Paranoia
Dottore,le scrivo qui sul sito dopo la sua cortese risposta via mail. Purtroppo sono disoccupato e va da se che non posso permettermi un consulto specialistico e approfondito,quindi mi accontenterò di ciò che potrà o vorrà interpretare da queste pubbliche righe. Ho scoperto mio malgrado di essere paranoico. Da sempre,da quando mi ricordo,la sensazione di essere spiato,origliato,giudicato in ogni singola azione o gesto mi accompagna. Quando per la prima volta ho visto "The Truman Show" ho quasi avuto una crisi di nervi,mi sono messo a girare per casa controllando dietro a tutti gli specchi-cosa che,saltuariamente,ho sempre fatto-e tappando con stecchini e palline di carta ogni singolo buco nei muri,per paura potessero esserci infilati microfoni o piccole telecamere. Mi capita spesso di vedere negli occhi delle persone sentimenti negativi al mio indirizzo,anche se mi sorridono e sembrano cortesi. Sono arrivato a dubitare della sincerità del mio compagno nonostante si stia insieme da sette anni,sono arrivato a pensare che anche lui faccia parte di una mostruosa congiura che coinvolge nientemeno che tutto il paese in cui vivo al solo scopo di danneggiare me. Nei pochi sprazzi di lucidità riesco a distogliere la mente da questa tremenda macchinazione del mio inconscio,ma anche quando mi sembra di stare bene la mania di persecuzione è li,annidata sulle mie spalle,pronta a manifestarsi alla prima occasione. Non faccio uso di stupefacenti ne di alcool,non sono dipendente da altro che non sia il tabacco,e già questa dipendenza mi infastidisce ma non credo c'entri col quadro generale. Provengo da un ambiente familiare solo in tempi recenti restaurato,ma nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza ho subito traumi causati dai miei genitori,all'epoca poverissimi,probabilmente esauriti e molto violenti e maneschi. Questo clima ha condizionato negativamente tutte le mie relazioni future,affettive e amicali. A 18 anni,dopo l'ennesima lite con mio padre-che pretendeva il diritto di continuare a picchiarmi-mi sono ribellato,l'ho preso a pugni e me ne sono andato. Covo nel profondo una rabbia inespressa che mi spaventa,perché non ha un indirizzo a cui rivolgersi. Ho paura di perdere le persone che mi sono care,di perdere la lucidità e trovarmi nascosto dietro le tende di casa a osservare e spiare ogni singolo passante che volga il suo sguardo all'indirizzo delle mie finestre. Ho letto diversi articoli,tra cui anche i suoi sul sito,e mi sono risolto a prendere coscienza ed accettare di avere un problema. Un problema di nome paranoia. Quindi le chiedo:esiste un modo-psichiatrico,farmacologico,esoterico-per aiutarmi a risolvere la situazione? L'unica qualità che sono riuscito a trattenere e che ogni tanto mi risolleva è l'ironia,la capacità di guardare alle cose da un'angolazione diversa. Ma me ne rimane poca,di ironia. E sono spaventato dal possibile evolversi della situazione. Spero di essere stato chiaro ed esauriente nell'esposizione del mio tormento. Attendo di leggere le sue impressioni e i suoi consigli sul sito. Per il momento,grazie di avermi dedicato la sua attenzione.
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Gentilissimo,
il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un consultorio pubblico in quanto da quello che descrive potrebbe essere alleviato con cure farmacologiche prescritte solo dallo psichiatra.
Prima si rivolge alla struttura e prima avrà modo di esporre il tutto ed essere curato efficacemente.
Cordialmente
il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un consultorio pubblico in quanto da quello che descrive potrebbe essere alleviato con cure farmacologiche prescritte solo dallo psichiatra.
Prima si rivolge alla struttura e prima avrà modo di esporre il tutto ed essere curato efficacemente.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#2]
Gentile signore,
Lei fa rifermento a un'email scambiata con un dottore di Medicitalia, ricorda il suo nome?
Il mio parere e' che lei si rivolga ad uno psichiatra per una diagnosi della patologia che lei sospetta di avere.
Se la diagnosi fosse confermta infatti lei trarrebbe giovamento da una terapia integrata (farmaci e psicoterapia) quale puo' essere fruita nei Centri delle ASL (CSM) che essendo pubblici forniscono assistenza gratuita a chi e' esente da ticket.
La prestazione puo' essere richieta direttamente senza impegnativa del medico curante.
I migliori saluti
Lei fa rifermento a un'email scambiata con un dottore di Medicitalia, ricorda il suo nome?
Il mio parere e' che lei si rivolga ad uno psichiatra per una diagnosi della patologia che lei sospetta di avere.
Se la diagnosi fosse confermta infatti lei trarrebbe giovamento da una terapia integrata (farmaci e psicoterapia) quale puo' essere fruita nei Centri delle ASL (CSM) che essendo pubblici forniscono assistenza gratuita a chi e' esente da ticket.
La prestazione puo' essere richieta direttamente senza impegnativa del medico curante.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 18/02/2013.
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