Non sono sicura di niente e sto sempre peggio
Gentili Specialisti,
sono una ragazza di 21 anni e sto attraversando un periodo bruttissimo. I miei genitori si stanno separando, ma viviamo ancora tutti sotto lo stesso tetto, in attesa che io e mia madre troviamo un posto dove stare (mio padre ci ha cacciate di casa per poter vivere con la sua nuova compagna). La situazione è pesante. In più io ho lasciato indietro molti esami universitari, e rischio di andare fuori corso. Ho scelto Medicina ma adesso inizio a pensare che non sia la scelta giusta per me, non riesco a studiare, vivo perennemente nell'ansia e tra le lacrime. Vorrei che tutti i miei sforzi venissero ripagati ma purtroppo non è così: ho investito l'ultimo anno per preparare un esame importante e non è servito a niente, sono stata rimandata a tutti gli appelli. I miei compagni vanno avanti e hanno un'ottima media, io resto indietro. Inoltre ho perso una persona cara che mi era molto vicina, dieci giorni fa, e mi sento sempre più persa. Credo che nessuno possa capirmi, e sia in grado di aiutarmi: tutti cercano di semplificare il mio malessere per liquidarmi con "andrà tutto bene" e cose del genere. Inoltre, ho un ragazzo da circa un anno.. Con lui è sempre andato tutto bene, è geloso, ma è molto protettivo e con lui mi sento al sicuro. Ultimamente però il fatto che ci vediamo solo una volta a settimana mi pesa moltissimo; prima mi andava bene, ovviamente mi mancava in settimana, ma ero molto più propensa ad accettare la cosa perchè lui lavora e io studio, abitiamo lontani, quindi non ci si può fare niente. Però adesso mi sento sola: odio la mia casa, non mi sento a mio agio. Mi sembra di non riuscire a fare niente di quello che vorrei fare. Mi sembra di aver sbagliato tutto! Vorrei aver scelto un'università più veloce e più facile, così adesso sarei quasi laureata e sarei indipendente dalla mia famiglia. Ho gli incubi e attacchi d'ansia(o di panico, non so la differenza),nausea,paura di tutto. scoppio a piangere per le cose più stupide (l'altro giorno c'era vento e mi si è rotto l'ombrello:ho pianto per più di un'ora!) e non trovo conforto. In più un amico (o meglio, quello che credevo un amico) mi ha fatto chiaramente capire che se non "ci sto con lui", a lui di me non importa, infatti dopo il mio rifiuto (io sono fedele al mio ragazzo e non tradirei mai) è sparito. Amo il mio ragazzo, mi incoraggia a non mollare gli studi, a tenere duro in attesa di tempi migliori. Il problema è che con lui cerco di essere serena, perchè ho paura di essergli di peso. Più volte, quando gli raccontavo varie vicende avvenute in casa mia, mi sembrava scocciato (e ha confermato di esserlo) quindi ho paura di stressarlo. Ho paura che mi lasci indietro anche lui e si trovi un'altra ragazza (è molto bello, intelligente e dalle molte qualità; e non faticherebbe a trovare qualcuna meglio di me, fisicamente e intellettualmente).Già tutti mi hanno lasciata indietro: mio padre, il mio amico, i miei compagni di corso: sno andati avanti con le loro vite. aiuto.
sono una ragazza di 21 anni e sto attraversando un periodo bruttissimo. I miei genitori si stanno separando, ma viviamo ancora tutti sotto lo stesso tetto, in attesa che io e mia madre troviamo un posto dove stare (mio padre ci ha cacciate di casa per poter vivere con la sua nuova compagna). La situazione è pesante. In più io ho lasciato indietro molti esami universitari, e rischio di andare fuori corso. Ho scelto Medicina ma adesso inizio a pensare che non sia la scelta giusta per me, non riesco a studiare, vivo perennemente nell'ansia e tra le lacrime. Vorrei che tutti i miei sforzi venissero ripagati ma purtroppo non è così: ho investito l'ultimo anno per preparare un esame importante e non è servito a niente, sono stata rimandata a tutti gli appelli. I miei compagni vanno avanti e hanno un'ottima media, io resto indietro. Inoltre ho perso una persona cara che mi era molto vicina, dieci giorni fa, e mi sento sempre più persa. Credo che nessuno possa capirmi, e sia in grado di aiutarmi: tutti cercano di semplificare il mio malessere per liquidarmi con "andrà tutto bene" e cose del genere. Inoltre, ho un ragazzo da circa un anno.. Con lui è sempre andato tutto bene, è geloso, ma è molto protettivo e con lui mi sento al sicuro. Ultimamente però il fatto che ci vediamo solo una volta a settimana mi pesa moltissimo; prima mi andava bene, ovviamente mi mancava in settimana, ma ero molto più propensa ad accettare la cosa perchè lui lavora e io studio, abitiamo lontani, quindi non ci si può fare niente. Però adesso mi sento sola: odio la mia casa, non mi sento a mio agio. Mi sembra di non riuscire a fare niente di quello che vorrei fare. Mi sembra di aver sbagliato tutto! Vorrei aver scelto un'università più veloce e più facile, così adesso sarei quasi laureata e sarei indipendente dalla mia famiglia. Ho gli incubi e attacchi d'ansia(o di panico, non so la differenza),nausea,paura di tutto. scoppio a piangere per le cose più stupide (l'altro giorno c'era vento e mi si è rotto l'ombrello:ho pianto per più di un'ora!) e non trovo conforto. In più un amico (o meglio, quello che credevo un amico) mi ha fatto chiaramente capire che se non "ci sto con lui", a lui di me non importa, infatti dopo il mio rifiuto (io sono fedele al mio ragazzo e non tradirei mai) è sparito. Amo il mio ragazzo, mi incoraggia a non mollare gli studi, a tenere duro in attesa di tempi migliori. Il problema è che con lui cerco di essere serena, perchè ho paura di essergli di peso. Più volte, quando gli raccontavo varie vicende avvenute in casa mia, mi sembrava scocciato (e ha confermato di esserlo) quindi ho paura di stressarlo. Ho paura che mi lasci indietro anche lui e si trovi un'altra ragazza (è molto bello, intelligente e dalle molte qualità; e non faticherebbe a trovare qualcuna meglio di me, fisicamente e intellettualmente).Già tutti mi hanno lasciata indietro: mio padre, il mio amico, i miei compagni di corso: sno andati avanti con le loro vite. aiuto.
[#1]
Cara ragazza,
da ciò che scrive sembra che in questo momento non abbia molta stima di se stessa e delle sue qualità.
<<adesso inizio a pensare che non sia la scelta giusta per me>>
<<Mi sembra di aver sbagliato tutto!>>
<<è molto bello, intelligente e dalle molte qualità; e non faticherebbe a trovare qualcuna meglio di me, fisicamente e intellettualmente>>
Crede che questo sia dovuto al difficile momento che sta attraversando o pensa che sia una sua modalità abituale?
Io non le dirò: "stia tranquilla, andrà tutto bene" perchè questo dipende solo da lei, dalla sua capacità di reagire a questa situazione che, indubbiamente, non è una situazione facile.
La situazione familiare che descrive non è certo incoraggiante per trovare la volontà di impegnarsi nello studio e per affrontare i suoi timori e le sue comprensibili ansie.
Che rapporto ha con i suoi genitori? Cercano di comprendere il suo stato d'animo o anche loro le dicono che andrà tutto bene?
Ha fratelli o sorelle con cui condividere il suo vissuto?
Se, come sembra dalla sua descrizione, la sua sofferenza sta diventando invalidante per la gestione della normale vita quotidiana, le consiglio di rivolgersi ad un professionista de visu che possa aiutarla a ritrovare il coraggio per affrontare queste difficoltà che la vita le ha messo davanti.
Nella sua città può rivolgersi anche presso le strutture pubbliche o i consultori familiari in cui troverà professionisti preparati che sapranno accogliere la sua richiesta d'aiuto.
Un caro saluto
da ciò che scrive sembra che in questo momento non abbia molta stima di se stessa e delle sue qualità.
<<adesso inizio a pensare che non sia la scelta giusta per me>>
<<Mi sembra di aver sbagliato tutto!>>
<<è molto bello, intelligente e dalle molte qualità; e non faticherebbe a trovare qualcuna meglio di me, fisicamente e intellettualmente>>
Crede che questo sia dovuto al difficile momento che sta attraversando o pensa che sia una sua modalità abituale?
Io non le dirò: "stia tranquilla, andrà tutto bene" perchè questo dipende solo da lei, dalla sua capacità di reagire a questa situazione che, indubbiamente, non è una situazione facile.
La situazione familiare che descrive non è certo incoraggiante per trovare la volontà di impegnarsi nello studio e per affrontare i suoi timori e le sue comprensibili ansie.
Che rapporto ha con i suoi genitori? Cercano di comprendere il suo stato d'animo o anche loro le dicono che andrà tutto bene?
Ha fratelli o sorelle con cui condividere il suo vissuto?
Se, come sembra dalla sua descrizione, la sua sofferenza sta diventando invalidante per la gestione della normale vita quotidiana, le consiglio di rivolgersi ad un professionista de visu che possa aiutarla a ritrovare il coraggio per affrontare queste difficoltà che la vita le ha messo davanti.
Nella sua città può rivolgersi anche presso le strutture pubbliche o i consultori familiari in cui troverà professionisti preparati che sapranno accogliere la sua richiesta d'aiuto.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gentile ragazza,
contrariamente a quanto scrivi e da come ti descrivi, qui a me stai trasmettendo l'immagine di una ragazza molto in gamba, che ha scelto una facoltà impegnativa e difficile per svolgere una professione d'aiuto e che dimostra di avere molta sensibilità.
Soffri perchè poni al centro della tua vita gli altri: i genitori che si sono separati, il tuo ragazzo che potrebbe scocciarsi di te e dei tuoi racconti, gli amici che possono allontanarsi, ecc...
E tu?
Forse in questo momento di stress e di difficoltà anche concrete (tu e la mamma come vi state organizzando per cercare un'altra casa? la donna del papà vive già con voi in casa se non ho capito male... com'è il clima in casa?) hai bisogno di un aiuto concreto su come organizzare la tua vita.
Uno psicologo di persona potrebbe aiutarti ad attivare le tue capacità di problem solving che, in un momento stressante come questo, evidentemente fai fatica a vedere e ad utilizzare.
Questo non significa che tu non le abbia!
Poi un collega potrebbe aiutarti a capire se questa situazione a casa abbia anche aperto delle crisi e quali.
Cosa ne pensi?
contrariamente a quanto scrivi e da come ti descrivi, qui a me stai trasmettendo l'immagine di una ragazza molto in gamba, che ha scelto una facoltà impegnativa e difficile per svolgere una professione d'aiuto e che dimostra di avere molta sensibilità.
Soffri perchè poni al centro della tua vita gli altri: i genitori che si sono separati, il tuo ragazzo che potrebbe scocciarsi di te e dei tuoi racconti, gli amici che possono allontanarsi, ecc...
E tu?
Forse in questo momento di stress e di difficoltà anche concrete (tu e la mamma come vi state organizzando per cercare un'altra casa? la donna del papà vive già con voi in casa se non ho capito male... com'è il clima in casa?) hai bisogno di un aiuto concreto su come organizzare la tua vita.
Uno psicologo di persona potrebbe aiutarti ad attivare le tue capacità di problem solving che, in un momento stressante come questo, evidentemente fai fatica a vedere e ad utilizzare.
Questo non significa che tu non le abbia!
Poi un collega potrebbe aiutarti a capire se questa situazione a casa abbia anche aperto delle crisi e quali.
Cosa ne pensi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie per le risposte.
A chi dovrei rivolgermi per avere un aiuto? Io non so cosa fare. Sono sempre stata bravissima al liceo e adesso sono la più scarsa dell'università!
No la donna non vive qui, per ora, ma mio padre ci mette pressione per trovare una casa (per altro a un prezzo ridicolo) in fretta. Non so cosa fare!
Mi sento esplodere e penso che se dovessi sparire, probabilmente pochi ci farebbero caso.
A chi dovrei rivolgermi per avere un aiuto? Io non so cosa fare. Sono sempre stata bravissima al liceo e adesso sono la più scarsa dell'università!
No la donna non vive qui, per ora, ma mio padre ci mette pressione per trovare una casa (per altro a un prezzo ridicolo) in fretta. Non so cosa fare!
Mi sento esplodere e penso che se dovessi sparire, probabilmente pochi ci farebbero caso.
[#4]
Cara ragazza,
può rivolgersi presso la asl della sua zona per conoscere gli ospedali che offrono sostegno psicologico; in questo caso le modalità di accesso prevedono, di norma, la richiesta da parte del suo medico curante.
In alternativa qui trova l'elenco dei consultori in città:
www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=2&PAG=54
Per la provincia può guardare qui:
www.vitadidonna.it/sanita/consultori/3815-consultori-familiari-lombardia-1.html
L'accesso ai consultori, di norma, avviene senza prescrizione medica.
Un'altra possibilità è quella di verificare presso la sua Università; spesso esistono sportelli di ascolto all'interno degli atenei.
Se, invece, preferisse un consulto privato può cominciare dall'elenco dei colleghi iscritti a questo sito:
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
oppure cercare un professionista abilitato sul sito dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia:
http://www.opl.it/showPage.php?template=istituzionale&id=1
Credo che un consulto de visu potrà darle la forza per riattivare il coraggio che le occorre per recuperare le sue capacità e qualità individuali.
Un caro saluto
può rivolgersi presso la asl della sua zona per conoscere gli ospedali che offrono sostegno psicologico; in questo caso le modalità di accesso prevedono, di norma, la richiesta da parte del suo medico curante.
In alternativa qui trova l'elenco dei consultori in città:
www.asl.milano.it/ITA/Default.aspx?SEZ=2&PAG=54
Per la provincia può guardare qui:
www.vitadidonna.it/sanita/consultori/3815-consultori-familiari-lombardia-1.html
L'accesso ai consultori, di norma, avviene senza prescrizione medica.
Un'altra possibilità è quella di verificare presso la sua Università; spesso esistono sportelli di ascolto all'interno degli atenei.
Se, invece, preferisse un consulto privato può cominciare dall'elenco dei colleghi iscritti a questo sito:
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
oppure cercare un professionista abilitato sul sito dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia:
http://www.opl.it/showPage.php?template=istituzionale&id=1
Credo che un consulto de visu potrà darle la forza per riattivare il coraggio che le occorre per recuperare le sue capacità e qualità individuali.
Un caro saluto
[#7]
"Mi sento esplodere e penso che se dovessi sparire, probabilmente pochi ci farebbero caso. "
Nel caos generato dalla separazione dei tuoi genitori, dove anch'essi sono molto presi dalle loro vicende personali, dai rancori, dalle richieste e da nuove storie, mi pare ovvio che non riesca a sentirti vista da nessuno e che il tuo disagio non sia percepito dall'esterno.
Per questa ragione ritengo che tu abbia fatto bene a chiedere aiuto.
Se ti fa piacere, facci sapere in futuro.
Nel caos generato dalla separazione dei tuoi genitori, dove anch'essi sono molto presi dalle loro vicende personali, dai rancori, dalle richieste e da nuove storie, mi pare ovvio che non riesca a sentirti vista da nessuno e che il tuo disagio non sia percepito dall'esterno.
Per questa ragione ritengo che tu abbia fatto bene a chiedere aiuto.
Se ti fa piacere, facci sapere in futuro.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.1k visite dal 25/02/2013.
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