Presunta follia

salve,sono una ragazza di 21 anni,per anni ho vissuto con mia madre una donna di 45 anni,da piccola le ero molto legata e per me era una presenza importantissima,le cose sono cambiate dopo la separazione da mio padre avvenuta quando avevo 16anni,io andai a vivere con mia madre e da li iniziarono i problemi e iniziai a vedere dei lati poco "sani"in lei.dopo anni di inferno quest estate mi buttò definitivamente fuori casa per accogliere un uomo appena conosciuto on line che a me da subito aveva dato una pessima impressione,ora a distanza di mesi quando io finalmente sono andata a vivere da sola e ho quasi trovato la mia pace lei mi chiama dicendo che quel tizio che si era messo in casa la picchia le lascia segni con il coltello ha distrutto tutto è stato in carcere per reati gravissimi per lo piu sono andati avivere lontano e isolati da tutti,io ho cercato di aiutarla insieme a mio fratello maggiore ma lei poi si tira indietro e torna da questo mostro.mia madre non è piu tanto lucida i suoi discorsi sono troppo strani e io sono stanca di ricevere chiamate allarmanti stare male per poi lei sparire e farsi viva di nuovo quando succede qualcosa di grave,sono stanca mi sto esaurendo,lei non si lascia aiutare e io non posso fare l impossibile per aiutarla ho quasi rischiato una denuncia..sono esausta di avere una madre che mi fa stare male..mi dispiace perchè è mia madre ma non posso cadere giu con lei..cosa posso fare per stare meglio io?cordiali saluti romina
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Romina, lei è davvero davanti ad un brutto guaio. Da una parte c'è sua madre, che sta scegliendo una vita instabile e pericolosa; dall'altra c'è lei, che è giovanissima ed ha diritto a costruirsi la sua, di vita. Cosa scegliere? Abbandonare a sè stessa la donna che le ha dato la vita o impegnarsi a fondo per tirarla su, col rischio di andare giù anche lei?

In linea di principio, dipende dai suoi valori, dai suoi punti di riferimento nella vita. Ma anche da una valutazione realistica delle possibilità di aiutare la sua mamma, o meglio che la sua mamma si lasci aiutare.

Secondo lei, c'è un margine di possibilità che sua madre scelga di cambiar vita, con tutto il dolore ed il fallimento che probabilmente dovrà sopportare? Avete una rete familiare di supporto che può aiutarvi e sorreggervi? C'è qualcun altro di cui si fida, o a cui è legata?

Lei, Romina, come vive? E' autosufficiente? Lavora? C'è qualcuno che la aiuta, e su cui può contare?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Romina,
Lei è così giovane e ciò che racconta così difficile da gestire!
Da sola non è semplice assumersi una responsabilità tanto grande: le consiglio di recarsi presso uno dei tanti centri antiviolenza della sua zona per chiedere consigli su come muoversi e, se ci riesce, convincere anche sua mamma a rivolgersi a loro.

Le allego i link di alcuni di questi centri, ma se cerca può facilmente trovarne altri che magari le risultano più comodi:
http://www.leonde.org/
http://www.bsicilia.it/apertura-centro-antiviolenza-adid-aiuto-donne-in-difficolta.html
http://www.millecolorionlus.org/

Tanti cari auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
anche io credo che lei da sola non possa gestire e capire cosa sta succedendo. La cosa migliore sarebbe chiedere l'aiuto di specialisti che possano darle concretamente una mano
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Utente
Utente
Grazie a tutti per i consigli e l aiuto che mi avete fornito..io per fortuna ho l aiuto di mio padre e grazie al suo mantenimento posso vivere una vita quasi normale convivo con altre ragazze e tra corsi di formazione e la continua ricerca di un lavoro cerco di vivere la mia vita.per quanto riguarda mia madre l ho portata da uno psicologo convenzionato ma lei dopo un paio di sedute non c e' più andata,ho parlato anche con un commissario di polizia che mi ha detto che deve essere lei a denunciare,mia madre mi chiama quando pensa di voler lo lasciare poi invece non lo fa torna da lui è non mi cerca più,non lo vuole denunciare perché dice che lo ama e gli fa tanta tenerezza.e' come quando la vittima si innamora del carnefice, io non la capisco sono una ragazza molto sensibile vado in terapia da una psicologa perché un minimo pensiero negativo mi fa stare malissimo la mia dottoressa vuole che allontani definitivamente mia madre ma non sono abbastanza forte per farlo anche se sono stanca di starle dietro,mia madre è sola non ha rapporti con i suoi fratelli e i miei nonni non ci sono più la sua unica amica ha provato a farla ragionare ma non è servito a nulla..non capisco perché continua a chiamare me solo per le cose gravi e poi non fa niente torna da lui e l unica che poi sta male sono io visto che mio fratello ha un altro carattere e riesce bene,anche se poi magari dentro soffre,a non preoccuparti per lei.temo che mia madre sia definitivamente impazzita.non mi resta altro da fare che stare a guardare fino a quando succede qualcosa di drammatico?perche mia madre non vuole denunciare o scappare via?perche non vuole il nostro aiuto?non dormo più bene neanche la notte perché tutti questi pensieri mi pesano dentro ..scusate il mio sfogo..grazie ancora..cordiali saluti Romina
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Romina, a mio avviso non c'è un modo "semplice" per venire a capo di questa vicenda. Sua mamma è adulta: o ha chiara la situazione in cui sceglie di vivere, ed allora è una sua libera scelta, oppure si trova intrappolata in un legame di dipendenza da una persona violenta, e non vuol essere aiutata.

In tutti i casi, ogni tentativo di intromissione sembra ottenere l'effetto opposto, ovvero allontanarvi ed avvicinare sua madre a quest'uomo.

Ma ho l'impressione che lei, Romina, non voglia accettare questo stato di cose. Ha parlato di questo con la sua psicologa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> un commissario di polizia che mi ha detto che deve essere lei a denunciare,mia madre mi chiama quando pensa di voler lo lasciare poi invece non lo fa torna da lui è non mi cerca più,non lo vuole denunciare perché dice che lo ama e gli fa tanta tenerezza.e' come quando la vittima si innamora del carnefice
>>>

Forse dovresti imparare a esercitare un pochino di sano cinismo. "Male voluto non è mai troppo" dice un proverbio toscano. E bada bene, vale per tua madre e vale anche per te.

Tua madre probabilmente non vuole distruggersi, ma semplicemente comportarsi come fin qua, implicitamente, le avete permesso di comportarsi: finché ci sei tu che le togli le castagne dal fuoco quando lei si mette nei guai, chi glielo fa fare, di cambiare? Non credo che c'entri la follia, non almeno se siamo d'accordo che il menefreghismo non è follia.

Tua madre è probabilmente più menefreghista di te, e quindi ne può approfittare perché sa che tanto tu ci sei, al bisogno.

>>> sono una ragazza molto sensibile vado in terapia da una psicologa perché un minimo pensiero negativo mi fa stare malissimo la mia dottoressa vuole che allontani definitivamente mia madre ma non sono abbastanza forte per farlo
>>>

Non credo che allontanarti da tua madre definitivamente sia ciò che serva di più. Né a te né a lei. La cosa migliore è forse che tu inizi a responsabilizzarla, lasciando che si risolva da sola i propri problemi. Ovvero, a darle attenzione e cure quando dimostra di meritarselo. Quando invece vuol fare di testa sua, la lasci nel suo brodo.

Altrimenti continuerai a correre dietro al tuo immaturo desiderio di compiacerla, finendo per non avere una vita tua e diventando una complice appendice dei suoi eccessi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
salve,si io ho parlato alla mia psicologa del fatto che non mi viene affatto semplice lasciare in questa situazione mia madre,ma lei giustamente mi ha risposto che non possiamo aiutare una persona che non vuole essere aiutata o meglio che poi si tira indietro e m ha consigliato di prendere le distanze da mia madre e iniziare a pensare a me stessa e alla mia vita,io sto cercando di farlo,e quando lei mi chiama o non le rispondo o taglio la telefonata molto velocemente prima di fare da spugna ai suoi problemi.Fino a quando lei decide di stare cosi in questa situazione e di vivere questa vita in maniera insana senza fare nulla di concreto per cambiarla, io alzerò un muro nei suoi confronti,con la speranza che lei,ritrovandosi sola,inizi a risolvere i suoi problemi senza coinvolgere me e si prenda la responsabilità delle sue scelte.con la speranza di fare "mio"quel sano cinismo per stare piu serena un cordiale saluto romina.