Il vomito indotto mi fa stare bene
ciao sono all'ultimo anno di un liceo classico e tra patente,maturità e la scelta dell'università è per me un periodo stressante, che mi causa angosce, insicurezze e paura per il futuro.
I miei sono divorziati e la loro è stata una brutta separazione ma credo in parte di averla superata (vengo da due percorsi con due differenti psicologi, uno del consultorio prescritto dal tribunale e l'altro privato, che però di fatto è stato interrotto per vari motivi).
Non ho mai avuto una storia, ho sempre rifiutato qualsiasi richiesta, innamorandomi di ragazzi con cui non avevo alcuna speranza; da ultimo il mio migliore amico con chiare tendenze omosessuali in cui avevo riposto ogni mia speranza, forse idealizzandolo e innamorandomi mi ha detto che gli piace un'altra. Al che io non ho retto e ho cominciato a vomitare.
La nausea è una cosa che mi accompagna da sempre e so che mi viene per cause psicologiche e in particolari momenti, ma mai mi ero ficcata due dita in gola per vomitare e soprattutto provando piacere nel farlo.
Non lo faccio per dimagrire o perchè credo di essere affetta da bulimia anche se credo che la prima volta che l'ho fatto è per far sentire il mio migliore amico in colpa(ovviamente lui non ne sa nulla). Ora mi accordo che il degrado che provo facendolo mi fa stare bene cosi come la trascuratezza nei vestiti (il che è strano, sono sempre stata una persona molto attenta a come vestirmi e mi cambiavo ogni giorno scegliendo i vestiti la sera prima). Ormai è più forte di me e quando non riesco a farlo perchè mangio con mia mamma che già ha sospettato qualcosa e che è estremamente attenta ci sto male.
devo preoccuparmi? devo tornare dal mio psicologo? o lo faccio solo perchè sono un'egoista?
I miei sono divorziati e la loro è stata una brutta separazione ma credo in parte di averla superata (vengo da due percorsi con due differenti psicologi, uno del consultorio prescritto dal tribunale e l'altro privato, che però di fatto è stato interrotto per vari motivi).
Non ho mai avuto una storia, ho sempre rifiutato qualsiasi richiesta, innamorandomi di ragazzi con cui non avevo alcuna speranza; da ultimo il mio migliore amico con chiare tendenze omosessuali in cui avevo riposto ogni mia speranza, forse idealizzandolo e innamorandomi mi ha detto che gli piace un'altra. Al che io non ho retto e ho cominciato a vomitare.
La nausea è una cosa che mi accompagna da sempre e so che mi viene per cause psicologiche e in particolari momenti, ma mai mi ero ficcata due dita in gola per vomitare e soprattutto provando piacere nel farlo.
Non lo faccio per dimagrire o perchè credo di essere affetta da bulimia anche se credo che la prima volta che l'ho fatto è per far sentire il mio migliore amico in colpa(ovviamente lui non ne sa nulla). Ora mi accordo che il degrado che provo facendolo mi fa stare bene cosi come la trascuratezza nei vestiti (il che è strano, sono sempre stata una persona molto attenta a come vestirmi e mi cambiavo ogni giorno scegliendo i vestiti la sera prima). Ormai è più forte di me e quando non riesco a farlo perchè mangio con mia mamma che già ha sospettato qualcosa e che è estremamente attenta ci sto male.
devo preoccuparmi? devo tornare dal mio psicologo? o lo faccio solo perchè sono un'egoista?
[#1]
Psicologo
Gentile ragazza,
Visto il momento così delicato mi sento di consigliarle di riprendere gli incontri con lo psicologo che la seguiva. Dovrebbe cercare di rispondere a queste domande: cosa c'è nella sua vita che le dà la nausea, che sta cercando di allontanare da sé attraverso il vomito? Certo la mia è solo un'ipotesi, ma parlare con uno specialista l'aiuterebbe a capire l'origine delle sue difficoltà.
Come lei ha sottolineato è un anno di grandi cambiamenti, è normale sentirsi insicuri e spaventati dal futuro, ma se queste paure diventano fonte di angoscia come lei scrive è giusto chiedere aiuto.
La saluto con affetto
Visto il momento così delicato mi sento di consigliarle di riprendere gli incontri con lo psicologo che la seguiva. Dovrebbe cercare di rispondere a queste domande: cosa c'è nella sua vita che le dà la nausea, che sta cercando di allontanare da sé attraverso il vomito? Certo la mia è solo un'ipotesi, ma parlare con uno specialista l'aiuterebbe a capire l'origine delle sue difficoltà.
Come lei ha sottolineato è un anno di grandi cambiamenti, è normale sentirsi insicuri e spaventati dal futuro, ma se queste paure diventano fonte di angoscia come lei scrive è giusto chiedere aiuto.
La saluto con affetto
[#2]
Gentile ragazza,
questa modalità, così come l'hai descritta, potrebbe semplicemente essere un comportamento che ti permette -in maniera disfunzionale- di gestire la sofferenza di questo momento.
Si tratta chiaramente di una strategia che sul lungo periodo non porta a stare bene e che ha conseguenze sulla salute (danni ai denti, all'esofago, ecc...).
Perciò anch'io ti suggerisco di ricontattare la psicologa che ti seguiva, se ti sei trovata bene, e di proseguire il percorso.
Come mai è stato interrotto il percorso?
E come mai ne avevi cominciato uno?
questa modalità, così come l'hai descritta, potrebbe semplicemente essere un comportamento che ti permette -in maniera disfunzionale- di gestire la sofferenza di questo momento.
Si tratta chiaramente di una strategia che sul lungo periodo non porta a stare bene e che ha conseguenze sulla salute (danni ai denti, all'esofago, ecc...).
Perciò anch'io ti suggerisco di ricontattare la psicologa che ti seguiva, se ti sei trovata bene, e di proseguire il percorso.
Come mai è stato interrotto il percorso?
E come mai ne avevi cominciato uno?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Cara ragazza, anch'io con le colleghe ti consiglio di farti aiutare, il vomito come il vestirsi in modo negativo esprimono una modalità disperata di opporti, aggredendo te stessa forse perchè ti trovi in una situazione oggettiva ed affettiva in cui ti pare di non poter fare niente per ribellarti e decidere la tua strada.
Ci sono naturalmente altre strade, per farsi rispettare e per poter scegliere tu la tua vita..
Riprendere a farti aiutare, ti aiuterà a trovare " le parole per dirlo" e anche il modo concreto.. Coraggio, prendi la tua vita nelle tue mani..
Ci sono naturalmente altre strade, per farsi rispettare e per poter scegliere tu la tua vita..
Riprendere a farti aiutare, ti aiuterà a trovare " le parole per dirlo" e anche il modo concreto.. Coraggio, prendi la tua vita nelle tue mani..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Cara Ragazza,
Sembra una " nausea nei confronti della vita" , piu' che correlata al cibo ingerito.
Una coppia genitoriale naufragata, tanto dolore, relazioni disfunzionali, sembrano avere preparato il terreno per un possibile disturbo della sfera oro/ alimentare.
Se conserva un buon ricordo dei pregressi percorsi, ritorni dal suo precedente psicologo, contiene una buona parte della sua vita, avra' degli strumenti validi ed immediati per darle una mano.
Sembra una " nausea nei confronti della vita" , piu' che correlata al cibo ingerito.
Una coppia genitoriale naufragata, tanto dolore, relazioni disfunzionali, sembrano avere preparato il terreno per un possibile disturbo della sfera oro/ alimentare.
Se conserva un buon ricordo dei pregressi percorsi, ritorni dal suo precedente psicologo, contiene una buona parte della sua vita, avra' degli strumenti validi ed immediati per darle una mano.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
grazie a tutti per le risposte, ci speravo!
rispondo alla dottoressa Pileci.
ho iniziato ad andare dalla psicologa perchè non reggevo più, non c'è stata una causa scatenante, ne sentivo il bisogno e i miei mi hanno capito benchè si siano separati 5 anni fa e dalla psicologa ho iniziato ad andare l'anno scorso.
il percorso con lo psicologo è stato interrotto per vari motivi, inizialmente perchè erano arrivate le vacanze estive e di solito le mie estati sono sempre piuttosto intense, nel senso che sono molto poco a casa. Secondariamente perchè in seguito a una pseudo colonia estiva dove ero stata a contatto con tantissimi ragazzi che non conoscevo mi pareva di stare meglio e di non averne più bisogno. In più sempre quest'estate il rapporto con mio padre (ho rifiutato di vederlo per due anni) si era evoluto positivamente in seguito a una vacanza in Olanda...
Sono ricominciati i problemi, diciamo ad ottobre, quando ho compiuto i 18 anni.
Non ho richiesto di nuovo un aiuto fin'ora, anche perchè mia mamma è sempre stata contraria agli psicologi in generale e in più andando da una psicologa privata costa molto e pensando che l'anno prossimo probabilmente mi trasferirò ci sono altre spese da fare...
rispondo alla dottoressa Pileci.
ho iniziato ad andare dalla psicologa perchè non reggevo più, non c'è stata una causa scatenante, ne sentivo il bisogno e i miei mi hanno capito benchè si siano separati 5 anni fa e dalla psicologa ho iniziato ad andare l'anno scorso.
il percorso con lo psicologo è stato interrotto per vari motivi, inizialmente perchè erano arrivate le vacanze estive e di solito le mie estati sono sempre piuttosto intense, nel senso che sono molto poco a casa. Secondariamente perchè in seguito a una pseudo colonia estiva dove ero stata a contatto con tantissimi ragazzi che non conoscevo mi pareva di stare meglio e di non averne più bisogno. In più sempre quest'estate il rapporto con mio padre (ho rifiutato di vederlo per due anni) si era evoluto positivamente in seguito a una vacanza in Olanda...
Sono ricominciati i problemi, diciamo ad ottobre, quando ho compiuto i 18 anni.
Non ho richiesto di nuovo un aiuto fin'ora, anche perchè mia mamma è sempre stata contraria agli psicologi in generale e in più andando da una psicologa privata costa molto e pensando che l'anno prossimo probabilmente mi trasferirò ci sono altre spese da fare...
[#6]
Mi pare importante riprendere il percorso psicologico e comunque gli psicologi puoi trovarli in qualunque ospedale.
Parlane con il tuo medico di base: a volte è indispensabile l'impegnativa del medico per poter accedere al servizio.
Saluti,
Parlane con il tuo medico di base: a volte è indispensabile l'impegnativa del medico per poter accedere al servizio.
Saluti,
[#7]
Cara ragazza, coraggio cerca uno psicologo negli enti pubblici, ma ora dopo aver letto del rapporto difficile con tuo padre, rifiutato per due anni ,è possibile ipotizzare che il tuo comportamento sia in relazione a rifiuti,reali o temuti..cosa ne pensi ?
[#9]
" magari sto bene e non c'è bisogno di tornare dallo psicologo... che ne pensa? "
Penso che dallo psicologo dovresti andarci ugualmente, non misurando le volte in cui vomiti o NON vomiti, ma per una corretta diagnosi e un trattamento adeguato.
Spesso un sintomo nasconde altro e comunque non vomitare è già un passo (anche se solo per questa sera) ma non è la soluzione di un problema serio.
Saluti,
Penso che dallo psicologo dovresti andarci ugualmente, non misurando le volte in cui vomiti o NON vomiti, ma per una corretta diagnosi e un trattamento adeguato.
Spesso un sintomo nasconde altro e comunque non vomitare è già un passo (anche se solo per questa sera) ma non è la soluzione di un problema serio.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 16.6k visite dal 27/02/2013.
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