Repressione delle emozioni
Salve. La mia richiesta e' rivolta a chiarire le mie idee e, dopo, anche le modalità del mio comportamento circa la condizione di mio padre. Lui È un uomo di 61 anni che Da qualche tempo, non piacendosi più fisicamente, ha deciso di chiudere dentro sè ogni sua emozione bella e legata alla sfera emotivo-relazionale. Ho notato nella sua vita la presenza di una nuova possibile "storia" con una donna molto più giovane di lui; ne abbiamo un po' parlato, ma tutto ciò che mi dice è di un suo <<conflitto>> fra, appunto, la voglia di continuare a reprimere le sue emozioni ed il lasciarsi andare. Altra cosa: questa persona lo turba e, nonostante ciò, lui le è molto affezionato, tanto da non Volersene privare. resta, peró, nel suo conflitto irrisolto e questo lo lascia sempre sovra pensiero ed in uno stato di melanconia. Io ne soffro molto. Come posso aiutarlo?
[#1]
Gentile Utente,
i modi per aiutarlo possono essere, a mio avviso, due:in primo luogo, continuare a mostrargli la disponibilità a prestare ascolto nel momento in cui abbia desiderio di parlare con Lei ed essere attento e pronto a cogliere e riconoscere i suoi stati d'animo in modo da agire di conseguenza; in secondo luogo, se ritiene che potrebbe essergli utile, gli può suggerire di rivolgersi ad uno psicologo per un sostegno che lo aiuti a comprendere meglio la sua situazione.
Non confonda i ruoli: Lei resta suo figlio, con i pro e i contro di tale condizione.
Saluti.
i modi per aiutarlo possono essere, a mio avviso, due:in primo luogo, continuare a mostrargli la disponibilità a prestare ascolto nel momento in cui abbia desiderio di parlare con Lei ed essere attento e pronto a cogliere e riconoscere i suoi stati d'animo in modo da agire di conseguenza; in secondo luogo, se ritiene che potrebbe essergli utile, gli può suggerire di rivolgersi ad uno psicologo per un sostegno che lo aiuti a comprendere meglio la sua situazione.
Non confonda i ruoli: Lei resta suo figlio, con i pro e i contro di tale condizione.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile Utente,
un ascolto attento, attivo, non giudicante, e' sicuramente la strada migliore per poter essere d' aiuto a chi e' in confusione.
Suo padre e' separato, vedovo, sposato?
Cosa ci dice di questa relazione?
Lei approva o prova difficolta' nell' immaginare suo padre ancora capace e desideroso d' amare?
un ascolto attento, attivo, non giudicante, e' sicuramente la strada migliore per poter essere d' aiuto a chi e' in confusione.
Suo padre e' separato, vedovo, sposato?
Cosa ci dice di questa relazione?
Lei approva o prova difficolta' nell' immaginare suo padre ancora capace e desideroso d' amare?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile ragazzo,
nonostante la sua giovane età è consigliabile ugualmente che lei parli con suo padre. Che vi confidiate l'uno con l'altro.
Ha dimostrato maturità con questo consulto, ed è il caso che lo dimostri anche a suo padre.
Spesso lo scambio tra due persone può essere chiarificatore ed illuminante.
nonostante la sua giovane età è consigliabile ugualmente che lei parli con suo padre. Che vi confidiate l'uno con l'altro.
Ha dimostrato maturità con questo consulto, ed è il caso che lo dimostri anche a suo padre.
Spesso lo scambio tra due persone può essere chiarificatore ed illuminante.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 22/02/2013.
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