Crisi di coppia
Salve,
ho 34 anni e vivo una storia da circa 17 anni con la stessa ragazza. Siamo praticamente cresciuti insieme, abbiamo condiviso tutto. Abbiamo superato qualche crisi e ci siamo sempre ripresi assieme. L'ultima però sembra devastante. Lei dice di essere insicura, di non sapere se prova per me gli stessi sentimenti. Questo suo malessere, va abbinato ad un altro quadro e cioè quello della "sua vita privata" e della sua vita professionale. Fa un lavoro che preferirebbe non fare (fino all'anno scorso piangeva al rientro dal servizio) anche se quest'anno l'ambiente più favorevole riesce a compensare alla non voglia di fare quello che fa. Per compensare a ciò si prende impegni che intaserebbero chiunque, e non lascia più spazio ne alla sua vita ne al nostro rapporto.
Anche il suo quadro familiare d'origine non è certo dei più sereni, con grossi problemi di coppia e personali della madre che non sto qui a spiegarvi ora per non essere troppo lungo. Ha continui sbalzi di umore, ora è triste poi è felice, poi di nuovo triste. A volte ride a crepapelle ma è palese che vorrebbe piangere (un comportamento non dico come ridere ad un funerale ma ci andiamo molto vicini). In tutto ciò, ora quello che è sempre stato normale per noi le sembra una montagna invalicabile. Lei è sempre stata l'iperattiva della coppia (andiamo qui, facciamo questo o quello, organizziamo il viaggio .......) io più sedentario e votato al noi (mia l'iniziativa dei baci, degli abbracci, della vita sessuale,........). Ora dice che quelle sono sempre state mancanze da parte sua e forse sintomo che non mi ha mai veramente amato, la aatanaglia una insicurezza totale. Ma da piccole cose non sembra: mi sono allontanato per 2 gg da lei e mi ha chiamato per parlare, proponedo un nuovo inizio (che però non è ancora avvenuto causa suoi precedenti impegni), è gelosa di me (nessuan ragazza può guardarmi che scatta l'allarme), continua a chiamarmi amore (e non col mio nome).
Rispetto alla settimana scorsa piccoli passi avanti sono stati fatti (era arrivata a non tornare a casa perchè non voleva vedermi), ma come potete capire, una persona follemente innamorata come me sta veramente male. I suoi problemi sono diventati i miei.
Visto che i suoi comportamenti anomali sono sempre esistiti (aggressiva in casa amabile fuori, cambi d'umore repentini, anche disturbi del sonno con incubi che le fanno dire e fare di tutto (da addormentata ma si alza e "corre, scappa, grida, aggredisce) mi sembra che abbia visto in me (persona che ha davanti perennemente) la fonte del suo malessere e che incarni in me problemi che sono solo suoi. Sono riuscito a farle promettere di andare da uno psicologo per vedere di risolvere il problema anche perchè lei dice di non sapere perchè sta male, perchè è insicura, dice di non avere nulla ma credo che dal quadro che ho tracciato (ed è una sintesi neanche troppo esaustiva) si capisca che qualcosa c'è.
Cosa ne pensate? grazie per la vostra attenzione e scusatemi per la pesantezza.
ho 34 anni e vivo una storia da circa 17 anni con la stessa ragazza. Siamo praticamente cresciuti insieme, abbiamo condiviso tutto. Abbiamo superato qualche crisi e ci siamo sempre ripresi assieme. L'ultima però sembra devastante. Lei dice di essere insicura, di non sapere se prova per me gli stessi sentimenti. Questo suo malessere, va abbinato ad un altro quadro e cioè quello della "sua vita privata" e della sua vita professionale. Fa un lavoro che preferirebbe non fare (fino all'anno scorso piangeva al rientro dal servizio) anche se quest'anno l'ambiente più favorevole riesce a compensare alla non voglia di fare quello che fa. Per compensare a ciò si prende impegni che intaserebbero chiunque, e non lascia più spazio ne alla sua vita ne al nostro rapporto.
Anche il suo quadro familiare d'origine non è certo dei più sereni, con grossi problemi di coppia e personali della madre che non sto qui a spiegarvi ora per non essere troppo lungo. Ha continui sbalzi di umore, ora è triste poi è felice, poi di nuovo triste. A volte ride a crepapelle ma è palese che vorrebbe piangere (un comportamento non dico come ridere ad un funerale ma ci andiamo molto vicini). In tutto ciò, ora quello che è sempre stato normale per noi le sembra una montagna invalicabile. Lei è sempre stata l'iperattiva della coppia (andiamo qui, facciamo questo o quello, organizziamo il viaggio .......) io più sedentario e votato al noi (mia l'iniziativa dei baci, degli abbracci, della vita sessuale,........). Ora dice che quelle sono sempre state mancanze da parte sua e forse sintomo che non mi ha mai veramente amato, la aatanaglia una insicurezza totale. Ma da piccole cose non sembra: mi sono allontanato per 2 gg da lei e mi ha chiamato per parlare, proponedo un nuovo inizio (che però non è ancora avvenuto causa suoi precedenti impegni), è gelosa di me (nessuan ragazza può guardarmi che scatta l'allarme), continua a chiamarmi amore (e non col mio nome).
Rispetto alla settimana scorsa piccoli passi avanti sono stati fatti (era arrivata a non tornare a casa perchè non voleva vedermi), ma come potete capire, una persona follemente innamorata come me sta veramente male. I suoi problemi sono diventati i miei.
Visto che i suoi comportamenti anomali sono sempre esistiti (aggressiva in casa amabile fuori, cambi d'umore repentini, anche disturbi del sonno con incubi che le fanno dire e fare di tutto (da addormentata ma si alza e "corre, scappa, grida, aggredisce) mi sembra che abbia visto in me (persona che ha davanti perennemente) la fonte del suo malessere e che incarni in me problemi che sono solo suoi. Sono riuscito a farle promettere di andare da uno psicologo per vedere di risolvere il problema anche perchè lei dice di non sapere perchè sta male, perchè è insicura, dice di non avere nulla ma credo che dal quadro che ho tracciato (ed è una sintesi neanche troppo esaustiva) si capisca che qualcosa c'è.
Cosa ne pensate? grazie per la vostra attenzione e scusatemi per la pesantezza.
[#1]
<<Lei dice di essere insicura, di non sapere se prova per me gli stessi sentimenti.>>
Gentile Utente,
ritengo che non sarebbe buon segno se dopo 17 anni la sua compagna provasse per Lei gli stessi sentimenti di quando eravate ragazzini. Significherebbe che la vostra relazione non ha subito le fisiologiche trasformazioni legate all'età, alle esperienze di vita, alle tappe che normalmente si susseguono in un rapporto a due di una certa durata.
Cambiano le persone e di conseguenza cambiano i motivi per cui stanno insieme e anche l'amore cambia forma.
Penso sia ragionevole che la sua compagna si rechi da uno psicologo, ma credo che potreste anche valutare l'opportunità di affiancare a questa sua consulenza individuale, una consultazione di coppia, in modo da fare il punto della situazione tra di voi e cercare di comprendere meglio quale direzione volete dare, entrambi, alla vostra unione.
Cordialmente,
Gentile Utente,
ritengo che non sarebbe buon segno se dopo 17 anni la sua compagna provasse per Lei gli stessi sentimenti di quando eravate ragazzini. Significherebbe che la vostra relazione non ha subito le fisiologiche trasformazioni legate all'età, alle esperienze di vita, alle tappe che normalmente si susseguono in un rapporto a due di una certa durata.
Cambiano le persone e di conseguenza cambiano i motivi per cui stanno insieme e anche l'amore cambia forma.
Penso sia ragionevole che la sua compagna si rechi da uno psicologo, ma credo che potreste anche valutare l'opportunità di affiancare a questa sua consulenza individuale, una consultazione di coppia, in modo da fare il punto della situazione tra di voi e cercare di comprendere meglio quale direzione volete dare, entrambi, alla vostra unione.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Ex utente
grazie per la sua risposta d.ssa Scalco.
come ho accennato nella mia precedente, non ho potuto spiegare tutto. Chiaramente lanostra relaziona ha subito delle variazioni, è maturata, siamo andati a vivere assieme, siamo "cresciuti". Non è una relazione tra ragazzi ma tra adulti. Fino a qualche mese fa voleva costruire una casa con me, chiedere un mutuo, creare una famiglia. Giusto tra dicembre e gennaio mi ha chiesto quando avremmo avuto un bambino, lei ha appena avuto un lavoro a tempo indeterminato io sono precario da 10 anni e coi tempi si è deciso di aspettare ancora e vedere come si evolveva la situazione.
personalmente cerco a mente fredda di capire quali siano i problemi, di coppia innanzi tutto e suoi in secondo luogo perchè un repentino cambio di idee del genere non è normale. Passare da "amore mio" a non volermi vedere in 1 settimana tutto mi sembra trranne normale. Capisco (ci provo) la sua confusione, penso però non dipenda solo da un NOI ma in gran parte da lei. Le sue irritazioni, nervosismi, cambi di repentini di umore, sono sempre esistiti, ma ora li scatena all'ennesima potenza su di me.
Dopo una crisi di nervi passata sabato scorso, in cui ha pianto, sveniva, urlava e ripiangeva, sono riuscito a farla calmare coinvolgendo le sue migliori amiche perchè non volevo che la mia presenza potesse turbare ancora di più il suo stato d'animo.
E' stata lei il giorno seguente a chiamarmi, chiedere di incontrarci per parlare, chidermi di capirla e di darle tempo per chiarirsi le idee. nel discorso mi diceva cosa secondo lei dovrebbe migliorare tra noi, intercalava sempre con un "ricominciamo migliorando", "ripartiamo assieme".
si è convinta ad andare da uno psicologo per capire da cosa possa nascere il suo malessere, sono stato io a propormi per una terapia di coppia, ma forse è il caso che prima risolva i suoi problemi così magari anche i nostri (in un senso o nell'altro si risolvono).
Dal giorno dopo è più calma, non ha più rifiuto nei miei confronti, parla più spesso deisuoi stati d'animo e non mi "rifiuta". ma dice comunque di voler capire bene, che le sue incertezze , i sui dubbi non sono passati. e' chiaro che una crisi così profonda e acuta non possa passare in battito di ciglia e io sono disposto a darle tutto il tempo che le serve per fare chiarezza e se possibile riprendere (migliorando) il nostro rapporto.
Grazie ancora per la sua risposta
come ho accennato nella mia precedente, non ho potuto spiegare tutto. Chiaramente lanostra relaziona ha subito delle variazioni, è maturata, siamo andati a vivere assieme, siamo "cresciuti". Non è una relazione tra ragazzi ma tra adulti. Fino a qualche mese fa voleva costruire una casa con me, chiedere un mutuo, creare una famiglia. Giusto tra dicembre e gennaio mi ha chiesto quando avremmo avuto un bambino, lei ha appena avuto un lavoro a tempo indeterminato io sono precario da 10 anni e coi tempi si è deciso di aspettare ancora e vedere come si evolveva la situazione.
personalmente cerco a mente fredda di capire quali siano i problemi, di coppia innanzi tutto e suoi in secondo luogo perchè un repentino cambio di idee del genere non è normale. Passare da "amore mio" a non volermi vedere in 1 settimana tutto mi sembra trranne normale. Capisco (ci provo) la sua confusione, penso però non dipenda solo da un NOI ma in gran parte da lei. Le sue irritazioni, nervosismi, cambi di repentini di umore, sono sempre esistiti, ma ora li scatena all'ennesima potenza su di me.
Dopo una crisi di nervi passata sabato scorso, in cui ha pianto, sveniva, urlava e ripiangeva, sono riuscito a farla calmare coinvolgendo le sue migliori amiche perchè non volevo che la mia presenza potesse turbare ancora di più il suo stato d'animo.
E' stata lei il giorno seguente a chiamarmi, chiedere di incontrarci per parlare, chidermi di capirla e di darle tempo per chiarirsi le idee. nel discorso mi diceva cosa secondo lei dovrebbe migliorare tra noi, intercalava sempre con un "ricominciamo migliorando", "ripartiamo assieme".
si è convinta ad andare da uno psicologo per capire da cosa possa nascere il suo malessere, sono stato io a propormi per una terapia di coppia, ma forse è il caso che prima risolva i suoi problemi così magari anche i nostri (in un senso o nell'altro si risolvono).
Dal giorno dopo è più calma, non ha più rifiuto nei miei confronti, parla più spesso deisuoi stati d'animo e non mi "rifiuta". ma dice comunque di voler capire bene, che le sue incertezze , i sui dubbi non sono passati. e' chiaro che una crisi così profonda e acuta non possa passare in battito di ciglia e io sono disposto a darle tutto il tempo che le serve per fare chiarezza e se possibile riprendere (migliorando) il nostro rapporto.
Grazie ancora per la sua risposta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 15/02/2013.
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