Un pensiero fisso
Salve, sono una donna che tra qualche mese compirà 40 anni anche se a detta di molti sembro molto più piccola. Ho un bel lavoro, sicuro, gratificante, sono anche molto apprezzata dai colleghi, il che penso che sia importante.
Purtroppo la mia vita privata è un disastro nel senso che in tutti questi anni non sono riuscita a farmi una famiglia, anche se molti mi dicono di essere una ragazza molto bella, in gamba, intelligente, ecc ecc ma a me tutto questo non basta. Sento sempre dentro di me un senso di vuoto che negli ultimi anni cresce a dismisura. Vedo le altre mie amiche con famiglia e io mi sento uno schifo, un'incapace se non una sfigata.
Sento che sono ormai agli sgoccioli, mi guardo attorno e vedo "i giochi già fatti", i 40enni cercano quelle più piccole per la possibilità, giustamente, di fare un figlio e io sento che la piazza offre sempre meno.Eppure esco, vado in palestra, faccio corsi di aggiornamento, ecc ecc ma proprio l'idea di fare 40 anni ed essere ancora sola non mi va.
Qualche psicologo ( seguace di un noto psichiatra italiano) mi direbbe che quando sento questi sensi di smarrimento e vuoto devo solo accoglierli e non respingerli... io ci ho provato ma senza risultati e sinceramente accoglierli mi sembra qualcosa di artificioso se non assurdo...
Quindi, come fare a portare avanti questo peso, questa ossessione di non farcela, questa visone di tunnel? Ultimamente non dormo bene la notte, mi sveglio spesso durante il sonno e mi dico: " Ma che ci sto a fare in questo mondo se non riuscirò mai ad avere un figlio?". Penso infatti che una vita senza figli sia assolutamente vuota specie per una donna. Dicono che ci sono donne che non hanno il senso materno, ma io ci credo ben poco, penso sia un fatto naturale e non realizzarlo porterà solo frustrazione e vuoto in una persona.
Grazie per l'attenzione
Celeste
Purtroppo la mia vita privata è un disastro nel senso che in tutti questi anni non sono riuscita a farmi una famiglia, anche se molti mi dicono di essere una ragazza molto bella, in gamba, intelligente, ecc ecc ma a me tutto questo non basta. Sento sempre dentro di me un senso di vuoto che negli ultimi anni cresce a dismisura. Vedo le altre mie amiche con famiglia e io mi sento uno schifo, un'incapace se non una sfigata.
Sento che sono ormai agli sgoccioli, mi guardo attorno e vedo "i giochi già fatti", i 40enni cercano quelle più piccole per la possibilità, giustamente, di fare un figlio e io sento che la piazza offre sempre meno.Eppure esco, vado in palestra, faccio corsi di aggiornamento, ecc ecc ma proprio l'idea di fare 40 anni ed essere ancora sola non mi va.
Qualche psicologo ( seguace di un noto psichiatra italiano) mi direbbe che quando sento questi sensi di smarrimento e vuoto devo solo accoglierli e non respingerli... io ci ho provato ma senza risultati e sinceramente accoglierli mi sembra qualcosa di artificioso se non assurdo...
Quindi, come fare a portare avanti questo peso, questa ossessione di non farcela, questa visone di tunnel? Ultimamente non dormo bene la notte, mi sveglio spesso durante il sonno e mi dico: " Ma che ci sto a fare in questo mondo se non riuscirò mai ad avere un figlio?". Penso infatti che una vita senza figli sia assolutamente vuota specie per una donna. Dicono che ci sono donne che non hanno il senso materno, ma io ci credo ben poco, penso sia un fatto naturale e non realizzarlo porterà solo frustrazione e vuoto in una persona.
Grazie per l'attenzione
Celeste
[#1]
(..)Qualche psicologo ( seguace di un noto psichiatra italiano) mi direbbe che quando sento questi sensi di smarrimento e vuoto devo solo accoglierli e non respingerli...
gentile utente accoglierli può andar bene ma nella misura in cui si ha una spinta a trovare strategie per risolverli
ha mai sentito parlare di problem solving strategico?
si rivolga ad uno specialista in tal senso (psicoterpaeuta di orientamento strategico) e si faccia accompagnare da questi come un coach nella soluzione del suo dilemma esistenziale.
è la scelta più operativa che potrebbe fare
ne vuole sapere di più?
le consiglio questa lettura
http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__problem-solving-strategico-da-tasca.php
saluti
gentile utente accoglierli può andar bene ma nella misura in cui si ha una spinta a trovare strategie per risolverli
ha mai sentito parlare di problem solving strategico?
si rivolga ad uno specialista in tal senso (psicoterpaeuta di orientamento strategico) e si faccia accompagnare da questi come un coach nella soluzione del suo dilemma esistenziale.
è la scelta più operativa che potrebbe fare
ne vuole sapere di più?
le consiglio questa lettura
http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__problem-solving-strategico-da-tasca.php
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile signora,
spesso il senso di vuoto interiore viene fatto coincidere con la mancanza di un figlio e, altrettanto scontatamente si finisce con il convincersi che il figlio sia la soluzione a tutti i mali.
E' vero che esiste un impulso biologico, soprattutto nelle donne, ma è anche vero che ci sono molti condizionamenti socio-culturali su quello che dovrebbe essere il ruolo di una donna di 40 anni nell'immaginario collettivo. E nessuno ne è immune.
Tuttavia l'aspetto che mi preme sottolineare maggiormente è quello prettamente psicologico sul piano individuale.
Provi a considerare il fatto che un bisogno prorompente di un figlio, che riempia il suo vuoto interiore, può essere il segnale di una frustrazione legata ad altri ambiti, come può essere ad esempio quello di coppia.
Spesso alcune persone disilluse da una storia d'amore o dal più generale rapporto con gli altri, finiscono nell'investire nella fantasia della creazione di un essere a propria immagine e somiglianza che non le deluderà mai.
Un po' come una forma di riscatto nei confronti della vita, che evidentemente non coincide con il concetto di bisogno di maternità.
Cordiali saluti
spesso il senso di vuoto interiore viene fatto coincidere con la mancanza di un figlio e, altrettanto scontatamente si finisce con il convincersi che il figlio sia la soluzione a tutti i mali.
E' vero che esiste un impulso biologico, soprattutto nelle donne, ma è anche vero che ci sono molti condizionamenti socio-culturali su quello che dovrebbe essere il ruolo di una donna di 40 anni nell'immaginario collettivo. E nessuno ne è immune.
Tuttavia l'aspetto che mi preme sottolineare maggiormente è quello prettamente psicologico sul piano individuale.
Provi a considerare il fatto che un bisogno prorompente di un figlio, che riempia il suo vuoto interiore, può essere il segnale di una frustrazione legata ad altri ambiti, come può essere ad esempio quello di coppia.
Spesso alcune persone disilluse da una storia d'amore o dal più generale rapporto con gli altri, finiscono nell'investire nella fantasia della creazione di un essere a propria immagine e somiglianza che non le deluderà mai.
Un po' come una forma di riscatto nei confronti della vita, che evidentemente non coincide con il concetto di bisogno di maternità.
Cordiali saluti
Dr. Riccardo Cicchetti - Psicologo
Tel: 3474896534
www.studioclinico.it
[#3]
Gentile Signora Celeste,
Concordo con quanto suggerito dal collega Dott. Cicchetti. Spesso il desiderio di maternita' a tutti i costi indica un bisogno di realizzazione propria, come una nuova edizione/possibiita' di/per se stessi.
Ed e' a tale nucleo della sua identita' che dovrebbe riservare la sua attenzione.
Quale immagine di madre c'e' racchiusa nella sua mente?. Come e' o meglio come e' stata sua madre verso di lei? E di quali istanze materne lei sente ancora il desiderio?
I migliori saluti
Concordo con quanto suggerito dal collega Dott. Cicchetti. Spesso il desiderio di maternita' a tutti i costi indica un bisogno di realizzazione propria, come una nuova edizione/possibiita' di/per se stessi.
Ed e' a tale nucleo della sua identita' che dovrebbe riservare la sua attenzione.
Quale immagine di madre c'e' racchiusa nella sua mente?. Come e' o meglio come e' stata sua madre verso di lei? E di quali istanze materne lei sente ancora il desiderio?
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Gentile Utente,
la maternità non dovrebbe assolvere ad un bisogno narcisitico, ma dovrebbe rappresentare uno dei tanti percorsi della vita di una donna.
Un figlio non dovrebbe venire al mondo, per solitudine, per un bisogno di appagamento personale , di realizzazione, di prosecuzione della specie...ma dovrebbe essere il frutto di pregressi equilibri raggiunti e mantenuti, non ultimo quello con se stesse e con il proprio partner.
la maternità non dovrebbe assolvere ad un bisogno narcisitico, ma dovrebbe rappresentare uno dei tanti percorsi della vita di una donna.
Un figlio non dovrebbe venire al mondo, per solitudine, per un bisogno di appagamento personale , di realizzazione, di prosecuzione della specie...ma dovrebbe essere il frutto di pregressi equilibri raggiunti e mantenuti, non ultimo quello con se stesse e con il proprio partner.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 22/02/2013.
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