Prima volta
Gentili Dottori,
Ho già scritto su questo forum circa un mesetto fa (per chi fosse interessato: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/330030-relazioni.html)
Uno dei problemi che lamentavo era la mancanza di "propellente" nelle relazioni umane, soprattutto in quelle con l'altro sesso.
Ironia della sorte ha voluto che di lì a poco conoscessi una persona che è diventata quasi da subito importantissima per me... era da anni che non mi capitava.
Purtroppo la nostra relazione non è iniziata sotto i migliori auspici: questa ragazza ha avuto molti colloqui di lavoro che, se dovessero andare a buon fine, me la porterebbero via. Potete immaginare come possa sentirmi al solo pensiero... ma vabè.
Domani, su sua richiesta, la accompagnerò in un'altra città, per un colloquio presso un'università. Abbiamo deciso di fermarci una notte lì.. condivideremo una stanza e un letto.. credo sia legittimo aspettarsi che accada qualcosa..
Il mio problema è che non ho mai avuto esperienze sessuali.. e ho paura di deluderla. So che, in quanto esordiente, non posso pretendere una prestazione da stallone.. vorrei però evitare di fare un fiasco totale.
Chiedo quindi consiglio a voi, appellandomi non solo alla vostra professionalità ma anche e soprattutto alla vostra esperienza di uomini e donne.
Ci sono cose che devo evitare assolutamente?
Ci sono cose che, invece, devo fare assolutamente?
Meglio essere sinceri e confessare l'inesperienza? E se sì, quando? Prima.. dopo?
O Meglio far finta di nulla?
Sono molto confuso. Per me è una situazione nuova e terribilmente spiazzante. Sono eccitato, ma anche un po' timoroso..
Grazie.
Ho già scritto su questo forum circa un mesetto fa (per chi fosse interessato: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/330030-relazioni.html)
Uno dei problemi che lamentavo era la mancanza di "propellente" nelle relazioni umane, soprattutto in quelle con l'altro sesso.
Ironia della sorte ha voluto che di lì a poco conoscessi una persona che è diventata quasi da subito importantissima per me... era da anni che non mi capitava.
Purtroppo la nostra relazione non è iniziata sotto i migliori auspici: questa ragazza ha avuto molti colloqui di lavoro che, se dovessero andare a buon fine, me la porterebbero via. Potete immaginare come possa sentirmi al solo pensiero... ma vabè.
Domani, su sua richiesta, la accompagnerò in un'altra città, per un colloquio presso un'università. Abbiamo deciso di fermarci una notte lì.. condivideremo una stanza e un letto.. credo sia legittimo aspettarsi che accada qualcosa..
Il mio problema è che non ho mai avuto esperienze sessuali.. e ho paura di deluderla. So che, in quanto esordiente, non posso pretendere una prestazione da stallone.. vorrei però evitare di fare un fiasco totale.
Chiedo quindi consiglio a voi, appellandomi non solo alla vostra professionalità ma anche e soprattutto alla vostra esperienza di uomini e donne.
Ci sono cose che devo evitare assolutamente?
Ci sono cose che, invece, devo fare assolutamente?
Meglio essere sinceri e confessare l'inesperienza? E se sì, quando? Prima.. dopo?
O Meglio far finta di nulla?
Sono molto confuso. Per me è una situazione nuova e terribilmente spiazzante. Sono eccitato, ma anche un po' timoroso..
Grazie.
[#1]
<<credo sia legittimo aspettarsi che accada qualcosa..>>
Gentile Ragazzo,
partire con delle aspettative precise può essere "rischioso" perché può comportare il fatto di non riuscire a vivere con tranquillità, momento per momento, questa bella occasione di stare insieme, ma di caricarsi di ansie e timori.
Si accosti a questa esperienza senza fare previsioni ed evitando di agire solo in funzione di ciò che a suo avviso si "dovrebbe" fare in situazioni come questa, ma cercando di ascoltare i suoi desideri e quelli della ragazza che starà con Lei.
Può essere che avrà la sua prima volta, come può non accadere. Può essere che giungerà ad un rapporto completo, così come che non si crei l'occasione per farlo.
Dichiarare la propria inesperienza può essere utile, proprio in quest'ottica di non dover fingere di essere ciò che non si è e di non dover fornire una prestazione su cui essere giudicati.
Per quanto difficile possa essere, cerchi di spogliarsi di tutte le idee preconcette su come dovrebbe svolgersi un rapporto sessuale, su come un uomo dovrebbe comportarsi in quel contesto... e sia se stesso.
Cordiali saluti.
Gentile Ragazzo,
partire con delle aspettative precise può essere "rischioso" perché può comportare il fatto di non riuscire a vivere con tranquillità, momento per momento, questa bella occasione di stare insieme, ma di caricarsi di ansie e timori.
Si accosti a questa esperienza senza fare previsioni ed evitando di agire solo in funzione di ciò che a suo avviso si "dovrebbe" fare in situazioni come questa, ma cercando di ascoltare i suoi desideri e quelli della ragazza che starà con Lei.
Può essere che avrà la sua prima volta, come può non accadere. Può essere che giungerà ad un rapporto completo, così come che non si crei l'occasione per farlo.
Dichiarare la propria inesperienza può essere utile, proprio in quest'ottica di non dover fingere di essere ciò che non si è e di non dover fornire una prestazione su cui essere giudicati.
Per quanto difficile possa essere, cerchi di spogliarsi di tutte le idee preconcette su come dovrebbe svolgersi un rapporto sessuale, su come un uomo dovrebbe comportarsi in quel contesto... e sia se stesso.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Caro Ragazzo,
Alle indicazioni della Collega, le allego una lettura.
La sessualita' , non dovrebbe essere correlata al concetto di performance, di prestazione, di dimostrazione di bravura......ma di reale intimita' , quindi secondo me, niente menzogne
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
Alle indicazioni della Collega, le allego una lettura.
La sessualita' , non dovrebbe essere correlata al concetto di performance, di prestazione, di dimostrazione di bravura......ma di reale intimita' , quindi secondo me, niente menzogne
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Capisco che alla Sua età possa risultarLe imbarazzante non avere avuto esperienze nel campo della sessualità. Ma comunicare questa cosa alla partner è l'unica cosa da fare. Non intendo dire preventivamente per mettere le mani avanti, ma "in corso d'opera", quando si è creato un clima, non è tanto difficile. E poi vale la pena pensare che sono solo i nostri stereotipi sociali a farci ritenere che l'uomo deva avere più esperienza della donna; oggi è frequente anche il contrario, e non mi risulta che vada male per questo.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Ex utente
Gentili Dottoresse,
Anzitutto Grazie per le risposte.
Venendo a noi.. il giorno e mezzo che ho passato con la persona di cui vi raccontavo si è concluso da poco.
Sono ancora molto frastornato; è stato qualcosa di estremamente coinvolgente.
Ho provato sensazioni mai sperimentate, bellissime e anche un po' paurose proprio perché mai conosciute prima..
Alla fine ho avuto la mia occasione... è stata lei a chiedermi se volevo farlo, dato che mi vedeva bloccato. Io le ho risposto affermativamente e poco dopo, avvertendo un'ansia pazzesca, le ho anche confessato la mia totale inesperienza. La sua reazione è stata molto positiva, ha cercato di tranquillizzarmi... purtroppo a poco è valsa la sua dolcezza. Non sono riuscito a raggiungere l'erezione, cosicché mi sono limitato a toccare lei.
Inutile dire che non ho chiuso occhio tutta la notte, pensando alla defaillance e alla conseguente figuraccia, alla mia virilità menomata..
La mattina ci abbiamo riprovato: l'agitazione era diminuita sensibilmente, sono riuscito più volte a raggiungere una buona erezione (non massima, comunque), ma al tentativo di penetrazione - effettuato sia con lei stesa accanto che seduta sopra di me - si afflosciava parecchio. Anche stavolta ho finito per stimolarla con le dita seguendone le istruzioni e riuscendo a farla venire (se non altro...).
Il ritorno a casa è stato forse la situazione più imbarazzante mai vissuta... mi sentivo una cacca! Alla fine le ho anche chiesto se, dopo quello che (NON) era successo, sarebbe stata disposta a continuare la nostra frequentazione. Lei mi ha detto di sì, cercando di tranquillizzarmi in tutti i modi; mi ha detto che ci vuole tempo, che devo imparare a lasciarmi andare, a staccare la testa... è stata davvero carina, ma nonostante ciò sono tornato a casa che sembrava mi fosse morto il gatto.
Sono stato subito assalito da un sacco di ansie: figura di merda ormai consumata a parte, mi chiedo angosciosamente se abbia qualche problema erettivo, qualche blocco sessuale, se riuscirò mai a fare l'amore con una donna (soprattutto LEI), a soddisfarla..
Al di là di questo, è stata un'esperienza che rimarrà scolpita dentro di me, nel bene e nel male.
Qualche parere/consiglio?
P.s. Durante la masturbazione solitaria, effettuata con l'ausilio di immagini erotiche o con la sola fantasia, la mia erezione è solitamente piena e soddisfacente, e l'atto è accompagnato da un sano piacere.
Anzitutto Grazie per le risposte.
Venendo a noi.. il giorno e mezzo che ho passato con la persona di cui vi raccontavo si è concluso da poco.
Sono ancora molto frastornato; è stato qualcosa di estremamente coinvolgente.
Ho provato sensazioni mai sperimentate, bellissime e anche un po' paurose proprio perché mai conosciute prima..
Alla fine ho avuto la mia occasione... è stata lei a chiedermi se volevo farlo, dato che mi vedeva bloccato. Io le ho risposto affermativamente e poco dopo, avvertendo un'ansia pazzesca, le ho anche confessato la mia totale inesperienza. La sua reazione è stata molto positiva, ha cercato di tranquillizzarmi... purtroppo a poco è valsa la sua dolcezza. Non sono riuscito a raggiungere l'erezione, cosicché mi sono limitato a toccare lei.
Inutile dire che non ho chiuso occhio tutta la notte, pensando alla defaillance e alla conseguente figuraccia, alla mia virilità menomata..
La mattina ci abbiamo riprovato: l'agitazione era diminuita sensibilmente, sono riuscito più volte a raggiungere una buona erezione (non massima, comunque), ma al tentativo di penetrazione - effettuato sia con lei stesa accanto che seduta sopra di me - si afflosciava parecchio. Anche stavolta ho finito per stimolarla con le dita seguendone le istruzioni e riuscendo a farla venire (se non altro...).
Il ritorno a casa è stato forse la situazione più imbarazzante mai vissuta... mi sentivo una cacca! Alla fine le ho anche chiesto se, dopo quello che (NON) era successo, sarebbe stata disposta a continuare la nostra frequentazione. Lei mi ha detto di sì, cercando di tranquillizzarmi in tutti i modi; mi ha detto che ci vuole tempo, che devo imparare a lasciarmi andare, a staccare la testa... è stata davvero carina, ma nonostante ciò sono tornato a casa che sembrava mi fosse morto il gatto.
Sono stato subito assalito da un sacco di ansie: figura di merda ormai consumata a parte, mi chiedo angosciosamente se abbia qualche problema erettivo, qualche blocco sessuale, se riuscirò mai a fare l'amore con una donna (soprattutto LEI), a soddisfarla..
Al di là di questo, è stata un'esperienza che rimarrà scolpita dentro di me, nel bene e nel male.
Qualche parere/consiglio?
P.s. Durante la masturbazione solitaria, effettuata con l'ausilio di immagini erotiche o con la sola fantasia, la mia erezione è solitamente piena e soddisfacente, e l'atto è accompagnato da un sano piacere.
[#5]
Gentile Utente,
mi pare che l'esperienza che Lei ha descritto qui sia decisamente compatibile con l'attivazione somatica di un momento d'ansia.
Non stia dunque a pensare a disturbi di alcun tipo, ma semplicemente che può accadere di trovarsi in situazioni del genere in cui l'ansia prevale.
L'ansia è un'emozione incompatibile con l'erezione e la inibisce per ragioni ben precise e sane, poichè l'ansia è l'emozione che proviamo quando siamo in pericolo.
Evidentemente per Lei il pericolo potrebbe essere la figuraccia, l'essere scoperto "inesperto", ecc...
E' importante il senso e il significato che diamo agli eventi che accadono. Se Lei riuscisse a rileggere questo evento sotto un'altra luce (e non sotto la figuraccia), sicuramente potrebbe cambiare il Suo modo di vedersi e il futuro modo in cui si avvicinerà alle donne.
Tenga presente che per un uomo la prima volta ha un forte valore simbolico.
Mi pare una buona notizia anche il modo in cui questa ragazza ha reagito, non trova?
mi pare che l'esperienza che Lei ha descritto qui sia decisamente compatibile con l'attivazione somatica di un momento d'ansia.
Non stia dunque a pensare a disturbi di alcun tipo, ma semplicemente che può accadere di trovarsi in situazioni del genere in cui l'ansia prevale.
L'ansia è un'emozione incompatibile con l'erezione e la inibisce per ragioni ben precise e sane, poichè l'ansia è l'emozione che proviamo quando siamo in pericolo.
Evidentemente per Lei il pericolo potrebbe essere la figuraccia, l'essere scoperto "inesperto", ecc...
E' importante il senso e il significato che diamo agli eventi che accadono. Se Lei riuscisse a rileggere questo evento sotto un'altra luce (e non sotto la figuraccia), sicuramente potrebbe cambiare il Suo modo di vedersi e il futuro modo in cui si avvicinerà alle donne.
Tenga presente che per un uomo la prima volta ha un forte valore simbolico.
Mi pare una buona notizia anche il modo in cui questa ragazza ha reagito, non trova?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Gentile Ragazzo,
la prima volta, che sia per l'uomo, che per la donna, è sempre carica di ansie, aspettative, paure, paura di non essere all'altezza del ruolo, della partner, di fare bella figura, di non avere l'erezione, di non avere l'orgasmo, un'adeguata lubrificazione, ecc, ecc...
Praticamente un insieme di paure, insicurezze e cattivi pensieri, che poco aiutano l'erotismo e la sessualità di coppia.
E' naturale, che da solo, in santa pace, senza il corpo\psiche\bisogni\emozioni...dell'altro\a, lei abbia un' erezione valida e soddisfacente , ma il "piace solitario" è ben altra cosa da' quello "condiviso".
Nessun consiglio, se non quello di essere se stesso, di assaporare ogni momento di quello che le sta capitando e che state vivendo insieme, non è solo è con la sua donna.....
Passata l'ansia da prestazione ed il bisogno estremo di fare bella figura, tutto le sembrerà più naturale, intenso e magari potrà anche scoprire tanto altro della sua vita sotto le lenzuola e del suo immaginario erotico
cari auguri
la prima volta, che sia per l'uomo, che per la donna, è sempre carica di ansie, aspettative, paure, paura di non essere all'altezza del ruolo, della partner, di fare bella figura, di non avere l'erezione, di non avere l'orgasmo, un'adeguata lubrificazione, ecc, ecc...
Praticamente un insieme di paure, insicurezze e cattivi pensieri, che poco aiutano l'erotismo e la sessualità di coppia.
E' naturale, che da solo, in santa pace, senza il corpo\psiche\bisogni\emozioni...dell'altro\a, lei abbia un' erezione valida e soddisfacente , ma il "piace solitario" è ben altra cosa da' quello "condiviso".
Nessun consiglio, se non quello di essere se stesso, di assaporare ogni momento di quello che le sta capitando e che state vivendo insieme, non è solo è con la sua donna.....
Passata l'ansia da prestazione ed il bisogno estremo di fare bella figura, tutto le sembrerà più naturale, intenso e magari potrà anche scoprire tanto altro della sua vita sotto le lenzuola e del suo immaginario erotico
cari auguri
[#7]
Ex utente
Gentili Dottoresse,
Grazie mille per le vostre risposte.
Sì, forse è solo questione di tempo, di prendere confidenza, di scrollarsi di dosso l'idea di performance e di abbandonarsi (cosa non facile per me che, pur ritenendomi dotato di un parco emotivo molto ricco e profondo, ho sempre represso tutto..)
Indubbiamente l'esperienza, al di là di come è andata - anzi forse proprio per come è andata - rappresenta qualcosa di significativo che mi sta già permettendo di vedermi in modo diverso e avere un'altra immagine - forse più positiva e realistica - dell'universo femminile.
Di questo devo ringraziare la persona che ho avuto la fortuna di incontrare :)
Magari vi aggiornerò.
Grazie ancora.
Un caro saluto
Grazie mille per le vostre risposte.
Sì, forse è solo questione di tempo, di prendere confidenza, di scrollarsi di dosso l'idea di performance e di abbandonarsi (cosa non facile per me che, pur ritenendomi dotato di un parco emotivo molto ricco e profondo, ho sempre represso tutto..)
Indubbiamente l'esperienza, al di là di come è andata - anzi forse proprio per come è andata - rappresenta qualcosa di significativo che mi sta già permettendo di vedermi in modo diverso e avere un'altra immagine - forse più positiva e realistica - dell'universo femminile.
Di questo devo ringraziare la persona che ho avuto la fortuna di incontrare :)
Magari vi aggiornerò.
Grazie ancora.
Un caro saluto
[#9]
Gentile Ragazzo,
per ulteriori spunti di riflessione le allego il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Ccordiali saluti.
per ulteriori spunti di riflessione le allego il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Ccordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.3k visite dal 17/02/2013.
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