rapporto coppia e fecondazione assistita
Buongiorno,
siamo una coppia sposata da circa 6 anni...(io 35 e lui 37). stiamo insieme da 11 anni e tra alti e bassi, come ogni coppia, era tutto ok!4 anni fa, d'accordo entrambi e felici entrambi di avere un bimbo, cerchiamo una gravidanza...ma nulla. 2 anni di tentativi e poi fecondazione assistita.1° tentativo positivo 2 anni fa ma poi aborto con raschiamento, ovviamente distruzione x entrambi, da lì altri 4 tentativi ma tutti negativi...io ovviamente ho fatto girare tutto intorno a qs ed ero felice solo in previsione di un nuovo tentativo, perchè mi sembrava di fare qlc...ho dimenticato la coppia, programmavo i rapporti e cercavo di vietare a mio marito di bere una birra in più perchè pensavo che qs influisse.il problema dell'infertilità è più lui e con qs "gestione della sua vita" lui mi ha rinfacciato che è come se gli dessi la colpa x cui io non sono mamma...lui non è felice, dice che ho abbandonato tutto x qs, non sono + divertente e il ns rapporto è cambiato....non voglio perderlo ma sono frustrata...l'ultimo tentativo negativo è di fine gennaio e non abbiamo + avuto rapporti, lui non mi cerca x' associa me alla voglia di procreare e non mi vede come la moglie da desiderare, ha bisogno di tempo...mi ama, lo so, ma devo attendere che si sblocca da solo ma è dura x me....non so più come reagire...lui non si è mai sfogato con nessuno e so quanto desideri un figlio (sta male ma non vuole ammetterlo perchè tra i due lui è più forte)....ma è come se per difesa personale dice che dobbiamo anche pensare che un figlio non arriverà mai!so che succede a tante coppie allontanarsi in qs momenti di difficoltà x' la sofferenza è tanta....ma come fare a riprendere in mano la coppia!?purtroppo mio marito ha un carattere forte e + gli dico di fare una cosa (qualsiasi cosa), più è come se scatenassi la reazione contraria!!!
siamo una coppia sposata da circa 6 anni...(io 35 e lui 37). stiamo insieme da 11 anni e tra alti e bassi, come ogni coppia, era tutto ok!4 anni fa, d'accordo entrambi e felici entrambi di avere un bimbo, cerchiamo una gravidanza...ma nulla. 2 anni di tentativi e poi fecondazione assistita.1° tentativo positivo 2 anni fa ma poi aborto con raschiamento, ovviamente distruzione x entrambi, da lì altri 4 tentativi ma tutti negativi...io ovviamente ho fatto girare tutto intorno a qs ed ero felice solo in previsione di un nuovo tentativo, perchè mi sembrava di fare qlc...ho dimenticato la coppia, programmavo i rapporti e cercavo di vietare a mio marito di bere una birra in più perchè pensavo che qs influisse.il problema dell'infertilità è più lui e con qs "gestione della sua vita" lui mi ha rinfacciato che è come se gli dessi la colpa x cui io non sono mamma...lui non è felice, dice che ho abbandonato tutto x qs, non sono + divertente e il ns rapporto è cambiato....non voglio perderlo ma sono frustrata...l'ultimo tentativo negativo è di fine gennaio e non abbiamo + avuto rapporti, lui non mi cerca x' associa me alla voglia di procreare e non mi vede come la moglie da desiderare, ha bisogno di tempo...mi ama, lo so, ma devo attendere che si sblocca da solo ma è dura x me....non so più come reagire...lui non si è mai sfogato con nessuno e so quanto desideri un figlio (sta male ma non vuole ammetterlo perchè tra i due lui è più forte)....ma è come se per difesa personale dice che dobbiamo anche pensare che un figlio non arriverà mai!so che succede a tante coppie allontanarsi in qs momenti di difficoltà x' la sofferenza è tanta....ma come fare a riprendere in mano la coppia!?purtroppo mio marito ha un carattere forte e + gli dico di fare una cosa (qualsiasi cosa), più è come se scatenassi la reazione contraria!!!
[#1]
Gentile Signora,
intorno alla fecondazione assistita si possono creare vissuti e dinamiche di coppia problematici, così come sembra essere successo a voi e ancora di più date le pesanti difficoltà incontrate, per questo è caldamente suggerito di accompagnarla a un sostegno psicologico-
<ma come fare a riprendere in mano la coppia!?> Sarebbe opportuno vi rivolgeste a un terapeuta di coppia che in un contesto protetto e non giudicante vi aiuti a mettere sul piatto le vostre problematiche e a ritrovare un miglior benessere nella vostra relazione.
Cordialmente
intorno alla fecondazione assistita si possono creare vissuti e dinamiche di coppia problematici, così come sembra essere successo a voi e ancora di più date le pesanti difficoltà incontrate, per questo è caldamente suggerito di accompagnarla a un sostegno psicologico-
<ma come fare a riprendere in mano la coppia!?> Sarebbe opportuno vi rivolgeste a un terapeuta di coppia che in un contesto protetto e non giudicante vi aiuti a mettere sul piatto le vostre problematiche e a ritrovare un miglior benessere nella vostra relazione.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Cara Utente,
è possibile, come lei giustamente ipotizza, che suo marito associ alla ricerca di un rapporto sessuale con lei il compito di dover raggiungere un obiettivo che non è più di piacere, di reciprocità, di comunanza. L'obiettivo che vi siete posti di diventare genitori rischia di mettere in ombra il vostro rapporto di amore che è fatto, anche e soprattutto, di una vostra intesa mentale e fisica.
Forse, quindi, è il caso di cominciare a lavorare su questo tema. Ne avete parlato?
Avete provato a confrontarvi su tali dinamiche per cercare di rimettere in primo piano il vostro rapporto, eventualmente, a discapito del progetto di genitorialità?
<<ma è come se per difesa personale dice che dobbiamo anche pensare che un figlio non arriverà mai!>>
Lei come risponde a questa sua reazione?
Comprendo il vostro desiderio di avere un figlio ma, credo, che sarebbe opportuno mettere da parte, per un po', il progetto e lavorare sulle vostre dinamiche relazionali.
Come la vede questa prospettiva?
Potrebbe essere anche utile rivolgersi ad un terapeuta di coppia che vi aiuti a mettere a fuoco le dinamiche disfunzionali che la vostra relazione sta attraversando.
Un caro saluto
è possibile, come lei giustamente ipotizza, che suo marito associ alla ricerca di un rapporto sessuale con lei il compito di dover raggiungere un obiettivo che non è più di piacere, di reciprocità, di comunanza. L'obiettivo che vi siete posti di diventare genitori rischia di mettere in ombra il vostro rapporto di amore che è fatto, anche e soprattutto, di una vostra intesa mentale e fisica.
Forse, quindi, è il caso di cominciare a lavorare su questo tema. Ne avete parlato?
Avete provato a confrontarvi su tali dinamiche per cercare di rimettere in primo piano il vostro rapporto, eventualmente, a discapito del progetto di genitorialità?
<<ma è come se per difesa personale dice che dobbiamo anche pensare che un figlio non arriverà mai!>>
Lei come risponde a questa sua reazione?
Comprendo il vostro desiderio di avere un figlio ma, credo, che sarebbe opportuno mettere da parte, per un po', il progetto e lavorare sulle vostre dinamiche relazionali.
Come la vede questa prospettiva?
Potrebbe essere anche utile rivolgersi ad un terapeuta di coppia che vi aiuti a mettere a fuoco le dinamiche disfunzionali che la vostra relazione sta attraversando.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#3]
"purtroppo mio marito ha un carattere forte e + gli dico di fare una cosa (qualsiasi cosa), più è come se scatenassi la reazione contraria!!! "
Gentile signora,
questo mi pare piuttosto fisiologico, perchè quando noi per prime ci accaniamo su qualcosa e ci irrigidiamo sulla nostra posizione, non facciamo altro che elicitare nell'altro una reazione complementare.
Però questa dinamica che non va bene va spezzata, anche perchè in previsione del vostro obiettivo non vi aiuterà.
Poichè la strada della fecondazione assistita è difficile e dolorosa, soprattutto per Lei che vive sul proprio corpo tutto ciò, sarebbe davvero utile un sostegno psicologico anche di coppia.
Cordiali saluti,
Gentile signora,
questo mi pare piuttosto fisiologico, perchè quando noi per prime ci accaniamo su qualcosa e ci irrigidiamo sulla nostra posizione, non facciamo altro che elicitare nell'altro una reazione complementare.
Però questa dinamica che non va bene va spezzata, anche perchè in previsione del vostro obiettivo non vi aiuterà.
Poichè la strada della fecondazione assistita è difficile e dolorosa, soprattutto per Lei che vive sul proprio corpo tutto ciò, sarebbe davvero utile un sostegno psicologico anche di coppia.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
"devo accettare che qualcosa non vada...ma è dura pensare che ora dobbiamo passare anche qs problemi"
Gentile signora,
non vogliamo creare problemi anche dove non ci sono... :)
Le ho sottolineato il fatto che accanirsi su una posizione porta l'altro ad irrigidirsi. Provate a lasciare correre sui temi che vi fanno discutere e irrigidire, provate a ritrovare la complicità anche altrove, a ritrovare la coppia.
Poi se Suo marito sente che Lei sta rinfacciando di non essere mamma ecc... evidentemente qualcosa (a livello inconsapevole) gli sarà passato: ne avete mai parlato tra voi con calma?
Gentile signora,
non vogliamo creare problemi anche dove non ci sono... :)
Le ho sottolineato il fatto che accanirsi su una posizione porta l'altro ad irrigidirsi. Provate a lasciare correre sui temi che vi fanno discutere e irrigidire, provate a ritrovare la complicità anche altrove, a ritrovare la coppia.
Poi se Suo marito sente che Lei sta rinfacciando di non essere mamma ecc... evidentemente qualcosa (a livello inconsapevole) gli sarà passato: ne avete mai parlato tra voi con calma?
[#6]
<<devo accettare che qualcosa non vada...ma è dura pensare che ora dobbiamo passare anche qs problemi....vedremo se si sblocca qlc o dobbiamo rivolgerci a degli specialisti!>>
Cara signora,
non è indispensabile pensare a degli specialisti. Credo che il punto da cui partire, come le ho scritto nel precedente post, sia che parliate serenamente del periodo che state attraversando.
Il progetto della fecondazione assistita è qualcosa che potrà essere ripreso, anche a breve, ma è importante che in questa fase cerchiate di confrontarvi, senza prendere delle posizioni perentorie, sul tema "coppia".
Non è necessario confrontarsi, arroccati sulle proprie posizioni, parlando esclusivamente del progetto genitorialità.
Cercate di alleggerire i toni, di soprassedere sui temi "spinosi" che possano creare ulteriori motivi di irrigidimento.
Un caro saluto
Cara signora,
non è indispensabile pensare a degli specialisti. Credo che il punto da cui partire, come le ho scritto nel precedente post, sia che parliate serenamente del periodo che state attraversando.
Il progetto della fecondazione assistita è qualcosa che potrà essere ripreso, anche a breve, ma è importante che in questa fase cerchiate di confrontarvi, senza prendere delle posizioni perentorie, sul tema "coppia".
Non è necessario confrontarsi, arroccati sulle proprie posizioni, parlando esclusivamente del progetto genitorialità.
Cercate di alleggerire i toni, di soprassedere sui temi "spinosi" che possano creare ulteriori motivi di irrigidimento.
Un caro saluto
[#8]
Cara signora,
comprendo il suo malessere e la difficoltà di proporre una modalità relazionale differente a un compagno che, forse, sta elaborando sentimenti negativi legati ai momenti di litigio cui lei fa riferimento.
A volte è sufficiente cambiare il proprio modo di porsi; non servono grandi cambiamenti o programmi particolari. Anche nella quotidianità casalinga è possibile proporre, in modo non verbale, il cambiamento.
Cominci lei a tentare di modificare il suo approccio emotivo nei suoi confronti; spesso, quando uno dei membri della coppia modifica il suo atteggiamento, di riflesso, anche l'altro si adegua alla nuova modalità comunicativa.
Ci dice che lui non la cerca; ma, a parte l'aspetto puramente fisico, sessuale, lei ha provato a cercare lui su un piano emotivo/affettivo?
Potrà sembrarle banale ma, un gesto, la muta espressione di un sentimento, a volte servono molto più di mille parole.
Lei potrà obiettare che anche lui dovrebbe fare la sua parte ed io concordo con lei; tuttavia è lei quella che ci sta chiedendo aiuto e penso che da qualche parte bisogna pur cominciare.
L'aiuto di un terapeuta di coppia può sicuramente aiutare ma, in questo caso, è necessario che entrambi siate d'accordo.
Un caro saluto
comprendo il suo malessere e la difficoltà di proporre una modalità relazionale differente a un compagno che, forse, sta elaborando sentimenti negativi legati ai momenti di litigio cui lei fa riferimento.
A volte è sufficiente cambiare il proprio modo di porsi; non servono grandi cambiamenti o programmi particolari. Anche nella quotidianità casalinga è possibile proporre, in modo non verbale, il cambiamento.
Cominci lei a tentare di modificare il suo approccio emotivo nei suoi confronti; spesso, quando uno dei membri della coppia modifica il suo atteggiamento, di riflesso, anche l'altro si adegua alla nuova modalità comunicativa.
Ci dice che lui non la cerca; ma, a parte l'aspetto puramente fisico, sessuale, lei ha provato a cercare lui su un piano emotivo/affettivo?
Potrà sembrarle banale ma, un gesto, la muta espressione di un sentimento, a volte servono molto più di mille parole.
Lei potrà obiettare che anche lui dovrebbe fare la sua parte ed io concordo con lei; tuttavia è lei quella che ci sta chiedendo aiuto e penso che da qualche parte bisogna pur cominciare.
L'aiuto di un terapeuta di coppia può sicuramente aiutare ma, in questo caso, è necessario che entrambi siate d'accordo.
Un caro saluto
[#9]
Utente
Buonasera a tutti, ho ripreso dei vecchi messaggi di consulto...è passato un bel pò di tempo e pensavo ci erano stati dei progressi. Io mi sono rivolta ad uno psicologo che mi aiutasse a superare i miei momenti no e la fissazione per volere un figlio...ho fatto la mia parte, ho cercato di dimostrare che stavo meglio (in realtà ci stavo cmq male) e volevo far stare meglio mio marito...mio marito sembrava abbastanza più tranquillo, da altri punti di vista sembrava quello di sempre ma dopo mesi purtroppo il problema dell'intimità non si è risolto, non aveva e non ha da mesi necessità ad avere rapporti con me. Sono stata male e non ho voluto affrontare molto il discorso, ma ora dopo tempo l'ho affrontato...dice che io l'ho "castrato" e che in qs momento non riesce a toccarmi!mi ha ricordato che io l'ho fatto davvero sentire un donatore di sperma, che appena avevamo un negativo, io poi dopo 3 gg di pianti mi rimettevo in pista e prendevo un nuovo appuntamento, gli dicevo cosa mangiare , cosa bere come se gestirli la vita poteva aumentare le ns possibilità di avere un figlio e ormai ero nel vortice di lasciare andare la ns coppia. Non posso dargli torto ma deve capire anche che per me è stato un colpo troppo duro da affrontare...ho toccato il fondo e non so davvero come recuperare il rapporto...ho paura di perderlo...gli ho fatto una domanda secca: "ma vuoi salvare il ns matrimonio"?e lui mi ha risposto "non ci avevo pensato!". Vi sembra una risposta?, mi sembra tornato un ragazzino, non vuole pensare ai ns problemi e quando siamo tra amici è come se bere una birra in più può farlo stare meglio, è meglio stare con gli altri che con me perchè così non pensa. Non sono felice io e non è felice lui e dalla ns discussione di 3 gg fa io mi sono chiusa in me stessa e mi sembra tutto innaturale...gli ho proposto una terapia di coppia ma non è dell'idea ma ho paura di diventare 2 estranei...forse dovrei davvero lasciarlo stare, farlo uscire tra amici, farlo sfogare, ha davvero bisogno di leggerezza....volevo sfogarmi con sua madre (con cui ho un bel rapporto)che è la donna che lo conosce meglio,anche se dovrei dirle di tutto il ns trascorso, visto che non si immagina nulla...consigliatemi!ho paura!!!voleva tanto anche lui un figlio, ma ho pensato che lui davvero sarebbe stato sempre lì per me, a supportarmi e invece non ho considerato che anche lui doveva stare bene...forse ci siamo parlati poco e siamo arrivati a questo.lui mi rivede solo nei momenti dei tentativi, per come era in quel periodo e pensa che io non abbia rinunciato alla fecondazione, ma così no, non potrei rischiare di perderlo, a malincuore ma sono disposta a rinunciare, avrò per sempre un vuoto dentro di me, ma per amore suo va bene...scusate lo sfogo!
[#11]
Utente
Salve,
è sempre stato una persona forte, indipendente, brillante ma anche riservato,non ama parlare di se stesso (tanto è vero che si è tenuto tutto dentro nonostante anche la sua sofferenza) e secondo me non è il tipo che si lascia andare con gli altri...
Io sono andata circa 4/5 volte e ho parlato di me, di noi e giustamente mi ha fatto capire che prima di essere genitori dovevamo pensare al ns rapporto...infatti non ero pronta all'inizio a rinunciare alla pma ma poi ho capito che era giusto così, almeno sono riuscita a trovarmi un nuovo lavoro (ero rimasta a casa dalla vecchia azienda e mio marito mi aveva fatto capire mesi fa che era d'accordo che rimanevo a casa per un pò in modo da fare tentativi senza sbattimenti) dimostrandogli che avrei pensato ad altro. Ho fatto i miei passi e lui lo ammette e infatti dice che ora il problema è lui...ma non mi dice cosa devo fare x lui. Inoltre ha davvero il carattere che se gli stati troppo addosso lui si sente soffocare...Però è contradditorio: io gli ho chiesto cosa abbiamo prenotato a fare 2 settimane di vacanze e lui mi ha detto "perchè no!". mi rinfaccia spesso (anche da altri punti di vista) che tanto decido sempre io e che anche se decide lui non l'ascolto...il ns era un grande amore...mi ha detto che io non sono pronta a rinunciare ad un figlio e secondo me ha paura che poi io ci ritento e ricadiamo nello stesso problema...
è sempre stato una persona forte, indipendente, brillante ma anche riservato,non ama parlare di se stesso (tanto è vero che si è tenuto tutto dentro nonostante anche la sua sofferenza) e secondo me non è il tipo che si lascia andare con gli altri...
Io sono andata circa 4/5 volte e ho parlato di me, di noi e giustamente mi ha fatto capire che prima di essere genitori dovevamo pensare al ns rapporto...infatti non ero pronta all'inizio a rinunciare alla pma ma poi ho capito che era giusto così, almeno sono riuscita a trovarmi un nuovo lavoro (ero rimasta a casa dalla vecchia azienda e mio marito mi aveva fatto capire mesi fa che era d'accordo che rimanevo a casa per un pò in modo da fare tentativi senza sbattimenti) dimostrandogli che avrei pensato ad altro. Ho fatto i miei passi e lui lo ammette e infatti dice che ora il problema è lui...ma non mi dice cosa devo fare x lui. Inoltre ha davvero il carattere che se gli stati troppo addosso lui si sente soffocare...Però è contradditorio: io gli ho chiesto cosa abbiamo prenotato a fare 2 settimane di vacanze e lui mi ha detto "perchè no!". mi rinfaccia spesso (anche da altri punti di vista) che tanto decido sempre io e che anche se decide lui non l'ascolto...il ns era un grande amore...mi ha detto che io non sono pronta a rinunciare ad un figlio e secondo me ha paura che poi io ci ritento e ricadiamo nello stesso problema...
[#12]
Cara Signora,
succede purtroppo molto di frequente che nascano queste dinamiche quando la fecondazione assistita non è supportata da adeguato sostegno psicologico. a questo punto far capire a suo marito quanto lui è importante per Lei, al di là del figlio. può essere estremamente importante. Anche per motivarlo ad una terapia di coppia, indispensabile in questo momento.
La invio ad una mia News che affronta tali problematiche: MAMMA E AMANTE.
Non si perda d'animo!
succede purtroppo molto di frequente che nascano queste dinamiche quando la fecondazione assistita non è supportata da adeguato sostegno psicologico. a questo punto far capire a suo marito quanto lui è importante per Lei, al di là del figlio. può essere estremamente importante. Anche per motivarlo ad una terapia di coppia, indispensabile in questo momento.
La invio ad una mia News che affronta tali problematiche: MAMMA E AMANTE.
Non si perda d'animo!
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#13]
Utente
Buongiorno a tutti quelli che mi vorranno aiutare...
sono passati mesi da quando ho scritto il messaggio...
purtroppo la ns coppia si sta sfaldando...io in qs mesi sono andata da una psicologa che mi ha cercato di aiutare nell'accettare una vita senza figli, ho cercato di lasciare più libero mio marito, facendolo un po' + uscire con gli amici,non parlando di argomenti "problematici"...ma non sta meglio nei miei confronti dal pv sessuale. Ci sta male, ne abbiamo parlato, lui mi ama ma non riesce a "toccarmi"...x me non ha superato il fatto di vedere il sesso come "riproduzione non riuscita" ma non vuole rivolgersi a un terapista. lui ha un carattere forte e è sempre stato ottimista. qs è la prima vera difficoltà della sua vita, ha paura ma non vuole andare a fondo, ma è spento, ci sono momenti in cui mi abbraccia tanto o mi accarezza e penso sia il suo modo di farmi capire che tiene a me...mi sono sfogata con sua madre che lo conosce ed è molto aperta...dice che gli do troppo importanza e lui sa che io non andrei mai via di casa...ma sono stanca.ora ci sono le ferie e anche lui spera che ci faranno bene ma io sono frustata come moglie, amante e madre...forse dovrei davvero andarmene da una amica per un paio di giorni, così capisce che non starò qui per sempre (anche se non farei mai la prima mossa)...in un messaggio mi ha scritto che pensa sia una fase ma non mi rassicura mai dicendomi di stare tranquilla, che mi ama,...Mi ha detto che ha bisogno di spensieratezza ed è come se con me non la trova...vede che mi sto impegnando x la coppia...purtroppo non posso spingerlo da uno psicologo ma lui si è tenuto tutto dentro x troppo tempo...poi quando siamo con amici diventa quasi "logorroico" e nessuno potrebbe capire come stiamo!
sono passati mesi da quando ho scritto il messaggio...
purtroppo la ns coppia si sta sfaldando...io in qs mesi sono andata da una psicologa che mi ha cercato di aiutare nell'accettare una vita senza figli, ho cercato di lasciare più libero mio marito, facendolo un po' + uscire con gli amici,non parlando di argomenti "problematici"...ma non sta meglio nei miei confronti dal pv sessuale. Ci sta male, ne abbiamo parlato, lui mi ama ma non riesce a "toccarmi"...x me non ha superato il fatto di vedere il sesso come "riproduzione non riuscita" ma non vuole rivolgersi a un terapista. lui ha un carattere forte e è sempre stato ottimista. qs è la prima vera difficoltà della sua vita, ha paura ma non vuole andare a fondo, ma è spento, ci sono momenti in cui mi abbraccia tanto o mi accarezza e penso sia il suo modo di farmi capire che tiene a me...mi sono sfogata con sua madre che lo conosce ed è molto aperta...dice che gli do troppo importanza e lui sa che io non andrei mai via di casa...ma sono stanca.ora ci sono le ferie e anche lui spera che ci faranno bene ma io sono frustata come moglie, amante e madre...forse dovrei davvero andarmene da una amica per un paio di giorni, così capisce che non starò qui per sempre (anche se non farei mai la prima mossa)...in un messaggio mi ha scritto che pensa sia una fase ma non mi rassicura mai dicendomi di stare tranquilla, che mi ama,...Mi ha detto che ha bisogno di spensieratezza ed è come se con me non la trova...vede che mi sto impegnando x la coppia...purtroppo non posso spingerlo da uno psicologo ma lui si è tenuto tutto dentro x troppo tempo...poi quando siamo con amici diventa quasi "logorroico" e nessuno potrebbe capire come stiamo!
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.7k visite dal 24/02/2013.
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