Delusione difficile da superare

Salve dottori, sono qui a scrivere, ovviamente, poichè avrei bisogno di un parere di un esperto, ove lei possa aiutarmi.
Ho 33 anni e sono un professionista nel campo economico. Sono arrivato in una grossa azienda nella città di provincia relativa al mio piccolo paese subito dopo il master post-laurea. Dopo un anno e mezzo ho stretto una fortissima amicizia con una collega fidanzata qualche anno più grande di me. Orbene questa forte amicizia pian piano ė diventata una bellissima relazione. Tuttavia dopo 6 mesi di relazione lei ha deciso comunque di sposarsi ( con estrema sofferenza per entrambi) poiché sosteneva che la nostra storia era iniziata da troppo poco tempo e che, a seguito di ciò, ci sarebbe stata una "bomba atomica" - familiari, annessi e connessi etc.! Nonostante tutto siamo rimasti insieme coltivando una bellissima storia durata circa 4 anni,fino ad arrivare ai giorni nostri. Ora arriviamo al punto...già da un po' lei nutriva una gran voglia di diventare madre e, stimolata dalla famiglia e dal marito forse ha deciso di adempiere a tale desiderio nonostante amasse me ( era un periodo in cui eravamo lontani per questioni di lavoro che mi avevano portato fuori), ma sostiene che tutto questo sia solo capitato per caso con una scarsissima possibilità che accadesse. Peraltro c'è stato un episodio : ha avuto un problema di salute innocuo che credeva fosse grave.....tutto risolto. (Pensava di morire e di non lasciare nulla di lei)Ora è incinta del marito e stiamo vivendo giorni di estrema disperazione. Non riusciamo a lasciarci. Abbiamo provato ma nulla! Soffriamo entrambi come mai, tantissimo, senza pace e senza sosta. Ciò soprattutto dopo che l'avevo lasciata appena appresa la notizia sulla possibilità che ci fosse in gravidanza (ha avuto un mancamento),ma dopo ho voluto aspettare la notizia definitiva. Il discorso e' che collaboriamo anche nel lavoro e quindi dobbiamo avere comunque contatti, in ogni caso continuiamo a sentirci e non riusciamo a fare a meno l'uno dell'altra, mi dice che ama solo e soltanto me. La notizia e' di pochi giorni fa e dobbiamo per forza lasciarci....pero' io quando la sento sto meglio (o apparentemente) e non riesco a fare a meno di lei e la stessa cosa mi dice lei. Ovviamente vista la possibilità di perdermi, vorrebbe tornare indietro, si pente di ciò che ha fatto ed è in totale disperazione, anche perché eravamo quasi pronti a stare insieme definitivamente. Ora arrivano le domande: cosa dovrei fare? Ci sto male davvero e non o più stimoli senza di lei. Io sento comunque il bisogno sentirla. Inoltre vi dobbiamo avere contatti necessari per cio' che concerne le questioni di lavoro: e' giusto? Sono in uno stato di grande tristezza e non riesco a rassegnarmi a nulla....sono ad un muro
Lasciarci amandoci...mah...ho paura di non riuscire a superare tutto questo in quanto credo che lei fosse la donna della mia vita
Ciò che ho scritto probabilmente non riesce ad esprimere davvero l'essenza della storia.
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"cosa dovrei fare?"

Gentile Utente, si tratta di una situazione molto complicata e dolorosa per tutti.
Adesso però c'è da tenere conto di un bimbo che nascerà tra pochi mesi e delle responsabilità che inevitabilmente questa donna dovrà assumersi nei confronti del figlio.

Lei che cosa intende fare?
Ha parlato con questa donna del futuro?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

tenga presenta che questa donna ha già preso una decisione importante, ossia quella di sposare un'altra persona e avere anche un figlio con lui.

Entrambi dovete quantomeno fare chiarezza sul vostro rapporto e su cosa lo tiene ancora in piedi.

Ha pensato che forse questa storia, proprio perché nata "clandestinamente", si regge solo per il fatto di essere una relazione "triangolare"?

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Alla sua domanda non credo sia possibile rispondere.

Un bambino nascera' da qui' a breve ed avrebbe bisogno di entrambe le figure genitoriali, un amore difficile e controverso come il vostro che non tende ad estinguersi e l' incapacita' ad allontanarsi.

Cosa le da questa donna, a cui non riesce a rinunciare?
Ha avuto in passato altri amori importanti?

Solitamente il dolore, arrovato ad una certa soglia psichica, potrebbe far scattare una sorta di istinto di conservazione, che potrebbe trasformare il dolore in rabbia e facilitare l' elaborazione del distacco.

Magari un aiuto specilaistico, sarebbe indicato

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno, innanzi tutto voglio porgere i ringraziamenti per la tempestività nelle risposte.
ALlora cercherò di rispondere in modo esaustivo in modo da essere il più comprensibile possibile:parliamo spesso in questi giorni del nostro futuro e non riusciamo a trovarne una via di uscita (per NOI)e lei,ovviamente, vuole prendersi tutte le giuste responsabilità del caso. Il fulcro sta proprio nel non poter condividere più il nostro futuro che provoca questa tristezza cosi grande e che più ci fa soffrire. Inoltre non credo che il fatto che sia una relazione triangolare regga il rapporto poiché questo è stato solo causa di tanti problemi.anche qualora decidessimo di non vederci e sentirci saremmo legati dal lavoro il che non so se sia un bene. Cosa trovo io in questa donna? Tutto poichè provo amore ed è stata la relazione più importante della mia vita, l'unica importante. Vorrei che quest'incubo finisse. È vero e me ne rendo conto:un amore che in riesce ad estinguersi ed un'incapacità assurda di allontanarci. Mi trovo davanti ad un muro...non so cosa fare! Insieme stiamo benissimo e ci capiamo con un solo sguardo. Nonostante la nostra condizione, abbiamo passato sempre tantissimo tempo insieme e abbiamo imparato a conoscerci nel profondo. Tantissimi bei momenti. Non riesco a vedere la mia vita senza di lei, cosa che mi dice anche lei, anche nei momenti di disperazione. Peraltro alcune delle scelte fatte, che hanno minato alla nostra felicità, sono state determinate dal contesto di "piccoli centri" dove la gente mormora (purtroppo)...ora la mia grande paura è quella di perdere la donna della mia vita perché non credo si possa riprodurre un feeling del genere. Razionalmente mi dico che tutto dovrebbe finire ora,come ci diciamo, ma poi non sentendoci stiamo troppo male. Condividiamo ogni cosa, anche il dolore di questi giorni.
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

non le sembra quantomeno paradossale il fatto che questa donna, nonostante sia così innamorata e attratta da lei, continui comunque a stare con l'altro?

Ha mai preso in considerazione l'eventualità di una separazione dal marito?
Ne avete parlato di questa eventualità?
Quali potrebbero essere i vincoli che le impedirebbero una separazione?

[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"la mia grande paura è quella di perdere la donna della mia vita perché non credo si possa riprodurre un feeling del genere. "

Gentile Utente,

questa Sua convinzione mi pare alquanto rigida e probabilmente è la causa che mantiene in vita il problema.

Se Lei pensa di non poter essere felice con nessun altra donna in futuro, è chiaro che non è neppure aperto a cambiamenti di alcun tipo.

Saluti,
[#7]
Utente
Utente
Per la separazione io non ho mai insistito poiché volevo raggiungere prima una certa stabilità, anche se lei mi ha detto che ha avuto varie volte la volontà di parlare di me. Poi, come dicevo, ciò che interviene in modo incisivo e' il contesto,anche familiare. Per i cambiamenti forse la dr. Pileci ha ragione, sono un po' rigido nell'affrontarli.dovrei distaccarmi da lei, lo so, ma è proprio questo che non riesco a fare( come anche lei). Sono uscito con amici e amiche ma vi assicuro che sono stato peggio di quando sono solo a casa. Forse dovremmo distaccarci anche perché stando insieme, probabilmente, ne soffrirei sempre di più. Non so cosa fare ma voglio smettere di soffrire e pensare al futuro in positivo, cosa che allo stato attuale non riesco proprio a fare. Accetto volentieri, come fatto siano ad ora, i vostri preziosi consigli.
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Scusi, ma la stabilità come poteva arrivare se ad un certo punto questa donna ha scelto di sposare un altro e comunque di fatto ha continuato ad essere sposata con un altro uomo?
Inoltre adesso aspetta un figlio...
In questo senso sono d'accordo con i quesiti posti dal dr. Del Signore: evidentemente Lei avrà sistemato nella Sua mente queste informazioni ingannadosi con l'idea di voler raggiungere stabilità, ma non riusciva a vedere che stava correndo verso un precipizio in questa storia. Dico questo perchè pur essendo stata una bella storia, probabilmente ciò che la nutriva era anche il brivido della relazione clandestina.

Ad ogni modo, la domanda principale è come mai Lei si è messo in una relazione di questo tipo e ci rimane.
Qui dovrebbe cercare le risposte con l'aiuto di un professionista per capire le proprie dinamiche e vedere come impostare una nuova relazione con un'altra donna.

Saluti,
[#9]
Utente
Utente
Probabilmente sono stato poco chiaro nell'usare il termine "stabilità" e me ne scuso. Intendevo dire una mia stabilità economica in modo da poter garantire una eventuale vita insieme.di certo e' che il fatto che fosse una relazione "clandestina" e' sempre stata per me(per noi visto che ne abbiamo parlato spesso)un motivo di ansia, angosce e sensi di colpa. Un peso perché la volevo solo per me,ovviamente. Perché ho portato avanti questa relazione? Perché sono molto innamorato di questa donna, motivo per il quale non riesco a distaccarmene. Poi c'è il discorso che condividiamo il lavoro. Ho paura che possa essere un ulteriore difficoltà per il distacco.
Grazie per le vostre risposte e per il fatto che mettiate la vostra esperienza anche al "nostro servizio".
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...un motivo di ansia, angosce e sensi di colpa. Un peso perché la volevo solo per me,ovviamente..."

Gentile Utente,

ma che cosa c'entra tutto ciò con l'amore?
Se in una relazione non stiamo bene, forse stiamo confondendo alcuni termini.

Lei che cosa vuole da una relazione?
A me sembra lo abbia detto molto chiaramente qui scegliendo bene le parole.
E la donna che Lei ha frequentato lo ha detto in maniera inequivocabile con i fatti.

Mi dispiace perchè sento il Suo dolore, ma ritengo che l'unico modo per uscire da questa situazione sia chiedere aiuto ad uno psicologo che possa aiutarLa davvero a prendere le distanze da questa storia e a cominciare a guardarsi attorno.

Comprendo anche che adesso Lei non ce la faccia a cambiare e ad allontanarsi senza un aiuto esterno, nè a vedere la situazione in maniera più nitida.

Saluti,
[#11]
Utente
Utente
Grazie ancora infinitamente e devo dire che questa chiacchierata mi ha tirato leggermente su! Mi sento un pochino meglio.....mah!un'ultima domanda che non è stata affrontata: per il lavoro? Si può lavorare insieme con distacco,sempre se ci riuscirò( a questo punto mi auguro di si!). È una cosa alla quale tengo molto.
È ancora complimenti per il lavoro che fate in questo sito.
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Questa donna andrà in maternità tra qualche mese e, con buona probabilità, ci resterà per un annetto...
Questa assenza dal lavoro potrebbe giocare a Suo vantaggio, ma anche a favore della signora, che sarà molto presa dal cambiamento di ruolo e dai pesanti impegni di accudimento di un neonato.

Però è anche vero che se Lei riuscisse a prendere le distanze dalla situazione, dal coinvolgimento, ecc... Le sarebbe molto più facile continuare a vedere questa persona.

Poi sta a Lei limitare il più possibile gli scambi e i contatti, se vuole rompere una relazione che pare tossica.

Saluti,
[#13]
Utente
Utente
Anche se andrà in maternità sono purtroppo il suo referente (è una specie di mio superiore) e dovremo sentirci lostesso per questioni relative all'andazzo lavorativo! Cmq ho molto apprezzato i vostri consigli e mi auguro che tutto vada per il meglio, intendo dire uscirne il meno provato possibile ed in tempi ragionevoli. Anche se sui tempi credo sia una cosa soggettiva.
Mi rivolgo alla dr Pileci chiedendole, se ha un altro pò di pazienza, cosa definisce questa una probabile "relazione tossica".
Grazie ancora
[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Per relazione "tossica" intendo una relazione che non fa stare bene, ma genera confusione, pressioni, delusioni, soffocamento, ecc...

"di certo e' che il fatto che fosse una relazione "clandestina" e' sempre stata per me(per noi visto che ne abbiamo parlato spesso)un motivo di ansia, angosce e sensi di colpa."

E' per questo che Le ho chiesto come mai Lei si è ficcato in questa relazione: questo fatto potrebbe dire molto di Lei, dei Suoi bisogni e delle Sue dinamiche, ma è opportuno, se vuole, farlo di persona con uno psicologo.

Le auguro anch'io che tutto possa andare per il meglio.
Anche se la situazione sembra ora molto ingarbugliata, non è detto che non possa distendersi un po' in futuro.

Cordiali saluti,
[#15]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
Credo di avere compreso che questa donna ha un forte ascendente su di lei, che e' stato il suo grande amore e che sarebbe disposto a tutto pur di averla.

Un amore, pero' per crescere e per poter ave un futuro, dovrebbe anche avere i piedi per terra, essere cioe' aderente alla realta' .

I sentimenti, le emozioni , il coinvolgimento , sono tutti ambiti a tinte forti nella vita di tutti noi, ma qui ' c' e' un elemento di realta' importante e determinante:
un bambino!

L' eventuale convivenza all' interno dello stesso ambito lavorativo, mi sembra l' ultimo dei problemi, sarebbe utile partire dall' aspetto emozionale, per passare poi a quello ambientale.

Si faccia aiutare da uno psicologo de visu, solo attraverso la disamina delle sue emozioni, trovera' la via d' uscita
[#16]
Utente
Utente
Grazie, ha capito i miei sentimenti e anche il mio stato d'animo in questo difficile momento che mi auguro finisca presto. Mediamente in quanto tempo si esce completamente da un situazione del genere? Intendo dire che se finisse tutto riuscirò a riprendermi del tutto magari non in tempi eccessivamente lunghi?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

questa è la tipica elaborazione di un lutto, ovvero la chiusura di una relazione e la perdita di una persona amata.

Non ci sono tempi da indicare, ma ci sono strategie che potrebbe attuare, se ha deciso di chiudere definitivamente questa storia, che potrebbero aiutarLa.

La prima è interrompere i contatti, se non quelli indispensabili per lavoro.

La seconda è cominciare a guardarsi attorno, consapevole del fatto che questo Le fa molta paura e La blocca, temendo di non potersi più innamorare.

Chiaramente se la situazione dovesse bloccarsi, per qualunque ragione, è opportuno sentire uno psicologo di persona.

Saluti,
[#18]
Utente
Utente
grazie ancora di tutto,questa chiacchierata devo dire che mi ha fatto bene.cerchero' di attuare ben presto le indicazioni datemi con l'augurio di farcela e di uscirne bene.preferirei un distacco di tipo graduale,fisiologicamente il tutto potrebbe andare scemando.altrimenti bisognerà prendere coscienza che si deve chiudere tutto in modo drastico.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...preferirei un distacco di tipo graduale,fisiologicamente il tutto potrebbe andare scemando.altrimenti bisognerà prendere coscienza che si deve chiudere tutto in modo drastico..."

Gentile Utente,

comprendo il Suo punto di vista, ma tutto questo potrebbe anche essere un modo per raccontarsela ed ingannarsi... infatti quando dobbiamo elaborare il lutto o abituarci alla perdita di qualcuno, possiamo scegliere (inconsapevolmente, ovvio) di lasciare alcune cose come stanno, con l'idea o la speranza che prima o poi l'altro possa tornare.

Un cordiale saluto,
[#20]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Ogni percorso di elaborazione del lutto è soggettivo ed unico, in tempistica e modalità.
Dipende dalla struttura di personalità, dai pregressi traumi, dal sostegno siciale\affettivo, dalle uniche e personali risorse interiori, oltre che da un possibile aiuto specialistico .

Da quì altro non credo possiamo dirle , cari auguri