Paura di soffocare

Buongiorno Dottori, sono un ragazzo giovane di 25 anni, sono ormai 4 anni che ho questa ansia di soffocamento, ho lasciato la ragazza e ho lasciato il calcio, sono un ragazzo sensibile,sono in cura sia con una psicoterapeuta e uno psichiatra da ormai 3 anni, per circa tre anni ho preso Sereupin 40 ml sempre ad intervalli di pausa di 2 mesi, poi avevo le ricadute forti, un mese fa ho iniziato un altra cura con il farmaco fluoxetina sempre 40ml, e continuato con la psicoterapeuta. Il mio psichiatra dice che la cosa è una cosa facilmente risolvibile, ma io sono ormai 3 anni che soffro solo e non ci credo alle parole, vorrei solo guarire. Spiego il mio problema che consiste nella paura di soffocare mentre mangio, mi si alza la sudorazione, essendo abbastanza caga sotto mi faccio prendere dal panico e o piango, o non mangio o mi si chiude la gola, ora vi spego dettagliatamente come mangio, boccone in bocca mastico fino allo stato quasi liquido poi li bloccato, cioè non ho più il riflesso di ingoiare e quindi mi aiuto con un sorbetto di acqua, li il mio cervello capta l'informazione di ingoiare e ingoia, così ogni boccone. Mastico,mastico,mastico ma non va giù, bevo un sorsetto e va! Tante volte mi dico ma c'è la faro? Eppure un po' di anni fa facevi il pr in discoteca, giocavo a calcio, avevo la ragazza, ora sono invecchiato, paura di vivere, ogni volta che arrivano i momenti di mangiare, sasso nello stomaco e gola chiusa. Io chiedo solo aiuti o consigli, spero che qualcuno mi dica veramente quello che ho! Ringrazio già che esistono i dottori che mi aiutano e le persone che mi vogliono bene, colgo l'occasione anche di dire alle persone che soffrono come me, che è inutile piangere, o magari farsi venire brutte idee, forza e coraggio che c'è la facciamo... Grazie e aspetto consigli
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

il suo problema è risolvibile e la strada della psicoterapia è quella giusta, ma forse c'è qualcosa che non va nel percorso che sta effettuando.

Ci può dire di preciso che diagnosi ha ricevuto?
Che tipo di psicoterapia sta effettuando?
Con che cadenza si svolgono le sedute?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buonasera dottoressa,nessuno mi parla o mi dice la diagnosi, la terapia che stò facendo ora è solo fluoxetina 40ml e alcune volte quando non mangio o sono iper contratto uso anche il lexotan per calmarmi, le sedute si svolgono dallo psichiatra una volta ogni mese la psicoterapeuta ogni 2/3 settimane ringrazio e sono contento che mi aiutate e rispondete, ve ne sono grato
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Come mai vede la psicologa solo ogni 2 o 3 settimane?
E' seguito privatamente o presso un centro pubblico?
[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile ragazzo,

da quattro anni a questa parte è successo qualcosa di importante nella sua vita?
Si è fatto un'idea a riguardo?

[#5]
Utente
Utente
Perché è la psicologa che mi da l'appuntamento di quando andarci, tutto privatamente sia psicologa che psichiatra, siccome lo psichiatra un mese fa mi ha detto che sarebbe il caso che facessi delle sedute con uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e la mia psicoterapeuta a chiamato un suo collega che ho fatto 2 sedute con presente lei e questo mi consigliava di mettermi sulla testa un lenzuolo con scritto: io sono un debole....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se va avanti da 3 anni in questo modo e nulla è cambiato non posso che suggerirle di cambiare approccio terapeutico.

Fra l'altro una frequenza di sedute così bassa di solito si adotta solo quando il quadro clinico è già stato modificato e il paziente è in remissione, non quando sta male come lei ci dice di stare.

"la mia psicoterapeuta a chiamato un suo collega che ho fatto 2 sedute con presente lei e questo mi consigliava di mettermi sulla testa un lenzuolo con scritto: io sono un debole...."

Di che tipo di psicoterapia parliamo per quanto riguarda il secondo psicoterapeuta interpellato dal primo?
Che senso avrebbe questa mossa?

[#7]
Utente
Utente
Buonasera dottore, mi ricordo di aver visto in un telegiornale un ragazzo morto per soffocamento dal tappino piccolo della biro e li mi sono fatto mille domande, un tappino così piccolo e le persone muoiono mi immagino con il mangiare, metti che va nelle vie respiratorie e non nello stomaco, vado in tensione, mi si alza la paura, non so più cosa fare e quindi reazione di paura,pianto,sudorazione
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Utente
Utente
Ma quando vado dalla psicoterapeuta, parlo dal sesso,dalle amicizie che non ho, da come stò, da cosa mi piace, che lavoro svolgo, ecc., io mi sono iscritto al forum per saperne di più, volevo avere motivazioni per capire cosa fare e come andare avanti, vivo ogni giorno con questo problema, e vorrei farmelo passare ma è difficile, la terapia che il suo amico che sò che è psichiatra della Mangiagalli di Milano è che lui mi parla e è come se mi entra nelle mie paure, il senso non lo so, sò che lui lavora con lei nel centro privato e fa le sedute di gruppo
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Utente
Utente
Comunque ringrazio anticipatamente
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

possiamo dire che l'evento del ragazzo che ha ingoiato il tappo della biro, lei non è riuscito proprio a "mandarlo giù".

Deve sapere che nella deglutizione esistono delle differenze tra ciò che è commestibile e ciò che non lo è.

Il trattamento psicoterapico che sta facendo probabilmente non la sta aiutando, dovrebbe essere seguito con un intervento a cadenza settimanale.

Sapere per quale diagnosi si sta curando credo sia fondamentale.

[#11]
Utente
Utente
La ringrazio dottore, ma quindi mi dice di chiedere una diagnosi sia allo psichiatra che alla psicoterapeuta? Poi se devo essere sincero per fortuna ho un lavoro altrimenti non saprei cosa fare per pagarmi 2 dottori privatamente, ma sulla mia salute credo che darei tutto l'oro del mondo per far si che io guarisca
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

la diagnosi la può chiedere ad entrambi i professionisti che la stanno seguendo.

Ha trovato qualche beneficio da questi trattamenti?

Con la psicoterapeuta che obbiettivi vi siete dati?

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Caro ragazzo,

concordo con i colleghi che mi hanno preceduto sul fatto che le venga fornita una diagnosi. Può chiederla allo psichiatra o alla psicoterapeuta, indifferentemente.

Le confermo anch'io che sarebbe necessaria una frequenza settimanale delle sedute in un percorso che dovrebbe essere concordato con il terapeuta e da lui/lei ben "calendarizzato".

<<è che lui mi parla e è come se mi entra nelle mie paure, il senso non lo so>>

Sarebbe, inoltre, opportuno che le venisse spiegato il senso delle terapie che le vengono proposte.

La sensazione che ho io è che lei si stia affidando passivamente ai colleghi che l'hanno in cura senza cercare di avere un ruolo attivo nel processo di cambiamento; è questo dovrebbe invece essere un presupposto fondamentale per poter ottenere dei risultati da un percorso di psicoterapia.

Ritengo che i colleghi avrebbero anche dovuto informarla sullo svolgimento e sul senso delle sedute. Ciò non è mai accaduto in 3 anni?

Per riassumere, credo, quindi, che lei dovrebbe informarsi bene su tutti gli aspetti del percorso a partire dalla diagnosi, dalla frequenza delle sedute, agli obiettivi che intendete raggiungere e, se non fosse soddisfatto, il consiglio è quello di chiedere un secondo parere ad altro professionista.

Un caro saluto e in bocca al lupo.


Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#14]
Utente
Utente
Buonasera dottori benefici li ho trovati solo con i farmaci, nel senso che col Sereupin diciamo che non è che passava ma quando lo prendevo mi si alzava l'umore e quindi mangiavo senza ne pianti ne momenti di depressione...... Rispondo all'altro dottore che concordo sul fatto che la prossima volta che vado sia dalla psicoterapeuta che dallo psichiatra, chiederò la diagnosi, altra cosa che aggiungo, non vorrei comportarmi con i dottori che mi aiutano di magari metterli in difficoltà nel chiedergli una diagnosi, cioè loro sono dei dottori e mi fido di quello che fanno e dicono, certo sapere per quanto tempo e che cosa mi stanno facendo come terapia mi interesserebbe, ringrazio tutti questi dottori che mi danno una mano in questo forum, non sapevo neanche esistesse! Sono anche contento che esistano persone che lavorano per questo! Voglio solo dire Grazie a tutti
[#15]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"non vorrei comportarmi con i dottori che mi aiutano di magari metterli in difficoltà nel chiedergli una diagnosi, cioè loro sono dei dottori e mi fido di quello che fanno e dicono, certo sapere per quanto tempo e che cosa mi stanno facendo come terapia mi interesserebbe"

Lei ha tutto il diritto di esprimere il suo punto di vista e di fare le domande che crede, tanto più se parliamo di professionisti che sta pagando da 3 anni senza vedere un risultato.

Va bene fidarsi, ma va meno bene se lei non ha idea di cosa stia succedendo e nel frattempo sta male come prima.

Di fronte a suggerimenti come questi, poi ("mi consigliava di mettermi sulla testa un lenzuolo con scritto: io sono un debole..."), penso che sia necessario e doveroso un chiarimento.

Non abbia paura di esprimersi, chieda qual è la diagnosi e ci informi, se crede, in modo tale da poterla commentare assieme.
[#16]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
<<non vorrei comportarmi con i dottori che mi aiutano di magari metterli in difficoltà nel chiedergli una diagnosi, cioè loro sono dei dottori e mi fido di quello che fanno e dicono,>>

Caro ragazzo,

proprio perché sono dottori, non credo che possa metterli in difficoltà chiedendo loro una diagnosi...
Se dopo 3 anni non fossero in grado di fornirle una diagnosi dovrebbe cominciare a preoccuparsi. Non crede?

Per quanto riguarda la fiducia, ritengo che sia un aspetto fondamentale ma, come le ho già detto, è anche fondamentale che lei partecipi *attivamente* alla terapia.
Non è sufficiente affidarsi al terapeuta e attendere che tutto passi, come se prendesse una pastiglia per combattere un dolore fisico.

E' *indispensabile* che lei diventi protagonista consapevole di quanto sta accandendo nel corso delle sedute.

Le auguro di poter presto risolvere il suo problema.

Un caro saluto

[#17]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

a me francamente il trattamento che Lei sta ricevendo NON sembra affatto un trattamento di tipo cognitivo-comportamentale (che ha caratteristiche ben precise diverse da quelle che Lei ha descritto) e poichè questa terapia avviene privatamente, Le suggerisco anche di verificare le credenziali dello psicologo psicoterapeuta sul sito www.psy.it

Inoltre avevo scritto in passato un articolo sulla psicoterapia cognitivo-comportamentale proprio perchè moltissimi Utenti scrivono, convinti di ricevere un trattamento di tipo cognitivo-comportamentale, ma poi ricevono qualcosa di non ben definito ma comunque non certo vicino ad un trattamento CC.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html

"questo mi consigliava di mettermi sulla testa un lenzuolo con scritto: io sono un debole...."
Premesso che sono alquanto perplessa da una pratica del genere, vorrei chiederLe se Le è stato spiegato a che cosa può servire questa azione per risolvere il Suo problema. Le è stato detto? Lei lo ha chiesto?

Inoltre Lei scrive anche: " quando vado dalla psicoterapeuta, parlo dal sesso,dalle amicizie che non ho, da come stò, da cosa mi piace, che lavoro svolgo..."
Anche questo mi lascia veramente senza parole: dallo psicologo non si va per parlare del più e del meno e, soprattutto per una problematica come la Sua, che mi pare essere frutto di apprendimento, una terapia di tipo cognitivo-comportamentale, anche in tempi brevi, si sarebbe focalizzata sul problema.

Infatti, secondo l'approccio TCC, tale paura è appresa e pertanto è possbile -attraverso precise tecniche- desensibilizzare il pz ed eliminare il sintomo.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#18]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

prima di iniziare questi trattamenti, in passato (quindi prima dei 22 anni) è mai stato seguito da altri professionisti in ambito pubblico o privato?

[#19]
Utente
Utente
Prima cosa ringrazio tutti, ora rispondo, sabato vado dalla psicoterapeuta e gli chiedo una diagnosi per capire cosa e che terapia mi sta facendo, per quanto riguarda il fazzoletto legato sulla testa con la scritta, occorra perché magari non vi ho spiegato prima, io mi vedevo sempre perfetto, andavo ogni settimana dal parrucchiere,mi facevo le lampade, mi vestivo sempre firmato per farmi vedere, per fare il Figo! Quindi credo che questa tecnica serva per far scendere il mio ego, sò solo che io li con me ho sia la psicoterapeuta che questo psichiatra di Milano e la psicoterapeuta finito la seduta vuole che paghi solo lui, quindi anche li capisco che mi vuole aiutare tanto, che al posto che magari farmi andare solo da lui anche lei vuole stare li con me un ora e ascoltare. Comunque mi infirmerò sui link appena inviatemi. Ultima cosa no prima dei 22 anni non sono mai andato da nessuno, stavo bene sia fisicamente che mentalmente
[#20]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

fa bene a chiedere tutti i chiarimenti del caso e anche a segnalare che 4 anni d'ansia sono proprio tanti.

In genere una terapia deve dare risultati in tempi più brevi... 3 anni di TCC, se davvero si tratta di TCC, sono tanti.

Un cordiale saluto,
[#21]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Per quanto possano volerla aiutare, se il risultato è che lei sta ancora come sta e non si sente di porre domande, perchè le sembra di esprimere sfiducia, è necessario che qualcosa cambi.
Chieda chiarimenti e ci faccia sapere!
[#22]
Utente
Utente
Scusatemi per il ritardo, sabato sono andato dalla psicoterapeuta e gli ho parlato che mi sono iscritto in un forum e mi hanno suggerito di farmi dare una diagnosi, c'erano lei è l'altro dottore, ma diciamo che hanno sorvolato e sono andati avanti con la terapia, parlandomi di come stavo e poi di parlare ancora delle mie paure,della mia vita, del mio problema ecc, dopo di che il dottore mi ha fatto chiudere gli occhi e di pensare che avevo tutto il corpo calmo e rilassato, facendo poi una terapia sul pensiero, non sò come si dice su quello che pensiamo, perché è come se avrei avuto qualcosa dentro la testa che mi avrebbe cercato di cancellarmi i pensieri negativi. Va be la seduta è durata 1ora,30!!!! Quello che però mi chiedo ogni giorno: ma parchè anche con i medicinali "fluoxetina" e psicoterapeuta, faccio sempre fatica ad ingoiare? Poi mi incazzo con la mia famiglia perché mi vede bere ogni boccone, ogni boccone un sorso di acqua per farmi scattare la deglutizione, come se il cervello avesse perso come si fa, quindi mastico,trito ma il bolo rimane li, un sorso di acqua ed è come se il cervello capta una sensazione di libero e tranquillo " manda giù"!!! Spero che mi passi tutto questo un giorno, inizierei una nuova VITA aggiungo anche che ultimamente come fastidio mi è venuto senso di svenimento e collo super contratto,teso, sono andato dall'oculista e ho un leggerissimo spostamento dell'occhio sinistro, ma lieve..... Per il collo invece sono andato in palestra e nel fare il tapinroulant il collo mi faceva malissimo, duro,contratto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"ma parchè anche con i medicinali "fluoxetina" e psicoterapeuta, faccio sempre fatica ad ingoiare?"

Forse, come le abbiamo detto, se da 3 anni fa questa cura e nulla cambia non è la cura che fa per lei.

Perchè non prova a rivolgersi a qualcun'altro?
[#24]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Caro ragazzo,

concordo con la collega, dr.ssa Massaro, che mi ha preceduto nel dirle che sarebbe opportuno un secondo parere.
Non tutte le terapie sono adette per tutte le persone; forse nel suo caso sarebbe opportuno valutare un differente approccio.

<<c'erano lei è l'altro dottore, ma diciamo che hanno sorvolato e sono andati avanti con la terapia>>

Non credo che questo rappresenti un comportamento corretto; di fronte a una richiesta specifica "sorvolare" mi sembra, quanto meno, "discutibile".

Un caro saluto
[#25]
Utente
Utente
Ormai devo aspettare 2 settimane prima di tornarci, però ieri ho chiamato di nascosto una psicologa cognitiva comportamentale e valuterò se fare una seduta per capire cosa fa di diverso una psicologa cognitiva comportamentale, poi settimana prossima gli dirò di darmi la diagnosi
[#26]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"ho chiamato di nascosto una psicologa cognitiva comportamentale"

Carissimo,

vorrei farle notare che lei non deve fare proprio nulla "di nascosto" e che ha tutto il diritto di rivolgersi ad altri professionisti se chi si sta occupando di lei non la sta portando a stare meglio.
Penso che nessuno di noi che le abbiamo risposto la pensi diversamente e che nessuno le sconsiglierebbe di rivolgersi ad altri, visti i risultati finora (non) ottenuti.

Mi fa piacere che abbia deciso di sentire qualcun'altro e le suggerisco di far leggere alla nostra Collega questo scambio di idee, perchè possa farsi un'idea chiara della situazione.

Il suo obiettivo è stare bene: non deve sentirsi in difetto o in dovere verso nessuno, ma concentrarsi solo su questo.