Non ricordo le cose che leggo
Buongiorno,
Ho 27 anni e da sempre ho un problema che compromette pesantemente la mia vita.
Qualsiasi cosa io legga, subito dopo la dimentico. Sono una divoratrice di libri, curiosa, amante della cultura e del sapere, compro decine di volumi che inizio e finisco, ma non ricordo minimamente, se non qualche piccolo dettaglio che magari ha colpito parecchio la mia attenzione, che però se non ripeto a qualcuno nel giro di poco tempo, cancello definitivamente.
Quando avevo 14 anni ho avuto un esaurimento nervoso, mi fecero anche delle tac perchè per l'appunto perdevo letteralmente la memoria, dei veri e propri "buchi temporali" che mi spaventavano molto.
Verso i 24 anni sono guarita definitivamente da tutte le mie "patologie", ansia, depressione, attacchi di panico, ecc.. e ora ho una vita splendida, serena e appagante.
Ma il problema è rimasto e mi rattrista molto constatare che in mezzo a discussioni su un determinato argomento, avrei molto da dire ma mi escono solo concetti improvvisati e spesso anche errati.
La cosa si ripercuote anche nel lavoro, dal momento che ho necessità di apprendere alcune cose a memoria e da una riga all'altra sono svanite.
Al contrario, se una persona mi spiega un concetto oppure lo apprendo magari da un video, le cose si imprimono decisamente meglio.
Ho provato a utilizzare stimoli multipli (sottolineare, guardare immagini, ecc...) ma il risultato non cambia. Ho dovuto anche abbandonare gli studi per questo, giusto per spiegarvi l'entità del problema.
Grazie per il consulto.
Ho 27 anni e da sempre ho un problema che compromette pesantemente la mia vita.
Qualsiasi cosa io legga, subito dopo la dimentico. Sono una divoratrice di libri, curiosa, amante della cultura e del sapere, compro decine di volumi che inizio e finisco, ma non ricordo minimamente, se non qualche piccolo dettaglio che magari ha colpito parecchio la mia attenzione, che però se non ripeto a qualcuno nel giro di poco tempo, cancello definitivamente.
Quando avevo 14 anni ho avuto un esaurimento nervoso, mi fecero anche delle tac perchè per l'appunto perdevo letteralmente la memoria, dei veri e propri "buchi temporali" che mi spaventavano molto.
Verso i 24 anni sono guarita definitivamente da tutte le mie "patologie", ansia, depressione, attacchi di panico, ecc.. e ora ho una vita splendida, serena e appagante.
Ma il problema è rimasto e mi rattrista molto constatare che in mezzo a discussioni su un determinato argomento, avrei molto da dire ma mi escono solo concetti improvvisati e spesso anche errati.
La cosa si ripercuote anche nel lavoro, dal momento che ho necessità di apprendere alcune cose a memoria e da una riga all'altra sono svanite.
Al contrario, se una persona mi spiega un concetto oppure lo apprendo magari da un video, le cose si imprimono decisamente meglio.
Ho provato a utilizzare stimoli multipli (sottolineare, guardare immagini, ecc...) ma il risultato non cambia. Ho dovuto anche abbandonare gli studi per questo, giusto per spiegarvi l'entità del problema.
Grazie per il consulto.
[#1]
gentile ragazza, premettendo che l'ansia da prestazione colpisce anche la memoria e il solo fatto di mettersi alla prova per ricordare di per sè è una distrazione che intacca l'apprendimeno, le consiglio di parlarne con un neurologo.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Gent.mo dottore,
ho pensato anche io che potesse essere un problema di ansia da prestazione, però se così fosse, perchè si presenta anche in contesti di assoluto riposo, relax, ecc..?
Aveva senso all'università, ma nella vita quotidiana, specialmente ora che sono una persona equilibrata e serena, come può essere possibile?
ho pensato anche io che potesse essere un problema di ansia da prestazione, però se così fosse, perchè si presenta anche in contesti di assoluto riposo, relax, ecc..?
Aveva senso all'università, ma nella vita quotidiana, specialmente ora che sono una persona equilibrata e serena, come può essere possibile?
[#5]
"Quando avevo 14 anni ho avuto un esaurimento nervoso, mi fecero anche delle tac perchè per l'appunto perdevo letteralmente la memoria, dei veri e propri "buchi temporali" che mi spaventavano molto. "
Gent.le ragazza,
si è mai sottoposta ad una valutazione neurologica delle sue funzioni mnestiche?
Gent.le ragazza,
si è mai sottoposta ad una valutazione neurologica delle sue funzioni mnestiche?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#6]
Utente
Buonasera dottoressa,
Allora per quel che ricordo, mi avevano fatto diverse tipologie di esami.
In questa tac mi sembra controllassero la ghiandola pienale (ma non saprei proprio dire perchè, mi ha spiegato mio padre che in una radiografia si vedeva una macchia, ma era un errore della macchina e quindi bisognava approfondire...), poi mi misurarono il campo visivo (che mi si restringeva) attraverso uno strumento in cui dovevo fissare un punto al centro e premere un pulsante quando vedevo dei puntini con la coda dell'occhio.
Successivamente mi fecero un esame dell'udito, mi provarono i riflessi e mi rimandarono a casa.
Mai ricevuto una cura di alcun tipo. La cosa cadde nel nulla.
Allora per quel che ricordo, mi avevano fatto diverse tipologie di esami.
In questa tac mi sembra controllassero la ghiandola pienale (ma non saprei proprio dire perchè, mi ha spiegato mio padre che in una radiografia si vedeva una macchia, ma era un errore della macchina e quindi bisognava approfondire...), poi mi misurarono il campo visivo (che mi si restringeva) attraverso uno strumento in cui dovevo fissare un punto al centro e premere un pulsante quando vedevo dei puntini con la coda dell'occhio.
Successivamente mi fecero un esame dell'udito, mi provarono i riflessi e mi rimandarono a casa.
Mai ricevuto una cura di alcun tipo. La cosa cadde nel nulla.
[#7]
Gent.le ragazza,
considerando che sono trascorsi più di dieci anni, l'approccio corretto sarebbe quello di escludere eventuali cause organiche attraverso una visita di controllo neurologica e successivamente valutare insieme allo specialista l'intervento più opportuno.
considerando che sono trascorsi più di dieci anni, l'approccio corretto sarebbe quello di escludere eventuali cause organiche attraverso una visita di controllo neurologica e successivamente valutare insieme allo specialista l'intervento più opportuno.
[#8]
Gentile ragazza,
Penso anche io che sia necessario un nuovo consulto neurologico aggiornato con i nuovi strumenti diagnostici. Oltre a questo, comunque, mi sento di dirle che la memoria e' molto legata alla capacita' di attenzione e di concentrazione, oltre che di comprensione, e che la capacita' di immagazzinare a lungo termine e' strettamente correlata alle emozioni e ai significati legati a quello che stiamo imparando. In altri termini, se quello che leggo ha per me un significato profondo ed emotivamente coinvolgente, tendo a ricordarlo con più facilita', altrimenti evapora. Da quello che mi dice, lei ha sempre letto moltissimo e anche questo spiegherebbe la sua difficoltà a ritenere e trattenere informazioni. Il nostro cervello opera selezioni delle informazioni sulla base di precise priorità . E' un meccanismo assolutamente protettivo nei confronti della nostra salute mentale. Immagina se dovessimo ricordare miliardi di informazioni? Scoppieremmo letteralmente. Noi non siamo macchine-e anche i computer hanno una memoria non infinita- ma persone. Un' ultima annotazione: la memoria e' di vario tipo, per cui nel suo caso sembrerebbe essere piu' a livello visivo e uditivo, altrimenti non si spiegherebbe come mai lei ricorda meglio una spiegazione data da una persona o in un video che informazioni stampate.
Mi rendo conto che questo sia stato per lei un problema e che possa esserlo tuttora. Ai suoi amici, quando non ricorda un compleanno, puo' sempre fare presente la sua difficolta' senza sentirsi, per questo, in difetto o in colpa. Le invio cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica
Penso anche io che sia necessario un nuovo consulto neurologico aggiornato con i nuovi strumenti diagnostici. Oltre a questo, comunque, mi sento di dirle che la memoria e' molto legata alla capacita' di attenzione e di concentrazione, oltre che di comprensione, e che la capacita' di immagazzinare a lungo termine e' strettamente correlata alle emozioni e ai significati legati a quello che stiamo imparando. In altri termini, se quello che leggo ha per me un significato profondo ed emotivamente coinvolgente, tendo a ricordarlo con più facilita', altrimenti evapora. Da quello che mi dice, lei ha sempre letto moltissimo e anche questo spiegherebbe la sua difficoltà a ritenere e trattenere informazioni. Il nostro cervello opera selezioni delle informazioni sulla base di precise priorità . E' un meccanismo assolutamente protettivo nei confronti della nostra salute mentale. Immagina se dovessimo ricordare miliardi di informazioni? Scoppieremmo letteralmente. Noi non siamo macchine-e anche i computer hanno una memoria non infinita- ma persone. Un' ultima annotazione: la memoria e' di vario tipo, per cui nel suo caso sembrerebbe essere piu' a livello visivo e uditivo, altrimenti non si spiegherebbe come mai lei ricorda meglio una spiegazione data da una persona o in un video che informazioni stampate.
Mi rendo conto che questo sia stato per lei un problema e che possa esserlo tuttora. Ai suoi amici, quando non ricorda un compleanno, puo' sempre fare presente la sua difficolta' senza sentirsi, per questo, in difetto o in colpa. Le invio cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 38.1k visite dal 01/03/2013.
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