Le cause più comuni dell'ipocondria
Gentili medici, il mio problema è l'ipocondria. In poche parole, sono sempre convinta di avere una malattia grave, passo da una paura all'altra: appena il timore per una malattia svanisce, perché il sintomo è passato o perché il medico mi rassicura, ne compare un altro. Praticamente, ogni piccolo segnale che mi manda il mio corpo, sono convinta che sia il sintomo di una malattia molto grave, magari anche mortale. Un po' di tosse? Sicuramente un tumore ai polmoni. Qualche fitta intercostale? Infarto sicuro. Mi capita di sudare di notte? Linfoma o HIV, non ci sono dubbi. Se ci penso, nel corso della mia vita, e non ho ancora trent'anni, sono stata convinta di avere tumori in ogni singola parte del corpo, per non parlare dei problemi cardiaci o delle malattie degenerative.
So che il mio è un problema psicologico, ma ogni volta che mi si presenta qualche piccolo disturbo, cose che magari altri nemmeno noterebbero, come un leggero dolore addominale, un mal di testa o un po' di nausea, non riesco a impedirmi di pensare che possa essere qualcosa di molto serio. Solo che questa cosa è molto pesante e non mi fa vivere serenamente. Secondo voi la terapia breve strategica potrebbe aiutarmi? Che genere di terapia può essere consigliata in questi casi? E quali sono le cause più comuni dell'ipocondria? Grazie e cordiali saluti.
So che il mio è un problema psicologico, ma ogni volta che mi si presenta qualche piccolo disturbo, cose che magari altri nemmeno noterebbero, come un leggero dolore addominale, un mal di testa o un po' di nausea, non riesco a impedirmi di pensare che possa essere qualcosa di molto serio. Solo che questa cosa è molto pesante e non mi fa vivere serenamente. Secondo voi la terapia breve strategica potrebbe aiutarmi? Che genere di terapia può essere consigliata in questi casi? E quali sono le cause più comuni dell'ipocondria? Grazie e cordiali saluti.
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Psicologo
Gent. le ragazza,
la terapia breve strategica è un tipo di psicoterapia che si è dimostrata molto efficace nel trattare e guarire sia a breve che a lungo termine diverse problematiche di natura psicologica, fra cui anche l'ipocondria.
Nel suo caso il passo più importante è riconoscere che la natura delle sue difficoltà è di natura psicologica e non fisica, spesso chi soffre di ipocondria infatti arriva dallo psicologo perchè spinto da qualche medico dopo l'ennesimo consulto e con difficoltà trova la motivazione per un lavoro di tipo psicologico: se lei ha riconosciuto invece la natura delle sue difficoltà ha già fatto un passo molto importante.
Diverse terapie possono essere efficaci nel suo caso, oltre all' approcio strategico mi sento di consigliarle anche l' approcio cognitivo comportamentale che in letteratura è considerato molto efficace nel trattamento dell'ipocondria.
Per quanto riguarda le cause dell'ipocondria non posso darle una risposta certa, sicuramente influisce una certa predisposizione all'ansia e alla somatizzazione, come anche vissuti personali di malattia o morte possono favorire l'insorgere di questo disturbo.
Di solito le persone che tendono a somatizzare le proprie difficoltà, quindi a vivere attraverso il corpo i propri disagi, hanno una difficoltà a verbalizzare le proprie emozioni, di questo tuttavia è giusto che lei parli "dal vivo"con uno specialista che saprà aiutarla a trovare le risposte che sta cercando.
La saluto con affetto
la terapia breve strategica è un tipo di psicoterapia che si è dimostrata molto efficace nel trattare e guarire sia a breve che a lungo termine diverse problematiche di natura psicologica, fra cui anche l'ipocondria.
Nel suo caso il passo più importante è riconoscere che la natura delle sue difficoltà è di natura psicologica e non fisica, spesso chi soffre di ipocondria infatti arriva dallo psicologo perchè spinto da qualche medico dopo l'ennesimo consulto e con difficoltà trova la motivazione per un lavoro di tipo psicologico: se lei ha riconosciuto invece la natura delle sue difficoltà ha già fatto un passo molto importante.
Diverse terapie possono essere efficaci nel suo caso, oltre all' approcio strategico mi sento di consigliarle anche l' approcio cognitivo comportamentale che in letteratura è considerato molto efficace nel trattamento dell'ipocondria.
Per quanto riguarda le cause dell'ipocondria non posso darle una risposta certa, sicuramente influisce una certa predisposizione all'ansia e alla somatizzazione, come anche vissuti personali di malattia o morte possono favorire l'insorgere di questo disturbo.
Di solito le persone che tendono a somatizzare le proprie difficoltà, quindi a vivere attraverso il corpo i propri disagi, hanno una difficoltà a verbalizzare le proprie emozioni, di questo tuttavia è giusto che lei parli "dal vivo"con uno specialista che saprà aiutarla a trovare le risposte che sta cercando.
La saluto con affetto
[#2]
Gentile Utente,
Ha risolto le pregresse difficolta' per cui ci ha recentemente scritto?
' https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/265055-frigidita-femminile.html
Ha consultato uno specialista?
Ha risolto le pregresse difficolta' per cui ci ha recentemente scritto?
' https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/265055-frigidita-femminile.html
Ha consultato uno specialista?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile Utente,
alle preziose informazioni della dott.ssa Bridi, aggiungo un'osservazione su ciò che Lei stessa afferma:
"ogni volta che mi si presenta qualche piccolo disturbo, cose che magari altri nemmeno noterebbero, come un leggero dolore addominale..."
La persona ansiosa si focalizza molto su ogni piccolo doloretto e, come dice bene Lei, gli altri in genere non notano.
Il punto cruciale qui è imparare a leggere questi stati mentali e le emozioni (ad es. come si esprime sul corpo l'ansia, o la rabbia, ecc...) e imparare a riconoscere e modulare le emozioni.
A questo scopo può essere molto utile una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Un cordiale saluto,
alle preziose informazioni della dott.ssa Bridi, aggiungo un'osservazione su ciò che Lei stessa afferma:
"ogni volta che mi si presenta qualche piccolo disturbo, cose che magari altri nemmeno noterebbero, come un leggero dolore addominale..."
La persona ansiosa si focalizza molto su ogni piccolo doloretto e, come dice bene Lei, gli altri in genere non notano.
Il punto cruciale qui è imparare a leggere questi stati mentali e le emozioni (ad es. come si esprime sul corpo l'ansia, o la rabbia, ecc...) e imparare a riconoscere e modulare le emozioni.
A questo scopo può essere molto utile una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Carissima , siccome secondo il comportamentismo ogni sintomo è un comportamento errato appreso,sarà opportuno riflettere su chi nel suo mondo può aver in qualche modo trasmesso a lei questo sguardo allarmato sul corpo e sul mondo, quale dinamiche familiari l'hanno plasmata, dopo di che gli approcci proposti saranno molto utili..
Auguri davvero..
Auguri davvero..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#5]
gentile utente
questa lettura dovrebbe trovarla interessante
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
la terapia breve strategica, insieme alla cognitiva-comportamentale è particolarmente elettiva
saluti
questa lettura dovrebbe trovarla interessante
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
la terapia breve strategica, insieme alla cognitiva-comportamentale è particolarmente elettiva
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#6]
Ex utente
Vi ringrazio molto per i consigli. Volevo specificarvi due cose che magari possono essere utili. Io sono ipocondriaca da sempre, da quando ero piccola alle elementari, che leggevo di nascosto l'enciclopedia medica dei miei genitori. Diciamo che la molla scatenante è stata una ragazzina della mia scuola elementare, lei in quinta e io in terza, quindi avevo otto anni, che è morta di leucemia. Questa cosa mi ha terrorizzato e credo che la paura delle malattie sia nata lì. Poi diciamo che per vent'anni c'è sempre stata, ma moderata. E' peggiorata dopo che, nel marzo 2012 è mancato un mio zio a cui ero molto legata: ha avuto un ictus, è rimasto in stato quasi di vegetale per un mese dopodiché è morto e a guardare bene le mie paure sono aumentate proprio dopo la sua morte. A dire il vero non avevo mai collegato le due cose, cioè è una cosa inconscia, ma a ben pensare le paure sono aumentate proprio allora.
Per la dottoressa Randone: no, ancora non ho risolto l'altro problema, sicuramente lo farò e consulterò uno specialista, ma prima vorrei risolvere l'ipocondria che mi pesa infinitamente di più.
Per la dottoressa Randone: no, ancora non ho risolto l'altro problema, sicuramente lo farò e consulterò uno specialista, ma prima vorrei risolvere l'ipocondria che mi pesa infinitamente di più.
[#7]
Psicologo
Gentile ragazza,
come le avevo detto spesso il disturbo è scatenato da un evento quale può essere la malattia o la morte di una persona cara, una propria malattia o notizie legate a particolari malattie e le sue parole lo confermano.
Alla base rimane tuttavia un'incapacità da parte sua di cogliere in maniera corretta i segnali che il suo corpo le manda e mi creda diverse terapie possono aiutarla a superare questa difficoltà: l'ipocondria nasce infatti da un'errata interpretazione di questi segnali che vengono considerati da chi ne soffre come sintomi di una malattia grave, molto spesso tumori come anche nel suo caso.
Si affidi ad uno specialista, scelga lei se ad orientamento strategico o cognitivo comportamentale, e vedrà che riucirà a riappropriarsi del suo corpo ma soprattutto della sua vita.
La saluto e mi aggiorni se crede.
come le avevo detto spesso il disturbo è scatenato da un evento quale può essere la malattia o la morte di una persona cara, una propria malattia o notizie legate a particolari malattie e le sue parole lo confermano.
Alla base rimane tuttavia un'incapacità da parte sua di cogliere in maniera corretta i segnali che il suo corpo le manda e mi creda diverse terapie possono aiutarla a superare questa difficoltà: l'ipocondria nasce infatti da un'errata interpretazione di questi segnali che vengono considerati da chi ne soffre come sintomi di una malattia grave, molto spesso tumori come anche nel suo caso.
Si affidi ad uno specialista, scelga lei se ad orientamento strategico o cognitivo comportamentale, e vedrà che riucirà a riappropriarsi del suo corpo ma soprattutto della sua vita.
La saluto e mi aggiorni se crede.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 27/02/2013.
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Approfondimento su Ansia
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