Iperattività/impulsività negli adulti
Gentili dottori,
vi espongo il problema: il mio ragazzo, di 21 anni, (premetto che ha vissuto una situazione familiare molto complicata) è spesso molto impaziente (anche in situazioni che non lo richiedono, per esempio stare seduti a tavola per un semplice pranzo/cena) non riesce a concentrarsi per molto tempo su una cosa (ad esempio anche quando vediamo un film si distrae mille volte) e a volte non riesce a controllare la 'parola' (ad esempio risponde in modo 'scorbutico' e un secondo dopo se ne pente) o le azioni (ad esempio se comincia a bere non riesce a limitarsi, anche se questo per fortuna non avviene molto spesso).
Navigando in internet ho letto un articolo sull'iperattività e l'impulsività, gliene ho parlato e riconosce molti di questi sintomi.
Si è proposto di cercare uno psicologo che possa diagnosticare se effettivamente è questo il suo problema o se deriva da altri fattori.
Comunque essendo abbastanza 'ignorante' a riguardo, volevo sapere se era possibile una guarigione o almeno una limitazione di questi comportamenti, senza l'utilizzo di medicinali o soluzioni invasive.
E anche io, in quanto persona che gli è diciamo più vicino, come posso aiutarlo e comportarmi quando mi trovo in situazioni sopra descritte?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
vi espongo il problema: il mio ragazzo, di 21 anni, (premetto che ha vissuto una situazione familiare molto complicata) è spesso molto impaziente (anche in situazioni che non lo richiedono, per esempio stare seduti a tavola per un semplice pranzo/cena) non riesce a concentrarsi per molto tempo su una cosa (ad esempio anche quando vediamo un film si distrae mille volte) e a volte non riesce a controllare la 'parola' (ad esempio risponde in modo 'scorbutico' e un secondo dopo se ne pente) o le azioni (ad esempio se comincia a bere non riesce a limitarsi, anche se questo per fortuna non avviene molto spesso).
Navigando in internet ho letto un articolo sull'iperattività e l'impulsività, gliene ho parlato e riconosce molti di questi sintomi.
Si è proposto di cercare uno psicologo che possa diagnosticare se effettivamente è questo il suo problema o se deriva da altri fattori.
Comunque essendo abbastanza 'ignorante' a riguardo, volevo sapere se era possibile una guarigione o almeno una limitazione di questi comportamenti, senza l'utilizzo di medicinali o soluzioni invasive.
E anche io, in quanto persona che gli è diciamo più vicino, come posso aiutarlo e comportarmi quando mi trovo in situazioni sopra descritte?
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.
[#1]
Cara Utente,
l'impulsività nell'adulto può derivare da molte cause, ma il suo ragazzo è da considerarsi più un tardo adolescente che un adulto, per gli standard della nostra epoca, ed è possibile che il suo processo di crescita psicologica e cerebrale non sia ancora concluso.
Una persona impulsiva può non aver mai imparato a controllare i propri impulsi, per vari motivi, o può ad es. trovarsi a fronteggiare emozioni di rabbia che non riesce a reprimere del tutto e che emergono nei momenti meno opportuni.
L'iperattività invece è spesso sintomo di depressione, è una modalità con la quale il depresso che non si riconosce come tale evita di trovarsi da solo con i propri pensieri ed emozioni e che lo porta ad essere sempre in fuga.
Il suo ragazzo è seriamente motivato a cambiare o è più che altro lei a desiderare che trovi un aiuto?
l'impulsività nell'adulto può derivare da molte cause, ma il suo ragazzo è da considerarsi più un tardo adolescente che un adulto, per gli standard della nostra epoca, ed è possibile che il suo processo di crescita psicologica e cerebrale non sia ancora concluso.
Una persona impulsiva può non aver mai imparato a controllare i propri impulsi, per vari motivi, o può ad es. trovarsi a fronteggiare emozioni di rabbia che non riesce a reprimere del tutto e che emergono nei momenti meno opportuni.
L'iperattività invece è spesso sintomo di depressione, è una modalità con la quale il depresso che non si riconosce come tale evita di trovarsi da solo con i propri pensieri ed emozioni e che lo porta ad essere sempre in fuga.
Il suo ragazzo è seriamente motivato a cambiare o è più che altro lei a desiderare che trovi un aiuto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Ragazza,
dal momento che giustamente il suo compagno ha deciso di incontrare di persona uno psicologo, attendete la sua valutazione e le sue indicazioni.
Ogni intervento deve essere individualizzato in base ad una serie di diversi fattori (primo tra tutti una diagnosi fatta da un professionista e non in base a letture o al sentito dire), mentre in questa sede, per ovvi motivi, si possono fornire risposte generiche e quindi forzatamente non esaustive.
Saluti.
dal momento che giustamente il suo compagno ha deciso di incontrare di persona uno psicologo, attendete la sua valutazione e le sue indicazioni.
Ogni intervento deve essere individualizzato in base ad una serie di diversi fattori (primo tra tutti una diagnosi fatta da un professionista e non in base a letture o al sentito dire), mentre in questa sede, per ovvi motivi, si possono fornire risposte generiche e quindi forzatamente non esaustive.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Ex utente
Il suo ragazzo è seriamente motivato a cambiare o è più che altro lei a desiderare che trovi un aiuto?
Ammetto che a me piacerebbe che smussasse questi lati del carattere, ma comunque la voglia di migliorare questo aspetto parte da lui (che ha coscienza di comportarsi in maniera poco appropriata a volte).
È una persona profondamente buona e gentile e l'impulsività a volte lo mette in situazioni che creano disagio a lui, prima che a me.
Per questo (a monte del fatto che lui voglia incontrare uno specialista) vorrei sapere se il mio comportamento in qualche modo può influire positivamente, mi piacerebbe comportarmi nella maniera 'giusta' con lui, ammesso che ne esista una giusta.
Vi ringrazio comunque per la puntuale risposta.
Ammetto che a me piacerebbe che smussasse questi lati del carattere, ma comunque la voglia di migliorare questo aspetto parte da lui (che ha coscienza di comportarsi in maniera poco appropriata a volte).
È una persona profondamente buona e gentile e l'impulsività a volte lo mette in situazioni che creano disagio a lui, prima che a me.
Per questo (a monte del fatto che lui voglia incontrare uno specialista) vorrei sapere se il mio comportamento in qualche modo può influire positivamente, mi piacerebbe comportarmi nella maniera 'giusta' con lui, ammesso che ne esista una giusta.
Vi ringrazio comunque per la puntuale risposta.
[#4]
E' difficile suggerirle una linea di condotta perchè non conoscendo nè lei nè lui non possiamo sapere quale atteggiamento è produttivo e quale deleterio.
Probabilmente ciò che conta è soprattutto che lei lo sostenga e abbia la pazienza di stargli a fianco, mentre chiede aiuto e cerca di capire da dove nasce quell'emotività che a tratti esprime in maniera scomposta e aggressiva.
Se le è chiaro che il modo in cui si sente e si comporta dipende dalle esperienze familiari sfavorevoli che ha fatto, alle quali lei ha accennato, ne sarà influenzata anche la sua visione delle azioni e degli atteggiamenti del ragazzo: se è intenzionato a cambiare e si impegnerà in questo con il tempo sarà anche chiaro qual è il modo migliore di rapportarsi con lui per sostenere il suo sforzo, perchè impari a contenersi e a frenare la rabbia.
Probabilmente ciò che conta è soprattutto che lei lo sostenga e abbia la pazienza di stargli a fianco, mentre chiede aiuto e cerca di capire da dove nasce quell'emotività che a tratti esprime in maniera scomposta e aggressiva.
Se le è chiaro che il modo in cui si sente e si comporta dipende dalle esperienze familiari sfavorevoli che ha fatto, alle quali lei ha accennato, ne sarà influenzata anche la sua visione delle azioni e degli atteggiamenti del ragazzo: se è intenzionato a cambiare e si impegnerà in questo con il tempo sarà anche chiaro qual è il modo migliore di rapportarsi con lui per sostenere il suo sforzo, perchè impari a contenersi e a frenare la rabbia.
[#5]
Cara utente,
concordo sul fatto di attendere la visita con lo psicologo.
In ogni caso oggi giorno sono molti gli interventi di tipo comportamentale che possono aiutare a correggere comportamenti disfunzionali. La psicoterapia cognitivo-comportamentale ad esempio aiuta molto in tal senso.
concordo sul fatto di attendere la visita con lo psicologo.
In ogni caso oggi giorno sono molti gli interventi di tipo comportamentale che possono aiutare a correggere comportamenti disfunzionali. La psicoterapia cognitivo-comportamentale ad esempio aiuta molto in tal senso.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 11/02/2013.
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