Aggressivita` da insicurezza
Gentile dottore,
scrivo per chiedere consiglio su come aiutare mio fratello maggiore, trentenne, poiche` il suo comportamento, oltre a essere pesante da sopportare, mi preoccupa e mi fa sentire in pena per lui. Mio fratello e` un ragazzo intelligente e sensibile, ha fatto una ottima cariera lavorativa come ingegnere, ha una ragazza, e una buona cerchia di amici. Il problema e` che ha sempre avuto una atteggiamento agressivo (solo a parole!), che svilisce chi gli sta attorto, ti fa sentire stupido, inferiore, inutile. Ogni cosa che dice e` come un insulto fra le righe. Io ho sofferto molto di cio` quando ero piu` giovane, poi, iniziando l'universita`, sono andata a vivere fuori casa e ho superato tutto cio`, prendendo in mano la mia vita, che prima era ampiamente sotto il suo autoritario controllo (seppur i suoi intenti sono sempre stati a fin di bene!). Ora pero` non sopporto che gli stessi atteggiamenti li ha con la sua ragazza, ma anche con nostra madre e tutti colore che hanno un carattere docile e che non si fanno rispettare ad ogni costo. Io gli voglio molto bene e mi dispiace vedere che lui faccia stare male e allontani coloro che gli stanno attorno (e nonostante cio` molte persone gli vogliono bene perche` ha innumerevoli lati positivi, ma temo che la sua caparbieta`, estrema razionalita` e abitudine a rispondere solo per aver ragione e sovrastare l'altro, invece di cercare una vera comunicazione, rendano i rapporto con lui poco sinceri e percio` anche poco profondi), e in particolare mi sembra che tutti i suoi atteggiamenti negativi siano causati da una forte insicurezza interiore, che lo porta al continuo confronto con gli altri e al bisogno di sentirsi e mostrarsi piu` bravo degli altri, qualsiasi sia l'ambito. Io ho cercato spesso di parlagli, ma e` molto rigido ad ogni approccio. Inoltre non credo di essere la persona giusta per aiutarlo, visto che le mie parole potrebbero essere prese in maniera personale, e rovinare il nostro rapporto. Penso che dovrebbe parlare con uno psicologo ma e` cosi` rigido che non penso sia, diciamo, "onesto" neppure con se stesso nell' osservare e comprendere la propria insicurezza.
Qualsiasi consiglio su come aiutarlo, o almeno su come comportarmi con lui per rendere il nostro rapporto il piu` sereno e onesto possibile e` molto gradito.
Inoltre se pensate che dai "sintomi" che vi ho descritto io mi stia sbaglianto credendo che mio fratello sia insicuro vi prego di dirmelo. Ovviamente non sono una esperta di psicologia, sono semplicemente una ragazza molto attenta e sensibile, che cerca di comprendere al meglio le persone che le stanno vicino e a cui tiene di piu`.
Vi ringrazio di cuore per il vostro aiuto.
Cordiali saluti.
scrivo per chiedere consiglio su come aiutare mio fratello maggiore, trentenne, poiche` il suo comportamento, oltre a essere pesante da sopportare, mi preoccupa e mi fa sentire in pena per lui. Mio fratello e` un ragazzo intelligente e sensibile, ha fatto una ottima cariera lavorativa come ingegnere, ha una ragazza, e una buona cerchia di amici. Il problema e` che ha sempre avuto una atteggiamento agressivo (solo a parole!), che svilisce chi gli sta attorto, ti fa sentire stupido, inferiore, inutile. Ogni cosa che dice e` come un insulto fra le righe. Io ho sofferto molto di cio` quando ero piu` giovane, poi, iniziando l'universita`, sono andata a vivere fuori casa e ho superato tutto cio`, prendendo in mano la mia vita, che prima era ampiamente sotto il suo autoritario controllo (seppur i suoi intenti sono sempre stati a fin di bene!). Ora pero` non sopporto che gli stessi atteggiamenti li ha con la sua ragazza, ma anche con nostra madre e tutti colore che hanno un carattere docile e che non si fanno rispettare ad ogni costo. Io gli voglio molto bene e mi dispiace vedere che lui faccia stare male e allontani coloro che gli stanno attorno (e nonostante cio` molte persone gli vogliono bene perche` ha innumerevoli lati positivi, ma temo che la sua caparbieta`, estrema razionalita` e abitudine a rispondere solo per aver ragione e sovrastare l'altro, invece di cercare una vera comunicazione, rendano i rapporto con lui poco sinceri e percio` anche poco profondi), e in particolare mi sembra che tutti i suoi atteggiamenti negativi siano causati da una forte insicurezza interiore, che lo porta al continuo confronto con gli altri e al bisogno di sentirsi e mostrarsi piu` bravo degli altri, qualsiasi sia l'ambito. Io ho cercato spesso di parlagli, ma e` molto rigido ad ogni approccio. Inoltre non credo di essere la persona giusta per aiutarlo, visto che le mie parole potrebbero essere prese in maniera personale, e rovinare il nostro rapporto. Penso che dovrebbe parlare con uno psicologo ma e` cosi` rigido che non penso sia, diciamo, "onesto" neppure con se stesso nell' osservare e comprendere la propria insicurezza.
Qualsiasi consiglio su come aiutarlo, o almeno su come comportarmi con lui per rendere il nostro rapporto il piu` sereno e onesto possibile e` molto gradito.
Inoltre se pensate che dai "sintomi" che vi ho descritto io mi stia sbaglianto credendo che mio fratello sia insicuro vi prego di dirmelo. Ovviamente non sono una esperta di psicologia, sono semplicemente una ragazza molto attenta e sensibile, che cerca di comprendere al meglio le persone che le stanno vicino e a cui tiene di piu`.
Vi ringrazio di cuore per il vostro aiuto.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile ragazza,
E' comprensibile il suo disagio in questa situazione!
Purtroppo riguardo suo fratello non ha senso volere dare una interpretazione al suo comportamento. Dovrebbe essere lui a chiedere aiuto, sempre che tale situazione relazionale gli pesi e voglia cambiare atteggiamento.
Cio su cui invece le consiglio di lavorare e' la sua reazione: ha detto di essere andata a vivere altrrove. Come mai e' tornata?
E' comprensibile il suo disagio in questa situazione!
Purtroppo riguardo suo fratello non ha senso volere dare una interpretazione al suo comportamento. Dovrebbe essere lui a chiedere aiuto, sempre che tale situazione relazionale gli pesi e voglia cambiare atteggiamento.
Cio su cui invece le consiglio di lavorare e' la sua reazione: ha detto di essere andata a vivere altrrove. Come mai e' tornata?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio molto per la sua risposta.
Mi rendo conto anche io che dovrebbe essere mio fratello a cercare aiuto, in caso ne senta il bisogno. Credo che lui non lo faccia perche` e` comunque conteto della sua vita, e si sente felice. Da parte mia sono convinta che affrontando questo problema potrebbe essere molto piu` felice, e questa e` la ragione per cui continuo a riflettere sull'alrgomento. Oltre, ovviamente, a desiderare un rapporto migliore con lui.
Riguardo me, grazie per il consiglio. Di fatti non sono affatto tornata! Ho vissuto 3 anni da sola in Italia e poi 3 anni all'estero, e ora che ho finito i miei studi ho lavorato alcuni mesi in Svizzera, dove mio fratello vive. La relativa vicinanza (qualche ora di treno invece che di aereo!) ci ha dato occassione di vederci un pochino di piu`, ed entrambi abbiamo cercato di rincominciare un rapporto, che era stato un po' stroncato (fortunatamente!) prima con la sua uscita da casa e poi con la mia. Il nostro era un rapporto certamente malsano per me, perche` un fratello paterno che cerca di organizzarti la vita in ogni dettaglio e di importi tempi, interessi, persino fidanzato!, per quanto ben intezionato possa essere non fa certo del bene. Come ho detto prima, solo andando a vivere da sola ho scoperto di avere il diritto di prendere in mano la mia vita e farci quello che volevo, e cosi` ho fatto. Percio` negli ultimi mesi mi sono sentita pronta a riavvicinarmi a mio fratello, con il quale desidererei costruire un rapporta da adulto ad adulto, visto che ci vogliamo reciprocamente bene e non serbo neppure rancore nei suoi confronti, perche` sono convinta che mi abbia sempre voluto bene. Io non sono certo una beata senza problemi, ho passato periodi molto difficili e ho sofferto di depressione nel passato, e sicuramente le relazioni famigliari non hanno aiutato, anzi. Ma ora mi sento bene ed affronto la mia vita con maturita` e serenita`. Purtroppo non ho trovato in mio fratello la stessa maturita` per potermi aprire e farmi conoscere veramente da lui, ottenendo quel grado di condivisione che desidero, e "invidio" in altre coppie di fratelli e sorelle.
la ringrazio molto per la sua risposta.
Mi rendo conto anche io che dovrebbe essere mio fratello a cercare aiuto, in caso ne senta il bisogno. Credo che lui non lo faccia perche` e` comunque conteto della sua vita, e si sente felice. Da parte mia sono convinta che affrontando questo problema potrebbe essere molto piu` felice, e questa e` la ragione per cui continuo a riflettere sull'alrgomento. Oltre, ovviamente, a desiderare un rapporto migliore con lui.
Riguardo me, grazie per il consiglio. Di fatti non sono affatto tornata! Ho vissuto 3 anni da sola in Italia e poi 3 anni all'estero, e ora che ho finito i miei studi ho lavorato alcuni mesi in Svizzera, dove mio fratello vive. La relativa vicinanza (qualche ora di treno invece che di aereo!) ci ha dato occassione di vederci un pochino di piu`, ed entrambi abbiamo cercato di rincominciare un rapporto, che era stato un po' stroncato (fortunatamente!) prima con la sua uscita da casa e poi con la mia. Il nostro era un rapporto certamente malsano per me, perche` un fratello paterno che cerca di organizzarti la vita in ogni dettaglio e di importi tempi, interessi, persino fidanzato!, per quanto ben intezionato possa essere non fa certo del bene. Come ho detto prima, solo andando a vivere da sola ho scoperto di avere il diritto di prendere in mano la mia vita e farci quello che volevo, e cosi` ho fatto. Percio` negli ultimi mesi mi sono sentita pronta a riavvicinarmi a mio fratello, con il quale desidererei costruire un rapporta da adulto ad adulto, visto che ci vogliamo reciprocamente bene e non serbo neppure rancore nei suoi confronti, perche` sono convinta che mi abbia sempre voluto bene. Io non sono certo una beata senza problemi, ho passato periodi molto difficili e ho sofferto di depressione nel passato, e sicuramente le relazioni famigliari non hanno aiutato, anzi. Ma ora mi sento bene ed affronto la mia vita con maturita` e serenita`. Purtroppo non ho trovato in mio fratello la stessa maturita` per potermi aprire e farmi conoscere veramente da lui, ottenendo quel grado di condivisione che desidero, e "invidio" in altre coppie di fratelli e sorelle.
[#3]
Gentile ragazza,
Avendo lei una sua viita autonoma potrebbe fare qualche tentativo prudente di ravvicinamento. Senza dimenticare pero' che certi atteggiamentI quando sono "egosintonici' vengono rinforzati dai successi ottenuti (seppure a caro prezzo).
Ci riscriva quando vuole. Cordialmente
Avendo lei una sua viita autonoma potrebbe fare qualche tentativo prudente di ravvicinamento. Senza dimenticare pero' che certi atteggiamentI quando sono "egosintonici' vengono rinforzati dai successi ottenuti (seppure a caro prezzo).
Ci riscriva quando vuole. Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.4k visite dal 15/02/2013.
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