Ansia emotiva
Buonasera dottori, la mia "patologia" se cosi la si può chiamare riguarda il periodo pre e post esami universitari. Sono un ragazzo di 21 anni iscritto a Scienze Infermieristiche.Pochi giorni fa sostenni il mio esame orale ma con esito negativo il quale mi risultò piuttosto strano nonostante avessi studiato. A pochi giorni dal sostenere ancora una volta un esame abbastanza complesso di Istologia , trovo che il mio stato emotivo sia notevolmente caduto in un "malessere" profondo, non riuscendo cosi ad applicarmi nello studio ne a pensare minimamente ad impegnarmi, cosa che invece non succedeva mai prima di fallire in quell'esame. ( aprire i libri è diventato una sorta di "tortura", tale da dover distrarmi immediatamente). Tutto ciò dovuto al mio fallimento nel primo esame e amplificato dal disinteresse dei familiari(i quali continuano a ribadire che non riuscirò mai nel mio intento, nonostante io ami da sempre tale facoltà). Chiedo a voi un consulto su come poter uscire da questo stato di crisi emotiva che man mano prende più il largo,e che continua a portarmi un forte "malessere psicologico". Grazie
[#1]
Gentile ragazzo,
Una situazione nella quale si viene giudicati e' sempre stressante. Se poi tale giudizio e' stato negativo si soffre il dolore di una ferita.
C'e poi chi questo dolore lo metabolizza meglio perche' non si sene giudicato come individuo/studente ma comprende che quel giudizio viene dato alla preparazione (insufficiente/carente ).
Mi sembra che il suo caso sia diverso: questo dolore e' andato a cadere su un substrato squalificante (imposto dalla sua famiglia) ed e' stato molto cattivo.
Chiede come uscire da tale situazione emotiva:
Per quanto difficile dovrebbe percepire le due emozioni disgiunte: non considerare il superamento degli esami una riscossa verso la sua famiglia, ma un passo che realizza verso un''occupazione che le interessa e che costiutuira' una realizzazione professionale.
Se le fosse possibile sarebbe utile un aiuto psicologico per aiutarla a "separarsi e individuarsi" rispetto alla sua famiglia d'origine.
I migliori auguri
Una situazione nella quale si viene giudicati e' sempre stressante. Se poi tale giudizio e' stato negativo si soffre il dolore di una ferita.
C'e poi chi questo dolore lo metabolizza meglio perche' non si sene giudicato come individuo/studente ma comprende che quel giudizio viene dato alla preparazione (insufficiente/carente ).
Mi sembra che il suo caso sia diverso: questo dolore e' andato a cadere su un substrato squalificante (imposto dalla sua famiglia) ed e' stato molto cattivo.
Chiede come uscire da tale situazione emotiva:
Per quanto difficile dovrebbe percepire le due emozioni disgiunte: non considerare il superamento degli esami una riscossa verso la sua famiglia, ma un passo che realizza verso un''occupazione che le interessa e che costiutuira' una realizzazione professionale.
Se le fosse possibile sarebbe utile un aiuto psicologico per aiutarla a "separarsi e individuarsi" rispetto alla sua famiglia d'origine.
I migliori auguri
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
Ha risolto le pregresse difficolta' , per cui ci aveva scritto in passato?
Sembravano avere un unico denominatore...
Ha risolto le pregresse difficolta' , per cui ci aveva scritto in passato?
Sembravano avere un unico denominatore...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 15/02/2013.
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