
potrebbe anche darsi che Lei sia una persona che ha bisogno di controllare certe situazioni (e di conseguenza anche le persone) e che per questa ragione faccia fatica a delegare all'altro. Le capita anche in altri aspetti della vita o solo nella relazione di coppia e nella relazione sessuale?
Oppure, semplicemente, il Suo modo di entrare in relazione con gli uomini è quello di colei che cerca e Le piace rincorrere e conquistare, perchè questo Le dà potere e valore.
Ad ogni modo la riflessione su tali questioni è meglio farla con uno psicologo di persona perchè ha modo di conoscersi meglio.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
Il desiderio per nascere e soprattutto cresce e mantenersi immutato nel tempo, ha bisogno di manutenzione dentro e soprattutto fuori dal letto.
L’archeologia del desiderio sessuale, parte da molto lontano, dall’infanzia, dall’educazione ricevuta, dalla “dimensione desiderante” che viene o meno interiorizzata con la crescita e, soprattutto dalla capacità di investire, nutrire, concimare e vivificare i legami, nonostante il tempo, tenda ad impolverarli o peggio ancora , a sostituirli!
Spesso le coppie, credono che la sicurezza sentimentale, si paghi in svalutazione erotica, pensiero talmente radicato nell’immaginario collettivo, da fare parte dell’affollato mondo dei luoghi comuni.
Empatia, capacità d’ascolto di se stessi e dell’altro, dialogo, erotismo, dimensione giocosa e ludica, sono le ancelle di una relazione di coppia intima ed armoniosa e del mantenimento in vita del desiderio sessuale.
Prima di parlare di calo del desiderio, sarebbe utile un approfondimento diagnostico.
Le allego qualche lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2810-desiderio-sessuale-le-coppie-oggi-sanno-ancora-desiderare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
Il desiderio per nascere e soprattutto cresce e mantenersi immutato nel tempo, ha bisogno di manutenzione dentro e soprattutto fuori dal letto.
L’archeologia del desiderio sessuale, parte da molto lontano, dall’infanzia, dall’educazione ricevuta, dalla “dimensione desiderante” che viene o meno interiorizzata con la crescita e, soprattutto dalla capacità di investire, nutrire, concimare e vivificare i legami, nonostante il tempo, tenda ad impolverarli o peggio ancora , a sostituirli!
Spesso le coppie, credono che la sicurezza sentimentale, si paghi in svalutazione erotica, pensiero talmente radicato nell’immaginario collettivo, da fare parte dell’affollato mondo dei luoghi comuni.
Empatia, capacità d’ascolto di se stessi e dell’altro, dialogo, erotismo, dimensione giocosa e ludica, sono le ancelle di una relazione di coppia intima ed armoniosa e del mantenimento in vita del desiderio sessuale.
Prima di parlare di calo del desiderio, sarebbe utile un approfondimento diagnostico.
Le allego qualche lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2810-desiderio-sessuale-le-coppie-oggi-sanno-ancora-desiderare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Ex utente
Prima di tutto grazie a tutti per le rapide risposte:
@dott de vincentiis Mi piacerebbe mantenere quella sessualità spontanea dei primi tempi, anche perché coincide con un maggiore piacere! Ho però accettato il fatto che questa possa mutare nel tempo, ma quando ho affrontato l’argomento con il mio compagno (e altri prima), gli sembra “strano” questo mio cambiamento.
@ dott pileci Non sono una persona che ha bisogno di tenere sotto controllo molti aspetti della propria vita, anzi...è però vero che faccio fatica a lasciarmi andare ai sentimenti e le emozioni. Il mio commento "quando sono io a prendere l'iniziativa, ma se lascio fare a lui, mi lubrifico ben poco" (riguardo alle ultimi giorni/settimane) è riferito ad altro, ovvero al fatto che le sue “tecniche” non sono così efficaci…le sensazioni sono “leggere” per così dire...e più che lasciarmi andare direi che mi “concentro” sulle fantasie per intensificare queste sensazioni.
Non penso che il mio modo di relazionarmi con gli uomini sia quello di voler comandare, anzi, spesso all’inizio mi “lamento” anche un po’ perché mi piacerebbe maggior focosità e fantasia da parte dei miei compagni. Ho provato ad affrontare il discorso con una psicoterapeuta che mi seguiva per altre cose ma il discorso è stato archiviato rapidamente (non trattandosi di un problema “grave”) con un “è normale che dopo un po’ non ci sia più la passione dei primi tempi” oppure “ma lei è sicura di amarlo?” Insomma, le classiche risposte poco concrete che avrei avuto se avessi posto il quesito in un bar!
@dott randone ho letto gli articoli e sono molto interessanti. So che la coppia va alimentata in tanti modi, infatti noi abbiamo molta complicità anche fuori da letto, siamo iper attivi e con mille interessi. “Empatia, capacità d’ascolto di se stessi e dell’altro, dialogo, erotismo, dimensione giocosa e ludica, sono le ancelle di una relazione di coppia intima ed armoniosa e del mantenimento in vita del desiderio sessuale”: sono d’accordo con questa sua frase, ma come si fa a rendere concrete queste parole?
@dott de vincentiis Mi piacerebbe mantenere quella sessualità spontanea dei primi tempi, anche perché coincide con un maggiore piacere! Ho però accettato il fatto che questa possa mutare nel tempo, ma quando ho affrontato l’argomento con il mio compagno (e altri prima), gli sembra “strano” questo mio cambiamento.
@ dott pileci Non sono una persona che ha bisogno di tenere sotto controllo molti aspetti della propria vita, anzi...è però vero che faccio fatica a lasciarmi andare ai sentimenti e le emozioni. Il mio commento "quando sono io a prendere l'iniziativa, ma se lascio fare a lui, mi lubrifico ben poco" (riguardo alle ultimi giorni/settimane) è riferito ad altro, ovvero al fatto che le sue “tecniche” non sono così efficaci…le sensazioni sono “leggere” per così dire...e più che lasciarmi andare direi che mi “concentro” sulle fantasie per intensificare queste sensazioni.
Non penso che il mio modo di relazionarmi con gli uomini sia quello di voler comandare, anzi, spesso all’inizio mi “lamento” anche un po’ perché mi piacerebbe maggior focosità e fantasia da parte dei miei compagni. Ho provato ad affrontare il discorso con una psicoterapeuta che mi seguiva per altre cose ma il discorso è stato archiviato rapidamente (non trattandosi di un problema “grave”) con un “è normale che dopo un po’ non ci sia più la passione dei primi tempi” oppure “ma lei è sicura di amarlo?” Insomma, le classiche risposte poco concrete che avrei avuto se avessi posto il quesito in un bar!
@dott randone ho letto gli articoli e sono molto interessanti. So che la coppia va alimentata in tanti modi, infatti noi abbiamo molta complicità anche fuori da letto, siamo iper attivi e con mille interessi. “Empatia, capacità d’ascolto di se stessi e dell’altro, dialogo, erotismo, dimensione giocosa e ludica, sono le ancelle di una relazione di coppia intima ed armoniosa e del mantenimento in vita del desiderio sessuale”: sono d’accordo con questa sua frase, ma come si fa a rendere concrete queste parole?
[#5]
"è però vero che faccio fatica a lasciarmi andare ai sentimenti e le emozioni. "
E' quello che intendevo: in genere la persona molto controllata fa fatica a lasciarsi andare alle emozioni e ai sentimenti.
"le sue “tecniche” non sono così efficaci…le sensazioni sono “leggere” per così dire..."
Qui sono d'accordo con il dr. De Vincentiis sul fatto di considerare la sessualità spontanea... condividere con l'altro l'intimità significa anche guidare l'altro verso il proprio piacere e verso la propria mappa corporea che genera il piacere.
Questo è imparabile.
Posso chiederLe per quale ragione si era rivolta in passato ad uno psicoterapeuta?
E' quello che intendevo: in genere la persona molto controllata fa fatica a lasciarsi andare alle emozioni e ai sentimenti.
"le sue “tecniche” non sono così efficaci…le sensazioni sono “leggere” per così dire..."
Qui sono d'accordo con il dr. De Vincentiis sul fatto di considerare la sessualità spontanea... condividere con l'altro l'intimità significa anche guidare l'altro verso il proprio piacere e verso la propria mappa corporea che genera il piacere.
Questo è imparabile.
Posso chiederLe per quale ragione si era rivolta in passato ad uno psicoterapeuta?
[#7]
Ex utente
@dott pileci Il guidare l'altro verso il mio piacere è quello che è sempre fatto, è proprio questo ciò che non comprende il mio compagno, "perchè quello che prima funzionava così bene ora funziona meno?"
Probabilmente avete ragione dicendo che dovrei abbandonare la mia visione "mitica" di sessualità spontanea e convincere il mio compagno a sperimentare. Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti (che, visti i fatti, presumo sia vero) e di conseguenza come una minaccia, e non sappia come far fronte alla mia richiesta di ricerca di "passione travolgente".
In un passato recente vedevo uno psicoterapeuta per un senso di "pesantezza" dovuto a ruminazioni mentali e rimuginazioni sul passato, caos mentale/emotivo.
@dott randone Non ritengo complesso creare un ambiente giocoso e di complicità, è quello che ho sempre fatto, ma a quanto pare non è sufficiente
Probabilmente avete ragione dicendo che dovrei abbandonare la mia visione "mitica" di sessualità spontanea e convincere il mio compagno a sperimentare. Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti (che, visti i fatti, presumo sia vero) e di conseguenza come una minaccia, e non sappia come far fronte alla mia richiesta di ricerca di "passione travolgente".
In un passato recente vedevo uno psicoterapeuta per un senso di "pesantezza" dovuto a ruminazioni mentali e rimuginazioni sul passato, caos mentale/emotivo.
@dott randone Non ritengo complesso creare un ambiente giocoso e di complicità, è quello che ho sempre fatto, ma a quanto pare non è sufficiente
[#9]
Gentile Utente,
pur con i limiti di un consulto on line, è necessario però inquadrare bene quello che riferisce in termini di ruminazioni e caos mentale, perchè -come Le dicevo sopra- potrebbero essere legate ad ansia o al bisogno inconsapevole di controllo. Di conseguenza ci si sente meno libere di lasciarsi andare.
Inoltre anche l'idea della passione travolgente potrebbe essere collegata alla stessa modalità e sarebbe utile capire da dove viene questa idea, altrimenti il rischio è di non incontrarsi mai col Suo compagno. Va bene la passione travolgente, ma anche l'accettazione che nelle varie fasi di una relazione o della vita la passione possa scemare un po'. Questo non significa che sia cambiato qualcosa all'interno di una coppia, ma è qui che diventa importante imparare a giocare.
Tra l'altro il gioco è un aspetto della nostra vita che viene introdotto da quando siamo molto piccoli.
"Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti "
Anche questo a me pare una preoccupazione/controllo ecciso. Non crede?
Il Suo compagno che pensa?
pur con i limiti di un consulto on line, è necessario però inquadrare bene quello che riferisce in termini di ruminazioni e caos mentale, perchè -come Le dicevo sopra- potrebbero essere legate ad ansia o al bisogno inconsapevole di controllo. Di conseguenza ci si sente meno libere di lasciarsi andare.
Inoltre anche l'idea della passione travolgente potrebbe essere collegata alla stessa modalità e sarebbe utile capire da dove viene questa idea, altrimenti il rischio è di non incontrarsi mai col Suo compagno. Va bene la passione travolgente, ma anche l'accettazione che nelle varie fasi di una relazione o della vita la passione possa scemare un po'. Questo non significa che sia cambiato qualcosa all'interno di una coppia, ma è qui che diventa importante imparare a giocare.
Tra l'altro il gioco è un aspetto della nostra vita che viene introdotto da quando siamo molto piccoli.
"Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti "
Anche questo a me pare una preoccupazione/controllo ecciso. Non crede?
Il Suo compagno che pensa?
[#10]
Ex utente
Grazie ancora!
Dottor Pilleci, purtroppo è dura far capire qui ciò che la mia psicoterapeuta purtroppo non è riuscita a capire in 5 mesi! Ma effettivamente mi sta dando degli spunti di riflessione interessanti (e anche i suoi colleghi prima).
Comunque, brevissimamente, si tratta di ruminazioni sul mio passato, che generalmente si scatenano paragonandomi al mio partner del momento, sento di aver sprecato tempo, che avrei dovuto agire in modo migliore, per vivere meglio il mio tempo, e un leggero senso di "inferiorità". Effettivamente ha ragione, l'idea della passione travolgente può avere basi qui..l'ho sempre percepita come qualcosa di sfuggente, e avrei voluto vivere meglio il mio passato per "gustarmela" di più. Aggiungo che soffro anche di una sorta di gelosia retroattiva per i partner spesso però solo legata alle storie più brevi (forse perchè, nella mia percezione, depositarie di passione travolgente?)
Scusi ma non ho capito questo commento:
"Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti "
Anche questo a me pare una preoccupazione/controllo ecciso. Non crede?
Il Suo compagno che pensa?
Io mi riferivo al fatto che vorrei maggiore proattività da parte del mio compagno, che mi stupisse, invece che prendere sempre la stessa strada.
Dottor Pilleci, purtroppo è dura far capire qui ciò che la mia psicoterapeuta purtroppo non è riuscita a capire in 5 mesi! Ma effettivamente mi sta dando degli spunti di riflessione interessanti (e anche i suoi colleghi prima).
Comunque, brevissimamente, si tratta di ruminazioni sul mio passato, che generalmente si scatenano paragonandomi al mio partner del momento, sento di aver sprecato tempo, che avrei dovuto agire in modo migliore, per vivere meglio il mio tempo, e un leggero senso di "inferiorità". Effettivamente ha ragione, l'idea della passione travolgente può avere basi qui..l'ho sempre percepita come qualcosa di sfuggente, e avrei voluto vivere meglio il mio passato per "gustarmela" di più. Aggiungo che soffro anche di una sorta di gelosia retroattiva per i partner spesso però solo legata alle storie più brevi (forse perchè, nella mia percezione, depositarie di passione travolgente?)
Scusi ma non ho capito questo commento:
"Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti "
Anche questo a me pare una preoccupazione/controllo ecciso. Non crede?
Il Suo compagno che pensa?
Io mi riferivo al fatto che vorrei maggiore proattività da parte del mio compagno, che mi stupisse, invece che prendere sempre la stessa strada.
[#11]
"Scusi ma non ho capito questo commento:
"Ho però l'impressione che lui lo viva come una minor attrazione nei suoi confronti "
Anche questo a me pare una preoccupazione/controllo ecciso. Non crede?
Il Suo compagno che pensa? "
Ha ragione: c'è un errore. Intendevo dire preoccupazione/controllo ECCESSIVO. Nel senso che più che pretendere tale cambiamento, perchè non lo attuate insieme?
E' in quest'ottica che la maggiore proattività e la capacità di stupire diventano falsi miti nel comportamento sessuale.
"e avrei voluto vivere meglio il mio passato per "gustarmela" di più"
Faccia attenzione, perchè qui rischia di crearsi un bel problema: il passato non possiamo cambiarlo, ma certamente possiamo incidere sul futuro per dare nuova direzione e, se si è resa conto di aver sbagliato strada o perso tempo in passato, può non ripetere gli stessi errori in futuro.
Saluti,
[#12]
Gentile Utente,
Le ruminazioni ed i pensieri ossessivi, non rappresentano sicuramente un elisir di lunga vita per il desiderio sessuale.
Credo che dovrebbe discuterne con il suo terapeuta, se si e' trovata bene, altrimenti cercarne un altro, magari con un' altra formazione, che possa aiutarla maggiormente.
Online non si puo' andare oltre l' ascolto attento e la possibilita' di indirizzare l' utente verso la possibile risoluzione, ma non si possono fare diagnosi, ne' terapie .
Ci dia notizie in seguito, se crede
Le ruminazioni ed i pensieri ossessivi, non rappresentano sicuramente un elisir di lunga vita per il desiderio sessuale.
Credo che dovrebbe discuterne con il suo terapeuta, se si e' trovata bene, altrimenti cercarne un altro, magari con un' altra formazione, che possa aiutarla maggiormente.
Online non si puo' andare oltre l' ascolto attento e la possibilita' di indirizzare l' utente verso la possibile risoluzione, ma non si possono fare diagnosi, ne' terapie .
Ci dia notizie in seguito, se crede
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.9k visite dal 01/03/2013.
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