Ossessione partner

Cari dottori,
Sono M., ho 23 anni, me ne sento addosso molti di più e sono innamorata. Amo da sempre, ma forse non ho mai amato me stessa. Ho un padre che non mi ha mai dedicato le attenzioni che avei voluto, che non mi ha mai chiesto come stavo, se ero felice, se ero innamorata, anzi l'argomento "ragazzi" è sempre stato un tabù, tanto che ogni volta che mi si avvicinava un ragazzino io ero terrorizzata dalla sua reazione. Ho cercato di autopsicanalizzarmi e forse è da ricondurre a questo mio rapporto con lui gli uomini sbagliati che, col tempo, ho scelto. A 16 anni ho avuto una storia con un uomo di 29, fidanzato, durata, tra alti e bassi quattro anni. Ero schiacciata dai sensi di colpa per il fatto che fosse fidanzato, il rapporto era basato sulla "sfida", molte telefonate, sms, sguardi di sfuggita, pochi incontri. A 18 anni ci ho fatto l'amore. Intorno ai 20 anni conosco su una chatt un ragazzo, lontano chilometri e chilometri da me, ci innamoriamo scrivendoci, decidiamo di incontrarci, finisce dopo poco. Nel mezzo altre frequentazioni di poco conto, fino ad un anno e mezzo fa, in cui ho incontrato l'Amore. È la persona più buona che io abbia mai conosciuto, non assomiglia a mio padre, né agli ometti di cui mi ero circondata fino ad ora, ma il problema è che è ossessionato dal mio passato. Ad inizio rapporto io gli ho raccontato di me, perché non mi andava di basarlo sulla menzogna, lui ha fatto lo stesso: un'adolescenza negata della serenità a causa di due operazioni, una sola, grande storia d'amore. Col tempo, mentre l'Amore cresceva, cresceva anche il discorso ex che rovinava quarti d'ora ed umori. I quarto d'ora sono poi diventati ore, fino ad oggi, in cui ha deciso di allontanarmi per sempre. Il discorso è chiaramente molto più complesso. Noi vorremmo stare insieme, ma lui in ogni momento mi chiede dei miei ex, mi chiede perché non l'ho aspettato, perché mi sono buttata via, dove ero quando lui aveva bisogno di me. Io ho tentato di curare queste insicurezze con Amore, pazienza, tantissima, lasciandogli spazio quando lo voleva, giustificandolo, forse anche troppo, ma ogni giorno è un inferno. Lo amo e mi ama, lo so, ma si è arreso, non vede soluzioni prr star meglio, se non stare lontani. Ma io non voglio arrendermi. Una volta gli ho proposto di andar da uno psicologo insieme, ma poi l'idea è sfumata. Forse però non era una cattiva idea? Non voglio farlo sentire "squilibrato" o ossessionato, non voglio ferirlo, ma neppure perderlo. Aiutatemi. Grazie in anticipo per l'attenzione che mi avete dato
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

penso che se veramente si vuole stare insieme si deve dare più importanza al presente e quindi al futuro, piuttosto che rimuginare su un passato che nessuno può più cambiare.

Andare insieme da uno psicologo potrebbe essere di per sé una buona idea se accettata da entrambi, ma credo sia più importante che arriviate reciprocamente a capirvi e ad accettarvi, che è la premessa fondamentale per restare insieme.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Ogni amore, esperienza, cattiva esperienza, delusione, ecc...contribuiscono a renderci quelli che siamo, il suo passato , qualunque esso sia, fa parte di lei,mdovrebbe difenderlo.
Le ansie e paure del suo fidanzato, andrebbero arginate e forse attenzionate da uno psicologo.
Non si colpevolizzi per nulla, l' amore dovrebbe essere totalizzante, no il presente si, il passato no.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it