Depressione e coppia
Buongiorno
è la prima volta che scrivo ma ho trovato le risposte molto interessanti:
sottopongo la mia situazione...sono sposato quasi da 3 anni dopo 7 anni di fidanzamento con una Donna di 6 anni più giovane di me che ho sempre adorato. Ci siamo fidanzati quando io avevo 24 e lei 18 ad oggi io 33 e lei 27. Fino a un anno qualche mese fa tutto ok, cioè le solite problematiche di coppia ma a parte quello nulla. Lei ha sempre avuto un carattere molto insicuro e da quando ci siamo messi insieme ha sempre cercato un supporto in me, cosa che mi ha sempre fatto sentire utile e quindi considerato. E la cosa mi è sempre piaciuta. 2 anni fa ha avuto un forte attacco di panico mentre andavamo in montagna e da li ha iniziato ad aver difficoltà a deglutire e a mangiare. Io per come ho potuto visto la mia poca esperienza nel campo ho cercato di aiutarla il più possibile seppur con tante debolezze. Dopo quell' episodio ha deciso con consiglio del medico di prendere dei medicinali e di farsi seguire in un cammino psicologico. E' andata per circa 6 mesi poi ha smesso... questo a febbraio del 2012...Ad Aprile ha iniziato veramente una trasformazione, mi ha detto che ha pensato di andar via di casa, abbiamo fatto l' amore l'ultima volta il 2 Maggio del 2012. Ovunque vada ha problemi, al lavoro, in famiglia, con me, con gli amici. Il problema che non è più nulla di quel che era prima, purtroppo rinnegando tutto cio' che faceva, volontariato, coro e tanto altro. Spesso dice che è sbagliata per questo mondo e che io starei meglio senza di lei. Inoltre la cattiveria di molte frasi nei miei confronti è allucinante. Tipo che con me ha passato solo momenti brutti, che non mi ama più come prima, che non vorrebbe mai avere figli da me, perchè sono irresponsabile....fa tutto o molto senza che io sappia nulla, a volte torna a casa con gli occhi strapieni di lacrime...magari passa ore ferma in un parcheggio a piangere. Personalmente sono molto in difficoltà, io la amo moltissimo ma mi trovo in situazioni pesantissime, di sue scenate per delle cavolate, nel rinunciare a qualsiasi cosa che possa ricondurre ad un matrimonio. In certe situazioni ultimamente sclero anch'io e ho paura di non riuscire a controllare il nervoso...Aggiungo che abbiamo due famiglie diverse, la mia partecipe di quanto sta succedendo, la sua che fino a poco fa se ne fregava per convenienza forse. Lei mi ha sempre detto che la sua famiglia sarebbe stato un problema nella sua vita futura. A me piacerebbe esserle d'aiuto, ma sembra ormai che la sua unica voglia sia quella di dimostrare che sa fare e riesce a far tutto da sola, e anche quando non ci riesce piuttosto che chiedere una mano rinuncia. Non so cosa dire. Io sono una persona che mai ha provato sensazioni così pesanti, il fatto di amare una donna che vede il mondo solo nero in qualsiasi situazione..Penso anche che se non si fa aiutare in modo serio le cose potrebbero diventare insostenibili..speriamo di no...
Grazie e spero di non aver fatto errori
è la prima volta che scrivo ma ho trovato le risposte molto interessanti:
sottopongo la mia situazione...sono sposato quasi da 3 anni dopo 7 anni di fidanzamento con una Donna di 6 anni più giovane di me che ho sempre adorato. Ci siamo fidanzati quando io avevo 24 e lei 18 ad oggi io 33 e lei 27. Fino a un anno qualche mese fa tutto ok, cioè le solite problematiche di coppia ma a parte quello nulla. Lei ha sempre avuto un carattere molto insicuro e da quando ci siamo messi insieme ha sempre cercato un supporto in me, cosa che mi ha sempre fatto sentire utile e quindi considerato. E la cosa mi è sempre piaciuta. 2 anni fa ha avuto un forte attacco di panico mentre andavamo in montagna e da li ha iniziato ad aver difficoltà a deglutire e a mangiare. Io per come ho potuto visto la mia poca esperienza nel campo ho cercato di aiutarla il più possibile seppur con tante debolezze. Dopo quell' episodio ha deciso con consiglio del medico di prendere dei medicinali e di farsi seguire in un cammino psicologico. E' andata per circa 6 mesi poi ha smesso... questo a febbraio del 2012...Ad Aprile ha iniziato veramente una trasformazione, mi ha detto che ha pensato di andar via di casa, abbiamo fatto l' amore l'ultima volta il 2 Maggio del 2012. Ovunque vada ha problemi, al lavoro, in famiglia, con me, con gli amici. Il problema che non è più nulla di quel che era prima, purtroppo rinnegando tutto cio' che faceva, volontariato, coro e tanto altro. Spesso dice che è sbagliata per questo mondo e che io starei meglio senza di lei. Inoltre la cattiveria di molte frasi nei miei confronti è allucinante. Tipo che con me ha passato solo momenti brutti, che non mi ama più come prima, che non vorrebbe mai avere figli da me, perchè sono irresponsabile....fa tutto o molto senza che io sappia nulla, a volte torna a casa con gli occhi strapieni di lacrime...magari passa ore ferma in un parcheggio a piangere. Personalmente sono molto in difficoltà, io la amo moltissimo ma mi trovo in situazioni pesantissime, di sue scenate per delle cavolate, nel rinunciare a qualsiasi cosa che possa ricondurre ad un matrimonio. In certe situazioni ultimamente sclero anch'io e ho paura di non riuscire a controllare il nervoso...Aggiungo che abbiamo due famiglie diverse, la mia partecipe di quanto sta succedendo, la sua che fino a poco fa se ne fregava per convenienza forse. Lei mi ha sempre detto che la sua famiglia sarebbe stato un problema nella sua vita futura. A me piacerebbe esserle d'aiuto, ma sembra ormai che la sua unica voglia sia quella di dimostrare che sa fare e riesce a far tutto da sola, e anche quando non ci riesce piuttosto che chiedere una mano rinuncia. Non so cosa dire. Io sono una persona che mai ha provato sensazioni così pesanti, il fatto di amare una donna che vede il mondo solo nero in qualsiasi situazione..Penso anche che se non si fa aiutare in modo serio le cose potrebbero diventare insostenibili..speriamo di no...
Grazie e spero di non aver fatto errori
[#1]
Gentilissimo,
non ha fatto nessun errore, anzi, la sua descrizione è molto accurata.
Immagino il senso di impotenza che sta vivendo e le sue pesanti difficoltà;
Non è facile stare vicino ad una persona con questi grossi disagi, anche se non è messo in discussione il sentimento e lei continua ad amarla.
E' veramente un peccato che sua moglie abbia interrotto il percorso psicologico che aveva intrapreso....
Credo che lei stia già vivendo una situazione insostenibile e sua moglie la stessa cosa ma in modo diverso.
Cerchi di convincerla a continuare un percorso di sostegno e che non c'è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto, anzi è un indice di maturità e responsabilità.
Questa donna ha bisogno del suo sostegno incondizionato (e mi creda posso capire le sue difficoltà) unito ad un aiuto da un professionista.
Da soli è estremamente difficile uscire da questo vortice, spero che segua il mio consiglio a breve.
Ci tenga informati se crede
Cordialmente
non ha fatto nessun errore, anzi, la sua descrizione è molto accurata.
Immagino il senso di impotenza che sta vivendo e le sue pesanti difficoltà;
Non è facile stare vicino ad una persona con questi grossi disagi, anche se non è messo in discussione il sentimento e lei continua ad amarla.
E' veramente un peccato che sua moglie abbia interrotto il percorso psicologico che aveva intrapreso....
Credo che lei stia già vivendo una situazione insostenibile e sua moglie la stessa cosa ma in modo diverso.
Cerchi di convincerla a continuare un percorso di sostegno e che non c'è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto, anzi è un indice di maturità e responsabilità.
Questa donna ha bisogno del suo sostegno incondizionato (e mi creda posso capire le sue difficoltà) unito ad un aiuto da un professionista.
Da soli è estremamente difficile uscire da questo vortice, spero che segua il mio consiglio a breve.
Ci tenga informati se crede
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#2]
Anche senza aver fatto errori, le coppie che si formano relativamente presto possono andare incontro a difficoltà dopo un certo tempo. Gli attacchi di panico di sua moglie potrebbero essere il modo di manifestare una crisi sua personale che potrebbe essere legata alla situazione di coppia. Per quanto mi renda conto che possa sembrarle minacciosa la prospettiva, dato quanto dice di amare sua moglie, ritengo che una consulenza psicologica di coppia sarebbe indicata per fare chiarezza.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Grazie mille delle risposte..
sono in accordo sul fatto che sicuramente più a lei che a me è mancata una fase, nel senso che comunque quando abbiamo iniziato a frequentarci era molto giovane. Io mi sono reso conto di aver a fianco una persona meravigliosa da sempre, il problema è che ha una testa molto dura. Io continuamente provo a dirle di pensare a lei, di pensare che se si facesse aiutare seriamente le cose potrebbero anche risolversi.
Il fatto è che mia moglie conosce molto bene questi momenti,li ha vissuti sempre nella sua vita, momenti di tristezza o dove lei comunque si ritrova in uno stato di sofferenza. E' lei stessa a dire che queste situazioni le conosce bene,e quindi non naviga in mare aperto.Sembra quasi che conoscendo lo star male ci si trovi bene. Il mio pensiero non è assolutamente questo. Secondo me se provasse riuscirebbe tranquillamente a capire che c'è di molto meglio. E' una persona molto sensibile e sempre molto attenta ai bisogni degli altri. Peccato che molte volte pretenda che gli altri facciano lo stesso con lei, o le piacerebbe per lo meno, ma purtroppo non è sempre possibile, soprattutto quando onestamente ad oggi non è così una bella persona da frequentare. Per quanto riguarda la consulenza di coppia le ho proposto 1000 volte di farla, ma non vuole.E' ormai da tempo che anch'io mi sto facendo seguire da una persona la quale interpreta questo rifiuto come il riconoscere inconsciamente che il problema non è nella coppia,o comunque non p il principale.Il mio psicologo dice che secondo lei ad oggi a mia moglie serve più che una consulenza psicologica un intervento psichiatrico iniziale per poter dare una sterzata brusca alla situazione. Io non so più onestamente cosa fare. Sicuramente la situazione mi ha portato ad invadere i suoi spazi, abituato com'ero a saper sempre tutto mi son trovato di fronte ad una persona che non si confidava più, nemmeno su problemi di livello fisico dopo visite ginecologiche.Ho sicuramente sbagliato e lo ammetto, anche se il suo atteggiamento nei miei confronti è inspiegabile. Non son qui a dire che sono santo, ho fatto sicuramente i miei errori nel nostro rapporto come penso li faccia chiunque. So solo che il suo cambiamento è arrivato come un fulmine. Spesso ha anche espresso desiderio di morire. Non si piace per nulla, e non perchè è mia moglie ma è una bella donna, almeno a me piace tantissimo. Lei invece si fa schifo. Quando si affrontano le discussioni la sua reazione è sempre quella di non dire nulla fino al momento in cui inizia a dar fuori di matto ed è impossibile trattare con un personaggio in quelle situazione. Non so quanto resistero' ancora. Se sto a vedere il sentimento penso che resisterò a vita, ma l'umanità mi porta a volte a iniziare a pensare che se non dovesse risolversi nulla il futuro potrebbe essere altrove per me. A me manca e per lei farei di tutto. In passato era sicuramente più lei ad aver bisogno di me. Oggi mi rendo conto che se mi mancasse è come se non avessi un pezzo di corpo. Mi piacerebbe che almeno fuori casa avesse qualche soddisfazione, invece va al lavoro e ce l'ha con tutti quelli che la contrastano. E' molto brava nel suo lavoro peccato che cio' che esce è sempre il problema con gli altri e mai le cose positive che fa. Io ci spero sempre.
Grazie mille Ancora
sono in accordo sul fatto che sicuramente più a lei che a me è mancata una fase, nel senso che comunque quando abbiamo iniziato a frequentarci era molto giovane. Io mi sono reso conto di aver a fianco una persona meravigliosa da sempre, il problema è che ha una testa molto dura. Io continuamente provo a dirle di pensare a lei, di pensare che se si facesse aiutare seriamente le cose potrebbero anche risolversi.
Il fatto è che mia moglie conosce molto bene questi momenti,li ha vissuti sempre nella sua vita, momenti di tristezza o dove lei comunque si ritrova in uno stato di sofferenza. E' lei stessa a dire che queste situazioni le conosce bene,e quindi non naviga in mare aperto.Sembra quasi che conoscendo lo star male ci si trovi bene. Il mio pensiero non è assolutamente questo. Secondo me se provasse riuscirebbe tranquillamente a capire che c'è di molto meglio. E' una persona molto sensibile e sempre molto attenta ai bisogni degli altri. Peccato che molte volte pretenda che gli altri facciano lo stesso con lei, o le piacerebbe per lo meno, ma purtroppo non è sempre possibile, soprattutto quando onestamente ad oggi non è così una bella persona da frequentare. Per quanto riguarda la consulenza di coppia le ho proposto 1000 volte di farla, ma non vuole.E' ormai da tempo che anch'io mi sto facendo seguire da una persona la quale interpreta questo rifiuto come il riconoscere inconsciamente che il problema non è nella coppia,o comunque non p il principale.Il mio psicologo dice che secondo lei ad oggi a mia moglie serve più che una consulenza psicologica un intervento psichiatrico iniziale per poter dare una sterzata brusca alla situazione. Io non so più onestamente cosa fare. Sicuramente la situazione mi ha portato ad invadere i suoi spazi, abituato com'ero a saper sempre tutto mi son trovato di fronte ad una persona che non si confidava più, nemmeno su problemi di livello fisico dopo visite ginecologiche.Ho sicuramente sbagliato e lo ammetto, anche se il suo atteggiamento nei miei confronti è inspiegabile. Non son qui a dire che sono santo, ho fatto sicuramente i miei errori nel nostro rapporto come penso li faccia chiunque. So solo che il suo cambiamento è arrivato come un fulmine. Spesso ha anche espresso desiderio di morire. Non si piace per nulla, e non perchè è mia moglie ma è una bella donna, almeno a me piace tantissimo. Lei invece si fa schifo. Quando si affrontano le discussioni la sua reazione è sempre quella di non dire nulla fino al momento in cui inizia a dar fuori di matto ed è impossibile trattare con un personaggio in quelle situazione. Non so quanto resistero' ancora. Se sto a vedere il sentimento penso che resisterò a vita, ma l'umanità mi porta a volte a iniziare a pensare che se non dovesse risolversi nulla il futuro potrebbe essere altrove per me. A me manca e per lei farei di tutto. In passato era sicuramente più lei ad aver bisogno di me. Oggi mi rendo conto che se mi mancasse è come se non avessi un pezzo di corpo. Mi piacerebbe che almeno fuori casa avesse qualche soddisfazione, invece va al lavoro e ce l'ha con tutti quelli che la contrastano. E' molto brava nel suo lavoro peccato che cio' che esce è sempre il problema con gli altri e mai le cose positive che fa. Io ci spero sempre.
Grazie mille Ancora
[#4]
>>> E' ormai da tempo che anch'io mi sto facendo seguire da una persona la quale interpreta questo rifiuto come il riconoscere inconsciamente che il problema non è nella coppia,o comunque non p il principale
>>>
Il suo psicologo avrà certamente modo di valutare la situazione meglio di noi, che siamo a distanza. Tuttavia quest'interpretazione mi lascia un po' perplesso. Le persone semmai si rifiutano di andare dallo psicologo *proprio perché* si rendono conto che andandoci il problema verrebbe fuori nella sua interezza e ufficializzato.
Perciò, se sua moglie si rifiuta di fare una consulenza di coppia, è possibile che non sia perché "inconsciamente si renderebbe conto che il problema non sta nella coppia", ma proprio perché se ne rende conto e non vuole affrontarlo.
Lei qui ci sta presentando solo la *sua* versione dei fatti, dicendoci che siccome è molto innamorato di lei, perderla sarebbe come perdere un pezzo del suo corpo. E per sua moglie? Per lei restare insieme o separarvi sarebbe la stessa cosa?
Inoltre non è detto che non si possa essere in presenza di problemi sia individuali che di coppia. È chiaro però che finché sua moglie rifiuta di recarsi da uno specialista per farsi vedere, si possono fare solo ipotesi. Vale per noi, ma anche per il suo psicologo, se non l'avesse mai vista.
>>> ho fatto sicuramente i miei errori nel nostro rapporto come penso li faccia chiunque
>>>
A cosa si riferisce? A qualcosa in particolare che ritiene potrebbe aver minato le basi del vostro rapporto, o in generale?
>>>
Il suo psicologo avrà certamente modo di valutare la situazione meglio di noi, che siamo a distanza. Tuttavia quest'interpretazione mi lascia un po' perplesso. Le persone semmai si rifiutano di andare dallo psicologo *proprio perché* si rendono conto che andandoci il problema verrebbe fuori nella sua interezza e ufficializzato.
Perciò, se sua moglie si rifiuta di fare una consulenza di coppia, è possibile che non sia perché "inconsciamente si renderebbe conto che il problema non sta nella coppia", ma proprio perché se ne rende conto e non vuole affrontarlo.
Lei qui ci sta presentando solo la *sua* versione dei fatti, dicendoci che siccome è molto innamorato di lei, perderla sarebbe come perdere un pezzo del suo corpo. E per sua moglie? Per lei restare insieme o separarvi sarebbe la stessa cosa?
Inoltre non è detto che non si possa essere in presenza di problemi sia individuali che di coppia. È chiaro però che finché sua moglie rifiuta di recarsi da uno specialista per farsi vedere, si possono fare solo ipotesi. Vale per noi, ma anche per il suo psicologo, se non l'avesse mai vista.
>>> ho fatto sicuramente i miei errori nel nostro rapporto come penso li faccia chiunque
>>>
A cosa si riferisce? A qualcosa in particolare che ritiene potrebbe aver minato le basi del vostro rapporto, o in generale?
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Utente
Gli errori che io ho fatto in passato sono sicuramente quelli di portarle meno attenzioni di quanto sto facendo adesso, di considerare sempre che certe scelte che era necessario prendere in molti casi ho dovuto prenderle io, visto che purtroppo lei non se ne è mai presa carico. Un altro errore è sicuramente stato quello di invadere certi suoi spazzi, in particolare quello del suo psicologo. Infatti a maggio del 2012, quando lei ormai da mesi non ci andava più ho deciso di andarci a parlare per poter vedere se anch'io potevo far qualcosa per lei di più concreto. Ho sicuramente sbagliato a far questo, pero' la sua psicologa mi ha detto di aiutarla a tornar da lei perchè la fase che stava affrontando era l'ingresso a una depressione molto profonda. La cosa che mi ha stupito è che poi a Luglio 2012 è tornata dalla psicologa e subito si è resa conto che io avevo parlato con lei. Probabilmente (mia interpretazione) la psicologa ha conosciuto anche la persona che sta a fianco alla sua paziente e un idea diversa di quanto probabilmente riferito da mia moglie l'ha riscontrato. Questo avrei dovuto tenerlo sempre e solo per me, invece una sera dopo una forte discussione le ho detto che avevo visto la sua psicologa e probabilmente le ho fatto perdere la fiducia in questa persona dalla quale a Novembre 2012 ha smesso definitivamente di andare. certo non son quello che dice che la coppia non centra, anzi. Purtroppo lei nel nostro rapporto si è sempre nascosta dietro me nell'affrontare tutto, dalla maturità agli esami universitari ai concorsi al lavoro. Quello di non voler andare da uno specialista non penso sia un problema legato alla paura di scoprire qualcosa, ripeto penso io. Quello che a volte mi dice non mi sembra che venga da una persona che ha particolari problemi ad ammettere che le cose non vanno bene. Pero' dico anche che una consulenza insieme potrebbe mettere più in crisi il discorso di una sua stima personale. Io personalmente non ho mai messo in dubbio nulla della sua persona ne del nostro rapporto. Ho problemi perchè il nostro rapporto non va bene e perchè lei è a disagio in molte situazioni. Però ho forse avuto gli occhi chiusi per molte cose su di lei, visto che tante persone che la conoscono da sempre, quando si affronta questo discorso visto che in me notano che qualcosa non va mi rispondono che su di lei non dico nulla di nuovo, che anche in passato ci sono stati episodi un po' del genere. E io dico perchè con me è venuto fuori tutto così di colpo? Una sera durante una discussione mi ha detto che nelle elaborazioni con lo psicologo è risultata una pesante incapacità di relazionarsi, di avere rapporti, una mancanza nata in adolescenza. Io onestamente sono dispiaciuto per lei, perchè aveva molti amici che ha messo in disparte, chi vuole aiutarla o starle vicino non viene accettato, le colleghe le creano fastidi continui, la sua famiglia non la puo' vedere perchè dice che non ci sono mai stati...Onestamente le dico che io soffrirei sicuramente della nostra separazione. Per quanto contrario, ciò che penso se fosse la soluzione da prendere in futuro lo accetterei. Con il mio psicologo sto anche affrontando questo di problema. Io non so cosa pensa mia moglie, è impossibile per me comprenderla, passa da situazioni dove dice che è sbagliata che non sta bene, che se la portassi all' ospedale lei sarebbe solo contenta di starci perchè è malata, a situazioni dove getta tutta la colpa sugli altri, su me sui genitori, sui parenti, sui miei famigliari sulle colleghe e via dicendo. Non so cosa dire. In accordo con lei che questa è la mia versione dei fatti, non lo metto in dubbio. Riporto quello che vivo dal mio punto di vista. Ad oggi ho intrapreso la strada di non pretendere nulla da lei, nel senso che provo ad accettare quello che viene, di qualsiasi genere. Spero solo che questo metodo di pazientare e star zitto e accettare porti i suoi frutti se no non so....
[#6]
>>> Ad oggi ho intrapreso la strada di non pretendere nulla da lei, nel senso che provo ad accettare quello che viene, di qualsiasi genere. Spero solo che questo metodo di pazientare e star zitto e accettare porti i suoi frutti se no non so....
>>>
Lei però non sembra che stia pazientando in silenzio, ma piuttosto soffrendo disperatamente e neanche tanto in silenzio.
Però ripeto, le ipotesi e ciò che si può capire a distanza sono poca cosa in confronto a quello che si può captare da una persona standole di fronte, anche in silenzio.
Avete parlato con sua moglie dell'eventualità di una separazione, anche solo ipoteticamente? Se per lei (che ci scrive) questa possibilità sarebbe tristissima, cosa dice sua moglie? Come mai state soffrendo entrambi così tanto, eppure continuate a stare insieme?
Mi perdoni per essere così esplicito nel domandarglielo.
>>>
Lei però non sembra che stia pazientando in silenzio, ma piuttosto soffrendo disperatamente e neanche tanto in silenzio.
Però ripeto, le ipotesi e ciò che si può capire a distanza sono poca cosa in confronto a quello che si può captare da una persona standole di fronte, anche in silenzio.
Avete parlato con sua moglie dell'eventualità di una separazione, anche solo ipoteticamente? Se per lei (che ci scrive) questa possibilità sarebbe tristissima, cosa dice sua moglie? Come mai state soffrendo entrambi così tanto, eppure continuate a stare insieme?
Mi perdoni per essere così esplicito nel domandarglielo.
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Utente
Si figuri, anzi grazie
si è vero che non sto facendo in silenzio, nel senso che è una situazione che fatico a sopportare, proprio perchè conoscendo mia moglie e vedendola così lo trovo impossibile reagire con indifferenza e silenzio. E' un tentativo che ho intrapreso da qualche giorno. cioè non chiederle nemmeno com'è andata al lavoro e quindi star zitto e aspettare lei se ha voglia di dire qualcosa se non nulla. Probabilmente soffriamo entrambi in questa situazione e non abbiamo preso ancora nessuna decisione perchè quello che abbiamo fatto lo abbiamo voluto tutti e due credendoci e sicuramente buttarlo via sarebbe un fallimento. Per contro anche stando così non si fa nulla. Molte volte lei dice che si rende conto che è fatta per star da sola. Se lei si guarda indietro mi dice che della sua vita non vede nulla di bello, o per lo meno è molto di più il brutto...Bo, io ho vissuto per 10 anni le stesse esperienze e non ricordo così tante cose negative.
si è vero che non sto facendo in silenzio, nel senso che è una situazione che fatico a sopportare, proprio perchè conoscendo mia moglie e vedendola così lo trovo impossibile reagire con indifferenza e silenzio. E' un tentativo che ho intrapreso da qualche giorno. cioè non chiederle nemmeno com'è andata al lavoro e quindi star zitto e aspettare lei se ha voglia di dire qualcosa se non nulla. Probabilmente soffriamo entrambi in questa situazione e non abbiamo preso ancora nessuna decisione perchè quello che abbiamo fatto lo abbiamo voluto tutti e due credendoci e sicuramente buttarlo via sarebbe un fallimento. Per contro anche stando così non si fa nulla. Molte volte lei dice che si rende conto che è fatta per star da sola. Se lei si guarda indietro mi dice che della sua vita non vede nulla di bello, o per lo meno è molto di più il brutto...Bo, io ho vissuto per 10 anni le stesse esperienze e non ricordo così tante cose negative.
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>>> Probabilmente soffriamo entrambi in questa situazione
>>>
Sì, mi sembra abbastanza evidente.
>>> non abbiamo preso ancora nessuna decisione perchè quello che abbiamo fatto lo abbiamo voluto tutti e due credendoci e sicuramente buttarlo via sarebbe un fallimento
>>>
Questa potrebbe essere la spiegazione razionale che lei o entrambi vi state dando, come molte coppie sofferenti. Ma come molte coppie sofferenti, probabilmente continuate a stare insieme malgrado tutto perché l'altra prospettiva - quella di lasciarvi - a entrambi darebbe ancora più dolore e quindi vi spaventa di più.
>>> Molte volte lei dice che si rende conto che è fatta per star da sola. Se lei si guarda indietro mi dice che della sua vita non vede nulla di bello, o per lo meno è molto di più il brutto
>>>
Sì, magari sua moglie lo dice molte volte, però finora ha continuato a stare insieme a lei.
Segno che qualcosa di forte ancora vi tiene legati. Il punto è capire se si tratta più di amore, o più di un bisogno che deriva dalle mancanze affettive ed emotive di entrambi. Ma questa è una questione che non si può risolvere tramite un semplice consulto online, purtroppo.
>>>
Sì, mi sembra abbastanza evidente.
>>> non abbiamo preso ancora nessuna decisione perchè quello che abbiamo fatto lo abbiamo voluto tutti e due credendoci e sicuramente buttarlo via sarebbe un fallimento
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Questa potrebbe essere la spiegazione razionale che lei o entrambi vi state dando, come molte coppie sofferenti. Ma come molte coppie sofferenti, probabilmente continuate a stare insieme malgrado tutto perché l'altra prospettiva - quella di lasciarvi - a entrambi darebbe ancora più dolore e quindi vi spaventa di più.
>>> Molte volte lei dice che si rende conto che è fatta per star da sola. Se lei si guarda indietro mi dice che della sua vita non vede nulla di bello, o per lo meno è molto di più il brutto
>>>
Sì, magari sua moglie lo dice molte volte, però finora ha continuato a stare insieme a lei.
Segno che qualcosa di forte ancora vi tiene legati. Il punto è capire se si tratta più di amore, o più di un bisogno che deriva dalle mancanze affettive ed emotive di entrambi. Ma questa è una questione che non si può risolvere tramite un semplice consulto online, purtroppo.
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Utente
Purtroppo no, ha ragiona, fosse così facile risolverlo on line sarei già a posto...
è vero che c'è tanta gente che soffre e va avanti, pero' che anche molta gente che di fronte alle prime difficoltà si lasciano..io personalmente quello che ho scelto l'ho voluto, chiaro che non son disposto a vivere tutta la vita così, perchè non sarebbe vita. Pensando a quello che ha scritto relativamente al forte legame nesono certo anche di mia moglie, solo che purtroppo ad oggi non è in condizioni di poterne giovare. Spero che un giorno lo sia...Ha avuto situazioni simile alla mia dove si è risolto qualcosa senza dover giungere necessariamente a dividersi? Una cosa che volevo sottoporle è questa.. poco prima degli attacchi di panico avevamo provato ad avere un figlio, e abbiamo avuto 2 lutti gravi in famiglia...secondo lei queste due situazioni potrebbero aver sconvolto ulteriormente mia moglie?
è vero che c'è tanta gente che soffre e va avanti, pero' che anche molta gente che di fronte alle prime difficoltà si lasciano..io personalmente quello che ho scelto l'ho voluto, chiaro che non son disposto a vivere tutta la vita così, perchè non sarebbe vita. Pensando a quello che ha scritto relativamente al forte legame nesono certo anche di mia moglie, solo che purtroppo ad oggi non è in condizioni di poterne giovare. Spero che un giorno lo sia...Ha avuto situazioni simile alla mia dove si è risolto qualcosa senza dover giungere necessariamente a dividersi? Una cosa che volevo sottoporle è questa.. poco prima degli attacchi di panico avevamo provato ad avere un figlio, e abbiamo avuto 2 lutti gravi in famiglia...secondo lei queste due situazioni potrebbero aver sconvolto ulteriormente mia moglie?
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>>> pero' che anche molta gente che di fronte alle prime difficoltà si lasciano
>>>
Sì, perché non tutti sentono un disperato bisogno di stare insieme nonostante tutto. Se l'individuo è abbastanza autosufficiente, è più libero di ricostruirsi una vita altrove. Questo se il legame che li unisce (quello sano) non è così forte. Ma come dicevo può non essere immediato né semplice distinguere un legame sano da uno basato su questioni personali irrisolte. Ovviamente le persone amano pensare che l'amore possa tutto, che se non riesco ad allontanarmi da una persona debba essere per forza per amore... purtroppo non sempre è così.
>>> Ha avuto situazioni simile alla mia dove si è risolto qualcosa senza dover giungere necessariamente a dividersi?
>>>
Certamente sì. Ma molto dipende dalla motivazione delle persone a uscirne. E la motivazione può non di rado essere meno forte della tendenza all'omeostasi, cioè allo status quo. Molte persone preferiscono continuare a essere rassicurate da una situazione che conoscono, anche se fa soffrire, rispetto al cambiamento.
>>> poco prima degli attacchi di panico avevamo provato ad avere un figlio, e abbiamo avuto 2 lutti gravi in famiglia...secondo lei queste due situazioni potrebbero aver sconvolto ulteriormente mia moglie?
>>>
Sì, potrebbero. Gli eventi traumatici possono avere ripercussioni anche sulla vita di coppia. In base alla mia esperienza, tuttavia, è più facile che in questi casi si tratti della proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, cioè di problemi c'erano anche prima e che l'evento traumatico ha solo contribuito a rendere più evidenti.
Se crede, provi a far leggere questa nostra conversazione anche a sua moglie. Può darsi che la trovi utile.
>>>
Sì, perché non tutti sentono un disperato bisogno di stare insieme nonostante tutto. Se l'individuo è abbastanza autosufficiente, è più libero di ricostruirsi una vita altrove. Questo se il legame che li unisce (quello sano) non è così forte. Ma come dicevo può non essere immediato né semplice distinguere un legame sano da uno basato su questioni personali irrisolte. Ovviamente le persone amano pensare che l'amore possa tutto, che se non riesco ad allontanarmi da una persona debba essere per forza per amore... purtroppo non sempre è così.
>>> Ha avuto situazioni simile alla mia dove si è risolto qualcosa senza dover giungere necessariamente a dividersi?
>>>
Certamente sì. Ma molto dipende dalla motivazione delle persone a uscirne. E la motivazione può non di rado essere meno forte della tendenza all'omeostasi, cioè allo status quo. Molte persone preferiscono continuare a essere rassicurate da una situazione che conoscono, anche se fa soffrire, rispetto al cambiamento.
>>> poco prima degli attacchi di panico avevamo provato ad avere un figlio, e abbiamo avuto 2 lutti gravi in famiglia...secondo lei queste due situazioni potrebbero aver sconvolto ulteriormente mia moglie?
>>>
Sì, potrebbero. Gli eventi traumatici possono avere ripercussioni anche sulla vita di coppia. In base alla mia esperienza, tuttavia, è più facile che in questi casi si tratti della proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, cioè di problemi c'erano anche prima e che l'evento traumatico ha solo contribuito a rendere più evidenti.
Se crede, provi a far leggere questa nostra conversazione anche a sua moglie. Può darsi che la trovi utile.
[#11]
Utente
guardi la cosa mi renderebbe molto contento, ma sicuramente non accetterebbe, solo perchè dice che allora anche li sarei a decidere o farle vedere cose che voglio. L'altra sera le ho versato dell' acqua durante la cena, dopo averla versata a me per farle un piacere. Mi ha detto se avevo deciso che lei doveva bere acqua. Chiaramente ho risposto che è stato solo un gesto che pensavo gentile e le facesse piacere. Risposta che anche li decido per lei. Non era più facile dire mentre la versavo o prima che iniziassi che volevi bere altro? questo mi stupisce. Prima che ci sposassimo più volte ho dovuto andare a prenderla perchè era scappata di casa..Oggi quando eventualmente affrontiamo il discorso di provare a vedere di passare un periodo da soli mi dice che non sa dove andare perchè a casa sua non ci vuole tornare. Se sta li con me ci sta con questo modo di essere, perchè non ha ancora deciso cosa fare del suo futuro...Bo non so se vedere bene o male questa cosa. Relativamente alla goccia che fa traboccare il vaso sono in pieno accordo. Io penso che mia moglie abbia pensato che uscendo di casa avrebbe risolto tutti i problemi che la assillavano e la facevano star male. Purtroppo penso che si sia resa conta, cosa che dice anche lei, che il problema è che se per prima non è lei ad imparare a star con se stessa e a volersi bene. Le ho chiesto se sarà mai in grado di farsi dei complimenti...risposta chiara: no perchè faccio schifo...
[#12]
L'impressione è che lei sia stato finora relegato nel ruolo di quello che deve occuparsi di accudire una moglie problematica ma che, pur animato dalle migliori intenzioni, abbia finito per gettare lei stesso benzina sul fuoco.
Questo perché a nessuno piace rendersi conto di avere delle mancanze.
Sua moglie, cioè, forse si rende conto di aver disperato bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei, perché da sola non ce la farebbe (ecco perché ancora non se n'è andata), ma allo stesso tempo ciò cozza con la legittima aspirazione di ognuno a sentirsi indipendente e in grado di camminare sulle proprie gambe.
Perciò da una parte ha bisogno di essere accudita, ma dall'altra s'innervosisce quando lei la accudisce. Dal canto suo, siccome la ama, non può fare a meno di accudirla, nelle piccole come nelle grandi cose. Ma ogni volta che lo fa, sta silenziosamente ricordando a sua moglie qual è il suo problema. E questo la fa innervosire.
Un cambiamento decisivo potrebbe avvenire se lei iniziasse ad accudirla di meno e a farle arrivare messaggi diversi, ma per poterle suggerire esattamente come fare dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, magari lei da solo, meglio se a indirizzo breve strategico o sistemico-relazionale, adatti ai problemi relazionali e di coppia.
Più di questo, da qui, sarebbe veramente difficile consigliarle.
Questo perché a nessuno piace rendersi conto di avere delle mancanze.
Sua moglie, cioè, forse si rende conto di aver disperato bisogno di qualcuno che si prenda cura di lei, perché da sola non ce la farebbe (ecco perché ancora non se n'è andata), ma allo stesso tempo ciò cozza con la legittima aspirazione di ognuno a sentirsi indipendente e in grado di camminare sulle proprie gambe.
Perciò da una parte ha bisogno di essere accudita, ma dall'altra s'innervosisce quando lei la accudisce. Dal canto suo, siccome la ama, non può fare a meno di accudirla, nelle piccole come nelle grandi cose. Ma ogni volta che lo fa, sta silenziosamente ricordando a sua moglie qual è il suo problema. E questo la fa innervosire.
Un cambiamento decisivo potrebbe avvenire se lei iniziasse ad accudirla di meno e a farle arrivare messaggi diversi, ma per poterle suggerire esattamente come fare dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, magari lei da solo, meglio se a indirizzo breve strategico o sistemico-relazionale, adatti ai problemi relazionali e di coppia.
Più di questo, da qui, sarebbe veramente difficile consigliarle.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.6k visite dal 20/02/2013.
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