Un abuso sessuale all'età
Salve! Scrivo a voi, per cercare di avere una risposta che mi dia un minimo di pace interiore. Sono gia stata in psicoterapia (rapporto troncato a metà) per aver subito un abuso sessuale all'età di 15 anni. Ora, la crisi, non mi permette di cambiare terapeuta, ma giungo al dunque: oltre alle varie fobie che mi affliggono (tipo paura del futuro, della solitudine, della morte), ho recentemente riscontrato una paura anche per il sesso. Sono fidanzata da un anno e mezzo, storia inizialmente un po' travagliata (mi ha tradito con la ex proprio i primi mesi, esperienza che mi ha profonfamente segnata psicologicamente e fisicamente: ho iniziato a mangiare per nervosismo, e anche se di poco, sono ingrassata), da un po' di tempo a questa parte aveva raggiunto un certo equilibrio. Premetto che prima di lui non ho mai provato l'orgasmo e non credo di essere mai stata innamorata, quindi non ho mai avuto storie durature. Ora è poco più di un mese che non mi va di fare sesso. Ho molta voglia di tenerezza ma non ho mai voglia di andare oltre. Abbiamo provato a parlarne ma non riesco, ovviamente, a spiegargli il motivo.Pur essendo stato molto comprensivo, mi accorgo che lui, da me, vorrebbe un atteggiamento più "libero" più "intrigante"e soprattutto più intraprendente. Io da queste richieste mi sento sotto pressione, come immersa in un circolo vizioso: non riesco/non mi va- me lo chiedi- non mi va/non riesco. Le sue richieste non sono certo pretenziose, credo sia normale che un ragazzo di 24 anni voglia fare sesso. Ma dal canto mio, non riesco a soddisfarlo pienamente,e a soddisfarmi. Sono annoiata, apatica,e a volte piango. E soffro molto per me, per lui. L'ultima stamattina: voleva fare l'amore, io non volevo essere neanche toccata. O come quando siamo entrati in un sexy-shop, così per divertirci, e mi ha preso un attacco di panico. Il punto è che non sento quella spinta "istintuale" ed emotiva che sentivo prima. Cosa mi è successo? Perchè mi comporto così? Voglio stare con lui, voglio avere la libertà di essere me stessa anche nella sessualità, come prima. Questa sfera del rapporto è molto importante, e pur avendo sempre avuto dei tempi molto lunghi ad affrontare e risolvere le cose, questa volta non posso permettermelo. Il rischio che corro è perderlo, perdere una parte di me: un rischio che non sono disposta ad accettare.
Mi scuso per essere stata un po' prolissa.
Cordiali saluti
Mi scuso per essere stata un po' prolissa.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
chiaramente senza conoscerla non possiamo sapere come mai si comporta così, ma quello che ci riferisce è sufficiente per invitarla a riprendere la psicoterapia, eventualmente presso una struttura pubblica, perchè se alcuni anni fa ha subito un abuso sessuale è necessario che completi il percorso di cura che ha intrapreso.
Come mai il rapporto terapeutico è stato "troncato"?
Ci può dire quando è successo e dopo quanto tempo dall'inizio della psicoterapia?
chiaramente senza conoscerla non possiamo sapere come mai si comporta così, ma quello che ci riferisce è sufficiente per invitarla a riprendere la psicoterapia, eventualmente presso una struttura pubblica, perchè se alcuni anni fa ha subito un abuso sessuale è necessario che completi il percorso di cura che ha intrapreso.
Come mai il rapporto terapeutico è stato "troncato"?
Ci può dire quando è successo e dopo quanto tempo dall'inizio della psicoterapia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
che tipo di trattamento (indirizzo) psicoterapico ha fatto?
Da quello che lei scrive mi sentirei di suggerirle una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico, con l'opportunità di elaborare l'esperienza traumatica che ha subito in adolescenza e analizzare gli aspetti più profondi della sua affettività.
La sospensione del desiderio potrebbe essere legata ad una difficoltà nell'esprimere o gestire la sfera affettiva, sedimentata nell'evento traumatico.
che tipo di trattamento (indirizzo) psicoterapico ha fatto?
Da quello che lei scrive mi sentirei di suggerirle una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico, con l'opportunità di elaborare l'esperienza traumatica che ha subito in adolescenza e analizzare gli aspetti più profondi della sua affettività.
La sospensione del desiderio potrebbe essere legata ad una difficoltà nell'esprimere o gestire la sfera affettiva, sedimentata nell'evento traumatico.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Grazie per le risposte così tempestive.
La dottoressa era una psicoterapeuta relazionale, consigliatami da un'amica di famiglia: forse non proprio l'indirizzo terapeutico adatto. Ma la terapeuta in questione di fronte al mio caso, non si è tirata indietro, sembrava avere tutte le capacità per poterlo affrontare.
Il rapporto è stato troncato da me, dopo 8 mesi circa, perchè non riuscivo a stabilire un contatto empatico e non avevo fiducia in lei. Non riuscivo mai ad esprimermi a pieno, pur volendolo, e non è la capacità lessicale che mi manca. Si ostinava a farmi fare delle sedute insieme a mia madre, che a mio modestissimo avviso, non era ancora il momento. L'episodio che mi ha fatto decidere di lasciar perdere è stato dettato da ragioni economiche: la regola era che se non mi fossi presentata ad uno degli appuntamente avrei dovuto avvisare 48 ore prima. E' capitato un imprevisto e l'ho avvertita 24 ore prima che non sarei potuta andarci. Oltre la ramanzina, mi ha chiesto comunque di pagarle la seduta. Ho deciso quindi di non continuare.
Posso chiedere cosa vuol dire "indirizzo psicodinamico"?
Grazie mille,
Cordiali saluti
La dottoressa era una psicoterapeuta relazionale, consigliatami da un'amica di famiglia: forse non proprio l'indirizzo terapeutico adatto. Ma la terapeuta in questione di fronte al mio caso, non si è tirata indietro, sembrava avere tutte le capacità per poterlo affrontare.
Il rapporto è stato troncato da me, dopo 8 mesi circa, perchè non riuscivo a stabilire un contatto empatico e non avevo fiducia in lei. Non riuscivo mai ad esprimermi a pieno, pur volendolo, e non è la capacità lessicale che mi manca. Si ostinava a farmi fare delle sedute insieme a mia madre, che a mio modestissimo avviso, non era ancora il momento. L'episodio che mi ha fatto decidere di lasciar perdere è stato dettato da ragioni economiche: la regola era che se non mi fossi presentata ad uno degli appuntamente avrei dovuto avvisare 48 ore prima. E' capitato un imprevisto e l'ho avvertita 24 ore prima che non sarei potuta andarci. Oltre la ramanzina, mi ha chiesto comunque di pagarle la seduta. Ho deciso quindi di non continuare.
Posso chiedere cosa vuol dire "indirizzo psicodinamico"?
Grazie mille,
Cordiali saluti
[#4]
Gentile utente,
oltre a parlarne col medico curante per escludere credo improbabili motivi ormonali, forse dovrebbe meglio elaborare l'episodio del tradimento.
Lei dice infatti di essere una persona che ha tempi lunghi per affrontare e risolvere le cose; inoltre la modalità di reazione che ha adottato (una certa bulimia) non è proprio quella verbale e comportamentale; perciò è possibile che l'episodio vada meglio elaborato probabilmente soprattutto assieme al partner .
Indirizzo psicodinamico è equivalente di indirizzo psicoanalitico o comunque è un indirizzo che si ispira a quel filone di psicoterapie.
Cordiali saluti
oltre a parlarne col medico curante per escludere credo improbabili motivi ormonali, forse dovrebbe meglio elaborare l'episodio del tradimento.
Lei dice infatti di essere una persona che ha tempi lunghi per affrontare e risolvere le cose; inoltre la modalità di reazione che ha adottato (una certa bulimia) non è proprio quella verbale e comportamentale; perciò è possibile che l'episodio vada meglio elaborato probabilmente soprattutto assieme al partner .
Indirizzo psicodinamico è equivalente di indirizzo psicoanalitico o comunque è un indirizzo che si ispira a quel filone di psicoterapie.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#5]
Gentile Utente,
per indirizzo psicodinamico si intende una psicoterapia "vis à vis" a cadenza settimanale di derivazione psicoanalitica (senza l'utilizzo del lettino), basata in prima istanza sulla costruzione di un legame empatico con il paziente e successivamente sull'interpretazione del comportamento ad un livello più profondo, per cercare di far emergere il contenuto inconscio.
Viene posto l'accento sulla prime relazioni significative e di come queste possano influenzare le sue relazioni attuali. Molto spesso viene presa in considerazione la vita onirica con l'analisi dei sogni (utilizzati per meglio definire la diagnosi, come trattamento vero e proprio e per avere informazione sullo stato del sé del paziente).
Si lascia molto spazio alle narrazioni del paziente, rispettando i suoi tempi e le tematiche che intende affrontare in seduta. Inizialmente gli interventi del terapeuta sono mirati alla chiarificazione di ciò che viene portato e successivamente ad un'interpretazione delle dinamiche che potrebbero orientare le relazioni affettive.
Di fondamentale importanze è la relazione tra psicoterapeuta e paziente.
Come per tutte le psicoterapie viene fatto un "contratto terapeutico" dove si rendono espliciti modalità di intervento e finalità del trattamento.
per indirizzo psicodinamico si intende una psicoterapia "vis à vis" a cadenza settimanale di derivazione psicoanalitica (senza l'utilizzo del lettino), basata in prima istanza sulla costruzione di un legame empatico con il paziente e successivamente sull'interpretazione del comportamento ad un livello più profondo, per cercare di far emergere il contenuto inconscio.
Viene posto l'accento sulla prime relazioni significative e di come queste possano influenzare le sue relazioni attuali. Molto spesso viene presa in considerazione la vita onirica con l'analisi dei sogni (utilizzati per meglio definire la diagnosi, come trattamento vero e proprio e per avere informazione sullo stato del sé del paziente).
Si lascia molto spazio alle narrazioni del paziente, rispettando i suoi tempi e le tematiche che intende affrontare in seduta. Inizialmente gli interventi del terapeuta sono mirati alla chiarificazione di ciò che viene portato e successivamente ad un'interpretazione delle dinamiche che potrebbero orientare le relazioni affettive.
Di fondamentale importanze è la relazione tra psicoterapeuta e paziente.
Come per tutte le psicoterapie viene fatto un "contratto terapeutico" dove si rendono espliciti modalità di intervento e finalità del trattamento.
[#6]
Gentile Ragazza,
Indirizzo a parte, tutti validi ed ottimali per le sue difficolta' , l' aspetto principale e' ilmlegame la simpatia, la sintonia che si instaura con il/ la terapauta.
La sua storia clinica, aa quanto pare non risolta, sicuramente non la predispone per una sessualita' serena e soprattutto appagante e ludica.
Cerchi ancora un altro clinico, dopo qualche colloquio sapra' se sara' adatto a prenderla per mano, verso un nuovo e magari piu' funzionale nuovo cammino
Indirizzo a parte, tutti validi ed ottimali per le sue difficolta' , l' aspetto principale e' ilmlegame la simpatia, la sintonia che si instaura con il/ la terapauta.
La sua storia clinica, aa quanto pare non risolta, sicuramente non la predispone per una sessualita' serena e soprattutto appagante e ludica.
Cerchi ancora un altro clinico, dopo qualche colloquio sapra' se sara' adatto a prenderla per mano, verso un nuovo e magari piu' funzionale nuovo cammino
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
In risposta alla questione ormonale: è da escludere ogni tipo di disfunzione, avendo fatti tutti gli accertamenti del caso. Da una parte, speravo fosse quello!
In ogni caso, vi ringrazio tutti infinitamente per i preziosi suggerimenti.
Spero di poter riprendere al più presto un percorso clinico che mi aiuti ad affrontare queste problematiche, con un terapeuta di riferimento con cui possa instaurare un rapporto di profonda fiducia.
Cordiali saluti
In ogni caso, vi ringrazio tutti infinitamente per i preziosi suggerimenti.
Spero di poter riprendere al più presto un percorso clinico che mi aiuti ad affrontare queste problematiche, con un terapeuta di riferimento con cui possa instaurare un rapporto di profonda fiducia.
Cordiali saluti
[#10]
"è da escludere ogni tipo di disfunzione, avendo fatti tutti gli accertamenti del caso. Da una parte, speravo fosse quello!"
Già, in un certo senso sarebbe preferibile che lei non dovesse elaborare gli effetti dell'abuso subito, ma come tutti i traumi si tratta di qalcosa su cui è importante intervenire per scongiurare effetti indesiderati previsti e imprevisti, poichè gli effetti del trauma sull'immagine di sè di chi lo subisce possono manifestarsi con molte e differenti modalità.
Già, in un certo senso sarebbe preferibile che lei non dovesse elaborare gli effetti dell'abuso subito, ma come tutti i traumi si tratta di qalcosa su cui è importante intervenire per scongiurare effetti indesiderati previsti e imprevisti, poichè gli effetti del trauma sull'immagine di sè di chi lo subisce possono manifestarsi con molte e differenti modalità.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.1k visite dal 23/02/2013.
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