La mia paura principale
è possibile che quello che sente sia dovuto all'ansia, ma se ho capito bene lei è attualmente in cura presso una psicologa che può rispondere molto meglio di noi ai suoi interrogativi, visto che la conosce di persona.
Ha effettuato in precedenza una prima psicoterapia poi interrotta o è seguito sempre dalla stessa dottoressa?
Per quanto riguarda il farmaco che le è stato prescritto le suggerisco di rivolgersi ad uno psichiatra, più che ad un neurologo, per ottenere conferma o meno della prescrizione e per discutere della possibile sostituzione del farmaco con altri prodotti.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
gentile utente non c'è alcun farmaco "naturale" che possa incidere sui pensieri ossessivi se non i farmaci di competenza psichiatrica come detto dalla collega.
per le sue paure le consiglio questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
L' unica strada percorribile e' la terapia combinata: farmacoterapia e psicoterapia, ne' farmaci naturali, ne' strategie fai da te.
Discuta con la sua psicologa delle sue difficolta', e' la referente che contiene tutta la sua storia clinica
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
la paura di impazzire è frequentemente riportata dai pz che soffrono d'ansia e di attacchi di panico.
L'ansia si esprime infatti attraverso sintomi, quali la depersonalizzazione e la derealizzazione, che possono inqiuetare molto di più di altri sintomo quali la tachicardia o la sudorazione eccessiva.
Tuttavia, dal momento che mi pare di capire che la problematica non era stata davvero risolta in passato, sarebbe opportuno anche capire che cosa provoca questo disagio e in concomitanza con un evento stressante come la rottura del rapporto con la Sua ex si siano ripresentati i sintomi in maniera accentuata.
I pensieri che vagano e i tentativi di gestione e di controllo di tali pensieri sono ancora un sintomo d'ansia.
Per tale problematica però sono estremamente efficaci i trattamenti psicoterapici come quello cognitivo-comportamentale, in quanto sono attive e focalizzate e prevedono una serie di prescrizioni per imparare a riconoscere e gestire meglio il sintomo.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
con il suo psicoterapeuta che tipo di percorso avete fatto? Non le è stata fatta diagnosi?
Il paragonarsi a suo zio fa presumere che nessuno le abbia detto in realtà di cosa soffre realmente.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

Da quì è complesso potrela aiutare, se proprio non si dovesse trovare bene, chieda altre consulenze
In realtà non è proprio così, c'è una familiarità ma nulla di automatico.
Se non le hanno diagnosticato la schizofrenia e non le hanno prescritto farmaci antipsicotici può stare tranquillo su questo punto.
E' possibile invece che siano le situazioni nelle quali si sente abbandonato a scatenare in lei un serio malessere, se questo è avvenuto più volte nel corso della sua vita. E' perciò necessario che lei lavori su sè stesso perchè questa reazione al distacco possa cambiare.
Le suggerisco di chiedere alla psicologa che la segue che tipo di lavoro state facendo e se si tratta o no di una psicoterapia, perchè da quanto ci riferisce è chiaro che solo una psicoterapia la può aiutare.
Se la dottoressa le confermerà che state facendo una psicoterapia e lei ha dei dubbi deve parlargliene.
Gentile Utente,
l'unico che può valutare è Lei. Ha beneficio da questa terapia?
Sente che Le è utile per imparare a riconoscere e gestire le crisi d'ansia?
Diciamo che in genere il trattamento per la cura dell'ansia è efficace quando prevede un training specifico per attuare strategie più funzionali al problema e quando il lavoro avviene sulle credenze e idee irrazionali che mantengono il problema d'ansia.
Quindi è probabile che all'interno della storia famigliare stiate raccogliendo informazioni per lavorare su questi aspetti problematici.
Da quanto tempo è in terapia?
Il fatto che non le hanno diagnosticato la schizofrenia non è servito a rassicurarla? Questo meccanismo di pensieri che lei descrive non rispecchiano quello dello psicotico, ma quello dell'ossessivo.
Cosa dunque le fa ancora credere di poter essere schizofrenico?

Carissimo, ciò che conta non è come lei definisce quello che le succede, ma come lo definiscono gli esperti che hanno esaminato il suo caso.
Nè la psicologa nè il neurologo hanno detto che si tratta di schizofrenia e il farmaco che le è stato prescritto non è una medicina per la schizofrenia.
Il fatto che non riesca a tranquillizzarsi dipende proprio dall'ansia: quando si sta male per l'ansia si può temere di impazzire, ma temere di impazzire e impazzire davvero sono due cose diverse.
E' un sintomo d'ansia. anche depersonalizzazione e derealizzazione sono sintomi d'ansia e sono molto invalidanti.
Però è possibile lavorare sui disturbi d'ansia.
Le suggerirei però di non focalizzarsi troppo sul sintomo.
La terapia cognitivo-comportamentale va benissimo e se vuole può cercare un collega che La eroga su questo sito:
www.aiamc.it
Un cordiale saluto,
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