Incapacità di concentrazione e varie
Salve a tutti, sono un ragazzo di 24 anni. Ho deciso di scrivere qui perchè proprio non riesco a capire cosa io abbia che non va. Da un bel pò di tempo la mia vita è improvvisamente cambiata: ero un bravo studente al liceo, sempre avuto buoni voti e nessun problema di studio, ora, che dovrei avere già una laurea in mano, mi trovo invece al 2° anno di Università fuori corso; questo è dovuto al fatto che da un paio di anni, forse anche 3, per quanto io studi, mi ritrovo di colpo ad aver passato 3-4 ore sulla stessa pagina, senza accorgermene! Inizio a studiare alle 15 e parto al meglio, e di colpo zam! sono le 7 di sera e ho letto 1-2 pagine; non capisco proprio cosa succeda, sono disperato per questa cosa perchè mi sta portando gravi conseguenze. Inoltre, forse a causa di questo mio problema, quando vado a un esame avverto cose come tremore, brividi, tachicardia e un paio di volte sono quasi svenuto nell'aula; tutto ciò non mi aiuta per niente, anzi peggiora il mio problema ulteriormente. Alcuni di questi sintomi li avverto anche durante lo studio, e talvolta semplicemente quando seguo i corsi.
Inoltre da un pò di tempo, quasi un anno, non riesco più a esaltarmi o a divertirmi nel fare qualcosa. Mi spiego: mi chiedono di uscire gli amici, esco, magari rido e scherzo un pò, ma una volta lì o cmq tornato a casa, mi ritrovo in uno stato di vuotezza assoluta, come se essere lì con loro o a casa a dormire fosse uguale; hanno giustamente iniziato a chiedermi perchè io sia così distaccato e poco attivo negli ultimi tempi, ma non riesco a dirgli "mi siete indifferenti"; molti mi han già consigliato di provare a cambiare compagnia, cercare altra gente, ma è una cosa che non mi riesce così facile, non sono il tipo che va n giro e conosce gente per caso (sono parecchio timido e di conseguenza goffo) e faccio parecchia fatica a 'creare contatto' per primo.
Scusate se questo può sembrare più uno sfogo che una richiesta di consulto, ma proprio non so dove battere la testa, mi sveglio ogni mattina e questi miei problemi tornano sempre a tormentarmi. Non faccio altro che chiedermi perchè non posso essere come altri, mi trovo spesso a desiderare di essere un'altra persona o di avere un'altra vita, ma proprio non mi riesce di cambiare la mia, mi trovo oppresso e impotente di fronte a tutto ciò.. Ho bisogno di chiarirmi le idee, passo delle giornate intere a fare mente locale, ma mi sfugge il mio problema, non riesco a capire dove sbaglio/cosa ho che non va..
Inoltre da un pò di tempo, quasi un anno, non riesco più a esaltarmi o a divertirmi nel fare qualcosa. Mi spiego: mi chiedono di uscire gli amici, esco, magari rido e scherzo un pò, ma una volta lì o cmq tornato a casa, mi ritrovo in uno stato di vuotezza assoluta, come se essere lì con loro o a casa a dormire fosse uguale; hanno giustamente iniziato a chiedermi perchè io sia così distaccato e poco attivo negli ultimi tempi, ma non riesco a dirgli "mi siete indifferenti"; molti mi han già consigliato di provare a cambiare compagnia, cercare altra gente, ma è una cosa che non mi riesce così facile, non sono il tipo che va n giro e conosce gente per caso (sono parecchio timido e di conseguenza goffo) e faccio parecchia fatica a 'creare contatto' per primo.
Scusate se questo può sembrare più uno sfogo che una richiesta di consulto, ma proprio non so dove battere la testa, mi sveglio ogni mattina e questi miei problemi tornano sempre a tormentarmi. Non faccio altro che chiedermi perchè non posso essere come altri, mi trovo spesso a desiderare di essere un'altra persona o di avere un'altra vita, ma proprio non mi riesce di cambiare la mia, mi trovo oppresso e impotente di fronte a tutto ciò.. Ho bisogno di chiarirmi le idee, passo delle giornate intere a fare mente locale, ma mi sfugge il mio problema, non riesco a capire dove sbaglio/cosa ho che non va..
[#1]
Gentile ragazzo,
Ci sono stati molti cambiamenti nella sua vita: di studi, di compagni. Puo' darsi che tutto questo le abbiaportato un disagio inizialmente silenzioso ma ora evidente.
Dovrebbe esaminare con l'aiuto di uno psicologo diverse dimensioni:
Le sue aspettative e i suoi desideri nella scelta della Facolta', il suo sentirsi estraniato rispetto ai compagni.
Potrebbe dipendere tutto da un unico nucleo.
Non e' una situazione infrequente nel passaggio fra la Scuola e l'Universita'.
Esistono nelle Facolta' dei servizi di psicologia. Ha pensato di rivolgersi loro per un aiuto?
Ci sono stati molti cambiamenti nella sua vita: di studi, di compagni. Puo' darsi che tutto questo le abbiaportato un disagio inizialmente silenzioso ma ora evidente.
Dovrebbe esaminare con l'aiuto di uno psicologo diverse dimensioni:
Le sue aspettative e i suoi desideri nella scelta della Facolta', il suo sentirsi estraniato rispetto ai compagni.
Potrebbe dipendere tutto da un unico nucleo.
Non e' una situazione infrequente nel passaggio fra la Scuola e l'Universita'.
Esistono nelle Facolta' dei servizi di psicologia. Ha pensato di rivolgersi loro per un aiuto?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile ragazzo,
nel momento in cui passi un intero pomeriggio sulla stessa pagina, che cosa fai? Cerchi di memorizzarla o la tua mente comincia a vagare?
La difficoltà a stare con i tuoi amici e il sentirsi triste è secondo te una conseguenza di questo problema nello studio?
Tieni anche presente che se hai sempre fatto fatica a relazionarti, puoi sempre imparare nuove abilità e cominciare a cambiare. Leggi questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Infine, è necessaria una valutazione di persona della situazione perchè potrebbe anche trattarsi di un problema d'ansia. L'ansia che provi invece il giorno dell'esame è del tutto normale.
Saluti,
nel momento in cui passi un intero pomeriggio sulla stessa pagina, che cosa fai? Cerchi di memorizzarla o la tua mente comincia a vagare?
La difficoltà a stare con i tuoi amici e il sentirsi triste è secondo te una conseguenza di questo problema nello studio?
Tieni anche presente che se hai sempre fatto fatica a relazionarti, puoi sempre imparare nuove abilità e cominciare a cambiare. Leggi questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Infine, è necessaria una valutazione di persona della situazione perchè potrebbe anche trattarsi di un problema d'ansia. L'ansia che provi invece il giorno dell'esame è del tutto normale.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie delle risposte!
Alla dr. Franca: sì ho già avuto un incontro con uno specialista in facoltà, su consiglio del mio dottore anche. Ciò che mi ha detto è stato proprio che ho affrontato duramente il passaggio dal liceo all' Università e che il fatto di essere in ansia sul ritardo nel "corso di studio" e tutto è un problema normale che devo affrontare in modo meno duro.
Alla dr. Angela: è come se, non appena inizio a leggere la pagina, con le migliori intenzioni, di colpo è come se mi risveglio da un pomeriggio di vagamento della mia mente. Cioè inizio per bene a studiare, memorizzando per bene tutto, e di colpo è come se la mia mente, senza che io me ne accorga, parte per la tangente e vaga.
Come detto, son sempre stato timido, comunque coi miei amici son sempre stato molto espansivo poichè li conosco da anni. La difficoltà a stare con la gente non è conseguenza del problema con lo studio, è un altro problema a parte che si somma a quello. Certo, quando i miei amici poi parlano dei loro successi e di come si stanno per laureare ovviamente entro in crisi, ma non è puramente correlato al fattore difficoltà nello studio.
Alla dr. Franca: sì ho già avuto un incontro con uno specialista in facoltà, su consiglio del mio dottore anche. Ciò che mi ha detto è stato proprio che ho affrontato duramente il passaggio dal liceo all' Università e che il fatto di essere in ansia sul ritardo nel "corso di studio" e tutto è un problema normale che devo affrontare in modo meno duro.
Alla dr. Angela: è come se, non appena inizio a leggere la pagina, con le migliori intenzioni, di colpo è come se mi risveglio da un pomeriggio di vagamento della mia mente. Cioè inizio per bene a studiare, memorizzando per bene tutto, e di colpo è come se la mia mente, senza che io me ne accorga, parte per la tangente e vaga.
Come detto, son sempre stato timido, comunque coi miei amici son sempre stato molto espansivo poichè li conosco da anni. La difficoltà a stare con la gente non è conseguenza del problema con lo studio, è un altro problema a parte che si somma a quello. Certo, quando i miei amici poi parlano dei loro successi e di come si stanno per laureare ovviamente entro in crisi, ma non è puramente correlato al fattore difficoltà nello studio.
[#4]
Gentile Utente,
ma lo psicologo che ti ha visto all'università e che ti ha detto che si tratta di un "problema normale" non ti ha dato indicazioni su come superare operativamente la situazione?
Hai in mente come fare per risolvere il problema e raggiungere i tuoi obiettivi?
Se si tratta di un problema d'ansia, èconsigliabile tornare dallo psicologo per capire anche come trattare l'ansia. E, contestualmente, capire che cosa ti blocca nelle relazioni e come cambiare.
Saluti,
ma lo psicologo che ti ha visto all'università e che ti ha detto che si tratta di un "problema normale" non ti ha dato indicazioni su come superare operativamente la situazione?
Hai in mente come fare per risolvere il problema e raggiungere i tuoi obiettivi?
Se si tratta di un problema d'ansia, èconsigliabile tornare dallo psicologo per capire anche come trattare l'ansia. E, contestualmente, capire che cosa ti blocca nelle relazioni e come cambiare.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 14/02/2013.
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