Relazioni
[#1]
Gentile ragazza,
Che domanda secca pone!
Cerchiamo di contestualizzarla? Riguarda lei?
E quali emozioni la conducono a tali frequentazioni?
Come e' composta la sua famiglia? Ha i genitori?
Sono giovani o maturi?
Che domanda secca pone!
Cerchiamo di contestualizzarla? Riguarda lei?
E quali emozioni la conducono a tali frequentazioni?
Come e' composta la sua famiglia? Ha i genitori?
Sono giovani o maturi?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Salve,
si ammetto una domanda secca,
ma perché non avevo capito come funzionasse il sito. Pensavo quello fosse il titolo.
Allora, diciamo che ipotizziamo, figlia unica.
La persona è laureata e e vive un periodo abbastanza pieno di entusiasmo per uno stage. Mi ritengo una persona non matura (forse la maturità non arriva mai, o meglio non vi è una soglia oggettiva...) ma una persona con diverse esigenze, o ormai con esigenze superate rispetto alla media della mia età. Al liceo avevo una vita più mondana. Ora ho scoperto il piacere di lavorare e condurre uno stile diverso, un po' piu calmo. Frequento ambienti dunque di una decina di anni più avanti, mantenendo comunque un solido rapporto anche con i coetanei. I parenti sembrano preoccupati. E influenzano un po'. E' un male?
E' sempre un male?
Premetto che uso leggere tanti libri di psicologia, ma vorrei un parere da un esperto.
E' una domanda generica, non riferita ad un singolo rapporto, ma riferita in generale.
si ammetto una domanda secca,
ma perché non avevo capito come funzionasse il sito. Pensavo quello fosse il titolo.
Allora, diciamo che ipotizziamo, figlia unica.
La persona è laureata e e vive un periodo abbastanza pieno di entusiasmo per uno stage. Mi ritengo una persona non matura (forse la maturità non arriva mai, o meglio non vi è una soglia oggettiva...) ma una persona con diverse esigenze, o ormai con esigenze superate rispetto alla media della mia età. Al liceo avevo una vita più mondana. Ora ho scoperto il piacere di lavorare e condurre uno stile diverso, un po' piu calmo. Frequento ambienti dunque di una decina di anni più avanti, mantenendo comunque un solido rapporto anche con i coetanei. I parenti sembrano preoccupati. E influenzano un po'. E' un male?
E' sempre un male?
Premetto che uso leggere tanti libri di psicologia, ma vorrei un parere da un esperto.
E' una domanda generica, non riferita ad un singolo rapporto, ma riferita in generale.
[#4]
Gentile ragazza,
Se ho capito bene lei ha trascorso la vita infantile con genitori piu' maturi della media e senza fratelli o sorelle. Questo gia' da' un inquadramento alla sua tendenza a relazionarsi con persone piu' mature.
Inoltre lei fa riferimento a una diffferenza di una diecina di anni. Non mi sembrano molti.
Quello che bisognerebbe comprendere (le propongo una riflessione su questo) e' a cosa le serva questa differenza di eta':
Si sente piu' matura della sua eta' e cerca una corripondenza in questo?
Si sente meno in competizione con persone piu' mature?
Si sente piu' coccolata?
Cordialmente
Se ho capito bene lei ha trascorso la vita infantile con genitori piu' maturi della media e senza fratelli o sorelle. Questo gia' da' un inquadramento alla sua tendenza a relazionarsi con persone piu' mature.
Inoltre lei fa riferimento a una diffferenza di una diecina di anni. Non mi sembrano molti.
Quello che bisognerebbe comprendere (le propongo una riflessione su questo) e' a cosa le serva questa differenza di eta':
Si sente piu' matura della sua eta' e cerca una corripondenza in questo?
Si sente meno in competizione con persone piu' mature?
Si sente piu' coccolata?
Cordialmente
[#5]
Utente
Naaaa niente di tutto cio,
sto bene punto.
Con i miei coetanei sono solita fare un po " da mamma".
Mi sembra un rapporto più paritario e simmetrico tutto qua.
Parlare di politica,di cultura generale, andare a teatro.
Lei ha centrato subito in pieno, sono un po' più avanti per via delle esperienze (ho viaggiato molto e cambiato scuola da pubblica a privata credo questo influisca molto nella crescita, qualche litigio familiare con altri parenti al di fuori del nucleo..qualche storia andata male e qualche storia andata bene..).
Ci tengo a precisare che non trovo nessun disagio a stare ne con i coetanei ne con quelli più "grandi".
Però ammetto che trovo più piacevole parlare della crisi che parlare della discoteca di domani.
E in discoteca ci vado ancora, ma forse con uno spirito diverso.
Solo che me la fanno vivere come un peso, questa mia personalità.
Penso che il problema principale sia più la loro influenza che la voglia di vivere anche in mezzo a persone più avanti. Io personalmente non chiedo la carta d' identità quando mi siedo in un bar. Perchè anche mia nipote di 6 mesi quando passo del tempo riesce a regalarmi qualcosa e a darmi qualcosa eppure ha sei mesi.
Ragiono male?
Mi dica Lei.
Cordialmente
sto bene punto.
Con i miei coetanei sono solita fare un po " da mamma".
Mi sembra un rapporto più paritario e simmetrico tutto qua.
Parlare di politica,di cultura generale, andare a teatro.
Lei ha centrato subito in pieno, sono un po' più avanti per via delle esperienze (ho viaggiato molto e cambiato scuola da pubblica a privata credo questo influisca molto nella crescita, qualche litigio familiare con altri parenti al di fuori del nucleo..qualche storia andata male e qualche storia andata bene..).
Ci tengo a precisare che non trovo nessun disagio a stare ne con i coetanei ne con quelli più "grandi".
Però ammetto che trovo più piacevole parlare della crisi che parlare della discoteca di domani.
E in discoteca ci vado ancora, ma forse con uno spirito diverso.
Solo che me la fanno vivere come un peso, questa mia personalità.
Penso che il problema principale sia più la loro influenza che la voglia di vivere anche in mezzo a persone più avanti. Io personalmente non chiedo la carta d' identità quando mi siedo in un bar. Perchè anche mia nipote di 6 mesi quando passo del tempo riesce a regalarmi qualcosa e a darmi qualcosa eppure ha sei mesi.
Ragiono male?
Mi dica Lei.
Cordialmente
[#6]
Gentile Utente,
secondo me il punto non è tanto se sia adeguato o meno preferire persone più grandi o meno, quanto il Suo dubbio in merito ai commenti (o forse giudizi) di altre persone, tant'è che Lei domanda qui a noi: "Ragiono male?"
E' così importante per Lei l'opinione altrui? Perchè?
secondo me il punto non è tanto se sia adeguato o meno preferire persone più grandi o meno, quanto il Suo dubbio in merito ai commenti (o forse giudizi) di altre persone, tant'è che Lei domanda qui a noi: "Ragiono male?"
E' così importante per Lei l'opinione altrui? Perchè?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#8]
Il problema, in situazioni come questa, non è tanto il giudizio altrui in sè, ma il timore del giudizio che è in Lei e il significato costruito e attribuito a tale giudizio.
Che cosa significa per Lei essere giudicata dalle persone che ama su questi aspetti (sulle Sue frequentazioni)?
Ci sono persone comunque più sensibili ai giudizi esterni: accade che il giudizio altrui entra e contamina, facendo soffrire chi lo subisce.
E ci sono persone che non ne risentono.
Però è possibile modificare in maniera significativa tale aspetto, attraverso una psicoterapia. Più i confini tra Lei e gli altri sono definiti, maggiore sarà la distanza. Più i confini sono labili, maggiore sarà il bisogno di prendere a prestito il giudizio altrui, e la confusione.
Ad ogni modo, Lei che spiegazione si dà: come mai si sente a tal punto giudicata?
Che cosa significa per Lei essere giudicata dalle persone che ama su questi aspetti (sulle Sue frequentazioni)?
Ci sono persone comunque più sensibili ai giudizi esterni: accade che il giudizio altrui entra e contamina, facendo soffrire chi lo subisce.
E ci sono persone che non ne risentono.
Però è possibile modificare in maniera significativa tale aspetto, attraverso una psicoterapia. Più i confini tra Lei e gli altri sono definiti, maggiore sarà la distanza. Più i confini sono labili, maggiore sarà il bisogno di prendere a prestito il giudizio altrui, e la confusione.
Ad ogni modo, Lei che spiegazione si dà: come mai si sente a tal punto giudicata?
[#10]
Utente
Le argomentazioni sono le solite banali di non vivere come i ragazzi della nostra età, solo perchè frequento una facoltà (infermieristica) abbastanza dura, questo mi ha portato ad uscire due sere al massimo, rispetto al liceo dove era un continuo viavai. Anche se accuso dello stress, ho trovato un equilibrio interiore.
Ora mi piace uscire e non fare tardi perche ho trovato il piacere di svegliarmi presto al mattino e vedere quanto sono lunghe le giornate e avere un equilibrio biologico più regolare, forse anche come conseguenza degli studi. Tutto qua. Per una ragazza sui 23 anni non sembra nella norma.
Ma io credo che dietro tutto cio, ci sia un eccessiva preoccupazione, che aumenta sempre più in relazione alla mia indipendenza "mentale" da loro, alla crescita personale mia, perchè uno dei crucci delle famiglie a nucleo ristretto è l' eccessiva concentraizione di se stessi nei confronti del figlio.
Per quanto riguarda i giudizi altrui ho sempre ragionato con "non ti curar di loro vai avanti e passa" (Viva Dante!). Il fatto è che se prendere posizioni contrarie, deve portare ad uno squilibrio familiare anche solo di una litigata, mi pesa poi se questo deve essere oggetto di non serenità.
Tutto qua.
Si tratterebbe a volte di essere più forti e pensare a se stessi.
Ora mi piace uscire e non fare tardi perche ho trovato il piacere di svegliarmi presto al mattino e vedere quanto sono lunghe le giornate e avere un equilibrio biologico più regolare, forse anche come conseguenza degli studi. Tutto qua. Per una ragazza sui 23 anni non sembra nella norma.
Ma io credo che dietro tutto cio, ci sia un eccessiva preoccupazione, che aumenta sempre più in relazione alla mia indipendenza "mentale" da loro, alla crescita personale mia, perchè uno dei crucci delle famiglie a nucleo ristretto è l' eccessiva concentraizione di se stessi nei confronti del figlio.
Per quanto riguarda i giudizi altrui ho sempre ragionato con "non ti curar di loro vai avanti e passa" (Viva Dante!). Il fatto è che se prendere posizioni contrarie, deve portare ad uno squilibrio familiare anche solo di una litigata, mi pesa poi se questo deve essere oggetto di non serenità.
Tutto qua.
Si tratterebbe a volte di essere più forti e pensare a se stessi.
[#11]
"Per una ragazza sui 23 anni non sembra nella norma."
Il concetto è davvero labile. E' chiaro che Lei è normale secondo la Sua norma! Se tutto ciò La fa stare bene, perchè non continuare così?
"Ma io credo che dietro tutto cio, ci sia un eccessiva preoccupazione, che aumenta sempre più in relazione alla mia indipendenza "mentale" da loro"
E' probabile. Vede, forse il giudizio dei Suoi cari altro non è che un tentativo di controllo da parte loro su di Lei.
Soltanto che questi tentativi non hanno più presa perchè Lei è una giovane donna e non una bambina.
A mio avviso deve semplicemente trovare il coraggio di portare avanti questo Suo cambiamento verso l'indipendenza, ovviamente senza rompere la relazione con le persone che ama.
Un cordiale saluto,
Il concetto è davvero labile. E' chiaro che Lei è normale secondo la Sua norma! Se tutto ciò La fa stare bene, perchè non continuare così?
"Ma io credo che dietro tutto cio, ci sia un eccessiva preoccupazione, che aumenta sempre più in relazione alla mia indipendenza "mentale" da loro"
E' probabile. Vede, forse il giudizio dei Suoi cari altro non è che un tentativo di controllo da parte loro su di Lei.
Soltanto che questi tentativi non hanno più presa perchè Lei è una giovane donna e non una bambina.
A mio avviso deve semplicemente trovare il coraggio di portare avanti questo Suo cambiamento verso l'indipendenza, ovviamente senza rompere la relazione con le persone che ama.
Un cordiale saluto,
[#12]
Penso che lei abbia colto il problema!.
C'e' nei genitori maturi l'inconscio desiderio di non perdere i figli.
Nel suo caso, essendo figlia unica, questo desiderio e' concentrato tutto su di lei e lei lo sente gravoso.
Non e' una situazione leggerissima da gestire, me ne rendo conto.
Ma lei mi sembra una giovane donna molto padrona di se' stessa e certamente sapra' trovare un equilibrio fra le esigenze sue e quelle dei suoi.
I miei auguri!
C'e' nei genitori maturi l'inconscio desiderio di non perdere i figli.
Nel suo caso, essendo figlia unica, questo desiderio e' concentrato tutto su di lei e lei lo sente gravoso.
Non e' una situazione leggerissima da gestire, me ne rendo conto.
Ma lei mi sembra una giovane donna molto padrona di se' stessa e certamente sapra' trovare un equilibrio fra le esigenze sue e quelle dei suoi.
I miei auguri!
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 1.6k visite dal 15/02/2013.
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