Problemi comportamentali o malattia

Gentili Dottori, vi scrivo per chiedere una spiegazione dal punto di vista psicologico su certi comportamenti che sta assumendo da due anni a questa parte una persona a me cara.

Vi descrivo nei dettagli i comportamenti particolarmente strani che purtroppo noto in determinate circostanze:
- interlocuzione a voce alta con i personaggi televisivi;
- dialoga con gli animali;
- sottolinea agli altri ogni cosa che fa, in una sorta di gara a chi fa più cose possibili;
- alle volte assume atteggiamenti infantili.

Far notare questi comportamenti "strani" significa litigare con questa persona.

Vorrei dunque cortesemente una interpretazione o spiegazione psicologica da parte vostra di tutto ciò che tale persona fa, perchè purtroppo attualmente da parte mia il "lasciarlo perdere" mi risulta una soluzione difficile da realizzare.

Grazie delle risposte.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
quanti anni ha la persona di cui scrive?
Svolge ancora un'attività lavorativa, oppure no?
Due anni fa (epoca a cui Lei fa risalire l'inizio dei comportamenti che ha descritto) è accaduto qualcosa di particolare nella vita di questa persona?
Assume dei farmaci?
Ci sono altri famigliari che vivono con voi? Loro cosa ne pensano?


Cordialmente,



Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

lei che rapporto di parentela ha con questa persona?
Ci sono altri membri della famiglia preoccupati come lei per questi comportamenti?
Questa persona ha una storia clinica di patologie organiche o psichiche?

Da quello che lei scrive risulta difficile comprendere se questi comportamenti siano o meno "patologici", anche per poterla indirizzare da uno specifico professionista.

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Talvolta capita di ricevere richieste di consulto come la sua, riferite a terze persone e che riferiscono dei comportamenti.
Non sarebbe corretto da parte nostra avanzare neanche una ipotesi in quanto e' gia' molto azzardato fare ipotesi su un "comportamento" che si constata direttamente, che si vede, senza un colloquio con la persona interessata.
Se poi questa descrizione viene fatta da una terza persona per giunta infastidita dai comportamenti riportati una "interpretazione" non avrebbe alcuna validita'.
Mi auguro di avere esplicitato le motivazioni della mia nota.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Utente
Utente
Rispondo alle varie domande postemi.

Spero che non sia nulla di patologico, comunque due anni fa non è successo niente di rilevante che io ricordi.

Assume farmaci per la pressione (prescritti dai medici).

Più volte gli ho consigliato, anche con dispiacere, di andare a farsi vedere da qualcuno, ma vengo assalito (irrispettosamente) e non posso fare nulla.

Ma è normale ad esempio che non appena sente che mi muovo per le stanze oppure mi vede, corre ed esce fuori casa, come se quello, "il luogo al di fuori della casa", sia il luogo delle faccende, del lavoro, del fare qualcosa?
E' una gara psicologica a chi fa più cose e non la vedo una cosa normale.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Forse ci sono dei problemi relazionali fra voi .
Lei ne e' senz'altro a conoscenza. Ci rifletta un po' su.
Si direbbe che c'e' una comunicazione aggressiva fra voi. Si esprimen questa modalita'm
E questo ha certamente una motivazione nel vostro rapporto.
I Migliori saluti
[#6]
Utente
Utente
Il problema relazionale sicuramente adesso c'è ed è sorto a causa dei comportamenti che ho descritto nel primo messaggio.
Bisognerebbe capire come mai continua a comportarsi in quel modo e perchè ha iniziato ad avere tali strani atteggiamenti (o da cosa dipendono), dato che fino a due anni fa non ho avuto mai problemi con lui e lui non era così.
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Dr. Riccardo Cicchetti Psicologo 21 1
Gentile ragazzo,
quello che stiamo cercando di dirle è che, proprio perché si parla di relazioni familiari, per di più conflittuali, non è di alcuna utilità (per lei che scrive ed esprime un disagio personale) stare qui con un gruppo di psicologi a formulare delle interpretazioni sui comportamenti di suo padre.
Trattandosi inoltre di comportamenti che non tollera, è come se cercasse una leggittimazione al disagio e alla rabbia che prova.

Non credo che il suo vero bisogno sia quello di trovare un professionista che le dia ragione o che etichetti come "patologico" il comportamento di suo padre; quanto piuttosto come relazionarsi con tale comportamento.

Ritengo che potrà trarre giovamento da un professionista che la aiuti a rileggere il senso della sua domanda e che le proponga di lavorare insieme sulle dinamiche familiari.

Cordiali saluti

Dr. Riccardo Cicchetti - Psicologo
Tel: 3474896534
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