Questo è il mio problema: NON mangio NIENTE. Perchè?

Salve, non so se sia questa la sezione giusta, ma scrivo in "psicologia" perchè credo che il mio sia un problema di questa natura . . se ho sbagliato chiedo scusa.
Detto questo passiamo al mio problema: come da titolo il mio problema è il fatto che, da un punto di vista alimentare, non mi piace niente. Ma proprio niente! Non mangio carne (a meno che non sia fatta a "cotoletta") ,pesce, quasi nessuna verdura (ad eccezione di lattuga e poco altro), non mi piacciono i legumi se non qualche eccezione ; mentre invece non ho problemi con la frutta, visto che bene o male mi piacciono quasi tutti i tipi . Credo sia dunque chiaro il mio disagio: oltre alla scarsa alimentazione che ho (pasta, insalata, cotoletta, frutta..) per me è un problema immenso , visto che ho 22 anni e spesso sono ospite da amici e devo trovare le scuse più assurde per rifiutare ciò che mi viene offerto..anche se è un semplice panino con affettato!
Il fatto è che questa non è una questione di "vizi" .. mi spiego: a me la roba che dico "non mi piace", in realtà non la assaggio, ma non mi piace a priori.mi fa proprio schifo e questo non so da cosa possa dipendere. a volte ho provato ad assaggiare uno di questi cibi e il risultato è sempre lo stesso: non riesco a mettere il cibo in bocca, ho i conati di vomito e se anche lo assaggio mi viene subito da vomitare. una volta provai il pollo (che stranamente mi piace allo spiedo) arrostito; lo mangiai un paio di giorni , ma arrivato alla terza/quarta volta mi venne il vomito e adesso mi fa schifo solo a guardarlo! sinceramente non so cosa possa essere , a me sembra una cosa psicologica, perchè io ho proprio un rifiuto di tutti questi cibi e non riesco ad assaggiarli è più forte di me! Avete qualche consiglio?
Ho postato qui, lo ripeto , perchè mi sembra una cosa psicologica e non ho mai incontrato nessuno col mio stesso "problema" .. spero mi possiate aiutare perchè la situazione sta per me diventando insostenibile.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
la situazione è sempre stata così o c'è stato un periodo della sua vita in cui mangiava una maggior varietà di alimenti?
Ha per qualche motivo seguito delle diete dimagranti?
Da bambino che rapporto aveva con il cibo? Che tipo di educazione alimentare le è stata impartita a casa e a scuola?
A scuola pranzava con i suoi coetanei? Come andavano le cose?
I suoi famigliari quali abitudini alimentari hanno?
Che rapporto ha con il suo corpo? Si piace?


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
prima di tutto la ringrazio per la risposta!
riguardo i suoi quesiti . .
la situazione sì è sempre stata più o meno questa; se non erro quando ero molto piccolo tipo 3/4 anni mangiavo tutto .. poi le cose sono cambiate ma potrei dire che più o meno da sempre non mangio nulla.. ricordo però che quando mangiavo tutto mangiavo però poco, come quantità, a volte mia mamma me lo dice; ma sembrerebbe una cosa normale come tutti i bimbi. A scuola mangiavo con altri coetanei, non ricordo se avevo problemi.
Ho seguito sì delle diete ma solo da grande (tipo 16 anni) ma non è quello il problema.
riguardo la mia "educazione" alimentare, bè i miei genitori mi dicevano che dovevo "imparare " a mangiare tutto ma non mi hanno mai forzato e anzi ancora oggi mi cucinano da parte.. e a me vien da ridere però quando sento "IMPARARE A MANGIARE" .. non è che non so mangiare, insomma questo problema non si è mai affrontato più di tanto..
I miei famigliari non hanno nessun problema, mia mamma mio padre e mia sorella mangiano normalmente!
Riguardo il mio corpo .. mmmmh.. mi piace e non; diciamo che lo preferirei più magro e sciutto in alcuni punti, ma ultimamente ho raggiunto un buon peso direi di cominciare ad essere soddisfatto .

Spero di aver risposto in modo adeguato .. tanto per farle un esempio: l'altra sera un amico mi invita a casa e mi fa assaggiare un panino col kebab. il sapore non era male (ma diciamo non mi faceva nemmeno impazzire) e a me, mentre mangiavo, venivano di continuo conati di vomito, tanto che il mio amico mi chiese se era tutto apposto .. insomma ho proprio un rifiuto, non è colpa mia, non è perchè sono un ragazzo viziato; è ben di più! Ma nessuno mi capisce e io non so come risolvere questo problema che sta cominciando a dare noia ..
spero possiate darmi un vostro parere!
ancora saluti
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

in realtà il problema è più diffuso di quanto tu possa immaginare.
Potrebbe essere legato a una sorta di fobia del cibo o comunque potrebbe essere stato appreso in qualche maniera, magari associando il cibo e in particolare l'atto di masticare e mangiare con qualcosa che ti evoca il disgusto e la nausea.

Per prima cosa, però, è indispensabile una consulenza psicologica di persona, per poter inquadrare bene il problema.

Solo in seconda battuta si potrà impostare un adeguato trattamento terapeutico.

Imparare a mangiare non è una cattiva idea, perchè da ciò che scrivi mangi male (sempre i soliti cibi) e perchè, qualora si trattasse di una fobia, sarà necessario un nuovo apprendimento.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazzo, tutto sommato, magrissimo non sei, può essere che tu in qualche modo consideri il mangiare in generale, come qualcosa da cui difendersi per raggiungere un peso forma, certo che mangi poco ma male , cotolette e angoscia più che altro.Cosa dice il medico di base, come sta il fegato , cosa dicono gli esami del sangue, tanto per escludere cause organiche.
Con le colleghe ti consiglio, ad esami fatti ,una psicoterapia ad approccio comportamentale, per correggere il rapporto con il cibo e le sue dosi e i suoi tempi..
E poi cerca di vivere pensando ad altro. in modo che il nutrirsi ridiventi una delle cose piacevoli della vita, ma non l'unica..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Be non è che mangio solo cotolette, anzi non è una cosa che mangio spessissimo. Proprio perché fritto.. Riguardo il peso, non è certo quello il problema perché non ho disgusto delle cose caloriche, le cose dolci mi piacciono, la pasta, la pizza Eeeeh quindi non è un problema legato al peso. Riguardo la salute sono in condizioni perfette.. Non ho problemi di fegato e mai avuto problemi con le analisi del sangue, non ho mancanze e/o carenze.. Diciamo che la mia alimentazione è ok errata e minima ma non così da crearmi problemi di salute, anzi.. È forse come avete detto voi fobia del cibo. Forse davvero l'unica soluzione è andare da uno psicologo per individuare il problema ;ma non sono molto convinto lo vedo un motivo "futile".. Riguardo a chi mi ha consigliato di pensare ad altro: credetemi me ne sono sempre fregato, anzi durante la giornata penso a tutto tranne questo Eheheh ma giusto ultimamente ho notato che il problema è " grave "
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
A me non pare un motivo futile rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per una fobia.
Chiaramente dipende dal tipo di fobia.
Poichè questa riguarda il cibo, potrebbe creare ulteriori problemi (es ulteriore ristrettezza o disagio... avere i conati di vomito non è piacevole, rinunciare ad occasioni sociali non è divertente...).

Se davvero dovesse trattarsi di una fobia come ho ipotizzato, il trattamento è davvero breve e circoscritto grazie ad approcci come quello cognitivo-comportamentale ad es.

Un cordiale saluto,
[#7]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Vi ringrazio tutti per la disponibilità, le risposte e i consigli che mi date. Fate davvero un ottimo lavoro, come sempre! e mi complimento con voi per tutto questo.
Allora forse l'unico rimedio è rivolgersi a uno psicologo, anche se avrei preferito altro , sia perchè non è facile dire ai propri genitori "ehi avrei bisogno di uno psicologo" , sia perchè sono studente e non avrei possibilità economica . . per fortuna un mio amico si sta laureando in psicologia; so che essendo mio amico non può prendermi come paziente, ma magari chiederò a lui qualche consiglio per iniziare, il modus operandi e il da farsi per affrontare la mia problematica..che ripeto: mai e dico MAI mi ha portato problemi e angoscia anzi..ma ultimamente, con l'avanzare dell'età mi rendo conto che è ridicolo avere un "disturbo" del genere e mi porterebbe solo noie.. spero di risolvere, per me sarebbe una gran cosa!
Vi ringrazio ancora e se magari qualcuno di voi ha già avuto esperienze con pazienti simili a me, sarei ben felice di ascoltare vostri consigli!

cordialità
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

è meglio scegliere uno psicologo formato e non uno studente di psicologia che non potrebbe aiutarti in alcun modo.
Inoltre gli psicologi ci sono anche presso gli ospedali, i consultori, le varie associazioni presenti sul territorio, le cooperative, ecc... e i costi sono più contenuti.
In ospedale, per esempio, si paga solo il ticket per le prestazioni sanitarie.

Se poi dovesse davvero trattarsi di una fobia, poichè i trattamenti sono piuttosto brevi, potresti anche considerare che la spesa sarebbe ugualmente contenuta.

Ad ogni modo pensaci con calma e serenità.

Saluti,
[#9]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
OK ci penserò, e vedrò il da farsi .. perchè davvero non riesco ad individuare la causa di questa "patologia" .. che sia fobia o meno ..
ringrazio tutti voi per l'aiuto!
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
spesso il rapporto con il cibo, con le sue sofferenze, ambivalente, difficoltà, abusi, ecc....è indicativo di altri tipi di rapporti, come per esempio con l'affettività e con le relazioni in generale.

Lei è curioso?
Timido?
Evitante?
Ha un amore, una fidanzata?
Ha una serena vita sessuale?

lo storico dei suoi pregressi consulti, lamenta difficoltà sessualei, se non sbaglio, sono rientrate con la circoncisione?

Inoltre soffre di altre fobie?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#11]
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
salve dr. Randone .. cerco di rispondere ai suoi quesiti:

-cosa intende per curioso?
- sì sono abbastanza timido, ma non sempre ovviamente se sono con amici la timidezza scompare e se mi trovo a mio agio anche con nuovi conoscenti divento anche logorroico eheheh
-no non credo proprio di essere evitante! se si riferisce alla "patologia" sociale..
- al momento sono single, e quindi niente vita sessuale eheheeh


No, in realtà più che lamentele su eventuali difficoltà sessuali, erano lamentele riguardo la mia operazione che diciamo non era venuta "come volevo io" .. non so perchè ma mi ero impuntato sul fatto che si dovesse togliere TUTTA la pelle e il fatto che i chirurghi avessero tolto solo quel poco che dava fastidio non mi andava proprio a genio. ma dopo 1 anno posso dire che il risultato è ottimale e non ho alcun problema riguardo ciò. probabilmente la mia grossa lamentela dell'anno scorso era dovuta al fatto che era un periodo un po' buio; avevo avuto discussioni con amici stretti e mi sentivo molto solo..e probabilmente questa cosa ha influito in negativo anche su altri settori, appunto quello della circoncisione! ma adesso mi sono ripreso, fatto nuove amicizie e questo ha giovato molto: mi sono reso conto che il risultato dell'operazione chirurgica è ottimo anche così.


riguardo altre fobie: sì. ne ho un'altra . . quella delle api, vespe calabroni. non insetti in generale che anzi non mi provocano paura; solo questi di cui ho proprio il TERRORE! ma molti miei amici hanno questa fobia, chi più chi meno..


ps .. la mia fobia sul cibo (se si tratta di fobia e non è altro) ce l'ho da sempre, diciamo da quando ho memoria! So che da piccolissimo mangiavo tutto, ma solo perchè me lo racconta mia mamma. ma da quando ho memoria, mangio sempre così
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Forse sarebbe utile un approfondimento diagnostico, mediante un colloquio clinico con uno psicologo, il rapporto con il cibo, spesso cela tantomaltro,mse di fobia si tratta, questa andrebbe trattata...
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